di Daniele Calvo
Vista l'importanza economica, sentiremo parlare spesso dell'argomento porto turistico;
infatti alcuni giorni fa, in merito a questa vicenda, abbiamo assistito sulla stampa, ad uno scontro tra l'attuale Sindaco Barbagallo e l'ex Sindaco Di Giovanni. Se da una parte Barbagallo afferma che la vicenda è stata condotta in maniera inefficente e maldestra, dall'altra parte invece Di Giovanni, ribatte dicendo che l'attuale amministrazione sta agendo in malafede. A questo punto viene lecito chiedersi: qual'è la verità?
Su questo delicato argomento, vorrei leggere il parere dei cittadini; per maggiore correttezza, riporto in questo blog le parti più significative dei comunicati stampa del 30 dicembre 2007 e del 2 gennaio 2008, nei quali sono intervenuti rispettivamente l'attuale Sindaco Barbagallo e l'ex Sindaco Di Giovanni.
Barbagallo: "tale vicenda è stata condotta in maniera inefficente e maldestra. Il progetto approvato dalla conferenza dei servizi nel gennaio 2007, prevedeva una seconda fase di affidamento ad un'altra ditta per l'elaborazione del progetto definitivo. Ma da gennaio a maggio dell'anno scorso l'amministrazione precedente non ne ha affidato la progettazione definitiva a quella ditta. Quel progetto prevede l'area portuale nel settore demaniale. E fin qui ci siamo. Però il progetto che prevede la creazione di strutture alberghiere a monte dell'area demaniale, privata, non capisco come avrebbe potuto essere approvato. Nel progetto della Conferenza dei servizi, s'intravede una unitarietà di fondo, che approva un'area turistico-alberghiera sul terreno dei privati, mentre il porto sull'area demaniale: ovvio che ciò non potesse andare. Il progetto dovrà ritornare alla Regione. Ma non sarà approvato dall'assessorato al Teriitorio. Adesso la Cappa deve dirci come vorrà proseguire e se ha la proprietà dei terreni a monte dell'area portuale. Se quei suoli sono stati già acquistati, l'iter è in discesa, altrimenti dovranno spiegare in quale maniera intendono andare avanti. Se avessi seguito la strada tracciata dai miei predecessori, avrei bloccato l'opera per i prossimi trent'anni".
Di Giovanni: "mi chiedo se ci si trovi di fronte a pochezza amministrativa, malafede politica o a precisi interessi che si intendono perseguire a discapito del bene comune. Non si poteva invitare la società vincitrice della prima fase di gara a redigere il progetto definitivo del porto, per la semplice ragione che pendeva un ricorso da parte della società concorrente F.N. al Tar di Catania, dallo stesso rigettato solo a maggio 2007. Entrambi i progetti concorrenti, prevedevano interventi a terra, al di fuori dell'area demaniale, peraltro previsti non solo dal PRG, ma soprattutto dal piano regolatore del porto. Tali strumenti, associati ad un minimo di conoscenza in materia urbanistica, dovrebbero aiutare Barbagallo, sol che voglia, a capire come il progetto possa essere approvato. Il parere favorevole del demanio, limitatamente alle aree demaniali, è un fatto più che ovvio e nessuno aveva chiesto o preteso che andasse oltre le sue competenze. Secondo Barbagallo si intravede una unitarietà di fondo, ed è proprio l'unitarietà del progetto a garantire la possibilità dell'intervento. Il capo dell'amministrazione, non può limitarsi a dire "A me interessa costruire il porto", ma ha il preciso dovere di chiarire come intende procedere per non compromettere, alla ricerca di strade dubbie o soluzioni improponibili, il lavoro fin'ora svolto. Da queste risposte la città capirà le vere intenzioni dell'amministrazione in carica e la concreta possibilità di vedere realizzato il porto turistico".
Vista l'importanza economica, sentiremo parlare spesso dell'argomento porto turistico;
infatti alcuni giorni fa, in merito a questa vicenda, abbiamo assistito sulla stampa, ad uno scontro tra l'attuale Sindaco Barbagallo e l'ex Sindaco Di Giovanni. Se da una parte Barbagallo afferma che la vicenda è stata condotta in maniera inefficente e maldestra, dall'altra parte invece Di Giovanni, ribatte dicendo che l'attuale amministrazione sta agendo in malafede. A questo punto viene lecito chiedersi: qual'è la verità?
Su questo delicato argomento, vorrei leggere il parere dei cittadini; per maggiore correttezza, riporto in questo blog le parti più significative dei comunicati stampa del 30 dicembre 2007 e del 2 gennaio 2008, nei quali sono intervenuti rispettivamente l'attuale Sindaco Barbagallo e l'ex Sindaco Di Giovanni.
Barbagallo: "tale vicenda è stata condotta in maniera inefficente e maldestra. Il progetto approvato dalla conferenza dei servizi nel gennaio 2007, prevedeva una seconda fase di affidamento ad un'altra ditta per l'elaborazione del progetto definitivo. Ma da gennaio a maggio dell'anno scorso l'amministrazione precedente non ne ha affidato la progettazione definitiva a quella ditta. Quel progetto prevede l'area portuale nel settore demaniale. E fin qui ci siamo. Però il progetto che prevede la creazione di strutture alberghiere a monte dell'area demaniale, privata, non capisco come avrebbe potuto essere approvato. Nel progetto della Conferenza dei servizi, s'intravede una unitarietà di fondo, che approva un'area turistico-alberghiera sul terreno dei privati, mentre il porto sull'area demaniale: ovvio che ciò non potesse andare. Il progetto dovrà ritornare alla Regione. Ma non sarà approvato dall'assessorato al Teriitorio. Adesso la Cappa deve dirci come vorrà proseguire e se ha la proprietà dei terreni a monte dell'area portuale. Se quei suoli sono stati già acquistati, l'iter è in discesa, altrimenti dovranno spiegare in quale maniera intendono andare avanti. Se avessi seguito la strada tracciata dai miei predecessori, avrei bloccato l'opera per i prossimi trent'anni".
Di Giovanni: "mi chiedo se ci si trovi di fronte a pochezza amministrativa, malafede politica o a precisi interessi che si intendono perseguire a discapito del bene comune. Non si poteva invitare la società vincitrice della prima fase di gara a redigere il progetto definitivo del porto, per la semplice ragione che pendeva un ricorso da parte della società concorrente F.N. al Tar di Catania, dallo stesso rigettato solo a maggio 2007. Entrambi i progetti concorrenti, prevedevano interventi a terra, al di fuori dell'area demaniale, peraltro previsti non solo dal PRG, ma soprattutto dal piano regolatore del porto. Tali strumenti, associati ad un minimo di conoscenza in materia urbanistica, dovrebbero aiutare Barbagallo, sol che voglia, a capire come il progetto possa essere approvato. Il parere favorevole del demanio, limitatamente alle aree demaniali, è un fatto più che ovvio e nessuno aveva chiesto o preteso che andasse oltre le sue competenze. Secondo Barbagallo si intravede una unitarietà di fondo, ed è proprio l'unitarietà del progetto a garantire la possibilità dell'intervento. Il capo dell'amministrazione, non può limitarsi a dire "A me interessa costruire il porto", ma ha il preciso dovere di chiarire come intende procedere per non compromettere, alla ricerca di strade dubbie o soluzioni improponibili, il lavoro fin'ora svolto. Da queste risposte la città capirà le vere intenzioni dell'amministrazione in carica e la concreta possibilità di vedere realizzato il porto turistico".
Daniele Calvo
Alleanza Nazionale
Alleanza Nazionale
Innanzitutto da apprezzare l'esposizione dei fatti da parte dell'autore dell'intervento (neutro) fornendo l'integrale dichiarazione dei due soggetti sindaco ed ex sindaco che si contendono "il sapere" sulla soluzione per portare avanti l'iter amministrativo del porto!
Consigliere Calvo lodevole il suo intento, ma credo che non siano sufficienti le dichiarazioni delle parti(che si contestono l'iter seguito!!!) per dire, chi dei due sia nella giusta strada.
Ritengo sia utile, invece acquisire conoscenza degli atti che le due parti rispettivamente si contestano e verificare le problematiche messe in campo, per questo non vedrei male la richiesta della creazione di una commissione conoscitiva di consiglieri comunali.
Perchè diventa necessario avere conoscenza diretta e ampia su un'opera così importante per la città, oltre che come consiglieri esercitate il vostro ruolo conoscitivo ed ispettivo!
Il vero problema non è chi ha ragione ma raggiungere l'obiettivo della realizzazione del Porto e il consiglio comunale può e deve essere parte attiva nelle opere essenziali per lo sviluppo della città!Con cordialità G.A.
La verità caro Daniele è che su questa annosa vicenda si sta giocando un penoso teatrino volto a confondere la cittadinanza.
Di giovanni ha messo tutto il suo impegno ,e ciò va riconosciuto, ma purtroppo l'iter scelto ossia quello del project finanzing è pieno di insidie; i privati infatti non possono usufruire di corsie giuridiche preferenziali e per questo i tempi si allungano; se si considerano le controversie nate tra le 2 società e i contrasti interni all'interno del centrodestra è ottimistico pensare che la famigerata posa della prima pietra dovrà attendere a lungo.
Per il bene del paese sarebbe invece opportuno mettere da parte le questioni personali e collaborare tutti, in primis Di Giovanni, ma anche i precedenti amministratori di centrosinistra, affinchè quanto fatto non venga perduto.
Ci sono questioni cruciali per un paese, nei riguardi dei quali ciascuno di noi dovrebbe mettere da parte le proprie spoglie politiche e collaborare nell'interesse collettivo.
Veramente più che di "dichiarazione integrale" io credo di capire che il consigliere Calvo, della cui neutralità non nutro alcun dubbio, parla di "parti più significative dei comunicati stampa del 30 dicembre 2007 e del 2 gennaio 2008".
Per il contenuto dei due comunicati, oltre ad una gran confusione che il distratto osservatore tende a fare, mi sembra di assistere ad un prosieguo di campagna elettorale, che ovviamente riguarda sempre e solo esponenti del centro destra.
Mi sembra di vedere i "capponi di Renzo", i quali, ignari della fine che dovevano fare (spennati) a casa dell'avvocato Azzeccagarbugli, durante il tragitto continuavano a beccarsi.
Se solo, in mezzo a loro, ci fosse un terzo incomodo................
Ma la sinistra ad Avola esiste ancora?
Saluti, Renato.
caro daniele come ben sai ho presentato la mia prima interrogazione sul porto e non sarà l'ultima,al consiglio comunale la risposta dell'assessore Caruso è stata non tanto esauriente, infatti in aula consigliare lui non ha fatto altro che un escursus del lavoro della precedente amministrazione poi è intervenuto il sindaco è ha giustamente manifestato dubbi sulla concessione dei terreni a suo avviso dei privati alla Cappa per la costruzione dei complessi turistici proplema al quanto complicato; ma non è propio così! perchè i terreni che ha citato l'attuale sindaco sono gia stati inseriti nel PRG è sono per la costruzione di questi benedetti complessi turistici e alberghieri , poi c'è da dire che Di giovanni a seguito la strada della legge burlando ed ha avuto parere favorevore dalla regione invece cefalu' con il projet financial ha dovuto rifare tutto l'iter. in poche parole oggi l'amministrazione deve chiedere alla Cappa di redigere il progetto definitivo,e non perdere tempo!!!!
Seby Baccio
alleanza Nazionale
Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti.
Trovo legittime le parole del signor Amenta, in effetti le loro dichiarazioni, non favoriscono di certo le teste già confuse dei cittadini. Considerevole anche la proposta di una commissione conoscitiva di consiglieri comunali, dobbiamo essere noi per primi a spronare l'amministrazione.
Caro Salvo hai ragione, il project finanzing è pieno di insidie, ma al momento sembra essere l'unico sistema che ci dà la concreta possibilità, di intravedere la realizzazione di quest'opera.
Questa vicenda, non deve diventare teatro di scontri, perchè la realtà economica del nostro paese, ci obbliga ad abbandonare la politica dei litigi e di chi deve prendersi a tutti i costi i meriti, c'è soltanto bisogno come diceva Salvo di collaborazione.
Di Giovanni ha messo tutto il suo impegno, Barbagallo deve fare altrettanto (sono sicuro che si impegnerà), non importa chi avrà fatto meno e chi avrà fatto più, di certo per vedere realizzato, ciò che oggi è solo un sogno (porto), diventa essenziale affrontare il problema lasciando da parte il rancore verso il nemico politico che ti ha preceduto.Saluti
Daniele Calvo
Alleanza Nazionale
Quoto :
Questa vicenda, non deve diventare teatro di scontri, perchè la realtà economica del nostro paese, ci obbliga ad abbandonare la politica dei litigi e di chi deve prendersi a tutti i costi i meriti, c'è soltanto bisogno come diceva Salvo di collaborazione.
Questo è ciò che mi auguro realmente - per il porto come per tutte le altre opere che riguardino lo sviluppo della nostra cittadina.
La collaborazione e il confronto politico su temi del genere sono auspicabili ma non sempre realizzati.
A volte invece la collaborazione politica si evolve nella sua peggiore degenerazione - il consociativismo trasformista.
Avola ne è l'esempio e ricorda un pò certi scenari nazionali qudripartitici forse oggi troppo dimenticati.
Spero di aver reso l'idea.
sottoscrivo dalla prima parola all'ultima quanto ha scritto Corrado.
saluti
Gioacchino Tiralongo
Caro Corrado, credo fortemente in questo progetto, sono certo che Barbagallo farà in modo di non far divenire questa vicenda teatro di scontri politici.
Personalmente sul porto, darò fiducia al Sindaco e a F.I., su tutti gli altri ho i miei seri dubbi. Tutto dovrà essere svolto con la massima limpidezza, altrimenti la mia fiducia verrà a mancare. Sono consapevole che siamo nel mezzo di una vicenda articolata, ed è per questo che bisogna essere cauti. L'attuale stato mi porta a condividere il metodo adottato dal Sindaco, il quale tende a sviluppare ogni singolo passaggio con la massima attenzione. Sono fiducioso, staremo a vedere. Saluti
Daniele Calvo
Alleanza Nazionale