di Gioacchino Tiralongo
Bono “jurassico” sul palco di quelli che solo un anno fa erano “jurassici” e che ora sono amici leali, camerati fedeli “che hanno condiviso battaglie da sempre”.
La memoria è corta, e gli interessi sono lunghi e tanti, posti di sotto-governo da ripartire come risotto alla mensa delle elementari.
Chissà se la gente è davvero così incosciente da non indignarsi, davanti a un palco in piazza Umberto I che ricorda la compagnia teatrale del Bagaglino di Pingitore. Disgraziatamente non è satira è tutto vero!
La caduta degli ideali, la dignità che si dissolve davanti agli idoli del denaro e del potere.
È l'ennesimo banco di prova a cui siamo chiamati, l'ennesimo referendum che pone solo due quesiti:
volete davvero che la politica sia questa? Che chi ci amministra abbia “la faccia come il ****”?
Antonello venditti cantava “amici mai per chi si cerca come noi” basta sorridere... “odiarsi mai!”.
Io a scenette di così basso profilo etico e morale mi sento di dedicare “nun te regge più” di Rino Gaetano.
Vergognatevi! Questa politica non ci appartiene! A voi invece non appartiene il concetto di dignità!
Gioacchino Tiralongo