In questi ultimi periodi si è parlato tantissimo del nostro ospedale. Chiude, non chiude, vanno via alcuni reparti, ecc ecc, ma nulla ancora è stato definito.

Inutili incontri degli alti vertici politici regionali, riunioni con comitati pro ospedale e delle blande manifestazioni. Il tutto per prendere in giro la gente comune facendo notare che comunque qualcosa si muove. Una squallida vicenda che sfila sotto gli occhi di tutti noi quasi consensienti. Comunque vada, vorrei portare a conoscenza di alcuni lettori del blog, (magari altri già ne conoscono l'esistenza) che un libro, leggendolo, potrebbe scuotere le coscienze di chi si ostina ad insistere per la disfatta e magari far sognare chi l'ospedale lo vuole veramente.

"DALLA DOMUS HOSPITALIS AL MODERNO OSPEDALE G.DI MARIA"

Un testo di 104 pagine che descrive in modo capillare il tortuoso e difficile cammino che il nostro ospedale ha percorso per arrivare ad assurgere in quel dolce paesaggio della vallata del Cassibile. La moltitudine di curiosità induce il lettore ad andare avanti velocemente, in quanto l'autore racconta questa storia in un modo straordinario. Italico Libero Troja, oggi ottantatreenne, illustre Magistrato, ha indossato la toga per più di quaranta anni concludendo la sua carriera nel 1997 presso la Corte Suprema di Cassazione a Roma, nel natale del 1968, il Consiglio Comunale lo nominò Presidente dell'Ospizio-Ospedale "G. Di Maria" e da li iniziò il suo impegno affinchè Avola avesse un modernissimo ospedale di chiarissimo stile architettonico canadese-americano. Fra mille (o forse più) peripezie riuscì a portare a termine una missione che oggi viene palesemente snobbata e denigrata da politici manipolatori freddi e senza pietà, chiusi in assurdi ed oscuri sogni di gloria.

Avendo conosciuto questa straordinaria persona ho avuto modo di poter ricevere in dono questo bellissimo libro, ma non saprei indicare dove poterlo reperire. Invito tutti ad interessarsi per avere la possibilità di poterlo leggere perchè e veramente una storia straordinaria.

Nino Campisi 1958

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