di Nino Campisi

Al "Meno Di Pasquale", al termine dell'allenamento dell'Avola Calcio, ho incontrato Giovanni DE LEO (vedi foto a sinistra), allenatore della squadra della nostra città.

Originario di Roma, per ragioni di cuore, vive a Siracusa, città di origine della moglie. Da giovane ha giocato a calcio militando in diverse compagini dilettantistiche della capitale. Sempre a Roma da allenatore ha vinto alcuni campionati nel circuito dilettantistico approdando pure in "Eccellenza". Chiamato dal Presidente Cristauro, ha preso le redini dell'Avola all'inizio della stagione 2008 - 09 e, come tutti sappiamo, dopo un campionato strepitoso, è promosso in "promozione" con qualche giornata di anticipo avendo tutto il tempo per dedicarsi alla "Coppa Sicilia" che conquista il 7 giugno e chiude la stagione mettendo in bacheca tutto ciò che la stessa (stagione) offriva.

N.C. = Nino Campisi
G.D.L. = Giovanni De Leo

N.C. - Mister De Leo durante le partite si sente spesso un coro che gli "ultrà" le rivolgono: - INCAZZATI COME DE LEO. In realtà lei appare molto tranquillo, come spiega questa cosa?
G.D.L - Sono molto tranquillo. I ragazzi seguono gli allenamenti ed è proprio li che spesso mi arrabbio con i giocatori.

N.C. - Che rapporto ha con il pubblico avolese? E con Avola città?
G.D.L. - Eccezzionale!! Non posso definirlo diversamente. Avola è bellissima e sono contento di vivere questa esperienza insieme a voi.

N.C. - Potrebbe darci un giudizio generale su questo campionato? Come lo vede?
G.D.L. - Molto impegngativo ed equilibrato. Non ci sono le cosìdette "materasso" a cui adagiarsi. Vedi Priolo.

N.C. - A proposito di Priolo, cosa non ha funzionato contro il Priolo?
G.D.L. - Non c'è niente che non ha funzionato. Abbiamo comunque espresso il nostro metodo di gioco ma non siamo riusciti finalizzare. Purtroppo anche queste partite fanno parte del "gioco", abbiamo discusso a lungo su questo argomento con i ragazzi che hanno già metabolizzato bene.

N.C. - Un giudizio sui suoi ragazzi.
G.D.L. - Non posso definirli professionisti ma il loro professionismo sta nella loro testa. E' da luglio che svolgono un duro lavoro impegnandosi sempre al massimo, siamo fiduciosi!

N.C. - Cosa ci dice del nuovo arrivato Attilio Sirugo?
G.D.L. - A Pachino ci lasciò un bel ricordo, segnò il 2 pari al 94°. Finora il nostro attacco ha dimostrato molte qualità mancava però una figura di "peso" e credo che questà è una caratteristica che Attilio possiede.

N.C. - Circa 20 anni orsono ad Avola si vide il primo e credo anche l'ultimo preparatore atletico. Lei è supportato da uno staff veramente eccezzionale con tanto di preparatori atletico e di portieri, un suo vice ed un medico sempre attivo. E' stata un'idea del Presidente?
G.D.L. - No. Ho voluto io queste persone al seguito della squadra perche ritengo sia fondamentale. Ognuno con il suo compito. Tutto ciò serve per svolgere un serio lavoro, come quello che stiamo svolgendo adesso tutti noi.

N.C. - Cosa ci dice del Presidente ?
G.D.L. - E' una persona straordinaria che stimo tantissimo e spero di ripagarlo per la fiducia che mi ha dato,per portare avanti questa impresa.

N.C. - Domenica 6 dicembre ospitate la prima in classifica. Qualche anticipo per i nostri lettori?
G.D.L. - Niente segreti. Giocheremo la nostra partita con la giusta determinazione concentrati per ottenere a tutti i costi i tre punti.

N.C. - Ok Mister, le chiedo un'ultima cosa. Tenendo conto dei numerosi infortuni dell'ultimo periodo chi gli ha restituito l'infermeria questa settimana?
G.D.L. - Ecco !! Lo chieda direttamente al Dott. Giaquinta. E' lui che durante la settimana ha sempre qualcosa da tirare fuori dal "cilindro". Ci affidiamo alle sue magie e devo dire che a volte con la sua bravura ci riesce pure. Gli infortuni non mancano mai, è stato recuperato del tutto Scarso. Maieli e Vezzosi sono ancora a "mezzo servizio" ma siederanno in panchina.

Per dovere di cronaca: - Prima di rivolgere le domande a Mister De Leo, ho subito precisato che non sono un giornalista nè tantomeno un critico del calcio ma un comune cittadino che segnala sul Blog più visitato di Avola qualsiasi vicenda o curiosità legata alla nostra città. Si tratta di Avola Blog - le ho detto - e lui mi ha risposto: - Lo conosco già.

Ringrazio Giovanni De Leo per la gentilezza e la disponibilità che mi ha rivolto. In bocca al lupo Mister !!

Nino Campisi 58

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Firma l'appello: Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra

Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente.

Oggi quell 'impegno rischia di essere tradito. Un emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, infatti, prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi. E' facile immaginare, grazie alle note capacità delle organizzazioni mafiose di mascherare la loro presenza, chi si farà avanti per comprare ville, case e terreni appartenuti ai boss e che rappresentavano altrettanti simboli del loro potere, costruito con la violenza, il sangue, i soprusi, fino all'intervento dello Stato.

La vendita di quei beni significherà una cosa soltanto: che lo Stato si arrende di fronte alle difficoltà del loro pieno ed effettivo riutilizzo sociale, come prevede la legge. E il ritorno di quei beni nelle disponibilità dei clan a cui erano stati sottratti, grazie al lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura, avrà un effetto dirompente sulla stessa credibilità delle istituzioni.

Per queste ragioni chiediamo al governo e al Parlamento di ripensarci e di ritirare l'emendamento sulla vendita dei beni confiscati.
Si rafforzi, piuttosto, l'azione di chi indaga per individuare le ricchezze dei clan. S'introducano norme che facilitano il riutilizzo sociale dei beni e venga data concreta attuazione alla norma che stabilisce la confisca di beni ai corrotti. E vengano destinate innanzitutto ai familiari delle vittime di mafia e ai testimoni di giustizia i soldi e le risorse finanziarie sottratte alle mafie. Ma non vendiamo quei beni confiscati che rappresentano il segno del riscatto di un'Italia civile, onesta e coraggiosa. Perché quei beni sono davvero tutti "cosa nostra"

don Luigi Ciotti
presidente di Libera e Gruppo Abele

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Si è costituito in data odierna il Forum provinciale dell’Acqua promosso dai seguenti soggetti:

Comitato di iniziativa civica per l’acqua pubblica (Floridia ); U Lapuni (Floridia); Ass. Paolo Romano (Floridia); PD - Floridia; PRC; Sinistra e Libertà; Comitato acquabenecomune Siracusa, Sinistra in Movimento; IDV; Ass AMO Melilli; FP CGIL; Ass. Decontaminazione Sicilia ( Augusta), Comitato civico Val d’Anapo ( Palazzolo); Comitato acquabenecomune Sortino; Radioarchiemde; Comitato 25 aprile; Agire solidale, FEDERAZIONE PROV. dei VERDI.

Alla riunione costituente, a cui ha partecipato Barbara Grimaudo del Forum italiano dell’acqua, si è stabilito:

  1. di rilanciare la vertenza per la ripubblicizzazione dell’acqua in provincia attraverso un collegamento stabile con tutte le soggettività politiche e sociali impegnate nel territorio nella difesa dei beni comuni e con una relazione costante con il forum regionale e nazionale dell’acqua;
  2. di promuovere, all’interno di ciascun comune, delle iniziative (petizioni e dibattiti pubblici) finalizzate alla modifica degli statuti comunali per l’introduzione in essi della dicitura” il servizio idrico è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica” e finalizzate all’adesione del comune al coordinamento regionale e nazionale degli enti locali per l’acqua bene comune;
  3. di sensibilizzare i sindaci a verificare le garanzie fidejussorie contenute nel contratto di affidamento sottoscritto tra l’ATO idrico e la SAI 8, in mancanza delle quali deve essere avviata la procedura di risoluzione del contratto per esclusiva responsabilità del gestore;
  4. di promuovere una raccolta di firme per una proposta di legge popolare siciliana tesa a ripubblicizzare il servizio idrico nella Regione.

Il forum invita tutti i cittadini, le associazioni culturali e religiose, i movimenti, i partiti e i sindacati a partecipare e sostenere la vertenza dell’acqua.

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