Come anticipato la scorsa settimana, domenica 17 aprile a Pozzallo è stato assegnato il premio "La Palma della Pace Giorgio La Pira" a don Fortunato Di Noto. Merito riconosciuto per l'impegno dimostrato in questi anni con l'associazione Meter nella lotta alla pedofilia - non solo online.

Il servizio del TG Regionale è disponibile online al minuto 14:30.

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di Corrado Santuccio

Il recente allargamento al PID della maggioranza che sostiene il sindaco Barbagallo, con conseguente rimpasto di assessori, di deleghe e la fuoriuscita di Forza del sud, è un'operazione politica di quelle destinate a lasciare il segno sia tra i cittadini che nei rapporti tra le forze politiche.

Se la reazione di sorpresa e contrarietà degli avolesi è incontestabile e in fondo perfino messa in conto dai partiti della nuova maggioranza, ciò che è importante adesso per la città è andare oltre le polemiche che spesso degenerano in attacchi personali nei confronti di chi, a torto o a ragione, si rende disponibile a un confronto.

Infatti, appurato che questa operazione si commenta da sola, la città non farà un passo avanti se le forze politiche e civiche alternative all'attuale maggioranza non iniziano ad immaginare un processo di vero cambiamento e a confrontarsi per cercare le ragioni di iniziare insieme un percorso che porti alle prossime elezioni con una coalizione ampia, forte e unita al sostegno di un candidato (o una candidata?) sindaco onesto, competente e con un programma chiaro in 10 punti da realizzare in 5 anni con il sostegno di una squadra di assessori di alto profilo.

Oltre le polemiche, dunque, il Cambiamento. Ad iniziare dalle tematiche che ognuno ha più a cuore, e che per noi sono:

  1. Occupazione giovanile, perchè non esiste oggi una famiglia avolese che non si trovi a gestire la difficoltà e l'angoscia di un giovane laureato o diplomato che non riesce a trovare un lavoro dopo anni di studio e sacrifici suoi e della sua famiglia. Agricoltura di qualità, artigianato, commercio: o diamo una scossa al nostro sviluppo economico o molti giovani saranno costretti ad abbandonare Avola e lasciarla senza futuro.
  2. Riequilibrio del rapporto tasse pagate / servizi ricevuti, perchè non c'è dubbio che la qualità media dei servizi offerti ai cittadini avolesi è nettamente inferiore rispetto alla pressione fiscale gravante su di essi. Decidiamoci, o ad alte tasse corrisponde un alto standard di servizi, o ad un basso standard di servizi deve corrispondere una consistente riduzione della pressione fiscale. Anche a costo di lasciare a casa i consulenti esterni, o di eliminare costose quanto inutili "missioni istituzionali".
  3. Snellimento della burocrazia comunale, perchè non c'è un avolese che non sia rimasto imbrigliato almeno una volta nelle maglie della burocrazia che lo rimpalla da un ufficio all'altro o richiede tempi biblici per l'evasione di una pratica. Attenzione! Le professionalità ci sono. Ciò che manca clamorosamente è una organizzazione degna di questo nome e soprattutto manca l'esempio che il politico che amministra deve dare al suo collaboratore.

Utopia?!

Se non credessi che fosse possibile smetterei un minuto dopo di impegnarmi in politica, e come me tanti uomini e donne avolesi con una sensibilità culturale e un'appartenenza politica anche diverse dalla mia, che si impegnano da anni perchè sentono di avere qualcosa da dare e non da chiedere a questa città.

Se sapremo farci interpreti di questa esigenza di cambiamento, la maggioranza degli avolesi sarà con noi.

Corrado Santuccio
Ass. Vero Cambiamento

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