di Adele Amato

Da un anno sono volontaria dell'associazione " Super Abili " , che promuove l'integrazione di ragazzi e ragazze portatori di disabilità mentale e fisica. Dedico alcune ore della settimana in compagnia di questi ragazzi che con la loro semplicità e spontaneità mi riempiono d'amore, molto spesso più di quanto sanno fare altri.
Sento molto i problemi che affliggono questi soggetti poco fortunati, che si trovano a lottare ogni giorno per integrarsi nella società e avere una qualità di vita migliore. La disabilità è un problema sociale molto complesso, che richiede l'impegno di tutti noi e di varie istituzioni, per realizzare servizi speciali, tutele giuridiche e attività di sostegno.
Nonostante i passi in avanti fatti a partire degli anni '70 per l'integrazione dei disabili, in particolare l'integrazione scolastica e la nascita di figure professionali a sostegno degli handicappati, ancora oggi i diversamente abili lottano per migliorare la loro qualità di vità, rendendola degna di un essere umano, fronteggiando quotidianamente i tanti disagi legati alla discriminazione dovuta all'ignoranza e all'indifferenza.
Giovanni Paolo II ha più volte detto che un soggetto handicappato, seppur leso nella mente e nelle relazioni, sente il bisogno di essere apprezzato e riconosciuto come persona. L'ascolto, il soddisfacimento dei loro bisogni, la comprensione della loro sofferenza, aiutano il soggetto handicappato a sentirsi amato e a prendere coscienza della capacità di ricevere e donare amore.
La nostra società non migliora per la presenza di uomini efficienti, indipendenti e autonomi, ma la qualità della società si misura sulla capacità degli uomini di mettersi in ascolto attento degli altri, tenendo conto delle loro capacità e dei loro limiti.
Noi uomini abbiamo spesso paura di ciò che è diverso da noi. Il "diverso" è considerato peggiore e brutto, in realtà basta avvicinarsi a lui con dolcezza per scoprire e apprezzare le sue qualità migliori.
Auspico che altre iniziative possano sensibilizzare l'opinione pubblica, perchè tutti noi possiamo contribuire a realizzare servizi sociali e auguro a tutti i ragazzi dell' associazioni " Super Abili" l'integrazione nel tessuto sociale. Ricordo l'asta di beneficenza che si terrà giorno 6 Gennaio presso il centro giovanile, a favore dei Super Abili.

Adele Amato

1 commenti

  1. Anonimo // 23 dicembre 2007 alle ore 12:21  

    E' bellissimo quello che fate e soprattutto, è bellissimo vedere come lo fate. Spesso mi sono trovato con voi a condividere dei momenti di festa, momenti di gioia vera. E' incredibile. Far volontariato con i super-abili, quelle poche volte che ho potuto, mi ha fatto stare bene. Tu parti li con l'intenzione di dare a questi ragazzi qualcosa, un sorriso, un gioco, un'opinione, un momento di crescita, e te ne vai da li pieno di mille cose che ti fanno stare bene...sorrisi, allegria, gioia. Quando me ne sono andato da li, mi sono sentito un disabile, uno con l'handicap di vivere spesso momenti falsi di allegria. Ti rendi conto che quei ragazzi ti danno il sorriso vero, quello che è intrinseco di felicità. I super-abili sono una bella realtà, così come sono una bellissima realtà tutti i volontari dei super-abili. Io all'asta di beneficenza metterò un mio quadro...forse, questa volta, non tanto per aiutari questi ragazzi, ma per ringraziarli di tutto quello che fanno per tutti noi. Grazie
    Paolo Caruso

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