di Nino Campisi

Motivi di lavoro, mi hanno tenuto lontano dal "Di Pasquale", dove oggi l'Avola ha battuto il Priolo con le reti di Intagliata e Sirugo.

Una sorta di impegno che ormai mi lega alla squadra e ai lettori di AvolaBlog mi ha comunque indotto ha segnalare ugualmente alla redazione ciò che ha caratterizzato la partita di oggi prendenso spunto dalla cronaca di Luca Nigro, nel sito ufficiale dell'Avola Calcio.

Una gara molto bella, a tratti nervosa, che ha visto l'Avola subito "spedito" con tre limpide occasioni da gol nei primi 10 minuti con Sirugo, Miraglia, e Ferro. Tuttavia gli ospiti alla prima azione di attacco al 24° si portano in vantaggio con Alfano, lo stesso che nella partita di andata segnò la rete della vittoria dell'allora Priolo ultimo in classifica.

Come ho già detto non ero presente in tribuna ma immagino che in quel momento al Di Pasquale è apparso lo spettro di quella partita maledetta. L'Avola reagisce perchè la vittoria di oggi è importante e non puo farsi intimidire da un modesto Priolo, con un'unica credenziale: rievocare lo "spauracchio" dell'andata, ma questo non può bastare ed emerge un nervosismo con giocate dure che l'arbitro Gambuzza di SR lascia correrre, propiziando l'espulsione del nostro Marziano e dell'ospite Amenta, che al duplice fischio, imboccando la via del sottopassaggio "arrivano" alle mani, e da quel che se ne dice in giro,il mini raund pugilistico è stato vinto da Marziano. Nella ripresa gli uomini di De Leo danno inizio ad un vero e proprio assedio alla porta di Sastri, e al 50° ci prova Randazzo con una punizione che lambisce il palo.

Al 59° arriva il pareggio con Intagliata che con "una delle sue" dalla tre quarti penetra la difesa avversaria e si presenta davanti a Sastri che tenta l'uscita, ma il piatto destro di "mitraglia" lo aveva già battuto. Aumenta la pressione dell'attacco avolese, e tre minuti dopo Messina si vede ribattere sulla linea un colpo di testa che aveva già superato Sastri - che non ha il tempo di riprendersi - e Catania lo chiama in causa con un forte tiro che non può trattenere, ma Sirugo è rapidissimo e corregge in rete siglando il goal vittoria con il tripudio del pubblico, tanto che il simpaticissimo NUZZO DI MARIA, reduce della "vecchia guardia" dell'epoca Nuzzo Grande: Sviene!

Una vera dimostrazione di flagello causato da "Attila". La partita finisce con Nuzziddu salvo e i tre punti in tasca che sono serviti per accorciare la classifica sul S.Croce che ha pareggiato.

Classifica:
  • R. Generali 64
  • S. Croce 63
  • Avola 60
Mancano solo due partite, dopo la sosta della prossima settimana si va a Catania contro la Ragazzini e l'ultima in casa contro il S. Croce.

A voi tutte le ipotesi !!

14 commenti

  1. Anonimo // 22 marzo 2010 alle ore 22:26  

    Le facciamo queste ipotesi? oppure meglio di no.Aspetto solo di svegliarmi da questo sogno

  2. Anonimo // 23 marzo 2010 alle ore 10:54  

    Mettere in evidenza l'espulsione di Marziano dicendo che ha vinto il raun pugilistico non è una bella cosa per il calcio Questo serve per incoraggiare i giocatori a fare a botte

  3. Anonimo // 23 marzo 2010 alle ore 11:09  

    Sono parole che volano in giro,oppure Nuzzo è svenuto veramente?

  4. sognatore ma non troppo // 23 marzo 2010 alle ore 12:25  

    nuzziddu taliaia u cielu e dicia ma è iornu o nottu...viru i stelli!!! bum... nterra! ahahahahah meno male che si è ripreso subito. Grande Nuzzo.

  5. Anonimo // 23 marzo 2010 alle ore 20:46  

    come al solito non viene messo mai in evidenza in questo blog,il lavoro della tifoseria,ovvero l'arma segreta dell'avola,ma ci siamo abituati SEGUACIAVOLA .,NON CI FERMERETE MAI!

  6. Anonimo // 23 marzo 2010 alle ore 21:51  

    mha senza parole x quello ke avete fatto...la ruota gira

  7. Anonimo // 24 marzo 2010 alle ore 09:27  

    Parte del commento è stato censurato dalla redazione. Si prega di moderare i termini e di non essere offensivi

    mio compare tu ti stai sbagliando di grosso, infatti scrivi quello che ti pare.......per prima cosa il tuo bomber intagliata, ********************* ,ha dato una gomitata sul labbro al capitano del priolo mentre quest'ultimo proteggeva una palla ormai fuori(2 punti sul labbro in ospedale).......seconda cosa quando è finito il primo tempo tuo compare marziano si è tolto la maglia è all'improvviso a tradimento gli ha alzato le mani senza motivo(forse perche sapeva che con lui in campo l'avola non avrebbe avrebbe vinto la partita perche il 4 del priolo è un fenomeno vero e proprio tanto che al vostro bomber non lo ha fatto muovere........terza cosa che ci facevano tutte quelle persone della "sicurezza" cioe ricca e compagnia bella a bordo campo a minacciare i guardalinee,il portiere del priolo? bohhhhhh.........quarta cosa come poteve festeggiare convinti una vittoria falsata dato che ci avete minacciato dall'inizio alla fine, avete buttato fuori il nostro fenomeno.....e noi a secondo tempo non abbiamo giocato proprio? lo sapete che giochiamo veramente a calcio 11 contro 11 con le regole normali e senza minacce perdevate come all'andata ma evidentemente i maiali a confronto sono signori...........ah dimenticavo quinta cosa come mai a fine partita marziano all'improvviso a tradimento si è partito contro il nostro capitano? forse sempre per il discorso che è un *******........ma tranquilli la ruota gira........

  8. Sportivo Avolese // 25 marzo 2010 alle ore 10:43  

    Redazione, non ho parole.
    Da una lato tagliate un commento da un priolese e lo invitate a moderare i termini e non essere offensivo (non possiamo giudicare se lo era realmente, visto il pezzo "censurato");
    per contro fate passare senza problemi un commento di uno pseudo-tifoso avolese (quello del 24 marzo 2010 21.39) che senza troppi giri di parole (" Ad Avola o punti in campo o punti nel labbro sempri punti ana siri") inneggia tranquillamente alla violenza.
    Ripeto, non ho parole!!!!

  9. AvolaBlog // 25 marzo 2010 alle ore 11:46  

    Sportivo Avolese: purtroppo alcuni dettagli sfuggono, spesso importanti. Ci affidiamo sempre alle segnalazioni degli utenti via email o nei commenti come in questo caso.

    Rimosso il commento precedente che inneggiava esplicitamente alla violenza. Grazie per aver attenzionato la problematica.

  10. Anonimo // 25 marzo 2010 alle ore 12:18  

    buon giorno,sono Marziano,visto che per te(anonimo)sono un coniglio o ho aggredito a tradimento qualcuno,vediamoci dove e quando vuoi tu e ne parliamo di persona solo entrambi guardandoci negli occhi...
    Grazie certo di un tuo invito...

  11. Nino Campisi 1958 // 25 marzo 2010 alle ore 18:41  

    All'anonimo del 24 marzo ore 9,27.Nel calcio esiste una regola anche se non è scritta,ed è quella del "gomito".Difensori e attaccanti lo usano, quando non ne possono più del suo diretto avversario che molto spesso assume atteggiamenti non regolari.I più furbi eludono il controllo dell'arbitro.Se Intagliata lo ha fatto ha avuto le sue buone ragioni ed è stato pure furbo.A S.Croce,Sirugo prese una gomitata dal suo difensore e cadde a terra stramortito,eppure non successe nulla.Che Intagliata sia un bomber penso che non ci sono dubbi,e che a Priolo ci fosse un fenomeno non lo sapevo.Ero fermo al Barcellona,e non quella "Pozzo di Gotto",ma quell'altra,dove un certo Messi dicono sia un fenomeno.Ce ne uno anche a Priolo?

  12. Nino Campisi 1958 // 26 marzo 2010 alle ore 16:57  

    All'anonimo del 24 marzo 9,27. Il tuo commento lascia pensare che sei quell'individuo che ha scavalcato la rete ed è stato identificato dalla Polizia.Hai parlato di persone che hanno minacciato il guardalinee ed il portiere.Fra queste persone nomini Ricca.Sappi che quando si nominano persone o si denunciano dei fatti,non ci si può nascondere dietro l'anonimato,per cui se hai da dichiarare qualcosa di vero fatti riconoscere perchè i ragazzi sono pronti al dialogo.E'cosa molto strana che un guardalinee che si sente minacciato non notizia l'arbitro,e non vengono presi provvedimenti.I commenti non sono uno sfogo di rabbia.Se "mio compare",(cosi inizia iol tuo commento) è rivolto a me,(autore dell'articolo)sappi che non sono tuo compare

  13. Giacomo // 27 marzo 2010 alle ore 01:27  

    premetto che a seguito di un incidente ho abbandonato il mondo del calcio ai primi del '94, dopo aver militato nelle trafile dell'avola, fino ad allora per 10 circa, dai tempi degli esordienti a seguire, tempi dove parole come lealtà, fraternità, passione e soprattutto disciplina, erano le vere ed uniche regole non scritte che avevano ancora un forte valore e ad onor del vero, non mi pare di ricordare quella del gomito o che sono mai esistiti motivi, cattivi o buoni che dir si voglia, che autorizzavano o ancor peggio giustificavano altre pratiche violente, quali gomitate, pugni minacce e quant'altro.
    Scusate, ma stiamo ancora parlando di calcio, o l'avete confuso con la lotta libera.
    Ricordo ancora le parole di ziu turiddhu cancemi, cosi lo chiamavamo, al campo vecchio durante gli allenamenti, quando invitava qualche elemento guasto ad allontanarsi dopo recitive occasioni, dicendogli; mi dispiace ma non venire piu, il calcio è un gioco dove c'è una palla che con i piedi si deve mandare a rete, tutto il resto non c'entra niente col calcio e chi fa queste cose vuol dire che non è tagliato per questo sport.
    Fatta la premessa e rifacendomi a queste parole, vorrei aggiungere che il calcio è solo questo, il vero calcio intendo e nient'altro, e chi si adopera con altre strane pratiche o se vogliamo regole non scritte, che siano in ogni caso diverse da questo, come diceva u ziu turiddhu cancemi, non è tagliato per il calcio, poi volendo, li possiamo chiamare fuoriclasse, fenomeni, etc., ma poco cambia.
    Saluti a tutti.

  14. Nino Campisi 1958 // 27 marzo 2010 alle ore 22:34  

    La regola non scritta che ho accennato,e cioè quella del gomito,non è una conferma di ciò che il calcio deve essere.Lealtà,fraternità e soprattutto disciplina,purtroppo hanno sempre fatto parte del calcio sporadicamente.E'una cruda realtà,ma chi ha giocato al calcio lo sa benissimo.Scene scandalose vengono messe in atto in ogni partita nei più ambiti palcoscenici del calcio nazionale ed internazionale.Purtroppo questa è la realtà.L'unica cosa che rimane da fare,è invitare tutti i protagonisti ad abbassare i toni e vivere le partite in modo sereno.Non lo so se può bastare

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