Leggendo il settimanale di informazione ed approfondimenti “ il Ponte “ mi ha incuriosito l’articolo a pag. 14 su di una nuova tecnologia di smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

Il CNR ha costruito, su idea del ricercatore Paolo Plescia, e installato a Torrenova, paesino del messinese, un impianto di smaltimento di rifiuti denominato THOR.

Riporto quanto trovato al riguardo in alcuni siti internet. Al momento, dal funzionamento di questo impianto, non sono state rilevate emissioni pericolose che al contrario sono presenti nei termovalorizzatori.

…………Siamo ancora costretti a parlare di rifiuti. Il Cnr ha costruito un sistema di smaltimento dei rifiuti solidi urbani dal di nome Thor. Cerchiamo di capire se veramente può essere una buona soluzione al problema dello smaltimento dei rifiuti. In base alle informazioni che sono riuscito a raccogliere, devo dire che sono rimasto sorpreso. Non ho trovato dati sulle emissioni in atmosfera generate dal combustibile prodotto da Thor, ma la documentazione raccolta depone assolutamente a favore del progetto del CNR.

Partiamo da tre considerazioni importantissime:

1. I rifiuti sono una grande risorsa.

2. La capacità del territorio di accogliere i nostri rifiuti non è infinita (vedi Napoli).

3. Fondamentalmente la più gran parte delle cose che finiscono in un secchio sono: Materia organica, Vetro, Metalli, acqua e altre sostanze in misura minore che in genere sono quelle più pericolose perché contenenti cloro soprattutto.

Il sistema THOR (Total House Waste Re - cycling, riciclaggio complete dei rifiuti domestici), è una tecnologia completamente Italiana, che nasce dalla collaborazione del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) con ASSING Spa di Roma. Il sistema come già annunciato dal nome permette un recupero totale di tutto ciò che finisce nel secchio della spazzatura senza passare per la raccolta differenziata. L’idea di fondo è basata sui tre punti che abbiamo evidenziato prima, e mira alla valorizzazione della frazione organica come combustibile, al recupero finale del vetro e dei metalli e allo scarto delle sostanze tossiche, soprattutto zolfo e cloro. Il sistema si basa su un processo meccanico di raffinazione (meccano –raffinazione) dei materiali di scarto (RSU) in modo da separare tutte le sostanze utili da quelle dannose o non utilizzabili. THOR è simile ad un mulino che riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, circa dieci millesimi di millimetro. Il risultato finale è un combustibile organico di buona qualità e privo delle componenti tossiche.

I campi nei quali si può usare il combustibile prodotto dal THOR sono tantissimi, tutti i sistemi termici compresi motori a combustione interna quali quelli delle auto a Biodisel, le caldaie a vapore, sistemi di riscaldamento a Biomasse, e anche Inceneritori di vecchia data.

Una volta eliminate le componenti inquinanti dalla materia grezza, questo combustibile è esattamente uguale a qualsiasi altra forma organica di combustibile naturale con il vantaggio di essere povero in Zolfo ed esente da Idrocarburi Policiclici. Il combustibile può essere polverizzato, usato come solido o come Pellets, oppure mediante Pirolisi può essere trasformato in Bio-olio per auto diesel.

Gli impianti Thor sono energeticamente autonomi, e parte dell’energia prodotta viene ceduta all’esterno. Il primo impianto pilota realizzato dal Cnr si trova in Sicilia, a Torrenova in provincia di Messina. Questo impianto riesce a trattare fino a otto tonnellate l’ora di RSU, non ha bisogno di aree di stoccaggio, è completamente meccanico, non termico e quindi non bisogna tenerlo sempre accesso. Può essere utilizzato solo quando c’è n’è bisogno, e stato progettato in modo da essere mobile, o meglio è possibile montarlo su camion e navi in modo tale da essere impiegato proprio per le emergenze quali quelle odierne del Napoletano. Un impianto di questo genere occupa una piccola area di circa 300 metri quadrati e il suo costo è di circa 2 milioni di euro. I costi di gestione di questi impianti sono di circa 40€ per tonnellata di materiale trattato, la stessa massa di rifiuti costerebbe per lo smaltimento in discarica almeno 100€ e in un inceneritore circa 250€ (nonostante gli incentivi statali dei CIP6). Bisogna poi aggiungere i costi inerenti al trattamento e allo smaltimento delle ceneri tossiche per gli inceneritori, e per la gestione dei gas e degli odori nelle discariche, problemi questi inesistenti nel sistema THOR.

Le caratteristiche termiche del combustibile sono molto migliori del CDR, o simili, i rifiuti che contengono carta producono circa 2500 Kcal/Kg mentre dopo il trattamento generano circa 5300 Kcal/Kg.

Tanto per fare un esempio secondo l’inventore di questo impianto, il ricercatore del Ismn-CNR Paolo Plescia, “Un’area urbana di 5000 abitanti produce circa 50 tonnellate al giorno di rifiuti solidi”, informa il ricercatore. “Con queste Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile”. Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione. Il prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile”.

La tecnologia costa poco, sembra poco impattante, permette il recuperare di diverse materie prime, può essere costruita in aree molto piccole e in breve tempo, il modulo può essere trasportato altrove, non comporta problemi relativi a odori e gas.

Se è vero sarebbe meraviglioso.

10 commenti

  1. Salvo Andolina // 27 gennaio 2008 alle ore 12:03  

    Apprezzo il contributo offerto da liberamente al dibattito inerente la questione rifiuti.
    Leggendo in rete ho riscontrato conferme a quanto affermato nel post.
    Cio' vuol dire che esistono soluzioni meno impattanti e per altro made in Italy pronte ad essere usate se solo avessimo una classe politica in grado di distinguere l'interesse generale da quello di cordata. L'italia attraversa una crisi profonda, e i responsabili principali sono i partiti che negli anni non sono riusciti ad assecondare il desiderio di modernità della nazione restando ancorati a riti e usanze da prima repubblica.
    Sul tema in questione, lo ripeto, è necessario interrogarsi rapidamente, e scegliere quale soluzione adottare ( discariche, termolvalorizzatori etc.) in maniera definitiva; non farlo vuol dire consegnare la nostra terra al girone dell'indecisione , nel quale come tutti sappiamo "cosa nostra" , e non Virgilio, guida i visitatori nei meandri infernali.

  2. Anonimo // 1 febbraio 2008 alle ore 23:08  

    I miei complimenti al CNR, per gli aspetti paradossali relativi al tanto osannato processo THOR.
    Finora nessuno degli interessati ha smentito i dati riportati tra virgolette e da me ascoltate in viva voce da parte del Plescia, vuol solo dire che il processo THOR è veramente portentoso, riesce infatti secondo il CNR a far produrre 10 Kg di rifiuti per abitante al giorno.
    Ogni giorno esattamente 50 tonnellate prodotte da soli 5.000 abitanti da cui per miracolo ricava: "30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti"
    No! Non è un errore, una vista è solo il frutto di ignoranza e di una balla tecnologica autorevole perchè firmata CNR.
    Cinque mila abitanti devono essere eccezionali se consentono agli "scienziati" del CNR di produrre ben 30 tonnellate al giorno di combustibile, ben sei ( 6 ) chili a testa.
    Inoltre questi straordinari abitanti producono ben 600 gr. a testa di vetro (bevono birra anche mentre dormono ), oltre a 500 gr. a testa di materiali ferrosi ( hanno la fonderia in casa ) e 200 grammi di inerti.
    No ! Consentitemi questa è pura ignoranza, non uno zero in meno o in più.
    Esattamente l'inventore di questo impianto, il ricercatore del Ismn-CNR Paolo Plescia, ha affermato: "Un'area urbana di 5000 abitanti produce circa 50 tonnellate al giorno di rifiuti solidi".
    Informa poi il ricercatore: "Con queste Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile".
    Il testo riportato inoltre ci informa che:
    "Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione".
    Come vengono fatti "sparire" gli inquinanti presenti nel vapore d'acqua? .
    E continua: " Il dr. Paolo Plescia, ricercatore dell’Istituto Materiali Nanostrutturati del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISMN-CNR), ha ideato e poi sviluppato insieme con gli esperti dell’ASSING una soluzione tecnologica in grado di trasformare, attraverso un processo di micronizzazione ovvero meccanochimico, i rifiuti per realtà abitative di circa 40.000 abitanti, senza arrecare danni all’ambiente circostante e con positive ricadute energetiche ( io affermo eccezionali dal momento che produce 6 Kg. di combustibili per abitante ).
    Però la cosa più comica è relativa alla convalida dei risultati ottenuti dalla sperimentazione, convalidati dal CNR, che però nonostante tutto “hanno dimostrato la piena validità della strada intrapresa”.
    Il Comunicato continua: attualmente il sistema THOR, installato in Sicilia, è applicato sia in un impianto pilota, sia in un impianto prototipale in grado di trattare mediamente 4 tonnellate di rifiuto/ora, ed ha confermato la validità del processo su base industriale e la possibilità di raggiungere le performances e i costi ipotizzati.
    Conentite di ritenere anche questa una balla come le altre, ritengo infatti si tratti di 4 tonnellate al giorno, che diversamente sarebbero 80 tonnellate giorno per un bacino di 80.000 abitanti, non presenti nell'area geografica indicata.
    Ma le balle per non usare una parola meno elegante non sono finite, infatti il CNR prosegue:
    "Il prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile".
    Bum ! Bum ! che scoppio 8000 - 15000 atmosfere !
    Sicuramente si tratterà di 8000 e 15000 kPa (80-150 atmosfere).
    Se così è complimenti!
    In un solo comunicate ci sono più ecoballe di quelle Campane, ci inchiniamo alla "scienza dei rifiuti" che altro possiamo fare di fronte a cotante frottole.
    Ecco questo è il miracoloso THOR che dovrebbe risolvere i problemi dei rifiuti ed a cui tutti stanno afffidando le speranze di un futuro migliore.
    I rifiuti sono una cosa seria se non gestiti con assoluta competenza, riteniamo che allo stato esiste una tecnologia pulita che non dà i " numeri" e trasforma i rifiuti senza inquinare ed è visibile con due filmati su molti siti basta chiedere " Ossidodistruzione ".
    "Il resto è noia" come afferma Califano
    Ing. Mirko Roveri

  3. Anonimo // 3 febbraio 2008 alle ore 17:58  

    Ciao Avola, luogo che amo e dove ho carissimi amici !!

    Il sig "ing. Mirko Roveri" -- vedi commento precedente -- (del cui nome o affiliazione apparentemente non si trova traccia in rete ...) sembra aver passato la notte del 2 febbraio a spargere in rete i sui "pregiati" commenti (e sempre gli stessi ...) sull'impianto THOR, il CNR e il Dott. Paolo Plescia.
    Risultato: alcuni blog sono stati chiusi, su altri è stata attivata la moderazione, su un'altro (http://www.mondocasablog.com/2008/01/09/rifiuti-arriva-dal-cnr-thor-il-sistema-di-riciclaggio-indifferenziato/, dove non farete fatica a riconoscere un'intera serie di attacchi, ... anche all'autore del blog, e le relative motivazioni ...) si possono leggere in diretta le risposte date dallo stesso Dott. Plescia.

    Rimandandovi per una lettura integrale a tale blog (http://www.mondocasablog.com/2008/01/09/rifiuti-arriva-dal-cnr-thor-il-sistema-di-riciclaggio-indifferenziato/), vi accludo intanto qui di seguito la risposta espressamente data al suddetto "ing" dal Dott. Plescia:


    Redazione, 2. Febbraio 2008, 22:07
    Paolo Plescia, 2. Febbraio 2008, 18:51

    Ho atteso che le televisioni facessero vedere l’impianto presso Torrenova prima di rispondere alle varie critiche. In particolare mi interessa il processo mentale che l’Ing. Mirko Roveri ha elaborato per il suo salace commento. Per prima cosa l’Ingegnere se la prende con il mio errore (del quale mi sono ampiamente scusato in passato) relativo alla produttività: calcolando 2 kg ad abitante si ottiene che 50 tonnellate al giorno (capacità attuale di THOR) sono corrispondenti a 25.000 abitanti. Niente male comunque per un sistema che è contenuto in duecento metri quadri, con un costo di smaltimento di 40 €/ton, contro i 120 di una discarica.

    La questione delle pressioni: L’Ing. Roveri forse conosce il termine “stress residuo”, si calcola sugli acciai e determina la fatica subita dalle leghe durante un’azione meccanica. Nel mulino sono presenti allo stato attuale 320 kg di sfere che ruotano a 600 giri al minuto con un’accellerazione di 60 G (totale 19200 kg di spinta dinamica). La superficie di scorrimento è costituita da una decina di cm2 e ciò determina una pressione di punta di circa 1900 kg/cm2, mentre allo scorrimento, le pressioni rilevate dall’analisi dello stress residuo e misurate tramite raggi X sulle sfere di acciaio mostrano valori compressivi da 8000 a 15000 atmosfere. Quindi, ed è ovvio per chi conosce un pò di meccanica, non sono pressioni di punta ma di scorrimento, proprio quelle che determinano l’azione chimica.
    D’altra parte, per ottenere l’energia che necessita alla distruzione di alcuni legami molecolari molto forti, come nel caso della demolizione molecolare degli idrocarburi policiclici, sono necessari grandi energie. Potrà trovare dettagli tecnici su questo e altro in varie pubblicazioni, basta andare sul sito SCINET (una banca dati scietifica gratuita dove trovare articoli ), anche dei nostri lavori. L’effetto di aumento del potere calorifico delle sostanze micronizzate da THOR è dovuto sia alla riduzione dimensionale che alla demolizione delle catene polimeriche.
    La questione relativa alle emissioni di vapore, deriva dall’azione di “stress” di compressione che gli organici subiscono. Anzitutto, un materiale organico sottoposto a pressioni di punta di 1.6 kbar perde acqua. Non in forma liquida ma in forma di minute goccioline, una nebbia, che viene aspirata insieme alla polvere e che condensa poi nel filtro. Tale acqua non si porta alcunchè dietro, semmai si arricchisce di sostanze dopo, durante la condensazione. Quali sostanze porta? sali di cloro, bromo, metalli vari. Rappresenta un quantitativo ingente di soluzione, che viene precipitata, mentre la frazione solida si recupera.
    Le altre sostanze recuperate: il cdr ottenuto dalla micronizzazione viene separato dalla frazione pesante, costituita da metalli ossidati e da sali di cloro e solfo. Questi rappresentano il vero “rifiuto del rifiuto” e devono essere messi a dimora, ma parliamo di percentuali che vanno dallo 0.2 all’1 % in peso del tal quale, quindi in un giorno di lavoro dove si trattano 50 ton di spazzatura tal quale si otterrebbero 500 kg di sali residui, che sono recuperabili (ossidi di ferro e metalli come m.p.s., mentre i sali di cloruro di calcio e sodio sono utilizzabili in chimica).

    Un’ultima considerazione: THOR non sostituisce la RD, ma la integra; lavora il sovvallo, quindi la parte che non si può recuperare e che andrebbe in discarica o in termovalorizzatore. Ma tale parte, anche se di entità minore del tal quale, è anche la più sporca e pericolosa. Quindi, se invece di mandarla in discarica si sfrutta al meglio, credo sia una buona cosa.

    D’altra parte la norma non ci dice che la differenziata dobbiamo farla per forza da casa, possiamo farla anche in impianto e ciò, per alcune materie, è anche migliorativo della qualità dei prodotti

    Infine, a breve avremo il sito funzionante del laboratorio dove chiunque può trovare i dati che chiede. Altrimenti potete vedere le riprese fatte da La 7, Sky TG24, SAT 2000, TGR (Sicilia) …


    Paolo Plescia, 3. Febbraio 2008, 14:33


    Potete inoltre guardare l'impianto THOR in funzione nelle riprese televisive recentemente fatte da:

    - La7 (31 gennaio 2008)
    (filmato scaricabile da:
    http://www.la7.it/news/dettaglio_video.asp?id_video=8383&cat=cronaca)

    - SAT2000 (1 febbraio 2008)
    (filmato scaricabile dal sito http://www.sat2000.it :
    cliccare "SAT2000 in diretta streaming", e quindi selezionare l'opzione TG2000, e poi il TG di venerdì primo febbraio
    -- non è elencata nei titoli, ma è la notizia di apertura !!)


    Buona lettura e buona visione!

  4. Anonimo // 3 febbraio 2008 alle ore 21:41  

    Anch'io cerco certezze (non ho nessun interesse materiale, se non quello di cercare soluzioni che non danneggino ancora di più il futuro dei miei figli e non solo), ho fatto ricerche sul THOR, mi pongo però in maniera attenta alle proposte innovative.
    Comunque sono dell’idea che non tutti percepiscono che:
    punto 1 - alla base è la raccolta differenziata (intanto c’è da constatare grafici alla mano, che l’essere umano in genere per variare le abitudini ha bisogno di un lasso di tempo che va dai 30 ai 50 anni - consideriamo anche che i sistemi di raccolta si devono adeguare e questo tempo servirebbe anche a fare cambiare i metodi di produzione e fornitura mezzi di trasporto, campane, cassonetti….. c’è ancora molto da fare per organizzare e gestire questo nuovo sistema di raccolta e differenziazione di cui esistono alcuni esempi ammirevoli già in atto) ;
    punto 2 -in alternativa agli inceneritori mi pare altamente innovativo il sistema THOR;
    punto 3 - in seguito 30/50 anni di adeguamento/adattamento il thor sarebbe utilizzato solo per la percentuale di rifiuti non differenziabili .

    Il 2 febbraio (ieri) il Dr Plescia ha risposto in maniera corretta sia all'Ing. Roveri sia al sig. Andi al seguente indirizzo http://video.google.it/videoplay?docid=7244172436205837113&q=cuffaro&total=376&start=180&num=10&so=0&type=search&plindex=2 invitandoli ad ""andare di persona a sincerarsi sulle condizioni dell’impianto, che è situato nel comune di Torrenova, sulla strada che porta al Paese di S. Marco. Telefonate alla ditta che ci ospita per organizzare delle visite.""
    Prima di sentenziare occorre vedere di persona e "se si è tecnici" porre domande alle quali sicuramente saranno date le risposte cercate.
    Meditiamo e pensiamo al futuro dei nostri figli!
    Grazie a Paolo Plescia e a quanti hanno collaborato all’invenzione del THOR.
    IL THOR E’ ITALIANO COME NOI!Il
    Rosanna M. da Palermo

  5. Anonimo // 6 febbraio 2008 alle ore 19:49  

    Che ci fosse qualcosa di strano sul fatto che nessuno dei media avesse divulgato la notizia del Thor... era certo,... ma questo colpo di scena non me lo sarei aspettata MAI............
    AUTORITA' ITALIANE STAVANO VALUTANDO LA POSSIBILITA' DI AFFITTARE/COMPERARE/PRENDERE IN COMODATO D'USO UNA TECNOLOGIA TEDESCA TRASPORTABILE da utilizzare nel Sud Italia
    (un sistema trasportabile, esattamente... come il Thor).
    Sul Thor: lo abbiamo e lo prendiamo altrove...
    http://www.pmnet.it/scripts/PMNet.dll?Operation=SchedaArticolo11&CodiceS1Cat=1&CodiceS4Cat=1&CodiceCategoria=8&CodiceArticolo=373


    "Ma è una cosa fantastica questo Thor... E' purtroppo chiaro il perchè non lo si prenda in seria considerazione... NON E' CONVENIENTE per CHI LUCRA SU QUESTO (come su tanti altri) PROBLEMA....


    .........."Nulla di strano, se non che, il servizio giornalistico, con gran enfasi riferiva la notizia che non ben indentificate "[b]autorità italiane" stavano valutando la possibilità di affittare/comperare/prendere in comodato d'uso la tecnologia tedesca, addirittura trasportando il macchinario germanico al Sud Italia[/b] (un sistema trasportabile, esattamente... come il Thor).

    Ora suona effettivamente paradossale che si vada a cercare altrove quello che in Italia esiste già ed è stato sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche.

    E' mai possibile che in questo paese la mano sinistra non sappia cosa fa la mano destra? O forse lo sa e proprio per questo guarda altrove?

  6. Anonimo // 17 febbraio 2008 alle ore 16:51  

    Magari la tecnologia tedesca
    è una tecnologia di smaltimento.

    Il thor non è un sistema di smaltimento dei rifiuti.
    E' solo un un sistema di differenziazione.

    Partendo dal presupposto che l’italiano medio non differenzia alcunchè, o differenzia molto male, il dott. Plescia ha sviluppato una tecnologia che differenzia il rifiuto conferito indifferenziato.

    In altre parole si consegnano 100 tonnellate di rifiuto e si ottengono 70-80 (per la liofilizzazione dell’acqua) tonnellate di rifiuto triturato.

    Punto.

    Il problema è che poi si hanno comunque 80 tonnellate da smaltire (di cui un paio di cloro da smaltire nelle discariche di tipo B1): o in discarica o in un termovalorizzatore.

    Il thor è solo un sistema “a monte” del termovalorizzatore che poi deve comunque incenerire il CDR ottenuto dalla triturazione. Magari il CDR del Thor è migliore dal punto di vista calorifico. Ma sempre CDR è.

    Quindi:
    1) termovalorizzazione di raccolta differenziata (tipo Brescia);
    2) termovalorizzazione di raccolta indifferenziata (con passaggio intermedio nel Thor).

  7. Anonimo // 21 febbraio 2008 alle ore 17:58  

    mi riferisco al post precedente.... il Thor non ottiene 8o tonnellate da conferire in discarica oppure nell'inceneritore.
    Se legge bene i comunicati ufficiali scoprirà che Thor differenzia i materiali: vetro, metalli ferrosi e non ferrosi... ecc. ecc. se poi prosegue nella lettura dei vari comunicati, è scritto che per una tonnellata di rifiuti si ottengono 10 kg di residui.
    Esistono diversi metodi per disfarsi dei rifiuti, tra questi entra anche in azione THOR. Il sistema di trattamento è messo a punto e può essere integrato facilmente con impianti GIA' ESISTENTI, ad esempio filiere costituite da sistemi di raccolta differenziata, compostaggio e termodistruzione. In questo caso il sistema THOR si pone dopo la separazione della frazione compostabile riducendo al minimo la parte da conferire e/o in discarica e/o inceneritore (ripeto solo 10 Kg di residui per ogni tonnellata di rifiuti trattati)

  8. Anonimo // 8 aprile 2008 alle ore 12:27  

    SALVE SCRIVO DAL TRIANGOLO DELLA MORTE NOLA-ACERRA-MARIGLIANO.
    NONOSTANTE LE CATTIVE NOTIZIE CHE ARRIVANO DALLA NOSTRA ZONA I COMUNI DELL'AGRO NOLANO ARRIVANO A PERCENTUALI DI DIFFERENZIATA ALTISSIMA E SEMBRA STRANO MA C'E' ANCORA QUALCUNO CHE CERCA DI FARE LE COSE PER IL VERSO GIUSTO. INVITO UFFICIALMENTE GLI INVENTORI DI QUESTO SISTEMA (PER ME ECCEZZIONALE) A CONTATTARE LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI DELL'AGRO NOLANO PER ADOTTARE QUESTO SISTEMA AL FINE DI POTER COMPLETARE IL CICLO DEI NOSTRI RIFIUTI.
    SUL NOSTRO TERRITORIO (AGRONOLANO) ABBIAMO DISCARICHE DAPPERTUTTO COME SE FOSSE UN PREMIO PER LA NOSTRA DEDIZIONE ALLA DIFFERENZIATA, QUINDI NON PENSO CHE LE AMMINISTRAZIONE LOCALI POSSANO OPPORRE UNA GROSSA RESISTENZA AD ADOTTARE QUESTO SISTEMA (ALMENO SPERO).
    PER QUANTO RIGUARDA L'ESPANSIONE TOTALE DI QUESTO SISTEMA SARA' MOLTO DIFFICILE IN QUANTO NOI ITALIANI COME AL SOLITO LE BUONE COSE LE ABBANDONIAMO PER INTERESSI DI POCHI. RESTIAMO A GUARDARE COME I PAESI ESTERI LI ADOTTANO, LI SVILUPPANO E LI PERFEZIONANO MENTRE NOI RESTIAMO IMPASTATI NELLA BUROCRAZIA (VEDI PROGETTO DI CARLO RUBBIA CHE CONVOGLIAVA I RAGGI SOLARI SU UNICO PUNTO E POI SVILUPPAVA ENERGIA ELETTRICA A LIVELLO INDUSTRUIALE
    CASALINOLUCA

  9. Anonimo // 26 marzo 2009 alle ore 00:32  

    L'idea di Rubbia è stata realizzata in Spagna: si chiama PS10.
    M.P.

  10. Anonimo // 23 giugno 2009 alle ore 14:23  

    L'unica cosa x cui Rubbia ha dato buca è stata la questione della fusione fredda,realizzata in una sede(forse più)del CNR.Interessante di Rubbia è il solare termodinamico(mi pare che sia lui che lo propone)che è meglio del pannello al silicio e di una centrale nucleare messi insieme.Se fosse x i ragazzi(perchè questo sono)del CNR avremmo già tutti a casa una pila a combustibile ed energia elettrica gratis.Il problema è che non ricevono i finanziamenti x delle invenzioni che giovano al popolo ma non alle multinazionali dell'energia.
    Esiste anche un brevetto statunitense num.7.026.570 b2;si tratta del disintegratore al plasma(no quello delle tv e neanche quello umano)Vulcan in grado di disintegrare le scorie altamente tossiche e le armi biologiche e chimiche.Beh!!!X ora gli umani si accontentano del sottosuolo;in fondo siamo ancora dei cavernicoli(che vi pare che non ci vado in giro a vedervi,cialtroni!).
    Scusate ma GAMMAGAMMA è fatto così.

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