Il Comitato avente la funzione di osservatorio per garantire nel nostro territorio il diritto alla salute dei cittadini, composto da rappresentanti delle seguenti organizzazioni:Comitato Rita Borsellino- Avola, Consiglio Pastorale Cittadino- Avola, Associazione Famiglie Italiane- Avola, Circolo ARCI-Avola, Federazione Verdi-Avola, Associazione Superabili-Avola, Consulta Giovanile- Avola, Società dell’Allegria-Avola, ha preso atto dell’ulteriore aggravamento della situazione a seguito della decisione dell’Assessorato Regionale di non realizzare i servizi di UTIC e di Rianimazione a suo tempo programmati. Nel quadro di siffatta situazione, in considerazione del fatto che l’Ospedale di Avola si trova nella condizione di non poter garantire le forme di assistenza basilare alla cittadinanza, come già anticipato nel manifesto “C’era una volta l’Ospedale di Avola”, il Comitato ha ritenuto di promuovere un incontro con S.E. il Prefetto per valutare se si stanno verificando situazioni di interruzione di pubblico servizio in campo sanitario, con il Sindaco di Avola e con il Presidente del Consiglio Comunale per un esame congiunto della situazione. Il Comitato chiama alla mobilitazione e all’impegno concreto tutte le forze politiche, sociali e culturali per la salvaguardia del diritto alla salute di tutti i cittadini
...E' ARRIVATO IL MOMENTO DI DIRE BASTA...CARI CONCITTADINI, ADESSO DOBBIAMO MOBILITARCI TUTTI AFFINCHE' NON CI VENGA TOLTA IN MANIERA BALORDA E DEFINITIVAMENTE QUELLO CHE CI SPETTA...

Fateci sapere che ne pensate, dite la vostra e da qui iniziamo una lotta che non vuole avere nessun colore politico se non quello dell'amore verso la nostra città e l'ardore di far valere i nostri diritti. Lasciamo da parte interessi e rancori personali e di colore. Ognuno sa se e quando ha sbagliato, adesso bisogna ripartire tutti insieme nell'interesse comune.
Grazie

2 commenti

  1. Anonimo // 14 agosto 2007 alle ore 16:35  

    L’OSPEDALE DI AVOLA MUORE
    I nostri concittadini, finché non vengono toccati dal problema sanità, mostrano un atteggiamento di indifferenza. Purtroppo, è necessario dire che, la situazione ( rischio chiusura reparti del nostro Ospedale) è molto grave e di ciò bisogna sentitamente ringraziare i politici che recentemente hanno amministrato il nostro Comune e consapevolmente hanno determinato tale situazione. Per non fare un torto a nessuno, si può affermare che anche le forze politiche ( non gli uomini) appena insediatesi hanno gravi responsabilità. Il problema è sotto gli occhi di tutti ma nessuno prende una posizione. Tutti, a parole, hanno ben amministrato.
    LE COLPE SONO DEI CITTADINI CHE SI AMMALANO E DISTURBANO MEDICI E PERSONALE PARAMEDICO.
    Colgo l’occasione per ringraziare tutto il personale dell’Ospedale che, nonostante le notevoli carenze, continua a prodigarsi per offrire un servizio decente ai cittadini.
    Infine un sentito invito agli amministratori passati e presenti ad essere finalmente con i cittadini che non si possono permettere una SANITA’ PRIVATA.

  2. garibaldi // 22 agosto 2007 alle ore 18:14  

    CI VORREBBE UNO SCOSSONE. FINALMENTE IL COMITATO CI PROVA.

    Durante la recente competizione elettorale gli amministratori comunali e provinciali, i senatori e i deputati (molti eletti con i voti degli Avolesi),dal pulpito di Piazza Umberto I, scagliavano terribili anatemi contro chi si permetteva di avanzare dubbi sul futuro dell’ospedale.
    Con modi rassicuranti, ribadivano: “non appena la regione siciliana avrà risolto il problema del debito della sanità, l’ospedale di Avola-Noto sarà rilanciato”.
    “Avrà subito l’Utic e la rianimazione (che dovevano già essere in funzione da 5 anni ) e le carenze di personale e d’attrezzature saranno rapidamente colmate.”.
    “Parola d’onorevoli dicevano: noi siamo sicuri, abbiamo avuto assicurazioni dai fedeli vertici dell’azienda sanitaria di SR e dall’assessore regionale alla sanità”.
    Conclusa la competizione elettorale, tutti i maggiorenti della politica siracusana, dimenticando gli impegni presi e le promesse fatte, hanno pensato bene di prendersi una tonificante pausa.
    Cosa mai può essere più tonico di una bella dormita? Poche cose probabilmente!
    Pertanto i nostri carissimi politici hanno deciso di farsi un lungo sonno, anzi meglio, di andare in letargo e come i ghiri (animali simili ai topi che si rintanano per parecchi mesi, quando vanno in letargo) sono di colpo spariti .
    Il loro lungo sonno è stato allietato da un inverosimile sogno: ad Avola, come per miracolo, vi era un meraviglioso Ospedale, funzionante e ben attrezzato, simile agli ospedali “del continente”.
    Dopo parecchi mesi di sonno e di sogni, il risveglio è stato assai amaro, infatti, la realtà ha riservato ai notabili della politica siracusana una crudele sorpresa :

    L'OSPEDALE DI AVOLA E NOTO STAVA PER CHIUDERE!

    Da quanto si è potuto sapere, dai pochi dipendenti ospedalieri disponibili ad aprir bocca, il mancato rinnovo dei contratti
    (a termine) di molti medici ed infermieri ha determinato una gravissima mancanza di personale ed una pesante riduzione delle attività sanitarie ed il rischio
    (anche a detta di molta stampa informata) di chiusura dell’ospedale.


    GRAVISSIMA E'LA CARENZA DI MEDICI E/O DI INFERMIERI NELL'OSPEDALE

    AD AVOLAI REPARTI INTERESSATI SONO:

    Medicina
    Chirurgia
    Pronto Soccorso
    Anestesia
    Laboratorio Analisi
    Radiologia
    Psichiatria
    Endoscopia
    Cardiologia


    A NOTO I REPARTI INTERESSATI SONO:

    Geriatria
    Lungodegenza
    Chirurgia
    Ortopedia
    Ostetricia
    Pediatria
    Pronto Socorso
    Anestesia
    Laboratorio Analisi
    Radiologia


    MOLTE SONO LE ATTIVITA' SANITARIE RIDOTTE O CHIUSE:

    • I Reparti di Oculistica e di Otorinolaringoiatria in agosto non fanno ricoveri perché vengano chiusi per ferie. Anche al di fuori dalle ferie e dalle feste gli stessi reparti sono chiusi il sabato e la domenica.



    • Sono stati soppressi i nuovi servizi ambulatoriali per le gestanti attivati, ad Avola e a Noto, dall’ostetricia ed assicurati dai 3 medici a cui non sono stati rinnovati i contratti.



    • E’ stata cancellata la guardia attiva di 24 ore al giorno nel reparto d’ostetricia di Noto.



    • I servizi forniti dal laboratorio d’analisi, dalla radiologia, dalla tac risentono fortemente dalla mancanza di personale, e sono erogati con lentezza.



    • La tac dimessa dell’ospedale di Lentini ( perché tecnologicamente superata) è stata cortesemente installata all’ospedale di Noto, ma non è ancora funzionante, nonostante i lavori siano stati completati da tempo.

    ""--Per lo smontaggio, il trasporto, la ristrutturazione dei locali e l’installazione all’ospedale di Noto della tac usata, e per tutti gli impianti necessari, sono stati spesiparecchi soldoni.
    Le solite voci di corridoio assicurano che l’ausl non ha speso un euro perchè tutto è stato gentilmente offerto dalla ditta che ha vinto l’appalto della modernissima tac di Lentini.
    Se questo fosse vero, sarebbe inevitabile domandarsi perché una ditta che vince una gara, per una Tac in un altro Ospedale, dovrebbe
    sborsare tanti soldi per piazzare un ferrovecchio a Noto?--""




    • Il servizio di endoscopia di Avola è a gran rischio di ridurre la sua attività se il personale medico in scadenza(o già scaduto?) non sarà riconfermato.

    ""--Se questa eventualità dovesse verificarsi verrebbe al solito penalizzata l’attività ambulatoriale convenzionata?--""




    • I posti di lungodegenza, sono stati dimezzati per fare spazio a quel che è rimasto del reparto di chirurgia di Noto, chiuso per carenza di personale.

    ""--Nella scelta di assistere nello stesso reparto malati chirurgici e pazienti lungodegenti
    è stato valutato il rischio di trasmissione d’infezioni dai pazienti di lungodegenza,spesso affetti da piaghe da decubito infette, ai malati chirurgici?--""




    • La mancanza degli anestesisti rianimatori negli ospedali di Avola e di Noto è così grave da non permetterne la guardia attiva 24 ore su 24, come invece dovrebbe essere, a garanzia di una rapida assistenza in caso d’urgenza.

    ""--Tutto ciò è legale?--""



    NESSUN OSPEDALE PUO' SOPPRVVIVERE CON UN NUMERO COSI' ESIGUO DI MEDICI, INFERMIERI,E TECNICI SANITARI.
    DA MOLTO TEMPO, INFATTI, PER DIMINUIRE LA SPESA, L'AUSL NON OCCUPA TUTTI I POSTI DISPONIBILI IN ORGANICO E RINNOVA SOLO IN PARTE I CONTRATTI SCADUTI.
    CIO' POTREBBE DETERMINARE, NEL PROSSIMO FUTURO LA TOTALE PARALISI DELL'OSPEDALE.

    ""--La situazione attuale consente di erogare tutte le prestazioni sanitarie richieste dai LEA (livelli essenziali d’assistenza) rispettando i tempi previsti?
    Data la situazione, i dubbi sono tanti.--""


    A PRESTO LA SECONDA PUNTATA

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