di Gioacchino Tiralongo

Quando, in questi giorni associo con più frequenza la parola “fascista” a questo governo disegnato dal nano malefico a sua immagine e somiglianza, intendo dire che la democrazia è ferma sui viali o se preferite i sofismi: "a puttane".

Un articolo di Ugo Magri sulla Stampa di oggi - come se ce ne fosse bisogno - mi ha messo ancora di più in paranoia.
Stiamo vivendo una emergenza democratica suonata in do maggiore a colpi di decreti legge.
Si parla di riforma Gelmini, di lodo Alfano, di legge sull'immigrazione etc etc. Ma in realtà questi “provvedimenti” sono decreti legge, frutto di scelte prese a un tavolo da Pippo, Minni, Topolino e zio Paperone Nano. Le leggi promulgate in sei mesi, dacché il Cavaliere è tornato in sella, sono 42 di cui: 41 i decreti e le proposte del governo, una sola iniziativa parlamentare andata a segno per istituire la commissione Antimafia. Nemmeno la maggioranza riesce a dire la sua. Appena ci prova, mette un veto il governo.

Scrive Magri: “Percorri i corridoi di Montecitorio, i saloni di Palazzo Madama, e ti colpisce lo sguardo spaesato degli onorevoli, l’aria frustrata che accomuna rappresentanti di destra e di sinistra. Sono quasi un migliaio (952), succhiano alla collettività un miliardo e mezzo di euro l’anno, si limitano ad apporre il timbro”.

Il parlamento è diventata l'arena dell'attesa, si attende che il consiglio di amministrazione... pardon il consiglio dei ministri decida rapidamente cose.....
Addirittura il nano malefico si è vantato di una riunione durata 5 minuti, e poi Napoli bibidibobididu è tornata pulita come casa mia.

Ci fu un tempo in cui veniva celebrata la «centralità» del Parlamento. Lì nascevano e morivano i governi, lì si forgiavano le alleanze, lì si rovesciavano le manovre economiche, li si rispettava l'opposizione (che tra l'altro esisteva ancora).

Oggi stiamo correndo un rischio grandissimo una Emergenza Democratica reale!
Mentre le famiglie, gli studenti protestano per la porcata Gelmini il governo sordo e arrogante continua a fare i porci comodi suoi.
Se il parlamento non parla più, a me non resta che appellarmi alla società civile.

Resistere resistere resistere?
No!!!
Lottare Lottare Lottare!!!

con cordialità
Gioacchino Tiralongo

2 commenti

  1. Salvatore Vaccarella // 30 ottobre 2008 alle ore 10:26  

    Dopo la legge elettorale che esclude preferenze nominali, un altro esempio di "freedom and democracy" come dice il Cavaliere Ruffiano all'ormai quasi uscente (finalmente) presidente Bush.
    E non hai parlato degli aumenti di stipendi dei parlamentari! Cettu, abbuccannucci soddi pi starisi muti semu tutti apposto.. E IO PAGO!!

  2. Anonimo // 1 novembre 2008 alle ore 09:36  

    oggi leggo su televideo di una intervista a licio gelli ex collega della p2 del ns presidente del consiglio dove dichiara che la ns italia non puo' essere che governata solo ed esclusivamente da berlusconi, perche' non provare a intervistare anche toto' riina e bernardo provenzano due ottimi amministratori di cosa nostra per sentire come la pensano anche loro. mi fermo qui!

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