di Gioacchino Tiralongo
Silvio Berlusconi e' il premier piu' provinciale della storia d'Italia. Lui che viene da Milano e si ispira al commendator Zampetti (quello dei ragazzi della 3a C) ieri ha incontrato il presidente del Brasile el senor Lula, una persona seria, che sarà rimasta basita nel vedersi presentare i cinque brasiliani del milan esposti come vacche da esibizione davanti alla stamoa.
Gli ha voluto fare una sorpresa presentandogli i suoi "dipendenti". Il nano, proprio non riesce proprio a fare a meno di inciampare nellla onnipresente trappola del conflitto di interesse che lo tiene sospeso come il ragno nella sua abnorme tela costruita con i legami torbidi che qui non stiamo a sciorinare.
La battuta su Obama, più che provinciale è gravissima, un segnale di profondo disagio culturale del nano, in qualsiasi altro Paese un premier non avrebbe mai pronunciato simili aberrazioni e, se proprio dopo aver alzato troppo il gomito, uno avesse detto una boiata del genere, l'opinione pubblica lo avrebbe divorato, massacrato messo alla gogna.
In Italia no! in Italia è normale!
ed io penso che ci sia molto da riflettere.
Gioacchino Tiralongo
Poooovero piiiiicolo Silvio! Ma perchè lo trattiamo sempre male? Che fa di tanto strano quest'omino qui? Scusatemi... Ma dove lo troviamo un altro che tenga alta la bandiera della Repubblica delle Banane così alla perfezione?
Eppure...
Tutto il mondo ci guarda e ride, chissà perchè... W l'Italia!
ormai berlusconi viaggia alla media di una gaffe internazionale a settimana... io sono straconvinto che lui ci faccia ma a volte le sue iniziative personali mi spiazzano talmente tanto da mettere in crisi anche le mie più consolidate certezze.
..menomale che c'è Gioacchino che porta le parole del "manifesto" su avolablog, sennò chi gliele farebbe leggere ai compaesani??
ti saluta a
stuppa
La battuta di Berlusconi su Obama, pessima battuta, è scomparsa dai pensieri della maggior parte degli italiani il giorno stesso che è stata pronunciata in quanto son ben altre le cose che interessano e preoccupano. Chiarisco che la mia intenzione non è quella di difendere Berlusconi volevo solamente far riflettere sul fatto che questo modo di fare politica fatto di insulti quotidiani,tra l'altro peggio delle sue battute, al Presidente del Consiglio non avrà mai il consenso della gente ma lascia solo il tempo che trova.
Cordialmente.
Da destra a sinistra passando per il centro, bugiardi e fannulloni sono ovunque. Non perdetevi la puntata di EXIT
giustamente sono altre le cose che preoccupano...
ma la cosa preoccupante è che uno che fa tante gaffe, alla fine un pò ci sarà o no??? e io devo farmi governare da uno che incontrando un capo di stato straniero si confonde se si sta presentando come rappresentante del governo italiano o come presidente del Milan?
tanto per gli italiani questa è spakkiusanza che gli fa acquistare popolarità... non capiscono che è l'ennesima buffonata.
Credo che ormai siate tutti d'accordo con me nel pensare che al nostro caro Presidente del Consiglio spetti di diritto uno spazio tutto suo sulla trasmissione televisiva ZELIG.
Con tutto il rispetto per gli altri comici del programma di Bisio, dove lo troviamo un simile "fenomeno da baraccone" che della sua spontaneità ne fa un'arma letale?
Comunque mi sorge lo stesso un dubbio: ma non è che Berlusconi, da sempre consumatore di lampade solari abbronzanti, si sia convinto che Obama abbia deciso di emularlo prima della sua corsa alla Casa Bianca?
In tal caso dovremmo tutti chiedere scusa al buon Silvio per le cattiverie dette sul suo conto in questi dieci giorni e rendergli invece onore riconoscendo che il neo Presidente americano ha saputo copiare le strategie estetiche del nostro Premier, visto che è andato incontro a un successo stratosferico.
fortunatamente qualcuno segnala ai poveri avolesi confinati in un mondo senza "manifesto" i casi di plagio operati ai danni del suddetto quotidiano.
che spettacolo, che spettacolo!!
c'è l'anonimo delle 13:02 (15 novembre) che mi fa scompisciare dalle risate.
stuppa divertita
mi scuso con gabriele polo per aver dimenticato di citarlo.
gioacchino