Il 15 settembre è morto Stefano Rosso, noi lo vogliamo salutare e ricordare con questa sua canzone. Lo Spinello (Una Storia Disonesta 1976)

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Nei giorni scorsi abbiamo contattato l'assessore all'ecologia Sebastiano Passarello e rivolto una serie di domande riguardo la raccolta differenziata ad Avola. Ecco la gentile risposta dell'assessore:

Rispondo con piacere alle vostre domande e mi scuso per il ritardo. Inoltre vi ringrazio per l’opportunità che mi date, con l’auspicio che le mie risposte siano esaurienti, per eliminare dubbi e perplessità a quei cittadini ancora oggi ostili nel fare la raccolta differenziata.
Non nascondendo le difficoltà e la complessità della questione.

Domande e risposte

AvolaBlog: La raccolta differenziata non ha riscosso tanto successo, perché?

Passarello: Perché il progetto iniziale era (ed è) basato su alcuni pilastri:

  • a) Il modello organizzativo, cioè raccolta “porta a porta” in maniera preminente;
  • b) Comunicazione ed informazione;
  • c) Ispezioni, controlli e sanzioni.

I primi due pilastri a) e b) sono attuati, il terzo c) è insufficiente, per cui, in mancanza di controlli e di sanzioni si rischia di non raggiungere l’obiettivo, che è quello di incrementare la raccolta differenziata, di tutelare l’ambiente e di ridurre i costi ai cittadini.

AvolaBlog:
Voci di popolo sostengono che la differenziata finisce in un unico grande ammasso e quindi è inutile differenziare. Quanta verità c’è in tutto questo?

Passarello: I rifiuti differenziati raccolti vengono conferiti in un centro di trattamento rifiuti regolarmente autorizzato, che è quello della ditta “PUCCIA GIORGIO” di Modica, dove vengono selezionati per specie: carta, plastica, vetro, lattine e successivamente imballati, in attesa di essere inviati ai consorzi di filiera per il virtuoso riciclo.

AvolaBlog: Perché in giro si vedono solo cassonetti e poche campane?

Passarello: I cassonetti collocati in città sono utilizzabili solo per il conferimento dei rifiuti solidi urbani. Le campane colorate, che in passato erano dislocate in diversi punti della città, sono state eliminate perché spesso venivano utilizzate in maniera impropria dalla cittadinanza. All’interno si trovava di tutto, bastava un sacchetto di rifiuto umido, per inquinare l’intero contenuto e renderlo non differenziabile. Per cui si è scelto il sistema del “porta a porta” anche per la differenziata perché ritenuto più efficace. Il servizio viene espletato il martedì e il venerdì per i cittadini mentre per gli esercizi commerciali tutti i giorni.

AvolaBlog: Entro il 2006 era obbligo di tutti i Comuni raccogliere in maniera differenziata almeno il 35% dei rifiuti; la nuova normativa prevede l’obbligo di raggiungere il 65% entro il 2010. Avola è al passo?

Passarello: Gli obblighi previsti dal decreto Ronchi e dal decreto 152 del 2006 in Sicilia non vengono applicati, perché, con una circolare del commissario regionale dell’Agenzia Regionale dei Rifiuti, si è ottenuta una deroga alle percentuali previste dalla legge. In Sicilia la percentuale di differenziata da raggiungere era del 20% per il 2007, del 30% entro il 31 dicembre del 2008. Purtroppo nella nostra Regione la media è all’incirca del 4 – 5 %. A Giugno del 2007 nella nostra città eravamo al 5%. L’attuale amministrazione da quando si è insediata, ha attuato una forte politica di informazione e sensibilizzazione ambientale verso tutti i cittadini ma soprattutto nelle scuole. Ritengo infatti che il problema principale sia di natura culturale oltre che di atti concreti. Inoltre abbiamo potenziato il servizio, fornendo gratuitamente ai cittadini i sacchetti per la differenziata, ciò ci ha consentito di raggiungere l’11% percentuale tra le più alte della Sicilia.
Chiaramente siamo ancora distanti dalle percentuali previste per legge. Questo dipende oltre che dalla scarsa sensibilità dei cittadini, anche dalla carenza di impianti come i Centri Comunali di Raccolta (CCR) e i centri di compostaggio, indispensabili per incrementare i rifiuti differenziati.


AvolaBlog: Cosa si potrebbe fare per istruire/sensibilizzare i cittadini alla differenziata?

Passarello: Intanto i cittadini dovrebbero avere più fiducia nelle Istituzioni e il Comune attuare tutte le iniziative previste dalle leggi. Nel frattempo rafforzare il modello organizzativo, investendo in particolare sulla comunicazione ed informazione capillare. Inoltre bisogna far leva soprattutto sulla scuola, perché dalle istituzioni scolastiche può corrispondere una specifica attività formativa, per una definitiva presa di coscienza sull’importanza della raccolta differenziata e della tutela dell’ambiente. In Sicilia, purtroppo, manca quella rete di attività produttive per il riciclo e il riuso dei rifiuti, in maniera tale che la raccolta differenziata non è il fine ma dovrebbe essere uno strumento per alimentare un sistema produttivo che generi ricchezza e lavoro oltre ai benefici per l’ambiente.

AvolaBlog: Grazie per la cortese attenzione.

Passarello: Grazie a voi. Cordiali saluti, Sebastiano Passarello

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