di Emanuele Limpido
È nato il Comitato Scuola Siracusa, costituito da un gruppo di docenti precari intenzionati a lottare contro i tagli attuati nel settore dell’Istruzione dalla Ministra Gelmini e dal suo Pedagogista di riferimento Tremonti. Il comitato non ha colore politico né connotazione sindacale, infatti ha aderito alla manifestazione del 27 settembre della CGIL e aderirà anche a quella del 3 ottobre della Gilda. È aperto alla partecipazione di chiunque (docenti precari e non, personale ATA, famiglie, studenti) sia preoccupato da una riforma della scuola che si preoccupa solo di tagliare risorse per questo settore vitale del paese.
Abbiamo creato un blog: www.cossir.blogspot.com e abbiamo lanciato una raccolta firme contro i tagli della riforma Gelmini-Tremonti.
Di seguito lo “statuto” della petizione online lanciata, il link è: http://firmiamo.it/noaitaglinellascuola
Questa petizione intende raccogliere il malcontento generalizzato contro i tagli alla scuola della riforma Gelmini-Tremonti.
- dall'istituzione del maestro unico, alla diminuzione drastica delle ore di "sostegno" agli alunni in difficoltà,
- dalla riduzione dell'orario scolastico settimanale alla riduzione di un anno del corso di studi alle secondarie superiori,
- dalla eliminazione dei precari alla riduzione del personale ATA,
- dalla soppressione delle piccole scuole al taglio di 8 miliardi di euro nelle spese per l'istruzione.
Giuseppe di Rosa chiede nei commenti:
"C'è qualcuno che sa che cosa è successo l'altro ieri in Piazza Umberto I°?
Sono passato un paio di volte nel primissimo pomeriggio e, attorno a un gazebo, ho visto un casino di gente tra cui moltissimi vigili urbani, Sindaco, Assessori e molta gente comune.
Credo che alla fine il gazebo sia stato rimosso con la forza."
"C'è qualcuno che sa che cosa è successo l'altro ieri in Piazza Umberto I°?
Sono passato un paio di volte nel primissimo pomeriggio e, attorno a un gazebo, ho visto un casino di gente tra cui moltissimi vigili urbani, Sindaco, Assessori e molta gente comune.
Credo che alla fine il gazebo sia stato rimosso con la forza."
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