Di bello c'è che è orecchiabile



Buona domenica.

3 commenti

  1. Anonimo // 19 aprile 2009 alle ore 09:07  

    Ho ascoltato l’ultimo CD dei Nomadi “Allo Specchio”.
    Musica e testi fantastici.
    Consiglio di ascoltare “Il Ballo della sedia” che bene si addice alla situazione politico amministrativa del nostro comune.

    Questo il testo:
    Un passo avanti due di lato tre passi indietro e poi
    Ti piazzi dritto al centro proprio quello che tu vuoi
    E non hai mai paura tanto il cuore non ce l’hai
    Di non dire ciò che pensi ma di far quello che vuoi
    E allora avanti che per adesso comandi tu
    Giri a destra poi a sinistra in tondo fino a che
    Ti trovi la poltrona quella più adatta a te
    E con gesti misurati pensi cento volte
    E mediti anche stavolta li ho fregati con un ballo della sedia
    E allora vanti che per adesso comandi tu
    Non ti devi preoccupare quel che cerchi lo sai
    Di gente da fregare ne hai
    Il signore della sedia comunque sarai
    Vedrai vedrai vedrai.

    Bello sto brano

  2. Giovanni Mazzone // 19 aprile 2009 alle ore 11:45  

    Spero che il video sia vecchio di almeno 20 anni, così come a quell'epoca risalgono i fatti più recenti ivi rappresentati.
    In caso contrario non si potrebbe che biasimare l'ignoranza (nel senso di sconoscere) degli autori circa l'evoluzione dei partiti e movimenti politici intervenuta medio tempore.
    Il secolo scorso ha sancito l'irrimediabile condanna di ogni forma di totalitarismo, dapprima quello di tipo fascista e poi, molto più recentemente, quello di tipo comunista.
    La contrapposizione tra il blocco orientale e quello occidentale è caduta insieme al muro di Berlino.
    Far risorgere dalle ceneri vecchi e superati stereotipi ideologici in un acclarato e consolidato contesto di condiviso spirito democratico vuol dire essere fuori dall'attualità e ricercare nel passato morto e sepolto inesistenti ragioni della propria esistenza nel panorama politico.
    Oggi i veri problemi, sui quali forse potrebbe essere utile discutere per cercare di lasciare una società migliore di quella che abbiamo trovato, sono la falsa democrazia (drogata dal clientelismo che per favorire Tizio calpesta i diritti di Caio) e la concentrazione delle forze politiche al centro dello scacchiere, con conseguente appiattimento delle posizioni e scomparsa delle forze di opposizione.
    Altro che fascismo o comunismo ed allergia al rosso o nero!
    Giovanni Mazzone

  3. Anonimo // 20 aprile 2009 alle ore 11:58  

    perchè il problema deve essere altro? se sei fascista non puoi rispettare le istituzioni democratiche. rispetti i padroni. i tuoi padroni. se sei fascista e governi l'italia questo è un problema. è il problema.

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