di Gabriele Campisi

Fra pochi giorni la travagliata e sdegnante storia di privatizzazione di Alitalia giungerà al termine. Tutto questo si svolge nel periodo di campagna elettorale, e quindi ogni cosa viene usata, strizzata, strumentalizzata per le imminenti elezioni.

Io ho capito qual' è la tattica del centrodestra ormai. Hanno deciso tutto.
Io ve lo dico, i complimenti me li fate dopo :D
La proposta di Berlusconi dice (stranamente :D) che sarà pronta fra 3 o 4 settimane. Evidentemente Berlusconi è entrato in questa diatriba perchè sa che Alitalia non può sopravvivere altre 3 o 4 settimane (pagamento cedola agli obbligazionisti, rimborso quote di debiti a lungo termine, pagamento degli stipendi il 1 di aprile ecc....). Se il 31 non si chiude con Air France il governo di centrosinistra la commissaria (inevitabile, non ci sono più risorse in cassa)
Le fasi saranno :
1) sindacati protesteranno e chiederanno di trattare ad oltranza, oltre il 31. AirFrance dirà che non è assolutamente possibile. Il 27 cda di Air France delibererà l' abbandono della trattativa e il ritiro dell' offerta il 31/3
2) il 31/3 alitalia paga gli obbligazionisti e il 1/1 paga gli stipendi di marzo. A questo punto non c' è più cassa per operare. (sotto il livello di guardia per garantire operatività). Altrimenti a cosa servirebbe il prestito ponte ???????
3) Berlusconi lancia fortissimi attacchi mediatici contro il governo di centrosinistra (" piuttosto che darla agli italiani la fanno chiudere!!" e sfruttano per la campagna elettorale le 20.000 persone che protestano e bloccano il traffico aereo.......)
4) in 3 settimane degli imprenditori che vogliano prendere alitalia "commissariata " si trovano tranquillamente (anche airone ci starà, gratis e commissariata)
Riguardo al titolo.
Se in questi 3 giorni la compagnia o Padoa Schioppa diranno che "o Air France o si commissaria" il titolo inevitabilmente lunedì crollerà e si porterà a ridosso di 0,1.
Se non dicono nulla invece mi aspetto che il titolo riprenda 0,5 tra martedì e mercoledì e poi il 27 al ritiro di airfrance e alle voci di commissariamento vero e proprio crollo a 0.
Vediamo se ci andrò lontano. Secondo me è tutto abbastanza chiaro e logico.
Spero per il bene della nostra compagnia da italiano e da liberale, di essere smentito.
Alla prossima....

8 commenti

  1. Anonimo // 22 marzo 2008 alle ore 12:13  

    quest'ultima del cavaliere vale 3 punti in meno nei sondaggi fra 10 giorni il conto arrivera' a pareggio cosi fini si dimettera' cosi ha detto e lo stesso dovrebbe fare il cavaliere comunque condivido tutto di questo articolo basta fare i furbi il popolo italiano capira'

  2. Salvo Andolina // 22 marzo 2008 alle ore 13:02  

    Questa vicenda dimostra ancora una volta che non è vera la favola secundo cui ad un Sud sprecone si contrappone un Nord efficente. Lo scalo di Malpensa è costato ai contribuenti italiani 260 milioni di euro l'anno.Il settore cargo ad esempio, dispone di 5 aerei e ben 135 piloti. L'alitalia negli ultimi 15 anni ci è costata 15 miliardi di euro.Le società aeroportuali Italiane sono gestite da lobby potentissime , non aperte alla concorrenza, le quali impongono tasse elevatissime al trasporto aereo( 50 euro di media in italia, 9.90 a Dublino); Tirare in ballo l'interesse nazionale per difendere l'indifendibile, specie in campagna elettorale, è patetico. L'alitalia è stata da sempre una compagnia per ricchi e per politici rampanti, non certo una compagnia in grado di garantire a tutti il diritto alla mobilità. Per fortuna ci hanno pensato gli inglesi di Ryan Air a garantire ai cittadini Italiani la possibilità di volare con 1 euro in giro per il mondo. Quindi a Berlusconi dico al posto di salvare Malpensa, compriamoci Ryan Air o meglio mettiamo Ryan Air in grado di arrivare in tutti gli scali Italiani e consentire così a tutti di godere del diritto alla mobilità costizionalmente garantito.

  3. Anonimo // 23 marzo 2008 alle ore 17:54  

    Puta caso dopo la sparata di Berlusconi il titolo è risalito dopo che era sceso un bel po'. E se uno è un bravo investitore e indovina il momento giusto ci guadagna ( quando tutti i poveri, normali, mortali cristi ci stanno perdendo).
    Ora si puo' dare il voto a uno che, anche in buona fede, provoca quanto detto sopra?

  4. Salvo Andolina // 24 marzo 2008 alle ore 09:41  

    Questo si chiama insider trading ed è punito con la galera visto che non è stato ancora depenalizzato.
    E' una presa per i fondelli per migliaia di piccoli azionisti, per questo Veltroni ha chiesto 48 ore di tempo per far uscire allo scoperto la famigerata cordata di imprenditori Italiani. Aspettare più a lungo senza fare chiarezza vuol dire far massacrare il titolo dalle turbolenze del mercato e garantire a qualcuno laute speculazioni. Naturalmente non mi aspetto che Berlusconi si comporti in maniera responsabile, visto che sotto il suo governo non si è riusciti a vigilare sui casi Cirio, Parmalat, Bond Argentini, sperperando i risparmi di migliaia di cittadini Italiani. E' patetico che il capo di un partito che si rifà agli ideali Liberali agisca sempre in contrapposizione alle logiche del mercato e della concorrenza.

  5. Salvo Andolina // 24 marzo 2008 alle ore 09:49  

    Vi invito a leggere un contributo pubblicato sul mi blog alcune settimane fa dal Prf. Scarpa.
    http://andolina.blogspot.com/2008/02/alitalia-un-prezzo-troppo-elevato-per.html

  6. ExOceT // 24 marzo 2008 alle ore 10:51  

    L'aggiotaggio è un reato, disciplinato dal codice penale, che all'articolo 501, intitolato "Rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio", recita:

    «Chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifici atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da uno a cinquanta milioni.
    Se l'aumento o la diminuzione del prezzo delle merci o dei valori si verifica, le pene sono aumentate.
    Le pene sono raddoppiate:

    1. se il fatto è commesso dal cittadino per favorire interessi stranieri;
    2. se dal fatto deriva un deprezzamento della valuta nazionale o dei titoli dello Stato, ovvero il rincaro di merci di comune o largo consumo.

    Le pene stabilite nelle disposizioni precedenti si applicano anche se il fatto è commesso all'estero, in danno della valuta nazionale o di titoli pubblici italiani.
    La condanna importa l'interdizione dai pubblici uffici».

    Inoltre è regolato dall'art. 2637 del Codice Civile:

    «Chiunque diffonde notizie false, ovvero pone in essere operazioni simulate o altri artifici concretamente idonei a provocare una sensibile alterazione del prezzo di strumenti finanziari non quotati o per i quali non è stata presentata una richiesta di ammissione alle negoziazioni in un mercato regolamentato ovvero ad incidere in modo significativo sull'affidamento che il pubblico ripone nella stabilità patrimoniale di banche o di gruppi bancari, è punito con la reclusione da uno a cinque anni».

    Il titolo Alitalia andava sospeso dalla Consob molto tempo fà, in troppi hanno speculato sulla pelle dei piccoli azionisti. Saluti

  7. Anonimo // 26 marzo 2008 alle ore 22:33  

    Dite bene, seguendo questa vicenda mi vengon in mente le immagini dei documentari in cui sciacalli mangiano la carne di un animale moribondo...
    E gia' sento dire in giro che almeno ora Air France è stata costretta a varare un nuovo piano e a non licenziare come prima che il GRANDE LIBERISTA interveniva con la sua sparata. Manca solo che introduca i piani quinquennali di staliniana memoria. Non capisco perche' odi i comunisti, in fondo è un comunista pure lui

  8. ExOceT // 29 marzo 2008 alle ore 20:18  

    Avevo detto che si era prossimi al fallimento,in effeti i dati lo confermano e non si è verificato per una mossa ad effeto dell'ad di alitalia Maurizio Prato, che pur di ottenere liquidità ha venduto la partecipazione in Air France e da un provvidenziale credito d'imposta Irpeg che l'Agenzia delle Entrate del Lazio metterà a disposizione di Alitalia entro il 31 marzo. Ora non rimane che vendere solo qualche terreno e alcuni immobili. Siamo alla frutta...

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