Venerdì 08/02/2008, ore 20:30, Centro Giovanile Avola, V.le Piersanti Mattarella. Ingresso gratuito
Questo film-documentario ripercorre con l'aiuto di numerose testimonianze, la storia del programma tv della Guzzanti, Raiot, prima voluto e poi censurato da RaiTre. Più che un film 'contro Berlusconi' è un film che si interroga su quale sia la definizione di satira e sulla effettiva libertà di informazione nel nostro Paese. Sgombriamo subito il campo da un equivoco: proprio chi sostiene il governo del Polo dovrebbe gioire di un documentario 'alla Michael Moore' come questo. Infatti con la sua libera circolazione nelle sale porta acqua al mulino di chi sostiene che l'allontanamento di Biagi dalla tv pubblica è stato solo una messa a riposo per raggiunti limiti d'età e che in Italia non esiste alcuna censura preventiva. Di fatto la Guzzanti (che si compiace non poco del suo 'caso' e non rinuncia mai fino alla fine a ritornarvi anche quando sembra pronta ad allargare lo sguardo sul complesso della situazione della comunicazione in Italia) non lesina critiche neppure alla sinistra. Colpevole, a suo dire, di eccessiva compiacenza nei confronti del Cavaliere. Quello che Moore aveva solo accennato riguardo alla debolezza dei Democratici americani qui emerge in modo palese e trova una sua icona nel volto dell'attuale Presidente di garanzia della Rai Petruccioli e nel suo annaspare alla ricerca di risposte plausibili. "Di' qualcosa di sinistra" gli urlerebbe un passionale Moretti. La Guzzanti, in questo caso, sembra invece più compiaciuta del suo estemporaneo 'Blob' in quello che resta comunque un documento che stimola la discussione e il confronto.
Questo film-documentario ripercorre con l'aiuto di numerose testimonianze, la storia del programma tv della Guzzanti, Raiot, prima voluto e poi censurato da RaiTre. Più che un film 'contro Berlusconi' è un film che si interroga su quale sia la definizione di satira e sulla effettiva libertà di informazione nel nostro Paese. Sgombriamo subito il campo da un equivoco: proprio chi sostiene il governo del Polo dovrebbe gioire di un documentario 'alla Michael Moore' come questo. Infatti con la sua libera circolazione nelle sale porta acqua al mulino di chi sostiene che l'allontanamento di Biagi dalla tv pubblica è stato solo una messa a riposo per raggiunti limiti d'età e che in Italia non esiste alcuna censura preventiva. Di fatto la Guzzanti (che si compiace non poco del suo 'caso' e non rinuncia mai fino alla fine a ritornarvi anche quando sembra pronta ad allargare lo sguardo sul complesso della situazione della comunicazione in Italia) non lesina critiche neppure alla sinistra. Colpevole, a suo dire, di eccessiva compiacenza nei confronti del Cavaliere. Quello che Moore aveva solo accennato riguardo alla debolezza dei Democratici americani qui emerge in modo palese e trova una sua icona nel volto dell'attuale Presidente di garanzia della Rai Petruccioli e nel suo annaspare alla ricerca di risposte plausibili. "Di' qualcosa di sinistra" gli urlerebbe un passionale Moretti. La Guzzanti, in questo caso, sembra invece più compiaciuta del suo estemporaneo 'Blob' in quello che resta comunque un documento che stimola la discussione e il confronto.
Organizzato da:
Associazione Baci di Musica
Patrocinio del Comune di Avola
Assessorato alle Politiche Giovanili
Assessorato alla Cultura
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