di Matteo Inturri

Il 19 aprile 1945, mentre gli Alleati dilagavano nella valle del Po, i partigiani su ordine del CLN diedero il via all'insurrezione generale. Dalle montagne, i partigiani confluirono verso i centri urbani del Nord Italia, occupando fabbriche, prefetture e caserme. Nelle fabbriche occupate venne dato l'ordine di proteggere i macchinari dalla distruzione. Le sedi dei quotidiani furono usate per stampare i giornali clandestini dei partiti che componevano il CLN.

Mentre avveniva ciò, le formazioni fasciste si sbandavano e le truppe tedesche allo sfacelo battevano in ritirata. Si consumava il disfacimento delle truppe nazifasciste, che davano segni di cedimento già dall'inizio del 1945 e i cui vertici si preparavano alla resa agli Alleati.

La mattina del 14 aprile, in un'Imola che sembrava deserta, entrò per primo il l'87° Reggimento Fanteria del Gruppo di Combattimento "Friuli"[13] che, però, fu subito comandato di dirigersi verso Bologna. Poco dopo giunse la divisione Carpatica polacca, comandata dal Generale Władysław Anders insieme ai soldati del Gruppo di Combattimento "Legnano"[14], che furono accolti dagli imolesi che, nel frattempo, erano usciti dai loro rifugi. Ancora la mattina del 21 aprile, fu il "Friuli" ad entrare per primo[15] a Bologna, passando per la Porta Maggiore, nel tripudio dei bolognesi. In giornata giunsero anche i polacchi, il "Legnano" e altri gruppi. Gli americani liberarono Modena il 22 aprile, Reggio Emilia il 24 e Parma il 25. Nella stessa data, a Genova, inizia l'insurrezione, che porterà il generale tedesco Gunther Meinhold ad arrendersi formalmente al CLN ligure il 25 aprile.

Milano e Torino furono liberate il 25 aprile: questa data è stata assunta quale giornata simbolica della liberazione di tutta l'Italia dal regime nazifascista e, denominata Festa della Liberazione, viene commemorata annualmente in tutte le città italiane.

Fonte: Wikipedia

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Mi scuso vivamente, se con quello che sto per scrivere turberò la sensibilità di qualcuno, perchè non è per nulla mia intenzione. Ma ci sono una serie di riflessioni, che faccio tra me e me sin dall'estate scorsa e un accadimento a cui ho assistito oggi, mi spinge adesso a condividerle con voi.

Ho visto investire un cagnolino, mentre lentamente, uscendo da Via De Nicola, attraversava Via Giorgio La Pira per entrare nella pista ciclabile. L'ho visto investire in pieno giorno e quasi tempestivamente rantolare e morire dopo pochi secondi dissanguato. Io l'ho visto, mentre camminavo sul marciapiede e me ne sono accorta nonostante ci fossero a lato tante auto parcheggiate, che ostruissero in parte la mia visuale.

Il conducente dell'auto, che lo ha investito, invece non lo ha visto per nulla. E' sceso, ovviamente turbato, ma solo perchè ha sentito un botto. E non l'ha visto nonostante avesse il campo visivo libero (non lo precedevano altre auto) e avessse anche un ampio spazio di arresto; non l'ha visto perchè correva da pazzi, dentro il centro abitato, in una zona (la pista ciclabile) frequentata tantissimo da famiglie e soprattutto da bambini..... Correva da pazzi, così come corrono da pazzi tanti nostri concittadini, in quella come in tante altre strade e per sua infinita fortuna non ha attraversato la strada un bambino, ma un cagnolino!

Ma quanti morti vogliamo ancora? Non ci sono bastati quelli degli anni precedenti?

Ricordate il turista morto qualche anno fa al lungomare, perchè investito mentre attraversava sulle strisce pedonali? Ricordate i giovani che negli ultimi anni hanno perso la vita, perchè non usavano il casco o perchè guidavano ad elevatissima velocità o perchè avevano alzato il gomito?

E noi, tutti noi, cosa stiamo a fare? Aspettiamo passivamente di piangere ancora qualcuno.. di organizzare funerali con magliette e palloncini, memorial, feste ricordo o decorare intere strade come mausolei per qualche altro nostro "fututro" concittadino da seppellire?

No! Non credo che questa situazione sia accettabile! Il ricordo, l'affetto, la memoria sarà sempre viva nei loro cari, che li tengono e li portano nel cuore ed il loro sentimento io vivamente lo condivido e lo rispetto. Ma noi, il resto, i cittadini, le famiglie, gli operatori del terzo settore, gli educatori e soprattutto le istituzioni, che cosa facciamo, che cosa facciamo per prevenire?

Andiamo dietro ai funerali, ci dispiaciamo o facciamo passerella e diamo tutti i contributi monetari (privati e pubblici) per i memorial. E' questo il nostro senso civico? E' questo il nostro interesse per il bene comune? No, non è possibile.
E' nostro dovere agire!

E allora le famiglie devono obbligare i figli ad uscire da casa con il casco, devono fargli capire che hanno sbagliato se le forze dell'ordine li hanno multati o gli hanno sequestrato il mezzo (e non, andare a litigare con gli agenti delle forze dell'ordine), non devono pagargli il meccanico per "montare" il motorino in modo che raddoppi la velocità, non devono dargli troppi soldi per sballarsi!

E gli educatori devono incentivare al rispetto reciproco ed al rispetto delle regole! E le forze dell'ordine devono essere sempre e più presenti e non chiudere un occhio o cambiare strada! E gli amministartori devono migliorare la viabilità adottando le misure giuste (marciapiedi, spartitraffico, bande sonore, dossi artificiale, controllo della velocità), perchè non è con i sensi unici che si risolvono i problemi.

MAI PIU' MORTE NELLE NOSTRE STRADE!

Scusate lo sfogo.
Lauretta

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Dopo l'UDC tocca al Partito Democratico



Sprigiona la tua fantasia.

Link: Genera il tuo slogan

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Mi sembra interessante dare rilievo a questo articolo trovato su virgilio 'Le ultime tentazioni di Silvio'.

Mi chiedo, ma davvero oggi la TV può tanto condizionare la nostra vita????

A voi i commenti! Buona lettura!
Laura

L'universo politico sempre più costellato di veline e vallette. In prossimità delle elezioni le istituzioni somigliano sempre di più a un varietà televisivo. C'è coerenza tra il percorso professionale televisivo e la progressione di carriera?

Una Letteronza a Strasburgo
"Non c'è edizione che si rispetti senza una starlette della scuderia berlusconiana. Ecco la new entry tra le file del Pdl: Barbara Matera, 28 anni showgirl pugliese di Lucera” scrive con un pizzico di ironia il quotidiano La Repubblica. Il suo mentore - dicono i ben informati - è il premier in persona, e l'investitura pare sia arrivata durante il congresso del Pdl. Nel suo cursus honorum si scorge una telegenia non indifferente. Partecipazioni di spicco nel ruolo di “Letteronza” a Mai dire Gol, un passato da annunciatrice Rai, il ruolo di «letterata» in "Chiambretti c'è", un ruolo di primo piano nella serie “Carabinieri 7”. Un videocurriculum di tutto rispetto, s'intende. Ma con la politica che c'azzecca?, direbbe Antonio Di Pietro. E a ruota il codazzo di pettegolezzi. In realtà, Barbara Matera ha all'attivo anche una laurea in Scienze dell'Educazione e della Formazione all’Università «La Sapienza» di Roma. E ritiene che la sua maturazione dentro il partito sia stata graduale.

Troniste e attrici scalpitano
Barbara Matera non sarà l'unico volto nuovo nel processo di svecchiamento del partito in nome dell'estetica. Il premier Silvio Berlusconi le ha 'incoronate' alla scuola di formazione politico-culturale del Pdl: "Alcune di voi saranno candidate".

E così, alle "Frattocchie" del Pdl c'è un minimo comun denominatore: aver partecipato a fiction o concorsi di bellezza (qualcuna di loro è anche giornalista). C'erano infatti, fra le altre, a via dell'Umiltà Angela Sozio, Camilla Ferranti ed Eleonora Gaggioli.

Tra raccomandazioni, telefilm, e Grandi fratelli, nell'harem della politica c'è spazio per tutti.

Mezzibusti e giornalisti nel Pd
Sarà inserita nelle liste del Nordest Debora Serracchini, la pasdaran udinese che richiese una maggiore incisività sui temi etici al Partito democratico, le cui gesta sono subito rimbalzate su Internet. Dopo Lilli Gruber e Michele Santoro, anche David Sassoli, volto del Tg1, tenterà l'avventura alle Europee, come candidato nel Centro dell'Italia. Col sì definitivo di Sassoli, continua nel centrosinistra la tradizione del ricorso agli anchormen come “bene-rifugio”. Rita Borsellino e Rosaria Capacchione sono le candidate antimafia del partito nelle circoscrizioni del Mezzogiorno d'Italia. Maruska Piredda, è una delle rappresentanti della società civile che Antonio Di Pietro ha scelto come candidati per le liste Idv alle Europee. E' passata dalla divisa dell'Alitalia alla divisa dipietrista.

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