di Luca Caldarella
Gentile redazione di AvolaBlog,
da qualche mese a questa parte è cosa nota che il comune ha rivoluzionato il sistema della raccolta di rifiuti urbani facendo sparire i tradizionali cassonetti (forse sull'idea che si trattasse di una tecnologia superata), distribuendo nelle case avolesi dei persuasivi depliant per incitare la separazione dei materiali riciclabili nonché il compostaggio domestico, e contemporaneamente lanciare la stravagante idea di raccolta differenziata indifferenziata, che prevede la confusione dei più disparati materiali riciclabili all'interno del medesimo sacco.
Ben lontani gli sfarzi estivi delle tre raccolte giornaliere (memorabili i turni delle 5:00 e delle 9:00 per venire incontro a tutti i cittadini che facevano l'alba solo per svuotare la pattumiera), aventi però il grave torto di imbruttire la città dell'Esagono con antiestetici contenitori verdi, la ventura popolazione turistica (e la fauna randagia) non potrà non rimanere soddisfatta dai, sacconi varipinti ammucchiati li dove una volta sorgeva l'inestetismo ecologico.
Le foto in allegato, sebbene scattate solo ieri, sono in realtà il pietoso spettacolo che quotidianamente (festivi compresi, e a maggior ragione) si presenta in Viale Giovanni Falcone e strade limitrofe. Un'importante arteria cittadina sulla quale l'amministrazione comunale già da tempo aveva investito per liberarla dalle erbacce e dalle deiezioni dei nostri amici a quattro zampe grazie a un minaccioso provvedimento dell'ex primo cittadino e rinvigorito da quello attuale.
Ora, per coerenza, ci si aspetta un analogo provvedimento ad personam nei confronti del responsabile di questa idea balzana, magari con trattenuta del gettone di presenza e previa contestazione dei vigili urbani, come da regolamento.
Luca Caldarella
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