di Giovanni Amenta
Festa della Liberazione
RECUPERARE, FARE RIVIVERE STORIA E MEMORIA E’ UN DOVERE SOCIALE
Mi sia consentito ricordare il 25 Aprile, e, nel contempo, invitare a non cadere nella provocazione della destra revisionista. La migliore celebrazione della Resistenza è comportarsi in modo che le sue finalità non siano tradite. Tutto questo, senza mai violare la propria coscienza, senza mai cedere il diritto per opportunità, senza mai accettare il meglio a danno del bene altrui. La Resistenza, continua nel rifiuto della violenza, nell’azione per la libertà di tutti i popoli, che non ha aggettivi e confini. Continua nell’impegno per la pace, che non è una concessione ma un diritto che non si delega a nessuno e che è il problema principe del genere umano.
E con umiltà voglio riportare un pensiero di Giovanni Paolo II “L’umanità non può dimenticare gli uomini e le donne che in ogni paese offrirono la vita per la causa giusta della dignità del genere umano. Essi affrontano la morte da vittime inermi offerte in olocausto, o difendendo in armi la propria esistenza. Resistettero per non opporre violenza a violenza, odio contro odio, ma per affermare un diritto e una libertà per sé e per gli altri, anche per i figli di chi allora era oppressore. Per questo furono martiri ed eroi. Questa fu la loro Resistenza”.
Giovanni Amenta
Festa della Liberazione
RECUPERARE, FARE RIVIVERE STORIA E MEMORIA E’ UN DOVERE SOCIALE
Mi sia consentito ricordare il 25 Aprile, e, nel contempo, invitare a non cadere nella provocazione della destra revisionista. La migliore celebrazione della Resistenza è comportarsi in modo che le sue finalità non siano tradite. Tutto questo, senza mai violare la propria coscienza, senza mai cedere il diritto per opportunità, senza mai accettare il meglio a danno del bene altrui. La Resistenza, continua nel rifiuto della violenza, nell’azione per la libertà di tutti i popoli, che non ha aggettivi e confini. Continua nell’impegno per la pace, che non è una concessione ma un diritto che non si delega a nessuno e che è il problema principe del genere umano.
E con umiltà voglio riportare un pensiero di Giovanni Paolo II “L’umanità non può dimenticare gli uomini e le donne che in ogni paese offrirono la vita per la causa giusta della dignità del genere umano. Essi affrontano la morte da vittime inermi offerte in olocausto, o difendendo in armi la propria esistenza. Resistettero per non opporre violenza a violenza, odio contro odio, ma per affermare un diritto e una libertà per sé e per gli altri, anche per i figli di chi allora era oppressore. Per questo furono martiri ed eroi. Questa fu la loro Resistenza”.
Giovanni Amenta
Mi scuso per l'errore della data, trattasi di mero errore di battitura!
Certo che qualche amico lo farà notare comunque,cordialità e felicità.G.A.
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/politica/saluti-romani-alemanno/15.html
guardate le foto col saluto romano in campidoglio..
siamo in pericolo. emergenza democratica.
Mai come in questo momento storico,bisogna difendere quello che il 25 aprile rappresenta per (tutto) il popolo italiano.La libertà di pensiero e di parola è e deve essere sempre difesa. Oggi con le scelte politiche (vedi l'elezione del sindaco di Roma e il presidente della Camera dei Deputati il quale come primo messaggio ha detto che sarà una legislatura che modificherà la costituzione) ritengo che è tutto a rischio, soprattutto perchè il garante è il "nano" il quale pensa principalmente a un interesse personale. Auguri a tutti e non abbassiamo mai la guardia.
f.to Pilo
Quello che è successo a Torino (bandiere bruciate) come lo definite? Poi vi chiedete perchè la gente vota berlusconi. Basta ma non vi siete accorti che la gente vi ha buttato fuori dal parlamento?
geppo ha detto...
Quello che è successo a Verona come lo definisci? fare populismo è facile ...
allora secondo il tuo modo di ragionare tutti i ragazzi di destra sono dei deficienti picchiatori e assassini?
secondo me no!
Quello che è successo a Verona lo definisco esattamente come lo definisci tu. Volevo semplicemente dire che il pericolo purtroppo sta a destra come a sinistra e che queste persone forse prendono solo a pretesto la loro militanza politica.