"Cari Bambini e Ragazzi, è giunta al Santo Padre Benedetto XVI la lettera che avete voluto indirizzargli, quale segno di vicinanza spirituale e di sincero affetto. II Papa, che ha molto gradito il filiale gesto, vi ringrazia e auspica di crescere gioiosi e sereni, imparando a conoscere sempre più il Signore Gesù e, mentre invoca la materna protezione della Vergine Maria, invia a ciascuno la Sua Benedizione": è il testo della lettera, scritta a nome del Papa da parte di mons. Peter B. Wells, assessore alla Segreteria di Stato, ai bambini di Avola.

La missiva papale è stata la risposta e il personale ringraziamento per la lettera collettiva di incoraggiamento che i piccoli, dopo l’iniziativa lanciata dall’Associazione Meter (www.associazionemeter.org) di don Fortunato Di Noto e la Parrocchia “Madonna del Carmine” di Avola in occasione della XIV Giornata Nazionale Bambini Vittime della Violenza, dell’indifferenza e dello sfruttamento, gli hanno spedito nei giorni scorsi.

Don Di Noto ha affermato: “E’ un grande onore ricevere una lettera dal Papa, e i bambini sono stati davvero felici e contenti di leggerla. Ne stiamo facendo tante fotocopie perché possano appenderla nella propria cameretta”, continua. Il sacerdote chiede di sostenere il Papa “perché possa continuare a testimoniare in parole e opere che la difesa dell’infanzia per la Chiesa non è una moda, ma un impegno permanente.

Link: Come sempre Ratzinger dalla parte dei bambini

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di Nino Campisi

Tornando da Comiso, in macchina eravamo in cinque ammutoliti più che mai. Cercavamo di farcene una ragione per poter dare una legittimità a questa amara sconfitta che fa ancora leccare le ferite a tutti noi.

In effetti legittima lo è questa sconfitta. Una di quelle sconfitte che si subiscono a testa alta, senza che nessuno possa assumersi delle colpe, ma che costringono l'Avola a "deporre le armi" e salutare questo campionato che ha condotto sempre molto dignitosamente. Una partita che ha espresso un calcio emozionante come era giusto dover assistere per l'importanza della posta in palio.

Al Comunale di Comiso, su di un perfetto manto erboso, l'Avola falcidiato dalle squlifiche ha incontrato un S.Croce completo nel suo organico, al cospetto di una "curva" gremita e festosa, con almeno trecento Avolesi che hanno voluto esserci. La mancanza di Ulma, Maieli e Marziano, preoccupa molto De Leo, che tuttavia ha saputo dare la giusta carica ai suoi ragazzi che reggono molto bene e non subiscono più di tanto i "camerini" che appaiono più determinati e che riescono a mettersi in evidenza in diverse occasioni per almeno la prima mezzora. Dal canto suo l'Avola non demorde e tenta di costruire con una manovra che riparte da centrocampo ed è propio in questa fase che Intagliata, al 43° riceve da Miraglia e dopo un'avanzata sulla sinistra mette al centro per Sirugo che, anticipato dal diretto avversario lo costringe ad un rinvio che si rivela un perfetto autorete. Finisce il primo tempo con i ragazzi di De Leo che pare abbiano trovato il giusto assetto.

La ripresa inizia con un emozionante avvio dell'Avola che poteva raddoppiare con Messina, ma il portiere Di Giacomo, dimostratosi bravissimo in molte occasioni, dice di no. Il pareggio dei "Camerini" arriva al 63° su calcio di rigore, dopo che Andrea Randazzo (difensore) con un'entrata perentoria, atterra D'Agosta. Le concitate proteste del nostro difensore inducono il Sig. Morsello di Marsala ad estrarre il cartellino rosso, e mandare anzitempo Randazzo negli spogliatoi.

Avola in 10. Tre minuti dopo il pareggio del S. Croce, il nostro Santoro viene atterrato in area da Guarino e Morsello decide ancora per il rigore. Precisa esecuzione di Intagliata e si va in vantaggio. A mio avviso, i ragazzi, subito dopo il vantaggio hanno accusato il "peso" psicologico di dover gestire un vantaggio in dieci uomini, cosa non molto facile in una partita del genere, infatti il S. Croce nel giro di pochissimi minuti si ritova in parità e subito dopo in vantaggio. La Mancanza di Randazzo si è rivelata decisiva per la vittoria del S. Croce. Un difensore del suo calibro necessitava la presenza dentro la nostra area fino alla fine, che insieme a Ricca, fino a quel momento avevano domato l'attaco dei padroni di casa.

Possiamo permetterci una tirata di orecchie ad Andrea? Chissa! Ma il calcio è così. Le circostanze di una partita sono molteplici, e a volte possono cambiarne le sorti. O forse il destino? Che ha voluto premiare chi ha condotto il campionato facendo spola tra il primo ed il secondo posto in classifica? I ragazzi hanno dimostrato di essere all'altezza, non hanno demeritato, e lasciatemelo dire: se gli squalificati fossero stati in campo avremmo assististo ad una partita diversa. Adesso più resta tutta la carica e la concentrazione per affrontare questa finale di Coppa Italia che potrebbe far scattare il trampolino per il salto di categoria. A fine partita il caloroso saluto alla squadra che sotto la curva ha ricambiato, con De Leo che sembrava volesse rimanere li ad appaludirci e inviando affettuosi baci. E' stato l'ultimo a girare le spalle e intraprendere la via degli spogliatoi. Ancora una volta a nome del grande pubblico di Avola, rivolgo la nostra grande stima a tutti i ragazzi lanciando un grido propiziativo FORZA RAGAZZI.

P.S. Un caro saluto ed un augurio di grande ripresa va al nostro amico CORRADO AMATO che, con un gruppo di amici, prima di raggiungere Comiso per assistere alla partita hanno approfittato per consumare un pranzo ricreativo presso un ristorante del ragusano, ma subito dopo Corrado è stato colto da malore e trasportato all' ospedale di Ragusa. Se qualcuno ha notizie può informarci con i "commenti".

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