di Emanuele Limpido

Da modesto rappresentante di quella sinistra chiamata in causa dal’avv. Mazzone, mi sento di fare qualche precisazione.

Come già commentato su questo blog, la decisione di installare un parco eolico penso debba essere condivisa con la cittadinanza: non credo sia giusto far passare certe decisioni sopra le teste dei cittadini che ne vengono a conoscenza solo a cose fatte e non vengono minimamente coinvolti, neanche attraverso i loro rappresentanti, nella formazione di queste decisioni.

Detto questo l’eolico è una forma di energia pulita che, se accompagnata da altre tipologie di fonti rinnovabili, può essere importante per contenere ad esempio le emissioni di CO² e rispettare i parametri dettati dal protocollo di Kyoto.

Penso che ad esempio il fotovoltaico sia troppo poco diffuso in Italia e che bisognerebbe incentivarne l’uso per permettere di soddisfare il fabbisogno di energia di ogni famiglia con questa fonte pulita.

La questione dell’impatto delle pale eoliche sul territorio non è di secondo piano. Prima di istallarle è necessario un serio studio che dimostri l’impatto paesaggistico sul territorio soprattutto in un’area, come la nostra, a forte connotazione turistica.

Il problema posto dal consigliere Calvo è quindi serio ed eviterei in queste circostanze di dividerci in “bande” all’inseguimento del nostro piccolo interesse di bottega.

Tuttavia mi permetto di inserire nella discussione un piccolo elemento di polemica.
A fare i difensori dell’ambiente (a parole) siam tutti bravi. Credo però che un minimo di coerenza sia necessaria.

Quindi invito chi milita nel partito del Cavaliere a dimostrare analogo furore ecologista quando si mettono in discussione i limiti di emissioni dettati da Kyoto, quando si vogliono costruire inceneritori a go-go senza curare minimamente la raccolta differenziata, quando si dice di voler costruire alcune centrali nucleari senza indicare che fine faranno i rifiuti radioattivi da esse prodotte.

La Ministra Prestigiacomo ha già fatto sapere che ce ne sarà una in Sicilia, regione a forte rischio sismico.

Dove la piazzeremo? Quale altro ambito paesaggistico rovineremo dopo le coste di Milazzo, Gela e Siracusa?
Emanuele Limpido
Coordinatore Sinistra Democratica Avola sdavola@gmail.com www.sinistrademocraticaavola.blogspot.com

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di Emanuele Limpido

L’avvocato David Mills è stato condannato ieri a 4 anni e 6 mesi per corruzione in atti giudiziari.

Silvio Berlusconi, secondo la sentenza della decima sezione penale di Milano presieduta da Nicoletta Gandus, avrebbe corrotto l’avvocato inglese con 600.000 dollari per fargli testimoniare il falso in ben due processi che lo riguardavano.

Ricordiamo le parole di Mills indirizzate al suo fiscalista: “Le persone di B. sapevano bene che il modo in cui io avevo reso la mia testimonianza (non ho mai mentito ma ho superato curve pericolose) avesse tenuto mister B. fuori da un mare di guai nel quale lo avrei gettato se solo avessi detto tutto quello che sapevo”.

Naturalmente Il Presidente del Consiglio è tenuto al di fuori da tutto questo grazie al Lodo Alfano e, come se non bastasse, dalla riforma del processo penale secondo la quale la sentenza contro Mills non potrà essere acquisita nell’eventuale futuro processo a Berlusconi (sempre che nel frattempo non diventi Presidente della Repubblica, il che lo renderebbe non processabile per altri 7 anni).

Il condannato Mills dovrà risarcire la presidenza del consiglio con 250.000 euro più 25.000 per le spese legali.

Cioè Mills dovrà tornare indietro al Presidente del Consiglio Berlusconi parte di quello che l’imprenditore Berlusconi gli aveva dato per corromperlo.

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