di Gioacchino Tiralongo

Berlino, ieri o ieri l'altro.

Prologo


Notizie italiane disgraziatamete lette sui giornali della stampa estera e commentate con stranieri e italiani all'estero, tra l'esterrefatto e il divertito.

In Italia l'altro ieri un oleificio ha chiesto i danni alle famiglie degli operai morti nell'oleificio.

Dopo la serie interminabile di morti sul lavoro, questa notizia suona grottesca (è la prima parola che mi è venuta).

Ma Prodi prima e Berlusconi dopo, poi di nuovo Prodi e poi di nuovo Berlusconi.... non hanno fatto niente!

I commissari del lavoro non sono aumentati, e ad ogni nuovo morto dicono che la legge che c'è già è buona! “Dovrebbe solo essere rispettata”.
“Io non riesco a capire perchè” - dice Mara, italiana 36 anni a Berlino da 15.

Il ragazzo di Mara, un tedesco con in tasca la tessera dell' SPD, commenta:
“Ho l'impressione che in Italia si discuta solo della fedina penale del Presidente della Banda Bassotti.”

Io replico:

“Ma cosa abbiamo fatto di male gli italiani (penso anche al fatto di esserci trovati in panchina Donadoni) per essere amministrati così male, parlo sia da parte della destra sia dalla sinistra, tanto, ormai nei “panini” del TG1 non si distinguono più.
In Italia se Cuffaro viene condannato per favoreggiamento alla mafia “senza favoreggiare” non è buono per fare il Presidente ma è buono per fare il Senatore”.

“amazing” sussurra la bellissima ragazza danese.

Serge: (i francesi sono sempre quelli che ci bastonano più forte)

“Anche i bambini si incazzano se quando giocano, uno di loro cambia le regole per favorire se stesso! Voi invece avete il Presidente del Consiglio che si cambia le regole e se le rifà come gli pare e piace”. “Putain”!

Epilogo

Una volta quando eri all'estero e sentivano che eri Italiano, e, per giunta Siciliano come me, ti dicevano sempre “mafia” “spaghetti” e “mandolino”.
Ora invece ti dicono “mafia”, “monnezza” e Berlusconi”.

Gioacchino Tiralongo

5 commenti

  1. Anonimo // 1 luglio 2008 alle ore 23:15  

    negli paesi europei quando un giornalista scrive un articolo su qlc politico che combina casini ( anche solo se raccomanda qualcuno) il politico chiede scusa e si dimette! in italia è il giornalista che deve chiedere scusa! in paesi come USA francia, spagna,inghilterra ecc..se qlc imprenditore commette qualche reato va in galera! in italia la pena massima è la presidenza del consiglio! in altri paesi è il giudice che stabilisce l'esito del processo, in italia invece è lo stesso imputato a scrivere la legge! nonostante tutto ciò c'è ancora chi dice fORZA ITALIA!

  2. Anonimo // 10 luglio 2008 alle ore 12:16  

    Caro Tiralongo,
    dunque? I suoi interventi sul blog riflettono la classica mentalità sinistroide, di quelli che si piangono addosso. Lei cosa ha fatto nella sua vita? Oltre a stare parcheggiato nelle università pubbliche magari alle spalle della collettività ? Quante volte ha lavorato in vita sua? Lei sembra esattamente uno di quelli che non avendo fatto nulla nella sua vita pretende di illuminare la collettività, magari in cerca di qualche posto di lavoro garantito e sovvenzionato dal danaro pubblico. Chieda ai suoi amici li in Germania se i sindacati, visto che lei parla delle morti sul lavoro, sono screditati come quelli italiani...che vivono di sovvenzioni pubbliche e non presentano neanche un bilancio...si informi prima di parlare

  3. Anonimo // 10 luglio 2008 alle ore 13:40  

    caro anonimo che pena mi fai, sono un amico di gioacchino non mi firmo come hai fatto tu ti dico solo che gioacchino ha solo 26 anni laureato da 4 specializzato da 2 e' sta finenendo un master sulle politiche del lavoro e globalizzazione master finanziato da una associazione che fa capo alle nazioni unite l'ilo di ginevra. penso alla tua faccia che ancora e' molto giovane ti ricordo che gioacchino ha un padre operaio e una sorella di 25 anni laureata e quasi specializzata sono andati avanti entrambi con la borsa di studio ed entrambi vincitori per merito di erasmus l'uno a madrid l'altra a parigi vuoi che vanno avanti solo i figli di papa'. ti ho risposto in quanto molto amico di gioacchino, ma il tuo commento non meritava nessuna risposta. prima di scrivere penza.

  4. Gioacchino Tiralongo // 10 luglio 2008 alle ore 17:13  

    anonimo, anonimo significa che non hai le palle per mettere la tua faccia sopra le sentenze che ami sparare comodamente, seduto sulla poltrona di casa tua.
    io sono consapevole che scrivendo su un blog comunico il mio pensiero a chi ha voglia di leggere ciò che mi frulla in testa.
    ovviamente mi espongo a critiche e giudizi ma ho la buoma abitudine di metterci la faccia e la firma.
    tu invece tiri i tuoi odiosi sassolini e poi nascondi la mano.
    cosadovrei risponderti?
    se fossi grillo ti manderei a fanculo siccome non sono beppe preferisco astenermi da ogni sorta di commento, uno che non si firma si commente da solo.

  5. Anonimo // 11 luglio 2008 alle ore 19:16  

    Le vostre considerazioni non appaiono proprio brillanti.
    Il problema qui non è chi sono io.
    Ma chi credete di essere voi. Lei signor Tiralongo non fa altro che lamentarsi, si piange addosso. Ma non ha risposto alla mia domanda: quanto del suo tempo libero ha speso in attività lavorativa?
    Quanto del suo tempo libero in attività politica?
    Lei è siciliano, dovrebbe sapere che dalle nostre parti se ne sentono di chiacchiere.
    Invece di atteggiarsi a intellettuale esiliato, come del resto che non le appartiene, venga in Sicilia a SPENDERE le sue energie ed il suo tempo per cambiare le cose se proprio crede ritiene che sia tutto una merda.
    La saluto

Lascia un commento