Nel mese di febbraio Vincenzo Morale, coordinatore avolese del P.I.D., chiedeva pubblicamente attraverso il nostro blog le dimissioni del Sindaco Barbagallo. Oggi stranamente è componente attivo della giunta comunale, ovviamente con Sindaco Barbagallo.

A nome di tutti i cittadini avolesi che vorrebbero credere nella buona fede e nel rispetto degli ideali politici (locali) chiediamo ai diretti interessati come può essere giustificata tale manovra politica?

Come può il Sindaco accettare in giunta una persona che fino a 30 giorni prima chiedeva le sue dimissioni? E, dall'altra parte, come può Morale chiedere di entrare in giunta e collaborare con l'amministrazione che fino a 30 giorni prima ha pubblicamente ritenuto incompetente?

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E' evidente e sotto gli occhi di tutti che il governo nazionale non navighi a vele spiegate. Le bagarre dei giorni scorsi, dentro e fuori Montecitorio, hanno dato del quadro politico italiano una immagine ancora piu' disastrosa di quanto gia' non fosse.

Il problema dell'immigrazione clandestina, le questioni giudiziarie del Presidente, e tante altre vicende non fanno altro che distogliere l'attenzione dai problemi delle famiglie italiane che annichilite e rassegnate, non riescono quasi piu' a reagire. In tutto questo grigiore, come dal cilindro del prestigiatore è venuta fuori per l'agricoltura del mezzogiorno d'Italia una bella sorpresa. Un ministro che non parla piu' il dialetto veneto, anzi buon per noi siciliani, altruisti ed ospitali da secoli, addirittura parla la nostra stessa lingua.

Lo avevamo chiesto tutti, nei tanti comunicati, da qualunque parte provenissero, gia' quando il ministro Zaia era predestinato a fare il presidente della regione Veneto e non si sapeva ancora con certezza chi avrebbe dovuto sostituirlo e da quale parte dello stivale doveva provenire. E lo avevamo chiesto a ragione perche' l'atteggiamento sprezzante nei confronti delle genti del meridione d'italia durante il periodo Zaia non aveva lasciato che terra bruciata attorno alle speranze degli agricoltori sudisti, vessati da migliaia di incombenze e di disgrazie di tutti i tipi tali da facilitare l'abbandono delle campagne da Pachino a Marsala, da Sassari a Policoro, da Latina a Mondragone.

L'anno scorso vinse l'arroganza leghista e fu la volta di Galan. Ora il ministro che potrebbe ascoltarci c'è! Ci ascoltera'? Forse. Vogliamo essere moderatamente ottimisti per svariati motivi a partire dal fatto che le parti sono entrambe cointeressate. Intanto abbiamo apprezzato e non poco, la chiamata a Roma che riteniamo abbia dato un segnale importante alla categoria ed a quelli che in altri settori si chiamano COBAS. Importante perchè, e ne abbiamo anche parlato, quelli che vivono il disagio giornaliero, insieme alle nostre famiglie, siamo noi agricoltori che tentiamo di sopravvivere in questa guerra dei prezzi, navigando, noi si in mezzo alla concorrenza sleale che ci viene da tutte le parti del pianeta, in mezzo alle carte volute dai fantasmi della burocrazia,in un continuo conflitto con le banche che per mezzo secolo ci hanno sostenuti ed oggi pretendono di trattarci come spazzatura, e sopratutto nel mare delle illegalita' conclamate che ci vedono soccombere in ogni luogo.

Da queste poche battute si comprende quale e quanto grande sia l'entita' dell'aspettativa. Il mondo dell'ortofrutta attorno al quale girano miliardi di euro e centinaia di migliaia di addetti, i cerealicoltori del grano a 15 centesimi di euro, gli allevatori del latte ottimo per le aziende che passano caricano e poi ci vediamo, i viticultori dell'uva a pochi centesimi e del vino a peso d'oro per l'utente finale, i frutticultori, gli agrumicoltori delle arance e dei limoni in estinzione, insomma il mondo che si sveglia alle quattro ed ha il volto "abbronzato" tutto l'anno, accomunato da una sola caratteristica comune al 99% delle aziende, grande quanto è grande questo settore e che si chiama indebitamento aziendale nei confronti di banche, INPS, agenzie di riscossione, ISMEA, questo mondo ha bisogno di lei signor Ministro.Lei forse non lo sa' o non puo' sapere quanto stiamo sperando che si metta mano ad una "PAC" nazionale in modo serio rimettendo sui binari un treno che sta deragliando con a bordo milioni di passeggeri.

Abbiamo avuto nel tempo altri ministri siciliani è vero, ma l'epoca era diversa il contesto era differente, oggi siamo veramente al bivio.L'euro prima, la globalizzazione dopo, la crisi internazionale oggi, l'apertura delle frontiere in modo piu' o meno legale fanno di questa nostra attivita' l'immagine di un agnello in mezzo a tanti lupi famelici e qualcuno dovra' pur alzare gli steccati per non rischiare di essere inghiottiti in un solo boccone. Da tener presente che il pastore in questa scena, rappresentando cosi' le nostre associazioni di categoria in combutta troppo spesso con la politica,sta al sole a farsi la sua siesta, immobile a guardare e sopravvive fingendo platealmente una difesa d'ufficio.Noi intanto La ringraziamo per averci gia' voluto ascoltare,incontro che tra l'altro non nascondiamo ci ha alquanto gratificati.

Ringraziamo pubblicamente per questo il coordinatore nazionale del suo partito on. Gianni per averci chiamato immediatamente al Ministero per conoscere meglio e subito il motivo delle nostre manifestazioni pubbliche di disagio descrivendole un elenco di priorita'. Ci aspettiamo da Lei comunque risposte celeri ma sopratutto vere e non di facciata. Ci teniamo a ricordare a noi stessi che essendo tutti figli di una stessa bandiera alla quale noi siciliani, con tutti i difetti di questo mondo, crediamo ancora fermamente e vorremmo che voi, nostri conterranei, metteste in campo quello che tutti ormai chiamano il partito degli uomini del sud comprendendo in questo disegno tutte le nostre istituzioni regionali e che non ha niente a che vedere con le sigle piu' o meno colorate, ma con il senso dell'equita' di trattamento verso cittadini Italiani come i veneti ed i Lumbard.

Noi poveri terroni, maestri di ospitalita' e solidarieta' vorremmo che si desse questa lezione di civilta' ad alcuni vostri rozzi e smemorati compagni di governo che non meritano nessun tipo di commento. Caro Ministro noi siamo pronti a collaborare nel nostro umile ruolo, ma Le chiediamo di recuperare il troppo tempo perduto. Non siamo interessati a nessun tipo di polemica, desideriamo solo tentare di riportarvi al vostro vero ruolo per cui siete stati delegati da noi cittadini ed avere le soluzioni almeno per alcuni dei problemi del lungo elenco che le faremo avere al piu' presto. Auguri veri e buon lavoro!

Il Movimento degli Agricoltori Siciliani in Rete
Don giuseppe Di Rosa (sr)
Peppe Scarlata (cl)
On.francesco Aiello (rg)
Aldo Bertolone (rg)
Martino Morsello (tp)
Nino Salerno (pa)
Franco Calderone (pa)
Peppe Gangi (cl)
Paolo Caruso (sr)
Mariano Ferro (sr)

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Dopo aver denunciato l'A.GE.NA.S il Sindaco di Noto chiede che venga riesaminata la relazione dei componenti la Commissione super parte, soggetti a cui inizialmente aveva espresso la sua totale fiducia in quanto a professionalità mentre oggi, non avendo ottenuto quanto desiderato, si smentisce definendo il loro lavoro contraddittorio, illegittimo e strutturato su basi di dati non veritieri.

Si nota bene che le amministrative per il Comune di Noto sono vicine (29 e 30 maggio) e qualcuno teme di perdere la propria poltrona.

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