di Itria Leone

Il nuovo progetto editoriale della Chiesa di Scientology italiana punta a stabilire un dialogo costruttivo per una cultura del rispetto e della pace.

Sabato 28, presso la sede della Chiesa di Scientology di Milano, è stato presentato il numero zero della rivista “Quaderni di Freedom”, supplemento di “Diritti dell'Uomo”, edita dalla Chiesa Nazionale di Scientology d'Italia.

“Quaderni di Freedom” è un nuovo progetto editoriale inteso a colmare il vuoto di informazioni riguardo alla religione di Scientology, in particolare a quegli aspetti che, come ormai pacificamente rilevato da molti esperti, sia nazionali che esteri, la qualificano come tale.

“Sebbene Scientology sia presente in Italia da oltre trent'anni e conti ora 12 chiese, 35 missioni e diversi gruppi che si occupano del progresso spirituale di molte migliaia di cittadini italiani di ogni età, ceto sociale e professione, paga ancora lo scotto della novità della sua dottrina, delle sue pratiche e del suo messaggio salvifico”, ha detto il sig. Mario Sala, presidente della Chiesa Nazionale di Scientology d'Italia.

Da qui la necessità di avere un mezzo d'informazione che contribuisca ad accrescere la conoscenza e la comprensione di una comunità religiosa che, con le sue attività sociali ed umanitarie, ha assunto nel tempo una propria identità e ruolo nella società italiana.

Ma “Quaderni di Freedom” non ha solo questa mission poiché nasce con un obiettivo di più ampio respiro, puntando a creare un dialogo costruttivo, in ambito europeo, per una cultura del rispetto e della pace e per questo motivo si presenta in due lingue, italiana e inglese, sia nella sua versione cartacea, per ora quadrimestrale, che in quella informatica disponibile sul sito www.quadernidifreedom.com.

Il numero zero apre con la prima parte di un lungo saggio sullo spirito e una prima descrizione della ricerca effettuata da L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology, per passare poi ad un articolo sul significato della nuova Chiesa di Scientology di Roma e ad un altro sul pluralismo e la libertà di religione, e concludendo con le recensioni di due grandi opere sull'anima: quella più risalente del Prof. Marco Vannini, tra i massimi esperti di mistica cristiana medievale, e quella più recente del teologo Vito Mancuso.

L'avv. Fabrizio d'Agostini, noto civilista del foro di Torino, che coordinerà il lavoro redazionale, ha detto: “Il numero zero manca ancora dei contributi esterni ma i prossimi numeri si avvarranno dell'opera di studiosi. Questo è un settore a cui la redazione tiene molto per fare della rivista un mezzo di comunicazione in direzione della verità, della competenza e della vita”.

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Tramite l'Associazione AFI Avola veniamo a conoscenza del fatto che il Forum delle Associazioni familiari ha spedito una lettera aperta a Berlusconi, Tremonti e Giovanardi.

In questo momento di difficoltà ci si dimentica di chi sta sostenendo con enorme fatica l'economia italiana: la famiglia.

Riconosciuta da tutti, governo compreso e a più riprese, come il più grande ammortizzatore sociale, la famiglia viene scordata, ignorata, e ancora più caricata per portare il peso della crisi. La lettera aperta è un chiaro grido di aiuto soprattutto per le famiglie che, causa la perdita del posto di lavoro, la cassa integrazione e la svalutazione (2,8% di perdita del potere di acquisto) sono e saranno sempre più in difficoltà.

La lettera è disponibile e scaricabile nel sito AFI ufficiale a questo indirizzo.

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di Nino Campisi

Avola, domenica 23 maggio 2010.

E' stata la festa di molti bambini e anche di tutti gli adulti presenti che oggi si sono dati appuntamento sulla pista ciclabile nei pressi dell'ormai noto "Centro Giovanile", per assistere all'inaugurazione dell'adiacente parco giochi che il Comune di Avola ha allestito senza nessun intervento di "manodopera esterna".

Tutto merito dell'impiego di maestranze alla diretta dipendenza del nostro Comune, che si sono occupate di ogni cosa che è servita a dare un bell'aspetto a questo appezzamento di terra prima incolto. Il nostro concittadino Don Peppino Di Rosa ha dato il via all'evento impartendo una benedizione che ha preceduto un discorso - che il Sindaco Barbagallo ha rivolto a tantissimi cittadini presenti - prima di effettuare il fatidico taglio del nastro posto all'ingresso del parco. Presenziavano figure Istituzionali come il Consigliere M. G. Caruso, l'Ass. Corrado Morale e l'Ass. Fabio Cancemi. Quest'ultimo, per l'occasione, ha inoltre invitato la squadra dell'Avola Calcio, vittoriosa il giorno prima a Licata, dove ha disputato la finale di Coppa Italia "promozione".

L'arrivo dei calciatori e di tutti i componenti lo staff dirigenziale compreso, con a capo il Presidente Cristauro è stato accolto con un caloroso applauso. I giocatori hanno assistito all'inaugurazione per poi esibire a tutti la coppa conquistata che è stata fatta segno di centinaia di scatti fotografici con moltissimi bambini e adulti. Il centrocampista Seby Catania, dichiarava di non aver mai ricevuto un così tanto affetto e di non aver mai provato così tanta emozione, - stare in mezzo ai bambini è stato meraviglioso e ringrazio a nome di tutti i miei compagni, i calorosi avolesi, per averci regalato questo momento emozionante.

Per questa occasione il Presidente Cristauro ha regalato un elegante scivolo che farà gioire i nostri bambini.

Link: Guarda le foto della giornata

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di Nino Campisi

Licata 22 maggio 2010:
DA TORINO A LICATA FIERI DI ESSERE GRANATA
Cosi appariva uno striscione di fede "torinista" posto sulle tribune del "Santiago Bernabeu" in occasione della semifinale di andata nell'aprile del 1992 tra il "Real e il Toro". Lo striscione, divenuto mitico, assurse la cittadina di Licata alla ribalta di un impotrante mercoledi di coppa Europeo. Molti ricorderanno quel pomeriggio del novembre 1989, quando il "mitico" Licata del biennio "serie B", al "Dino Liotta " stracolmo all'inverosimile, ospitò il Torino primo in classifica. La partita che doveva essere un "allenamento" si rivelò uno stop per il Torino che, dopo aver raggiunto il vantaggio con Policano si vide pareggiare i conti da Minuti. Fu proprio quella rete che funestò quel pomeriggio sportivo, quando all'incontenibile esultanza, alcuni tifosi assiepati sul tetto dell'adiacente palazzetto dello sport, dietro la curva licatese, sentirono crollare il tetto che li sosteneva. Franco Airo, un giovane di 24 anni di Ribera morì esultando.

Voglio rendere un doveroso omaggio dedicandogli questa vittoria. Quel mitico striscione ha oggi gruppi su facebook ed alcuni blog.Una doverosa premessa dedicata alla città che ci ha gentilmente ospitato, offrendoci un "Dino Liotta" che Licata custodisce come un tempio. Onorati da una ricca delegazione della Lega calcistica Sicula con a capo il Presidente Dott. Sandro Morgana e al cospetto di un pubblico avolese festoso e numeroso, l'Avola Calcio ha battuto il Ribera nella finale di Coppa Italia "promozione", con un risultato di 7 - 6 ai calci di rigore, dopo la parità di 2 - 2 nei primi 120 minuti. Ha diretto il Sig. Lizzio di Acireale. Una partita stravolgente e molto intensa con un Ribera che è apparso tutt'altra squadra da quella vista domenica scorsa a Caltanissetta. Ben organizzata in tutti i reparti ha svolto una mole di gioco che molto spesso ha messo in difficoltà la difesa avolese.

Il goal del vantaggio dei nostri ragazzi arriva dopo appena trenta secondi, ed è Attilio Sirugo che approfitta da uno svarione difensico e con un pallonetto da lontano centra la porta. Si assiste ad un primo tempo di contenimento. Le due compagini si studiano e molto spesso provano ad affodare mettendo in evidenza Sirugo e Zerbo molto attivi in attacco. La ripresa vede subito il Ribera pareggiare i conti dopo 3 minuti con il solito Zerbo. La gara alza i ritmi ed induce i " reparti " di difesa e centrocampo a sostenere un duro lavoro. Il 6 Ciancimino ed il 4 Forcieri per il Ribera, ed un grande Catania con Randazzo per l'Avola. Ne scaturisce una limpida manovra che mette in condizioni Sirugo di raddoppiare al 63°.

Il Ribera non demorde e dopo 7 minuti pareggia con il 2 Piro. Si va ai supplementari con le forze al limite. Tuttavia l'attacco del Ribera si intensifica impegnando l'intera difesa rossoblu, ma risponde per ben due volte Messina, che impegna il portiere Talluto. Quando mancano tre minuti alla fine del s. t. suppl. Talluto atterrà Intagliata. Il Sig. Lizzio senza esitare indica il dischetto e come da regolamento esibisce il rosso per il portiere Talluto che lascia i guanti al difensore Di Mora, che prende il suo posto in virtù dell'esaurimento delle sostituzioni regolamentari. E' lo stesso Intagliata che si incarica di calciare il rigore, che inaspettatamente manda alto sulla traversa. A Maurizio va tutta la mia solidarietà ed il mio affetto, perchè, sostando a bordo campo ho potuto notare da vicino il volto di questo ragazzo che appariva sconvolto e "alienato" .

Si va ai rigori e Maurizio Intagliata non se la sente di inserirsi nella lista dei tiratori. E' attorniato da tutti i suoi compagni che lo consolano, perfino io istintivamente le tendo le mani sul viso per rassicurarlo. Chiede a De Leo di sostituirlo. De Leo conosce bene i suoi ragazzi e capisce che è meglio così. Maurizio rimane in panchina stretto tra i suoi compagni, e quando quel lentigginoso, biondo e " riccioluto " , con le sembianze di un biricchino modello " Pippi Calze Lunghe " - si proprio lui - para per la seconda volta il rigore decisivo, scoppia in un pianto di gioia e scoppia il finimondo. Un'assemblea istantanea di tutti i giocatori, delibera per conquistare lo " scalpo riccioluto". E' Marziano ad assumersi la responsabilità e con forbici in mano, faticosamente tagliava l'imponente coda di La Marca. Andrea Randazzo si ritrova con un pugno di riccioli biondi in mano che li offre al pubblico esclamando : " Ma chi sapcch... avi n'ta testa ? "

Maurizio Intagliata ha così alzato la coppa al cielo che le è stata consegnata dal Presidente Morgana, a cui, a nome di tutto il pubblico avolese, le porgo i più calorosi ringraziamenti, ed un augurio per un sereno svolgimento del suo incarico. Concludiamo come abbiamo iniziato, con uno striscione esposto dai nostri ultrà "CONQUISTA LA VITTORIA REGALCI LA STORIA" Così è stato !!

Complimenti a tutti e un in bocca al lupo per la prossima stagione.

Vorrei ricordare l'impegno di due carissimi amici, nonchè conduttori del programma "Serie Z" in onda su "Power Station", che per l'occasione avevano organizzato una diretta telefonica da Licata. Matteo Inturri e Adriano Canonico Nesta Pizzul Biscardi con il simpaticissimo Luca Nigro a Licata, hanno fatto vivere ai nostri concittadini rimasti ad Avola le fasi emozionanti della finale. Mi congratulo con loro, perchè oggi, qualora lo si voglia, si può ascoltare la fase registrata dei calci di rigore.

Link: Guarda le foto

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di Salvatoe 'Nino' Paternò

La settimana scorsa è stata approvata, dal Consiglio Comunale, la variante alla perimetrazione delle zone R6 e R8;

Si tratta di un provvedimento (oggi dovuto?) che dichiara non sanabili 52 edifici compresi fra la zona di Pantanello ed il Dolmen. Ad alcune domande, chi di competenza, dovrebbe dare precise risposte, ad esempio:

  • Perché non è stato mantenuto l’impianto originario della variante al PRG che recepiva per intero i piani di recupero?
  • Chi, e perché, ha manifestato all’assessorato regionale, durante l’iter di approvazione del PRG, la volontà di modificare i piani di recupero?
  • E' opportuno, dopo oltre trent’anni che la gente abita in quelle case - e aver pagato gli oneri della sanatoria - dichiararne (ora) la insanabilità?
  • I proprietari degli immobili sono stati informati dell’atto deliberativo, o ne verranno a conoscenza quando ormai sarà troppo tardi?
  • Si è pensato alle conseguenze a cui dovranno far fronte i cittadini interessati?

Forse sarebbe stato meglio destinare le stesse (molto scarse) energie, a disposizione dell’amministrazione, per risolvere alcune problematiche idonee a creare opportunità di lavoro, come ad esempio lo snellimento delle (nostre) procedure edilizie e la problematica relativa all’ampliamento del centro storico.

Arch. Paternò Salvatore

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Ritorna Serie Z con collegamenti costanti da Licata per la Coppa Italia di Promozione.

In diretta WEB/FM su RADIO POWER STATION - SABATO 22/05/2010 ORE 15

Restate collegati/sintonizzati!

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Nonostante permanga ancora qualche nube nella Sanità della Provincia di Siracusa che dobbiamo, al più presto, allontanare come le problematiche relative alla rianimazione dell’Ospedale Di Maria di Avola oppure della pediatria e ginecologia di Augusta, sono soddisfatto della venuta a Siracusa dell’Assessore Russo”.

Sinceramente non so come interpretare queste parole. Gli occhi si soffermano sempre sulle parole in grassetto (ndr).

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di Nino Campisi

Caltanissatta, 16 mag 2010. Pomeriggio soleggiato ma ventoso sul terreno del "Marco Tomaselli" dove oggi il RIBERA ha battuto per 2 - 0 il CASTELDACCIA nella finalissima di play-off promozione, aprendo di fatto il passaggio in ECCELLENZA all'Avola Calcio.

Aspettavamo tutti con anzia questa partita, dopo il comunicato ufficiale della Lega Sicula e divulgato a sua volta dalla società Rosso-Blu, nel quale si evinceva che l'eventuale vittoria del Ribera avrebbe permesso di diritto all'Avola, in quanto finalista di Coppa Italia Regionale, di accedere in Eccellenza. E allora ci si organizza per raggiungere Caltanissetta. Pure il nostro simpaticissimo Matteo Inturri dagli studi di POWER STATION organizza una diretta web con collegamenti telefonici.

A Caltanissetta il Marco Tomaselli ci appare immenso. Un vero spettacolo di stadio. Siamo almeno in cinquanta. Il Presidente Cristauro a capo di tutti con al seguito il suo vice Cultrera e l'Ass. Cancemi. Oltre la metà della squadra marcata a vista da Mister De Leo. Ci onorava la presenza del Sig. Catania, papà di Seby e un nostro ex, Piersanti. Poi tutti noi, purtroppo senza ULTRAS, ma felici della presenza di Corrado Amato che è uscito indenne dal malore accusato domenica scorsa che lo costrinse a rimanere in ospedale a Ragusa per tutta la durata della partita contro il S. Croce. Ma loro erano li, in piazza Denaro, bandiere in mano fiduciosi ad attendere notizie e poter festeggiare.

Ci rendiamo subito conto che nella peggiore delle ipotesi a Licata si partirebbe con un vantaggio sicuro: Il nostro pubblico. Il loro, male organizzato, esibiva cori sgangherati e tempi di tamburo che non trovavano nessun accordo. Insomma un disastro di pubblico. Ma hanno innalzato un coro verso di noi: "TUTTO IL GRUPPO CON GLI AVOLESI" e noi abbiamo risposto con un applauso. Pensavamo, se questi ci vedono rimarranno tutto il tempo a guardarci senza pensare minimamente alla coppa. Tornando alla partita direi proprio che non abbiamo visto la bella partita che ci aspettavamo. Sarà stato un caso? A giocare c'erano due squadre di un normale campionato cittadino, dove muratori, elettricisti ed ogni altra maestranza, si contendono la partita domenicale senza curarsi più di tanto della posta in palio.

Tuttavia abbiamo assistito a due splendidi guizzi nel primo tempo del portiere del Casteldaccia. Nel secondo tempo invece, un bel tiro al volo che si stampa sul palo riberese, ed una splendida punizione parata magistralmente dal portiere riberese, a parte i due gol, che hanno avuto una bella esecuzione. D'altra parte il Ribera è apparso un po più attivo proprio nella fase che le ha permesso di assicurarsi il vantaggio.

A parte ogni battuta, che ci può stare, tenendo conto del clima festoso è doveroso ricordare il loro allenatore - giocatore Vincenzo Montalbano, per il passato glorioso da calciatore professionista che lo ha visto impegnato in serie A B e C. Diamo grande merito al Ribera per aver raggiunto questo risultato, e che noi oggi abbiamo tanto sperato, raggiungendo un traguardo che i ragazzi insieme a De Leo meritavano per la conduzione di questo campionato ricco di circostanze che lo hanno reso sofferto fino alla fine. Aspettiamo questa finale di coppa, e rivolgiamo ai nostri avversari il grande rispetto dovuto e che alla fine possa trionfare lo sport!

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Domenica 16 maggio ore 16 su Power Station Web Radio TV, trasmissione semiseria sportiva con collegamenti diretti dallo stadio di Caltanissetta per l'attesissimo scontro Ribera - Casteldaccia e con aggiornamenti costanti sul Giro d'Italia e sulla Serie A di calcio.

Restate collegati/sintonizzati.

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La GdF, in seguito ad una accurata indagine (di quelle top secret), si è accorta che anche ad Avola esiste l'abusivismo edilizio. Alleluia!

Gli edifici sottoposti a sequestro, realizzati su aree subordinate a vincolo paesaggistico, sono stati costruiti in totale assenza di alcuna autorizzazione edilizia. (fonte)

Come è possibile costruire senza la concessione edilizia e con lavoratori in nero? Magari organizzando una squadra per lavorare nelle ore notturne? E possibile che nessuno si accorga di questi lavori? Nessuno si accorge che tra una notte e l'altra ad Avola, come in altri posti, sbuca fuori un nuovo edificio?

Mistero della fede.

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di Nino Campisi

In riferimento allo stesso argomento trattato qualche giorno fa sul blog, ieri 14 maggio 2010, il materiale "incriminato" appare visibilmente ridotto (vedi foto). Rimangono alcuni spezzoni a forma di listello che propabilmente non servono a chi ha provveduto alla rimozione. Tale evidenza avvalora l'ipotesi fatta in precedenza, cioe, il prorpietario di un terreno delle vicinanze che ha pensato bene di poter utilizzare le onduline in amianto per ripristinare o addirittura coprire per intero una eventuale tettoia.

Il complesso iter burocratico che mette in avanti l'avvio di una regolare procedura di smaltimento è stato sicuramente scavalcato dal nostro improvvisato "riciclatore" che ha evitato ogni faticoso impegno da parte degli organi competenti e il conseguente sperpero di circa 4 o 5 mila Euro.

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di Matteo Inturri



Sabato 15 maggio ore 21 RAI 1 tutti a televotare Sebastiano Cicciarella ... "Er Ciccia" ;-)

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"Cari Bambini e Ragazzi, è giunta al Santo Padre Benedetto XVI la lettera che avete voluto indirizzargli, quale segno di vicinanza spirituale e di sincero affetto. II Papa, che ha molto gradito il filiale gesto, vi ringrazia e auspica di crescere gioiosi e sereni, imparando a conoscere sempre più il Signore Gesù e, mentre invoca la materna protezione della Vergine Maria, invia a ciascuno la Sua Benedizione": è il testo della lettera, scritta a nome del Papa da parte di mons. Peter B. Wells, assessore alla Segreteria di Stato, ai bambini di Avola.

La missiva papale è stata la risposta e il personale ringraziamento per la lettera collettiva di incoraggiamento che i piccoli, dopo l’iniziativa lanciata dall’Associazione Meter (www.associazionemeter.org) di don Fortunato Di Noto e la Parrocchia “Madonna del Carmine” di Avola in occasione della XIV Giornata Nazionale Bambini Vittime della Violenza, dell’indifferenza e dello sfruttamento, gli hanno spedito nei giorni scorsi.

Don Di Noto ha affermato: “E’ un grande onore ricevere una lettera dal Papa, e i bambini sono stati davvero felici e contenti di leggerla. Ne stiamo facendo tante fotocopie perché possano appenderla nella propria cameretta”, continua. Il sacerdote chiede di sostenere il Papa “perché possa continuare a testimoniare in parole e opere che la difesa dell’infanzia per la Chiesa non è una moda, ma un impegno permanente.

Link: Come sempre Ratzinger dalla parte dei bambini

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di Nino Campisi

Tornando da Comiso, in macchina eravamo in cinque ammutoliti più che mai. Cercavamo di farcene una ragione per poter dare una legittimità a questa amara sconfitta che fa ancora leccare le ferite a tutti noi.

In effetti legittima lo è questa sconfitta. Una di quelle sconfitte che si subiscono a testa alta, senza che nessuno possa assumersi delle colpe, ma che costringono l'Avola a "deporre le armi" e salutare questo campionato che ha condotto sempre molto dignitosamente. Una partita che ha espresso un calcio emozionante come era giusto dover assistere per l'importanza della posta in palio.

Al Comunale di Comiso, su di un perfetto manto erboso, l'Avola falcidiato dalle squlifiche ha incontrato un S.Croce completo nel suo organico, al cospetto di una "curva" gremita e festosa, con almeno trecento Avolesi che hanno voluto esserci. La mancanza di Ulma, Maieli e Marziano, preoccupa molto De Leo, che tuttavia ha saputo dare la giusta carica ai suoi ragazzi che reggono molto bene e non subiscono più di tanto i "camerini" che appaiono più determinati e che riescono a mettersi in evidenza in diverse occasioni per almeno la prima mezzora. Dal canto suo l'Avola non demorde e tenta di costruire con una manovra che riparte da centrocampo ed è propio in questa fase che Intagliata, al 43° riceve da Miraglia e dopo un'avanzata sulla sinistra mette al centro per Sirugo che, anticipato dal diretto avversario lo costringe ad un rinvio che si rivela un perfetto autorete. Finisce il primo tempo con i ragazzi di De Leo che pare abbiano trovato il giusto assetto.

La ripresa inizia con un emozionante avvio dell'Avola che poteva raddoppiare con Messina, ma il portiere Di Giacomo, dimostratosi bravissimo in molte occasioni, dice di no. Il pareggio dei "Camerini" arriva al 63° su calcio di rigore, dopo che Andrea Randazzo (difensore) con un'entrata perentoria, atterra D'Agosta. Le concitate proteste del nostro difensore inducono il Sig. Morsello di Marsala ad estrarre il cartellino rosso, e mandare anzitempo Randazzo negli spogliatoi.

Avola in 10. Tre minuti dopo il pareggio del S. Croce, il nostro Santoro viene atterrato in area da Guarino e Morsello decide ancora per il rigore. Precisa esecuzione di Intagliata e si va in vantaggio. A mio avviso, i ragazzi, subito dopo il vantaggio hanno accusato il "peso" psicologico di dover gestire un vantaggio in dieci uomini, cosa non molto facile in una partita del genere, infatti il S. Croce nel giro di pochissimi minuti si ritova in parità e subito dopo in vantaggio. La Mancanza di Randazzo si è rivelata decisiva per la vittoria del S. Croce. Un difensore del suo calibro necessitava la presenza dentro la nostra area fino alla fine, che insieme a Ricca, fino a quel momento avevano domato l'attaco dei padroni di casa.

Possiamo permetterci una tirata di orecchie ad Andrea? Chissa! Ma il calcio è così. Le circostanze di una partita sono molteplici, e a volte possono cambiarne le sorti. O forse il destino? Che ha voluto premiare chi ha condotto il campionato facendo spola tra il primo ed il secondo posto in classifica? I ragazzi hanno dimostrato di essere all'altezza, non hanno demeritato, e lasciatemelo dire: se gli squalificati fossero stati in campo avremmo assististo ad una partita diversa. Adesso più resta tutta la carica e la concentrazione per affrontare questa finale di Coppa Italia che potrebbe far scattare il trampolino per il salto di categoria. A fine partita il caloroso saluto alla squadra che sotto la curva ha ricambiato, con De Leo che sembrava volesse rimanere li ad appaludirci e inviando affettuosi baci. E' stato l'ultimo a girare le spalle e intraprendere la via degli spogliatoi. Ancora una volta a nome del grande pubblico di Avola, rivolgo la nostra grande stima a tutti i ragazzi lanciando un grido propiziativo FORZA RAGAZZI.

P.S. Un caro saluto ed un augurio di grande ripresa va al nostro amico CORRADO AMATO che, con un gruppo di amici, prima di raggiungere Comiso per assistere alla partita hanno approfittato per consumare un pranzo ricreativo presso un ristorante del ragusano, ma subito dopo Corrado è stato colto da malore e trasportato all' ospedale di Ragusa. Se qualcuno ha notizie può informarci con i "commenti".

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Il nostro inviato speciale Nino Campisi è stato ospite al programma radio Zerie Z di Power Station Avola condotto da Matteo Inturri e Adriano Canonico.

Il nostro Nino, sempre attento alle tematiche sportive (e non solo), tra una battuta e un'altra di Inturri e Canonico commenta le battaglie dell'Avola Calcio ai microfoni di Power Station.

Buon ascolto.


Click play per iniziare

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Le prime pagine di alcuni quotidiani online riportano tutte le medesima notizia: Offese su Facebook, scoppia rissa.

Poca cosa se non fosse per il fatto che la questione riguarda proprio Avola e non è la prima volta che i media associano ad Avola la parola Far West.

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di Nino Campisi

Alla faccia di chi vuole far credere che Avola Blog tratta solo inutili argomenti di calcio locale e non di problematiche serie.

Per esempio, la liberalizzazione dell'acqua che Fabrizio Ardita sta portando avanti. In molti non se ne sarebbero neanche accorti se non ne avesse parlato Avola Blog, ad altri probabilmente non interessa più di tanto perchè magari convinti che il problema non li riguardi.

Questo considerevole cumulo di onduline ETERNIT che vedete in foto fa parte delle infinite problematiche in materia di ambiente, che Avola Blog, insieme ad altre, ha sempre trattato. E' mancato l'intervento degli addetti ai lavori che in queste occasioni hanno preferito sempre tenersi da parte. Mai un commento.

Tuttavia Avola Blog quando se ne presenta l'occasione si fa avanti e fa conoscere ai cittadini, come in questo caso, che molte problematiche siamo noi stessi a crearle. Personalmente ho segnalato di recente un cumulo di rifiuti edili con una barca mal ridotta adagiata sopra, abbandonati sul bordo di una trazzera in contrada Gallina. In breve tempo si risalì al colpevole che ingenuamente si tradì, per non aver calcolato che la poca luce dell'imbrunire non bastò a nasconderlo, per cui alcune persone individuarono la targa del camion utilizzato per il trasporto. Fu costretto a ripulire tutto.

Per l'Eternit credo che il problema sia molto più grave, visto e considerati i terribili effetti cacerogeni. Non so se il colpevole potrà mai essere scoperto, perchè sulla strada di contrada PALMA, dove le onduline sono state accuratamente sistemate, ci lascia pensare che il "maldestro" abbia avuto tutto il tempo approfittando della piena oscurità. Quella strada, di notte è molto solitaria a differenza della zona Gallina. Che dire? Il problema è stato segnalato. E adesso cosa ci aspettiamo? Mi rendo conto che gli eventuali interventi degli addetti ai lavori a cui mi riferivo prima non avrebbero così tanta rilevanza.

Nessun commento potrà fermare questo fenomeno dilagante che sta deturpando ogni angolo delle nostre campagne e delle nostre spiagge. A fine dello scorso mese di marzo, ascoltando il "Giornale Radio della Sicilia" (RAI), il Comandante della Polizia Provinciale PIPPO CARUSO, (un mio carissimo amico e colgo l'occasione per salutarlo) dichiarava che la Provincia aveva istituito un "NUCLEO in BICICLETTA" per una più capillare sorveglianza delle zone costiere del "Consorzio Plemmirio", oltre ad un inizio di campagna per il controllo delle discariche abusive con il posizionamento di telecamere in alcune zone a rischio.

La campagna preventiva è stata denominata "TOLLERANZA ZERO", e noi tutti cittadini dobbiamo essere grati a questo tipo di iniziativa, sperando che l'intervento possa spargersi in tutta la Provincia, e soprattutto mostrandoci doverosi collaboratori affinchè i responsabili possanno essere messi allo scoperto.

Ho scattato la prima foto il 1° maggio e presumo che il materiale stava li da qualche giorno. Il 5 maggio sono andato a verificare se era stato rimosso, ma come mostra la foto era tutto come prima. Forse bisogna informare l'ufficio addetto del Comune ?

Aggiornamento: Oggi 6 maggio 2010, ore 17.oo, l'enorme quantitativo di onduline in ETERNIT si trova sempre sul posto, evidenziando una notevole mancanza come può mostrare la foto con gli spazi contrassegnati apparsi liberi. Oltre alle onduline è sparito anche il rotolo di guaina in catrame. A parer mio si tratta di un improvvisato "riciclatore", proprietario di qualche appezzamento agricolo nelle campagne limitrofe, che tenento conto del buono stato del materiale, ha pensato bene di poterlo utilizzare, magari per il ripristino di una tettoia. Degli organi competenti per lo smaltimento neanche l'ombra, forse perchè non informati. Considerando che il meccanismo del riciclaggio può prevalere su quello dello smaltimento: Avanti il prossimo!

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di Fabrizio Ardita

In questi giorni, dopo l’approvazione della Finanziaria, da parte del Commissario Straordinario della Regione Siciliana, sarà presentato alla stampa, l’ articolo 50 della legge finanziaria regionale.

Aldilà degli effetti che l'approvazione dell'articolo produrrà, ancora da approfondire, il fatto che il tema sia stato condiviso dalla maggioranza del Parlamento Siciliano, è da ascriversi alla capacità di mobilitazione ed alla grande visibilità che in questi ultimi anni, hanno contraddistinto le Battaglie di tutti movimenti che in Sicilia hanno lottato contro la privatizzazione dell’acqua.

Ricordiamo che, si è costituito in Sicilia un forte movimento di amministrazioni locali contrarie alla privatizzazione, che ha portato alla presentazione di un disegno di legge di ripubblicizzazione, elaborato dai Forum e sottoposto all'attenzione del Presidente dell'Assemblea e dei Capigruppo Parlamentari, già lo scorso anno, così non dimentichiamo la proposta di Legge di iniziativa popolare presentata al Parlamento Nazionale.

I 90 Deputati dell'Assemblea Regionale, nel votare per l'art. 50, hanno dovuto quindi misurarsi con le sollecitazioni che provenivano dai propri territori, dove la gente era scesa in piazza per contestare le scelte fatte da alcuni Sindaci che hanno dimostrato incapacità nel gestire la cosa Pubblica, Sindaci, che dovrebbero dimettersi davanti al loro fallimento Politico.

Dopo un lunghissimo ed acceso dibattito in Aula e una votazione a scrutinio segreto voluta per verificare la tenuta del Governo, l’art. 50 è stato approvato con 53 voti favorevoli e 23 contrari.

L'articolo prevede in sintesi, recependo la norma posta in finanziaria nazionale dalla lega sull'abolizione degli ATO, lo scioglimento delle Autorità d'ambito, e pone le condizioni per la rescissione dei contratti con i gestori privati, nel caso in cui la mancata realizzazione degli investimenti previsti dai contratti di gestione superi la soglia del 40%, con il pagamento del solo danno emergente (e questo non è il caso della Provincia di Siracusa, visto che nell’ultima conferenza stampa, ha precisato che non erano stati fatti numerosi investimenti). La norma rimanda inoltre ad un intervento legislativo di riordino complessivo della materia da emanare entro 12 mesi.

E’ stato inoltre approvato, sempre in tema acqua, l'articolo 51 che prevede, in sintesi, l'istituzione presso l’Assessorato per l’energia ed i servizi di pubblica utilità, di un Comitato consultivo degli utenti, in rappresentanza degli interessi dei territori per il controllo della qualità dei servizi idrici. Viene anche istituito il tavolo consultivo permanente sulle tariffe.

Per i movimenti siciliani tutti, rappresenta una prima importante vittoria. Naturalmente non siamo che all’inizio, ma incassiamo oggi l’importante risultato di una legge di riordino entro 12 mesi.

Il risultato raggiunto è importantissimo, ma non significa che dobbiamo rallentare la nostra corsa, non vogliamo addossare tutte le responsabilità alla società attuale, anche perché loro fanno gli imprenditori, i veri responsabili sono i Politici che hanno fortemente voluto la privatizzazione dell’acqua e soprattutto quelli che hanno usufruito di riconoscimenti dalla Sai 8 anche con l’inserimento di imprese gestite da parenti.


Movimento@cqua Siracusa
Fabrizio Ardita

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Riceviamo comunicazione da Fabrizio Ardita, dell'associazione No!Acquasalata, che è stato approvato l'emendamento alla finanziaria:

La Sicilia si libera finalmente dai privati mercenari dell'acqua
. In questo momento all'Assemblea Regionale Siciliana,è stato approvato l'emendamento alla Finanziaria con 50 voti favorevoli e 22 contro.

Oggi il Popolo dell'acqua ha raggiunto un grande risultato.

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di Nino Campisi

Il prossimo 8 maggio, da Amsterdam, prenderà il via il 93° Giro d'Italia di ciclismo per professionisti, e Avola tutta, appassionati e non, parteciperà a sostegno dei nostri due atleti concittadini. Paolo Tiralongo e Giampaolo Caruso. Due meravigliosi ragazzi che hanno dato tutto per il ciclismo fino a raggiungere l'ambito traguardo del professionismo. Hanno scalato montagne a fianco di grossi campioni e ci siamo sentiti orgogliosi quando Bulbarelli li ha nominati. Auguriamo ai nostri ragazzi un magnifico giro, considerando che quest'anno li vede già protagonisti per l'avvenuto "cambiamento" approdando in due autorevoli Team: Paolo tiralongo all'Astana e Giampaolo Caruso alla Katusha.

Come è noto Giampaolo fu coinvolto nell'inchiesta denominata "OPERAZIONE PUERTO" dove insieme ad altri corridori fu accusato di doping e costretto a rimanere per un paio di stagioni lontano dalle corse. Una lunga battaglia per rivendicare la sua estraneità ai fatti che alla fine lo ha visto assolto definitivamente.

In nome di tutti gli avolesi, un grande in bocca al lupo e che il ROSA possa posarsi su di voi.

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Pubblichiamo un evento segnalato dalla FIDAPA di Avola:

8 maggio - conferenza-dibattito "la donna e l'arte" con mostra di opere dell'Istituto d'arte "Gagini" e dell'Accademia di Belle Arti di Siracusa.

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L'invito viene dall'AIRC di Avola:

Domenica 9 maggio Festa della mamma
Aiuta la ricerca a rendere il cancro sempre più CURABILE.

Regala alla mamma l'Azalea di AIRC.

In occasione della Festa della mamma, vieni in piazza e con un contributo associativo di 15 euro, riceverai un’azalea contrassegnata dal marchio dell’Associazione.

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di Nino Campisi

Non è bastata la netta superiorità del gioco della nostra squadra per vincere comodamente contro un Comiso che qualitativamente evidenziava i 10 punti di svantaggio che lo separavano d'all'Avola a fine campionato. Si è dovuto ricorrere alla sorte dei calci di rigore che ha premiato i più tenaci. Sirugo, Randazzo A, Ricca, Catania e Messina si sono attenuti alla regola della vittoria, mentre Famà ha sbagliato il rigore che ha decretato la sconfitta dei "comisani".

Una gara caratterizzata da incresciosi episodi per tutto il primo tempo messi in atto dagli ospiti come unico espediente per rimanere quanto meno con la testa fuori dall'acqua, soprattutto nell'azione del goal dell'Avola quando il numero 4 Di Dio finisce a terra, Maieli e Intagliata continuano l'azione e Sirugo che con un "tiro da tre", lascia appeso Annese.

Scoppia il putiferio, Di Dio aggrava le sue condizioni con la speranza che il Sig. Principato di Agrigento annullasse la rete. Il numero 5 Milazzo a capo di tutti trascinava i suoi compagni ad un tu per tu e con mani alzate contro i nostri ragazzi, sotto gli occhi di una scadente terna arbitrale e di un commissario di campo che stazionava all'interno del terreno di gioco. L'unica cosa che ha fatto vedere è aver cacciato via dal campo il Presidente Cristauro e l'Ass. Cancemi, e dopo (forse) essersi pentito li fa rientrare. Da questi tafferugli Principato deduce che il nostro Ulma e l'ospite Livia devono lasciare il campo anzitempo. Dopo il goal l'Avola tira fuori il manuale del calcio e inizia ad impartire lezioni, e l'unico a capirci qualcosa è il solo portiere Annese che oggi più che mai potrebbe inserirsi nella lista di Lippi. Ha parato di tutto fino alla fine.

Finisce il 1° tempo, e tenendo conto degli animi ancora "caldi", si decide di far raggiungere gli spogliatoi evitando il sottopassaggio, ma ancora Milazzo sfilandosi la maglia voleva a tutti i costi scendere le scale. Un segno evidente che avrebbe voluto inscenare una rissa per poter danneggiare in qualche modo la società "casalinga". Il secondo tempo inizia con i "verde-arancio" più calmi e l'Avola che ci prova in continuazione, ma trova sempre come anzidetto il bravissimo Annese. Ma è proprio quando l'Avola si esprime al meglio, che Maieli viene espulso per somma di ammonizioni e, con un uomo in meno, si accusa il colpo. Passano dieci minuti e l'unica azione che avvicina il Comiso nell'area di Randazzo, trova Tumino che sigla il pareggio.

Un grande "elogio" va al numero 6 Cassibba, che esultando rivolvega gesti provocatori verso il pubblico, sperando ad una invasione che non ci avrebbe fatto assaporare la vittoria finale. Si va ai supplementari con le squadre stremate, ma è sempre Annese che si mette in evidenza su Ferro. Mancano le forze e si aspettano i rigori. Iniza la "lotteria" e l'Avola ha la meglio.

Una vittoria strappata con i denti e con la forza di volontà, una vittoria regalata al meraviglioso pubblico che gremiva la tribuna, un pubblico "misto". Avolesi e Comisani insieme, "immischiati", dimostrando grande senso di civiltà senza mai accennare il benchè minimo atteggiamento ingiurioso o provocatorio l'un l'altro, senza mai cadere nella provocazione lanciata dai giocatori verde-arancio, e che le forze dell'ordine dovrebbero ben valutare, perchè con una tribuna strapiena come quella di oggi non bisogna assolutissimamente tenere atteggiamenti simili. Un'altra finale conquistata che ci vedrà impegnati la prossima domenica a S. Croce in virtù della vittoria dei "camerinesi" sull'Atletico Catania nell'altro sconto diretto di play-off.

Un'ennesima prova di grande carattere. Questo vogliamo da voi!

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di Matteo Inturri

"Giornata dei disoccupati e dei precari che sfuma via e tutto ritorna nel pozzo dell'indifferenza" (Giusy Cancemi)



San Giuseppe uomo di lavoro, san Giuseppe uomo di Dio, che fu provvidenzialmente posto al centro di due grandi vicende umane: la famiglia e il lavoro. San Giuseppe, “uomo giusto”, passò gran parte della sua vita faticando accanto al banco del carpentiere, in un umile borgo della Palestina. Una esistenza apparentemente non diversa da quella di molti altri uomini del suo tempo, impegnati come lui nello stesso duro lavoro. Eppure, un’esistenza così singolare e degna di ammirazione, da indurre la Chiesa a proporla come modello esemplare a tutti i lavoratori del mondo. Il suo esempio ci dà una viva immagine di quello che potrebbe essere la vocazione cristiana della vita in famiglia e nell’ambiente di lavoro. Preghiamo oggi, in questa circostanza, per tutti gli uomini che vivono nella famiglia e che guadagnano con il loro lavoro, specialmente con il lavoro delle proprie braccia, come san Giuseppe. [Regina Coeli, 1 maggio 1980]

Giovanni Paolo II
(Fonte: qui)

IL COLORE DELLE PAROLE DI E.DE FILIPPO

Quant’è bello ‘o culore d’e pparole
e che festa addiventa nu foglietto,
nu piezzo ‘e carta -
nu’ importa si è stracciato
e po’ azzeccato -
e si è tutto ngialluto
p’ ‘a vecchiaia,
che fa?
che te ne mporta?
Addeventa na festa
si ‘e pparole
ca porta scritte
so’ state scigliute
a ssicond’ ‘o culore d’ ‘e pparole.
Tu liegge
e vide ‘o blù
vide ‘o cceleste
vide ‘o russagno
‘o vverde
‘o ppavunazzo,
te vene sotto all’uocchie ll’amaranto
si chillo c’ha scigliuto
canusceva
‘a faccia
‘a voce
e ll’uocchie ‘e nu tramonto.
Chillo ca sceglie,
si nun sceglie buono,
se mmescano ‘e culore d’ ‘e pparole.
E che succede?
Na mmescanfresca
‘e migliar’ ‘e parole,
tutte eguale
e d’ ‘o stesso culore:
grigio scuro.
Nun siente ‘o mare,
e ‘o mare parla,
dice.
Nun parla ‘o cielo,
e ‘o cielo è pparlatore.
‘A funtana nun mena.
‘O viento more.
Si sbatte nu balcone,
nun ‘o siente.
‘O friddo se cunfonne c’ ‘o calore
e ‘a gente parla cumme fosse muta.
E chisto è ‘o punto:
manco nu pittore
po’ scegliere ‘o culore d’ ‘e pparole.




TRADUZIONE

Quant’è bello il colore delle parole,
e che festa diventa un foglietto,
un pezzo di carta -
non importa se è stracciato
e poi riattaccato -
e se è tutto ingiallito
per la vecchiaia,
che fa?
che te ne importa?
Diventa una festa,
se le parole
che porta scritte
sono state scelte
secondo il colore delle parole.
Tu leggi
E vedi il blu
Vedi il celeste
Vedi il rossiccio
Il verde
Il paonazzo,
ti viene sotto gli occhi l’amaranto
se chi ha scelto
conosceva
la faccia
la voce
e gli occhi di un tramonto.
Se chi sceglie,
non sceglie bene,
si mischiano i colori delle parole.
E che succede?
Una confusione
di migliaia di parole,
tutte uguali
e dello stesso colore:
grigio scuro.
Non senti il mare,
eppure il mare parla,
dice.
Non parla il cielo,
eppure il cielo è parlatore.
La fontana inaridisce.
Il vento muore.
Se sbatte un balcone,
non lo senti.
Il freddo si confonde con il calore
e la gente parla come fosse muta.
E questo è il problema:
nemmeno un pittore
può scegliere il colore delle parole.


Fonti: qui e qui

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