di Gioacchino Tiralongo

Questa mia lettera intende sollevare una questione civica e morale: la memoria storica, componente fondamentale per la formazione civica, politica e culturale, non solo dei più giovani e giovanissimi, ma di tutto il tessuto sociale che produce territorio, società, aggregazione e cooperazione sociale.

Questa tematica ci offre una infinità di spunti di riflessione, ma su uno in particolare vorrei si focalizzasse l'attenzione delle istituzioni che amministrano la nostra città.

La memoria storica e il ricordo, sono per la società civile un punto di partenza per guardare a un futuro che possa portare con sé la ricchezza e l'insegnamento delle esperienze del passato. Questa breve introduzione ci conduce al focus di questa missiva.

La toponomastica è uno strumento molto efficace, per l'imprinting che senza dubbio alcuno, esercita sul cittadino, ed è dalla analisi della toponomastica cittadina che intendo sollevare la questione che riguarda numerose assenze ed omissioni circa personaggi che a livello nazionale sono tenuti altamente in considerazione.

Uno su tutti è Peppino Impastato, vittima della mafia, che col suo sangue ha pagato un dazio eterno, una vessazione senza fine , un cancro che non cessa di produrre metastasi nella nostra amata Sicilia.

Con la presente, invito tutti a fare pressione al comune affinchè si colmi questa lacuna, che addolora me e tantissimi concittadini. Vorrei che Impastato fosse omaggiato e ricordato chiamando una strada, una piazzetta, un vicolo, con il nome di questo eroe.

Vorrei chiudere, raccontandovi un brevissimo aneddoto che è il frutto di una mia esperienza recente ad Avola.

Parlando con dei giovani è venuto fuori il nome e le vicissitudini dell'Impastato. Bene, alcuni di loro non ne avevano mai addirittura sentito parlare!

Così ho menzionato il noto film di Marco Tullio Giordana, I cento passi” (n.d.r)

con mia sgradita sorpresa due dei presenti mi hanno risposto : ah si, certo Lo Cascio!

Fa orrore la mancanza di educazione civica, storica antropologica e sociale, che tristemente contraddistingue la nostra gente.

Sono convinto che bisogna fare qualcosa di più, non è mia intenzione polemizzare sugli stravolgimenti condotti sulla toponomastica da parte della precedente amministrazione, (vedi Viale Corrado Santuccio) ma auspico che con la presente si prenda atto della necessità di “cambiare rotta”, di sensibilizzare la società Avolese circa tematiche, come quella da me esposta in questa missiva.

Gioacchino Tiralongo

26 commenti

  1. Anonimo // 11 gennaio 2008 alle ore 00:04  

    ai consiglieri comunali che scrivono su questo blog:
    portate questa istanza al consiglio comunale!
    non si tratta di politica ma di senso civico!
    ps
    i problemi non sono il senso unico al viale lido...

  2. Anonimo // 11 gennaio 2008 alle ore 11:16  

    Salve a tutti,concordo anch'io con la proposta di Gioacchino Tiralongo,anche se,con queste parole così difficili,chi deve capirti?
    Penso che prima di far conoscere alle persone bisogna interessarle a certe vicende,non per forza politiche,ma anche.
    I ragazzi avolesi hanno,penso,pochi interessi che vanno al di fuori del comprare vestiti costosi e farsi vedere con la costosa macchina e tutte quelle cose che si vedono in tv,
    che sta rovinando la nostra nazione(soprattutto il sud,perchè più "vulnerabile").
    Certo intitolare una strada ha una persona cha aveva la testa sulle spalle,servirebbe a far da esempio verso il prossimo,ma ad avola è piu' facile che la via la intestino a MARIA DE FILIPPI (da viva) che non a peppino impastato (da morto martire),perchè se morirà lei,non ci sarà possibilità di scelta.
    Un saluto ad Avola e agli avolesi.
    Sebastiano Di Rosa

  3. Anonimo // 11 gennaio 2008 alle ore 12:55  

    quoto e straquoto questo post, Peppino Impastato merita di esser conosciuto e ricordato.

    Qualcosa vorrei dirla riguardo a queste parole:
    "I ragazzi avolesi hanno,penso,pochi interessi che vanno al di fuori del comprare vestiti costosi e farsi vedere con la costosa macchina" estratte dal commento sopra.
    A mio parere:
    1.I giovani non sono tutti uguali, del genere non si può fare di tutta l'erba un fascio.
    2.I giovani andrebbero educati allo spirito critico e a pensare. il compito di educarli spetta agli adulti e alle istituzioni scolastiche attraverso stimoli interessanti.
    Se questo non avviene, non si può dare tutta la colpa ai giovani.

  4. Anonimo // 11 gennaio 2008 alle ore 21:18  

    Quando dicevo
    "I ragazzi avolesi hanno,penso,pochi interessi che vanno al di fuori del comprare vestiti costosi e farsi vedere con la costosa macchina"
    non mi sembra tanto una blasfemità...
    Basta vedere un po' i ragazzi che girano la sera ad avola,sembrano tutti stampati in serie,certo manca il timbro di certificazione.
    Basta ricordare il passato di avola con il viale lido...
    certo che gli educatori dovrebbero,come dice la parola stessa"educare" i ragazzi,ma se non lo hanno fatto fin adesso,vorra dire che c'e' chi dovrebbe "educare" loro!?!
    Lo spirito critico viene anche dall'interno,quindi non dico tanto,ma anche i ragazzi non sono così puri..
    Il problema fondamentale credo sia lo strapotere televisivo,unito al fatto che è più facile ricevere passivamente le notizie che cercarle.
    Ancora saluti a tutti.
    fozza peppino ca cià fai!
    SDR

  5. Anonimo // 11 gennaio 2008 alle ore 23:55  

    Penso sia saggio dedicare a PEPPINO IMPASTATO un qualcosa di veramente importante...penso che oltre a questo ci vorrebbe anche un movimento preparativo per colmare quelle lacune che molti avolesi hanno...MA il compito di risvegliare gli animi e le coscienze non spetta a noi comuni mortali,qualcuno che sta ai "vertici" e che abbia una minima sensibilita' verso questi argomenti piuttosto delicati ed importanti ,quali la lotta alla mafia,invece di pensare al "dilemma" del senso unico ed alle altre catastrofi cittadine,cerchiamo di costruire una coscienza di LEGALITA' in questo paese che conosce solo (o per molta parte)l'indifferenza e l'ignoranza. A voi il lavoro. Distinti saluti,KIARMA.

  6. Anonimo // 12 gennaio 2008 alle ore 03:22  

    M aal posto di pensare a intitolare una via a un Peppino Impastato che è morto a 300 km di distanza dal nostro paese, perchè non creare la "memoria storica" con i Nostri morti?il monumento che i ricorda i Fatti di Avola non lo ricorda più nessuno, i braccianti morti nemmeno, le vittime di mafia anche recenti della nostra città non le ricorda più nessuno. Voi che parlate di memoria storica ma non vi ricordate che qualche anno fa un piccolo imprenditore avolese è stato assassinato dalla mafia?o il tentativo di sottrarsi con i fatti di un singolo che non si pubblicizza in radio è meno importante di uno che solo a parole lo fa?Per me vista la disgraziata fine stanno sullo stesso livello. Quindi prima di piangere i morti degli altri piangiamo e ricordiamo i nostri, voi che invocate la memoria storica ma sembrate ricordare solo quello che i film vi trasmettono. e poi criticate Maria De Filippi. Non ne siete poi così lontani...

  7. Anonimo // 12 gennaio 2008 alle ore 08:53  

    al consiglio comunale di avola e ai lettori del blog. il 09/05/2008 ricorre il trentesimo anniversario della scomparsa di peppino impastato vittima coraggiosa della mafia, sarebbe bello nella circostanza rendere omaggio ad una persona da noi dimenticata. vi ricordo che peppino impastato nella toponomastica del territorio e' presente a palermo messina scampia napoli roma firenze parma bologna milano monza rimini' tutti territori governati sia dal centro dx che dal centro sx, forse in piu' in quelli governati dal centrosx. nel ricordarvi che la mafia non e' ne di sx ne di dx invito il consiglio comunale di prendere atto di questa iniziativa e concretizzarla distinti saluti

  8. Anonimo // 12 gennaio 2008 alle ore 14:56  

    ma che significato ha"perchè non creare la "memoria storica" con i Nostri morti?"?
    perche' un morto a 300km o 1500km,non fa parte della nostra memoria storica?
    comunque sia, peppino impastato fa parte della nostra memoria storica assieme a tutti i nostri morti.
    in questa parte di blog si parla di intitolare una strada a peppino impastato,per altre intestazioni toponomastiche si potrebbe fare degli altri post.
    perche' non ricorda piu' nessuno il monumento hai caduti?perche' non si ricordano piu' i moti di avola,e di tutte le vittime della mafia?
    io penso perchè è una cosa che ormai passata e che a nessuno interessa,perche' senno' il comune potrebbe anche dedicare un giorno commemorativo, o sbaglio?
    mi spieghi perche di questo piccolo imprenditore ucciso non si sa niente?
    per quanto riguarda ai film,non credi sia meglio fare dei film che parlano e fanno ricordare fatti storici che fare tv solo per guadagnare e poi dimenticare.
    esistono anche canzoni sulla vicenda di impastato e ha fatto bene chi l'ha scritta e cantata.
    sai di dove è questo gruppo dell'emilia romagna,ma perche' questi non pensano ai loro morti che pensano ai nostri?
    magari li la mafia non c'e'!
    faccio l'esempio di maria de filippi,solo perche',secondo il mio modestissimo parere,è del tutto tv spazzatura!
    ciao
    drs

  9. Anonimo // 12 gennaio 2008 alle ore 15:07  

    Quoto il post di Gioacchino.
    La memoria storica delle vittime della mafia non può che aiutare a creare una coscienza - anche giovanile - di consapevolezza e rifiuto del fenomeno mafioso che ad Avola sembra essere rimasto un tabù.
    Non è certo con la toponomastica o con la costruzione di un monumento che risolveremmo il problma ma è sicuramente un buon punto d'inizio.
    Il problema va affrontato fino in fondo - la coscienza storica e sociale di un gruppo la si apprende tramite tutti gli istituti di socializzazione.

    Al sig. Di Rosa, a SDR, a Kiarma - il primo istituto di socializzazione - senza dubbio il più formativo - è la famiglia, il secondo la scuola.
    Accusare i vertici, la televisione spazzatura, la pubblicità di deviare
    i valori e gli istinti dei giovani - oltre ad essere sbagliato - è socialmente improduttivo.
    E' proprio questo modo di pensare ad essere in parte responsabile del malessere sociale, scaricare le responsabilità rende apatici alla vita - nessuno riuscirebbe a risolvere un problema partendo dal presupposto che sia irrisolvibile.
    Invece i problemi sociali vanno affrontati. I valori dei giovani dipendono dalla famiglia, dalla scuola, dalle associazioni e dai circoli politici giovanili e non, dalle amministrazioni e anche dalla televisione. Come vedete siamo tutti coinvolti - chi più chi meno - e tutti dovremmo lavorare alla formazione di una coscienza storica e sociale.
    A questo mi riferivo, in un altro post, quando auguravo al sig. Calvo di poter percorrere, insieme ai suoi ragazzi, un percorso politico e sociale formativo, strettamente legato al territorio, ai suoi problemi e alle sue possibili soluzioni.
    Naturalmente il discorso vale per il circolo così come per l'Arci, gli scout e la lista potrebbe continuare.

  10. Anonimo // 12 gennaio 2008 alle ore 15:18  

    Carissimi amici di Avolablog,
    la prossima seduta di consiglio comunale mi farò portavoce della vostra istanza, che per la verità sta a cuore anche a me, come pure a tanti concittadini.
    Per l'occasione del trentesimo anniversario, esorterò l'amministrazione ad organizzare un premio letterario nelle scuole mettendo in gara una borsa di studio per gli studenti, perchè i nostri giovani crescano nella cultura della legalità, avendo come esempio persone che ne hanno fatto il loro stile di vita. Sarebbero auspicabili pure momenti di confronto diretto.
    Con affetto.
    Maria grazia Caruso

  11. Anonimo // 12 gennaio 2008 alle ore 15:36  

    intervengo per rispondere a Sebi di Rosa.
    concordo con quello che hai scritto,e alla luce del fatto che il blog sta diventando un importante "termometro" della vita sociale avolese, posso tristemente registrare che per il post sul viale lido c'erano 40 commenti!!
    e su questo mio sulla memoria storica 7.
    però ebi credo sia ingiusto fare di tutta l'erba un fascio anche se le percentuali non ti darebbero certo torto.
    poi ad alessandro vorrei dire che c'è ad avola via 2 dicembre 68!
    ma ti capisco,
    se non sai che esiste è perchè è una strada di 22 metri vicino via Papa Paolo VI che sarà lunga 1 km!!!
    cordialmente
    GIOACCHINO TIRALONGO

  12. Anonimo // 12 gennaio 2008 alle ore 15:43  

    gentile M.G Caruso con rispetto assoluto agli amici del blog,
    le vorrei fare presente che il post è stato scritto da Gioacchino Tiralongo

    la saluto cordialmente

    gioacchino

  13. Forza Italia - Avola // 12 gennaio 2008 alle ore 22:58  

    Dichiarandomi favorevole alla proposta del sig. Gioacchino Tiralongo, vorrei comunque far notare che nella toponomastica avolese ci sono già viali e vie intitolati a Persone che si sono immolate per difendere le nostre libertà contro tutte le mafie: Mattarella, Falcone, Borsellino, Livatino, Morvillo, Dalla Chiesa, Boris Giuliano etc.
    Altra grande figura da consegnare alla memoria della storia ritengo sia anche quella di don Pino Pulisi parroco della chiesa di San Gaetano a Brancaccio (Palermo) ucciso dalla mafia nel 1993.
    Fabrizio Alia
    Fabrizio Alia

  14. Anonimo // 13 gennaio 2008 alle ore 00:49  

    dott. Caruso noto con piacere la sua disponibilità a dare voce a questa istanza.
    anche io voglio cogliere il post di tiralongo per suggerirle o farle presente che il centro giovanile di viale pier santi mattarella è tuttavia "anonimo" non ha cioè un nome.
    che ne dice di fare una bella mozione in conziglio comunale per dare al centro giovani il nome di IMPASTATO.
    ci pensi!

  15. Anonimo // 13 gennaio 2008 alle ore 09:00  

    non ho capito se gli autiri del blog sono di dx o di sx.sono l'anonimo a cui m. g. caruso in rappresentanza di 1/3 dei consiglieri comunali si e' fatta avanti nel progammare un evento che ben venga, ma dove sono gli altri 2/3? ha proposito a natale ho ricevuto un articolo sulla sanita' da parte di gioacchino, credevo di trovarlo sul blog, mi spiegate in due righe il perche' non e' stato fatto? grazie cordiali saluti

  16. Anonimo // 13 gennaio 2008 alle ore 18:08  

    Se ci fosse quella memoria storica che qua tanto si invoca non esisterebbero di certo ancora partiti che si rifanno al fascismo o pseudo-politici anche locali che si richiamano a partiti politici che furono coinvolti in tangentopoli...

  17. Anonimo // 13 gennaio 2008 alle ore 19:39  

    anonimo del 13 01 ore 18,
    ma parli degli ex socialisti poi convogliati con forza italia?
    se si sappi che da qualche parte dovevano confluire :) :) :) :) :)
    mah.
    fussi sulu chissu!

  18. Anonimo // 14 gennaio 2008 alle ore 16:39  

    la momoria ci fa vedere quanto sia stata orribile la storia, e ci insegna che il mondo in cui viviamo va migliorato ogni giorno, quindi la memoria e ankora più importante tenerla viva.

    grande giocchino per la proposta!!

    Ciccio
    fotografo Freelance (Noto)

  19. Anonimo // 14 gennaio 2008 alle ore 17:10  

    agli anonimi del 13 01 2008 ore 18 e 19e 39 siete anzi sei la stessa persona....facile intuire chi.
    un pò di serietà, evitiamo mistificazioni e sdoppiamenti di personalità..
    siamo alla frutta
    renderti ridicolo è il tuo forte.
    le affermazioni sono condivisibili,
    ma sono esposte con un vile squallore

  20. Anonimo // 15 gennaio 2008 alle ore 11:24  

    Concordo pienamente con la proposta di Gioacchino... Peppino Impastato merita questo e altro e merita soprattutto di continuare a vivere nel nostro tempo e nel nostro paese, grazie a quei giovani che ne prenderanno esempio e che porteranno avanti la lotta contro la mafia, che non è quella immensa, ma quella di cui tutti i giorni siamo assuefatti.
    Paolo Caruso

  21. Anonimo // 15 gennaio 2008 alle ore 15:59  

    Noto con piacere che la proposta di Gioacchino piace e raccoglie consensi. Ciò che non capisco è questa continua polemica sul post del Viale Lido ma preferisco non approfondire per non uscire fuori post.

    Apprezzo l'intervento della professoressa Caruso e spero che la sua proposta riesca a ricevere il giusto appoggio politico.
    Tuttavia mi permetto di aggiungere una considerazione.
    Il problema di una coscienza storica - come scrivevo nel precedente commento - non può fermarsi alla revisione toponomastica, questa può essere un buon punto d'inizio - gli elementi fondamentali di costruzione di una coscienza sociale restano la scuola,la famiglia e l'amministrazione. Per questo apprezzo l'intervento della prof. Caruso che ben rappresenta una sintesi di questi istituti di socializzazione.

    L'idea di un premio letterario non è sbagliata ma nemmeno originale. Quello che è importante oggi è cercare di capire quali siano i metodi e le abitudini di comunicazione dei giovani e investire su questi. Per sensibilizzare un sedicenne alla questione mafiosa e alle sue vittime non basta nè il nome di una strada nè un premio letterario.
    C'è bisogno di nuovi metodi di aggregazione e di dialogo tra giovani e adulti - penso che un premio musicale organizzato nelle scuole sia senza dubbio più entusiasmante di un premio letterario per i giovani, riesca più facilmente a parlare alle loro coscienze. Parlo di musica ma potrei parlare di arti visive, di installazioni creative, di concorsi realizzati su internet...insomma di novità!
    I tempi e le utilità del "precetto pasquale" e del "premio letterario" sono esauriti, queste attività non riescono più ad interessare i giovani.
    Per questo chiedo alla prof. Caruso di pubblicizzare l'uso di "internet glocal" tra i suoi studenti e i suoi colleghi - il confronto e il dialogo offerto dai mezzi di comunicazione potrebbero diventare la strada per un confronto continuo tra cittadini, la versione più evoluta e forse più entusiasmante della "democrazia partecipata".

  22. Anonimo // 15 gennaio 2008 alle ore 22:14  

    ciao corrado è già la seconda volta, :) che condivido pienamente con ogni parola che hai scritto.
    bisogna capire l'importanza dei nuovi strumenti di comunicazione INTERNET su tutti.
    bisogna, come tu sottolinei partire dalla scuola e dagli altri istituti di socializzazzione.
    speriamo che entri nella testa e nei programmi di chi ci governa!!!
    un saluto
    gioacchino

  23. Anonimo // 16 gennaio 2008 alle ore 15:07  

    appunto condivido l'ultimo post di gioacchino,internet è l'ultimo mezzo di comunicazione dove poter trovare notizie "vere","utili" e "costruttive",non quelle di tutti i telegiornali che le tagliano a proprio piacimento.
    parlo ad esempio di ansa,la quale dovrebbe essere divulgata e fatta conoscere dai professori di scuola media superiore,attraverso internet.
    quando andavo al liceo il mio professore di matematica che ci portava in aula pc,ci parlava e spiegava del turbo pascal,metodo usato 20anni prima e ormai obsoleto,invece io credo che tutti i professori dovrebbero portare nelle aule di informatica i propri alunni.
    tutti ne gioverebbero
    non sarebbe male.
    sdr

  24. Anonimo // 16 gennaio 2008 alle ore 23:30  

    Carissimi amici e caro Gioacchino, permettimi di darti del tu, sono più avanti di te negli anni, ho due figlie, di cui una universitaria, mi avvinino ai 50 anni , ma mi sento così prossima al vostro sentire che è per me piacevolissimo leggervi e, a volte quando ho il tempo, rispondervi.
    Sì condivido molto gli interventi di Gioacchino,ma anche di tanti altri nei quali colgo il desiderio di essere protagonisti della crescita culturale e sociale di Avola. Nello spirito mi sento tanto giovane anch'io e spesso mi lascio andare al sogno di una città in cui il dialogo tra le forze politiche, rappresentate da tante persone perbene, non dovrebbe mai scadere nel pettegolezzo o ancor più deprimente nella denigrazione, ma nel comune anelito della costruzione del bene comune; mi accorgo, però che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Costruiamo e saremo tutti felici di aver dato il nostro piccolo o grande contributo. A scuola parlo spesso ai miei alunni del blog, del centro giovanile, tanto che l'ultimo comitato studentesco l'ho fatto riunire in quei locali per farli vedere ai ragazzi perchè comincino a sentirli come spazi da vivere con gli altri giovani.
    Per quanto riguarda la tua proposta, Gioacchino, sicuramente al prossimo consiglio comunale ti menzionerò come promotore dell'iniziativa per proporre l'intitolazione di una via ad Impastato. E se tu non lo sapessi il prossimo 27 gennaio a Noto sarà rappresentato un musical sulla vita e la lotta della madre di Peppino, Felicia Impastato con l'attrice Lucia Sardo.
    Con affetto
    Maria Grazia Caruso

  25. Anonimo // 17 gennaio 2008 alle ore 12:06  

    grazie Maria Grazia per avere, avuto la sensibilità di fare anche tue questa istanza.
    questa è la strada qiusta!
    la politica tutta dovrebbe capire che è tempo di chiudere una pagina di odio e di scontro che purtroppo è iniziata 14 anni fa quando il cavaliere della banalizzazione della politica ha iniziato a promuovere un dibattito e una dialettica centrata sul dicotomia comunisti cattivi
    neo libaral-liberisti buoni e meno tasse per tutti!
    chiunque si faccia promotore di qulcosa di buono deve essere ascoltato!
    le bandiere usiamole solo in campagna elettorale.
    fraterni saluti

    gioacchino

  26. Anonimo // 18 gennaio 2008 alle ore 18:07  

    Ma come si fa a parlare di memoria storica quando si fa parte di un partito il cui maggior rappresentante siciliano nonchè presidente della regione è stato appena condannato per cinque anni per favoreggiamento?Vergognatevi tutti, e in particolare chi quella candidatura alle ultime regionali andava ad appoggiarla pubblicamente. Tra voi e i picciotti dei boss c'è differenza?

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