di Corrado Campisi

SABATO 08.03.2008 ORE 21,30 AVOLA CENTRO GIOVANILE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA DONNA: “UN CONCERTO SENZA STREAP”

AGATA LO CERTO
In concerto

Vincitrice nel 2001 del prestigioso Premio della critica del “Giffoni Film Festival 2001, la cantautrice catanese ha fondato nel 2002 una sua band, “Agata & the Ghost Track”. Da questo progetto parte un’intensa attività live che tocca l’intera penisola e che permette ad Agata di far propri molti successi di grandi cantautrici quali Joni Mitchell, Aretha Franklin, Tori Amos, Ani Di Franco, Carol King, Tracy Chapman, Joan Osborne. “Mutevoli sensazioni,” è il suo album d’esordio - interamente autografo – pubblicato da “Due Parole”, etichetta discografica di Carmen Consoli. Tra rock e melodia, la cantautrice racconta se stessa e la sua personalità poliedrica in sette brani, tenuti insieme da una cornice che costituisce la tematica dell’intero album: l’eterna contraddizione tra il desiderio di osare e quello di rimanere ancorati alle proprie radici. I brani che si susseguono disegnano immagini raffiguranti un continuo incontro-scontro tra l’estenuante ricerca di un nuovo equilibrio ed una “malinconia positiva”, che tiene legati al passato ma non inibisce il desiderio di libertà e di crescita. La produzione artistica è curata da Massimo Roccaforte. Sul piano musicale i brani seguono una linea in cui l’uso di strumenti elettrici si fonde con quelli acustici, in un’atmosfera che a tratti rievoca i pianoforti di Tori Amos e Carol King, altre volte sfiora sfumature "jazzy" con l’uso di contrabbasso e flauti, ed altre assume toni tipicamente mediterranei con mandolino ed archi.
Tradizione e innovazione anche nelle “cantate” siciliane, in cui l’uso del dialetto traduce l’espressione istintiva e ’intimità del dialogo tutto femminile con le cose del mondo.

Agata Lo Certo: voce e chitarra
Salvo Distefano: chitarre e mandolino
Alessandro Longo: violoncello

Ingresso gratuito



Organizzazione:
Associazione Modem
Associazione Baci di Musica

Patrocinato dalla Provincia di Siracusa
Assessorato alla Cultura

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Ormai da mesi, Avola è preda di alcuni deficenti che probabilmente la notte non hanno nulla da fare e vanno in giro a far danni...ormai da mesi, le nostre vecchiette vanno in giro con la borsa sotto il cappotto, terrorizzate di quello che potrebbe succedere da un momento all'altro...ormai da mesi, muratori, braccianti agricoli, casalinghe, pensionati, ecc. si risvegliano nel bel mezzo della notte con i pompieri sotto casa che spengono la loro auto, quell'auto acquistata con mille sacrifici, con i risparmi di anni...Ormai da troppo tempo tutto questo succede.

Questo lo sappiamo ormai e tutti i giorni sul giornale leggiamo chi è il mal capitato sul quale si è fermata la ruota della sfortuna. E l'amministrazione comunale che cosa fa per proteggere ilcittadino da queste cose?

1) SCIPPI: nessuna misura presa per contrastare questo fenomeno PERIFERICO

2) INCENDI DI AUTO E MOTO: nessuna misura presa per contrastare questo fenomeno PERIFERICO

3) ATTI VANDALICI (uno su tutti lo scempio dove è stato "violentato" il Parco delle Rimembranze che da anni si cerca di far aprire con l'aiuto anche di numerose associazioni di volontariato): misura presa: la chiusara del Parco....
...e questa è l'attenzione che l'amministrazione ripone alla periferia? ai quartieri? cittadini abbandonati a se stessi e senza protezione...mancanza di servizi (e quei pochi che ci sono vengono chiusi a prima occasione, come il Parco...)

ma cosa voglio chiedere a questa amministrazione?

1) più controlli nella periferia giorno e notte
...possiamo pensare di far lavorare i nostri preparatissimi vigili urbani anche la notte invece di parcheggiarli negli uffici comunali...
...possiamo cercare l'intervento di polizia e carabinieri nei quartieri periferici...a proposito che fine ha fatto il poliziotto di quartiere? perchè non li rimettiamo in campo? (magari non a P.za Umberto I che non servono a nulla...)

2) l'immediata apertura del Parco delle Rimembranze...è un bene troppo grande per la città, e non è possibile che il volere di qualche deficente che ha demolito parecchie cose, debba prevalere sul volere della gente che ne vuole usufruire. Piuttosto si potrebbe:

- cercare l'aiuto delle associazioni di volontariato per fare qualche manifestazione dove tutto ciò che si raccoglie a livello economico, viene utilizzato per la resistemazione del Parco...

- successivamente, fare un custode per il parco delle Rimembranze e per la Villa comunale e per far ciò si potrebbero far lavorare le infinite persone che fanno parte dei lavori socialmente utili e che sono parcheggiati in chiese o altri posti ad annoiarsi. Facciamogli fare dei turni di controllo e manutenzione del Parco delle Rimembranze e della villa Comunale...

Io credo di esser stato critico, ma abbastanza propositivo... adesso spero che IL PROBLEMA VENGA SOLLEVATO IN CONSIGLIO COMUNALE PER IL BENE DELLA NOSTRA CITTA' e soprattutto che SI TROVI SUBITO UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA.

Cordiali saluti
Paolo Caruso
Membro Coordinamento Comunale PD

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Dopo aver visto su internet la puntata di Porta a Porta dove la Dott. Alessandra Graziottin parla di blog e internet non possiamo far altro che sottoscrivere la Lettera aperta al Dott. Vespa su Blog, Internet e mass media di Quintarelli.

Porta a Porta sui blog


Lettera aperta al Dott. Vespa su Blog, Internet e mass media

Oggetto: Lettera aperta su Blog, Internet e mass media

Egregio Dott. Vespa,

Internet raggiunge nel mondo oltre un miliardo di utenti e in Italia circa 24 milioni di persone. Ogni giorno nascono circa 120.000 blog, per un totale di oltre 100 milioni di blog in tutto il mondo. Nel solo 2007, 44 milioni di persone si sono avvicinate con un ruolo partecipativo al più grande fenomeno sociale, culturale e democratico della storia recente,

In molti paesi autoritari i blogger difendono la libertà d'espressione e la democrazia sfidando la repressione e, talora, andando in prigione per questo. Nei paesi democratici i blogger estendono la libera circolazione delle idee, la comunicazione comunitaria e in definitiva la partecipazione alla vita sociale.

Il blog è diventato uno strumento di comunicazione di massa; piu' del 25% della popolazione del Canada e del 20% di quella del Regno Unito partecipano a "reti sociali" basate su Internet. In Italia si stimano oltre mezzo milione di blogger, in maggioranza non adolescenti ma giovani e adulti. Sono noti blogger anche alcuni esponenti politici italiani (ricordiamo tra i vari l'on. Gentiloni, l'on. Di Pietro, l'on. Letta, l'on Pecoraro Scanio, l'on Lanzillotta, l'on Storace, l'on. Santachè, ...), inclusi candidati premier alle prossime elezioni, e ben un terzo dei parlamentari britannici (incluso il primo ministro).

Ci sembra che demonizzare i blog e il social networking, che sono fondamentalmente espressione di libertà, di democrazia e di socializzazione, sia negativo e antistorico. Ancora peggio è criminalizzare i blog - come cercano talora di fare i paesi autoritari per giustificare le loro censure - solo perchè alcuni - giovani o no - lo usano male. Ci sembra che la trasmissione da lei curata del 21 febbraio 2008, peraltro dedicata ad un altro tema, abbia purtroppo (crediamo involontariamente) generato un sospetto generalizzato verso i blog e il social networking, se non addirittura verso la comunicazione via Internet. Sarebbe, a nostro parere, un errore grave analogo a quello di alcuni intellettuali aristocratici che, tanto tempo fa, condannavano in blocco la televisione perchè ... fa male ai bambini e toglie anche del tempo prezioso agli adulti per leggere libri e giornali...

Internet, il social networking e i blog non sono solamente un fenomeno sociale, culturale e politico di enorme importanza. Sono anche diventati i servizi trainanti di un settore economico centrale e strategico per lo sviluppo economico delle economie avanzate: le telecomunicazioni. Le telecomunicazioni sono infatti da un lato un settore a sè stante - che di per sè porta ricchezza e occupazione qualificata e genera fenomeni finanziari economici di prima grandezza - e dall'altro sono un fattore propulsivo decisivo per l'economia nel suo complesso, e in particolare per la diffusione dell'innovazione presso le aziende e le famiglie.

La Commissaria UE Viviane Reding ha piu' volte ricordato che ben il 50% della crescita del PIL europeo e' legata allo sviluppo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT), di cui Internet costituisce la spina dorsale. Anche il recente rapporto Attalì per lo sviluppo economico della Francia è pervaso da iniziative di impulso alle tecnologie della informazione e telecomunicazione.

In Italia purtroppo l'economia cresce meno dei nostri omologhi europei anche perché le telecomunicazioni sono nelle posizioni di coda nelle graduatorie internazionali, come del resto lo è la televisione digitale (terrestre, via Internet e via satellite). La scarsa diffusione della banda larga è forse l'indice più significativo della nostra arretratezza nel settore decisivo delle tlc.

Secondo i recentissimi dati diffusi dall'organizzazione degli operatori TLC europei ECTA, il quadro italiano relativo alla banda larga è il seguente:

1. Diffusione della banda larga: L’Italia (16,5) si sta allontanando dalla media UE (19,8) ed è sempre più distante dai paesi comparabili come Francia, UK, Germania. Siamo lontanissimi, ovviamente, dai paesi nordici. Nell’Europa dei 15 siamo superati anche dall’Irlanda, e seguiti da vicino dal Portogallo. In sostanza, la banda larga in Italia è meno diffusa che in altri paesi, a prescindere da circostanze di omogeneità industriale e sociale.

2. Crescita della banda larga nel periodo settembre 2006-settembre 2007 : In Italia vi è stata una crescita del 3%, bassissima se paragonata con altri paesi comparabili, dove la crescita si attesta tra il 5% ed il 10%.

I dati italiani sono gravi non solo perché riflettono una situazione peggiore di altri paesi, ma anche perché indicano la difficoltà del Paese nel recuperare il gap. Anzi, la distanza con il resto d’Europea si va accentuando.

Una corretta comunicazione sui mezzi di informazione di massa riguardo le tecnologie ICT potrebbe contribuire in modo importante ad avvicinare sempre più persone alle telecomunicazioni, ad Internet e all'informatica con ricadute positive per l'intero sistema.

Vorremmo sottolineare che Internet è oggi il principale sistema di comunicazione mondiale assieme alla rete telefonica fissa e cellulare, e rispetto a queste ultime è molto più esteso nelle funzionalità. Come la rete telefonica, Internet viene impiegato per comunicazioni lecite come per quelle illecite. La differenza è che le comunicazioni e le funzionalità di Internet sono nella grande maggioranza dei casi pubbliche e rendono così visibili anche gli usi banali, deviati o addirittura illegali e criminali che purtroppo, proprio per la loro maggiore visibilità in rete, vengono additati come peculiari solo di Internet. Mai nessuno però, giustamente, ha pensato di criminalizzare in maniera generica la rete telefonica, pur essendo noto, antico, esteso e grave l'uso illecito e criminoso delle reti fisse e mobili, come è testimoniato dalle intercettazioni telefoniche rese pubbliche in diverse occasioni.

Discutere pubblicamente dei problemi sociali che Internet inevitabilmente riflette e, fortunatamente, spesso svela al pubblico, è importante ma va fatto mettendo nella giusta relazione gli effetti e le loro cause ed evitando considerazioni semplicistiche e condanne aprioristiche del mezzo.

Secondo noi è importante che non si criminalizzi la rete e che anzi se ne promuova l'uso e la diffusione estesa. La criminalizzazione di Internet tende a confondere gli effetti con le cause e non permette di affrontare adeguatamente i problemi negativi - sociali o criminali - che tutti desideriamo combattere. Una disinformazione su Internet non ne rallenterà la diffusione presso il pubblico competente ma ne frenerà l'adozione e la conoscenza proprio nel pubblico più bisognoso di informazione, spostando in là nel tempo l'occasione di far crescere questo Paese.

Viceversa, una corretta e approfondita informazione può contribuire decisivamente a massimizzare i benefici di Internet e a ridurre invece gli effetti negativi dei nuovi sistemi di comunicazione.

Fiduciosi che in futuro vorrà considerare anche i benefici di Internet e delle telecomunicazioni e non solo i problemi sociali, anche gravi, che essa rivela, le manifestiamo fin d'ora la nostra disponibiiltà a partecipare a un confronto su questi temi che a nostro parere sarebbe importante trattare in maniera approfondita e positiva in una delle prossime trasmissioni che a nostro parere sarebbe opportuno programmare e alla quale, se lei desidera, siamo pronti a dare il nostro contributo di esperienza e competenza.

Restiamo a sua disposizione per ogni eventuale chiarimento e approfondimento e nel frattempo Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.

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