Anche se non la condividiamo nel merito, nel metodo e nei presupposti, la protesta di Noto contro la decisione di allocare ad Avola l’Ospedale unico della zona sud appare comprensibile seppure non giustificata. Non è comprensibile invece che, di fronte a certe accuse che da Noto vengono mosse alla comunità avolese il Sindaco di Avola rimanga in silenzio.

I motivi per cui l’Ospedale unico sarà allocato al “Di Maria” dipendono solo dalla logica, dalla geografia e da una corretta amministrazione del denaro pubblico a vantaggio di tutti i cittadini della zona sud. Quando il Sindaco di Noto, Valvo, o altri parlano di scippo o di “scelta politico-affaristica”, il sindaco di Avola, a nome della cittadinanza, ha il dovere di invitarli ad essere rispettosi. Se tali gravi accuse sono riferite ai cittadini avolesi, si tratta di un’offesa grave che noi del PD rimandiamo al mittente. Se invece tali accuse sono riferite a esponenti politici si devono fare nomi e cognomi.

È necessario inoltre che Barbagallo dica con forza che nessun rischio idro-geologico riguarda il sito del “Di Maria” e che, se a Noto sono state realizzate delle sale operatorie, si è trattato di atti irrazionali, furbi, motivati solo politicamente e posti al di fuori di qualunque seria programmazione sanitaria rivolta al futuro. Barbagallo dovrebbe ancora ricordare al collega di Noto che, a fronte del dato oggettivo che Avola è la città più popolosa e meglio collegata della zona sud, a Noto sono irrazionalmente allocati servizi e istituzioni essenziali (Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Agenzia dell’Entrate, Inps, Consorzio Universitario) e che Noto, pur essendo finita ormai da secoli l’ età feudale, gode di un territorio enorme sul quale possono avanzare più che legittime richieste Pachino, Rosolini, Palazzolo, Canicattini, Siracusa ed Avola.

25.09.2010
La segreteria cittadina del Partito Democratico

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