di Salvatoe 'Nino' Paternò

La settimana scorsa è stata approvata, dal Consiglio Comunale, la variante alla perimetrazione delle zone R6 e R8;

Si tratta di un provvedimento (oggi dovuto?) che dichiara non sanabili 52 edifici compresi fra la zona di Pantanello ed il Dolmen. Ad alcune domande, chi di competenza, dovrebbe dare precise risposte, ad esempio:

  • Perché non è stato mantenuto l’impianto originario della variante al PRG che recepiva per intero i piani di recupero?
  • Chi, e perché, ha manifestato all’assessorato regionale, durante l’iter di approvazione del PRG, la volontà di modificare i piani di recupero?
  • E' opportuno, dopo oltre trent’anni che la gente abita in quelle case - e aver pagato gli oneri della sanatoria - dichiararne (ora) la insanabilità?
  • I proprietari degli immobili sono stati informati dell’atto deliberativo, o ne verranno a conoscenza quando ormai sarà troppo tardi?
  • Si è pensato alle conseguenze a cui dovranno far fronte i cittadini interessati?

Forse sarebbe stato meglio destinare le stesse (molto scarse) energie, a disposizione dell’amministrazione, per risolvere alcune problematiche idonee a creare opportunità di lavoro, come ad esempio lo snellimento delle (nostre) procedure edilizie e la problematica relativa all’ampliamento del centro storico.

Arch. Paternò Salvatore

17 commenti

  1. Anonimo // 23 maggio 2010 alle ore 09:22  

    Nino è assurdooooooooooooooooo.
    Occorre subito un manifesto che informi la cittadinanza.
    L'opposizione deve far sentire la sua voce.
    La gente deve da subito costituire un comitato a difesa delle proprie case.
    VERGOGNA !!!!!!!!!!!!!!!!!
    SINDACO, GIUNTA COMUNALE, DIMETTETEVI !!!

  2. FURNITTO.COM // 23 maggio 2010 alle ore 09:41  

    Non conosco le cause di questa modifica al regolamento edilizio, ma presumo che tale area possa essere interessata da fenomeni di dissesto idrogeologico e che quindi tale area ricada nella carta regionale di rischio che mi pare sia stata varata negli anni novanta; ad ogni modo se così fosse le alternative sono le seguenti: risarcire gli abitanti dei "pochi" oneri versati e cominciare a "scappare" in casa in affitto in quanto i rischi per la sicurezza possono essere elevati (vedi S.Fratello), oppure che la regione provveda urgentemente a finanziare un progetto di consolidamento del terreno in modo da risanare tali aree (iter sicuramente lungo ma efficace). Ripeto che non conoscendo le cause del provvedimento, avenzo solo ipotesi. In bocca al lupo.

  3. Anonimo // 24 maggio 2010 alle ore 14:05  

    A me pare che Lei faccia solo TERRORISMO PSICOLOGICO.Quello che dice:è falso e tendenzioso.Lo faccia sapere Lei ai cittadini interessati da questa catastrofe annunciata.Poi venga al comune,e chieda un confronto diretto con l'assessore al ramo e gli uffici competenti.Le sue sono solo MISTIFICAZIONI,in quanto Lei essendo un addetto ai lavori,non si capisce bene dove vuole andare a parare.

  4. Arch. Salvatore 'Nino' Paternò // 25 maggio 2010 alle ore 12:19  

    Per l’anonimo del 24 maggio 2010 14.05

    Stimatissimo signor anonimo, invece di essere offensivo, perché non pubblica la delibera con gli allegati, in modo da dimostrare che faccio TERRORISMO PSICOLOGICO e MISTIFICAZIONI? (io purtroppo non ho il file, altrimenti lo avrei pubblicato)

    Il confronto, invece di farlo all’assessorato fra quattro mura e in privato, facciamolo in questa sede, con la garanzia del controllo democratico della rete, perché io non appartengo a partiti e/o potentati.

    Dove voglio andare a parare? dove vuole andare il signor Nino Campisi, Maria Grazia Caruso, Giovanni Amenta, Lauretta Rinauro e tanti altri, anche molti anonimi, che hanno a cuore il futuro di questa città.

    La DEMOCRAZIA E’ PARTECIPAZIONE, Lei ha forse paura della DEMOCRAZIA?

    Arch. Paternò Salvatore

    p.s.: mi devo aspettare qualche altro segnale?

  5. anonimo // 25 maggio 2010 alle ore 14:10  

    Il bene della città è prezioso quando non si hanno altri tipi di interessi.Non sto dicendo che Lei li abbia;ma non bisogna fare disinformazione.Tutto quello che ha fatto l'assessore Campisi, va nell'interese di tutti.

  6. cittadino onesto // 25 maggio 2010 alle ore 18:00  

    Grazie a questo provvedimento , chi fino ad oggi,pur essendo proprietario(sulla carta),se verrà approvato anche a Palermo;i lotti che non sono stati edificati, avranno la possibilità di poterlo fare.Non è affatto vero che,i ricadenti in quella fascia non potranno sanare i propri immobili. (è l'esatto contrario).
    Quindi,sig. Paternò:cerchi di essere più ottimista e meno di parte.Oggi mi sento di ringraziare il sindaco Barbagallo,perchè finalmente ci mette nelle condizioni(chi come me è proprietario di un lotto ,di potersi costruire la propria casa senza ricorrere ai PALAZZINARI).
    Bisogna riconoscere con onestà intellettuale,quando ci sono cose che vanno nell'interesse di TUTTI, e non di pochi.
    GRAZIE BARBAGALLO!!!!!!!!

  7. Anonimo // 26 maggio 2010 alle ore 00:16  

    Nsumma... si pò leggiri sta delibera???
    Chiedo ai curatori del blog, vista l'importanza dela questio, di attivarsi e provvedere a pubblicare la stessa o un link. grazie.

  8. Anonimo // 26 maggio 2010 alle ore 09:21  

    Signori qua si scende nel ridicolo, due + due fa quattro non quarantotto.
    Lo stesso consigliere Alia ha ammesso che la situazione è critica, che "teoricamente" (non so cosa voglia dire teoricamente, provate a spiegarlo a gente, come me, che in questo momento non può fare nessun intervento a casa propria) le case andrebbero demolite.
    Non solo, il consigliere Alia ha anche detto che secondo lui non c'è nessun problema, perchè i cittadini potrebbero fare ricorso al TAR (tanto sarà tutto alle spese dei cittadini, che problema c'è). VERGONGA !!!!!!!!!

  9. Fabrizio Alia // 27 maggio 2010 alle ore 00:27  

    Segnalo un link che dovrebbre permettere di comprendere, a chi non ci riesce, quale sia la reale protata del problema per le 52 abitazioni (raccomando in particolare un'attenta lettura di pagina 3)
    Il C.C. ha solo normato urbanisticamente gli agglomerati A6 ed A8 assimilandole alle zone B (RB6 ed RB8).


    http://www.movia.it/cesdima/Giurisprudenza_Marittima_Amministrativa/117.pdf

  10. anonimo // 27 maggio 2010 alle ore 14:09  

    Ma l'arch. Paternò che fine ha fatto?Ci spieghi nei dettagli cosa accadrà in futuro se la regione dovesse approvare il citato provvedimento.A quanto mi risulta saranno tutti che ne beneficeranno.

    Forse è meglio ringraziare Barbagallo.

  11. Anonimo // 27 maggio 2010 alle ore 21:57  

    come sempre apprezziamo la lezione di un grande urbanista come il geom. pardon architetto Nino Paternò. l'essere stato un simpaticone dei politici ha accresciuto l'onnipotenza e l'esaltazione dell'Io. la connivenza ha fatto il resto (nebbia in val padana) in tutti gli "studi comunali" pardon "Uffici Comunali". il c'ero anchio a lacerare e rigirare le carte su cui è disegnato il piano regolatore ha lasciato il posto ai consigli sul come fare, sul come agire e su come indirizzare. ma se un bel giorno lo specchio su cui ci riflettiamo inziasse a parlare il fuggi fuggi sarebbe generale (anche rimato pensa tu). ha parlare di demolizioni, di buttare fuori di casa la gente, di cattive costruzioni ecc. ecc. ha solo lo scopo di denigrare il lavoro degli altri, e se si leva l'appunto dalla sua mente allora l'attuale amministrazione sta lavorando sucuramente bene. so per certo che questa piccola chiaccherata non sarà pubblicata ma ho la soddisfazione che almeno tu l'hai letto (avvocato)!

  12. Anonimo // 28 maggio 2010 alle ore 10:25  

    @ F. Alia:
    in attesa di leggere sta delibera, io ancora non capisco... mi spieghi meglio.... :-)
    Dalla sentenza del TAR linkata cosa si dovrebbe capire, che gli edifici a meno di 150 metri dal mare non sono sanabili?? Allora nun mi pari ca siano "solo" 52 abitazioni, o no??

  13. cittadino onesto // 28 maggio 2010 alle ore 18:07  

    Il silenzio assordante da parte di qualcuno;fanno pensare che finalmente ad Avola non saranno i soliti PALAZZINARI a costruire appartamenti e speculare sulla pelle dei cittadini AVOLESI onesti.
    Forse , arch. Paternò, anche stavolta ha perso una buona occasione per tacere.

    Grazie a questo sindaco che rende giustizia ai più deboli.

  14. Arch. Paternò Salvatore // 29 maggio 2010 alle ore 10:22  

    Premessa:

    probabilmente alcuni non hanno letto bene il mio intervento iniziale (forse perché accecati da qualcosa che mi sfugge) e non hanno capito che l’unica mia critica, nei confronti di questa amministrazione, riguarda la tempistica e l’avere sprecato energie, ripeto molto limitate, che sarebbe stato meglio usare per dare respiro all’edilizia.

    Preciso che ritengo sbagliato avere deliberato ora su un argomento tanto delicato, per i seguenti motivi:

    1) L’assessorato ai beni culturali con circolare n°7/2008 ha revocato la precedente circolare del n° 3 del 16.02.2006 perché la Corte Costituzionale, con sentenza n° 367 del 7.11.2007, ha dato origine alle modifiche del Decreto Legislativo n° 42/2004

    2) L’assessorato territorio e ambiente, rispondendo con le note 51286/2009 al comune di Noto fra l’altro afferma: “ ….. si prende atto di quanto espresso in una recente pronunzia giurisprudenziale sulla sanabilità o meno delle opere abusive realizzate nella fascia dei 150 metri dal mare secondo cui emerge un nuovo criterio di valutazione……. Cioè nell’ipotesi in cui a causa della saturazione urbanistica di detta fascia verrebbe a mancare il presupposto per l’applicazione incondizionata della norma….”

    3) Ancora l’assessorato territorio e ambiente con nota di prot. 12509/2010, inviata al comune di Palma di Montechiaro, al comune di Terme Vigliatore, alle province di TP, PA, e AG, ribadisce lo stesso criterio, consentendo addirittura la costruzione di nuove edifici, qualora ci fossero lotti interclusi (citando la sentenza del TAR – CT sez.1 n° 695/2006)

    Ritengo opportuno riportare uno stralcio della sentenza del TAR – PA. Sez. 1 n° 531/2009 (di venti anni più giovane rispetto a quella citata da Fabrizio):

    ………Risulta, invece, fondata nei termini di seguito precisati la seconda delle censure dedotte nel primo dei ricorsi all’esame, con la quale parte ricorrente lamenta che la Soprintendenza non abbia tenuto conto della circostanza (positivamente verificata dalla relazione di C.T.U.) che l’area ricadente tra la battigia e la costruzione è stata interessata da un piano di recupero adottato dall’amm.ne comunale che ha impresso alla stessa una destinazione edilizia di “zona di completamento”, incompatibile con le finalità proprie dell’art. 15 l.r. n. 78/1976.

    Osserva, infatti il Collegio che – a fronte di un copiosissimo orientamento giurisprudenziale attestato su posizioni di assoluto rigore nell’applicazione del vincolo di in edificabilità assoluta discendente dall’art. 15, lett. A) l.r. n. 78/1976 e del divieto di sanatoria delle opere abusivamente realizzate nella fascia dei 150 metri dal mare sancito dall’art. 23 l.r. n. 37/1985 – è dato rilevare qualche pronunzia che – a fronte di peculiari situazioni giuridico-fattuali – ha inteso escludere l’automatismo nell’applicazione del divieto di edificazione/sanatoria nelle ipotesi nelle quali il fine proprio di tale divieto risulti in concreto non più realizzabile………


    Da quanto sopra risulta evidente che stà cambiando, già nella giurisprudenza, ma anche nei vari assessorati, il modo di affrontare e risolvere la problematica relativa alle edificabilità legale e abusiva riguardante le coste !!.

    Al cittadino onesto voglio soltanto precisare che, con i piani di recupero (anche il n° 6 ed il n°8 ) approvati dal buon sindaco dott. Corrado Vaccarsi nel 1987 si poteva edificare perfettamente e per tale motivo, con l’approvazione dell’assessorato, furono riportati, con le stesse norme tecniche e perimetrazioni, all’interno del PRG.

    Arch. Paternò Salvatore

  15. Anonimo // 29 maggio 2010 alle ore 10:38  

    Caro Nino ma non dare conto a gente che non capisce niente e fà solo commenti di carattere politico. A quel cittadino che si definisce "onesto" forse è accecato dalla sua simpatia politica verso questa amministrazione e quindi non si accorge di quello che gli succede attorno, "onesto" guarda attentamente chi sono i palazzinari che stanno costruendo adesso e ti renderai conto delle cazzate che scrivi. SVEGLIA si dorme!!!!!!!!!

    Cittadino Attento

  16. cittadino onesto // 29 maggio 2010 alle ore 14:15  

    Errare è umano,perseverare è diabolico.
    Ringraziamo l'arch. Paternò che, con dovizia e minuziosità,cerca senza riuscirci, di convincerci di un provvedimento sbagliato solo per la tempistica,ma che nei contenuti condivide. Ma non le pare che,qualcuno evidentemente è andato a Palermo per farsi consigliare bene su tutta questa vicenda?
    Il comune di Avola,sarà il primo a farsi riconoscere (SANATO) sotto questo profilo,proprio perchè ha giocato d'anticipo. Ai LUMINARI di (URBANISTICA),mi permetto di dire;aspettate l'esito, prima di sputare sentenze INAPPELLABILI, di GIUDICI infallibili.
    Grazie ancora sindaco.

  17. Nino Campisi 1958 // 30 maggio 2010 alle ore 22:43  

    Dice bene l'architetto Paternò nel rispondere all'anonimo che si preoccupa di chissà dove Paternò vorrebbe andare a parare.Credo che tutti vorremmo indirizzarci verso un buon futuro per questa città,rispettando le regole ed evitare contraccolpi che servono solo a disorientare gente come me, che magari non è ben informata in materia di Piano Regolatore.Inviterei tutti ad essere riflessivi, tralasciando inutili diatribe di natura politica, che sicuramente non servono per il buon futuro sperato.

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