Il Presepe Popolare Vivente sarà fruibile al pubblico nei giorni 25 e 26 dicembre e 6 gennaio, dalle ore 15,00 alle ore 20,00.

Inoltre, tutti i giorni dal 24 dicembre al 6 gennaio, è possibile visitare la mostra della casa "ro massaru", "ra tissitura" e di attrezzi dell'antica cultura contadina iblea.

via | cavagrande

n.1

4 commenti

  1. Anonimo // 25 dicembre 2008 alle ore 21:31  

    Il Presepe di Natale è una bellissima tradizione. Ma anche quest'anno la scelta del luogo è incommentabile!!!!!

  2. Anonimo // 27 dicembre 2008 alle ore 15:03  

    Sono stato a vedere il presepe ad Ispica e li i personaggi del presepe lavorano realmente...Ad Avola antica invece lavoravano in pochi...Come succede del resto nella nostra amministrazione e con i nostri (anzi, vostri)assessori...inoltre il presepe porta gente in centro ad ispica e questa gente spende (io e i miei amici abbiamo preso "solo" 8 caffè). Ad Avola quale beneficio da il presepe? e soprattutto a chi? al Comune? risposta sbagliata...provate voi ad immaginare a chi...Una bellissima tradizione? mah...un bellissimo modo pi mangiari e fari mangiari...perchè il Comune non utilizza i campi liberi e tramite l'assessorato allo spettacolo e al turismo non fa un progetto li dove i costi sono a carico del comune e pure i ricavi? come sarebbe bello vedere un'amministrazione che lavora per i cittadini e per avola anzichè per gli amici degli amici e gli assessori...ma vabbè è solo utopia...

  3. Anonimo // 27 dicembre 2008 alle ore 16:37  

    il presepe è una bellissima tradizione solo che si mantiene anche la tradizione della ricotta calda...mi spiego meglio, per assaggiare un pò di ricotta devi aspettare un'eternità a meno che non 6 come in quella famosa pubblicità della banca in cui devi essere " amico di socio, collega di socio, socio di socio ecc ecc..."

  4. Anonimo // 27 dicembre 2008 alle ore 16:58  

    Si chiama conflitto d'interessi: è quella roba per cui chi fa le leggi su assicurazioni ha una compagnia di assicurazione, dà i contributi per il digitale terrestre e ha un gruppo televisivo e un fratello che commercializza decoder, raddoppia l'iva a un concorrente nel campo delle pay tv per favorire una sua azienda, etc., etc., etc....La maggioranza degli italiani sbuffa a sentirsi ripetere queste due paroline...cosa volete che dica per 15.000 euro? Eppure c'è ancora chi si indigna, chi denuncia, chi pensa che ci si debba occupare della cosa pubblica non per interessi personali ma per il bene di tutti. Li chiamano idealisti, "don chisciotte", fessi, sono solo cittadini...citoyen si diceva durante la rivoluzione francese. Sarebbe bello se tutti ci chiamassimo semplicemente così: cittadini.

    Un fesso.

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