Riceviamo (i nomi delle associazioni sono citate in fondo) e con piacere ripubblichiamo il seguente appello.
APPELLO PER UN VOTO LIBERO DAI CONDIZIONAMENTI DELLA MAFIA E DEL MALAFFARE POLITICO
Alla vigilia di un fondamentale momento della vita democratica del nostro Paese, in cui siamo chiamati a eleggere i nostri rappresentanti, le associazioni firmatarie della presente lettera aperta, impegnate in più iniziative sul tema della legalità, invitano i cittadini ad una grande attenzione per quei fenomeni atti ad impedire ed ostacolare il libero esercizio del voto; contestualmente chiedono alla magistratura ed alle Forze dell’Ordine di indagare sulla trasparenza dell’origine del consenso.
Avendo registrato da più parti l’allarme su presunte modalità di acquisizione del consenso poco chiare e tali da invalidare il meccanismo di rappresentatività, garante dello stato democratico, rivolgiamo un appello chiedendo ai cittadini una cosciente attenzione al voto ed ai presidenti di seggio e agli scrutatori di vigilare sulle operazioni di spoglio, nel quadro di un processo volto alla formazione e alla selezione di nuove classi dirigenti.
La mafia, da sempre purtroppo, ha avuto un ruolo significativo nella formazione delle rappresentanze istituzionali, controllando e raccogliendo voti, partecipando direttamente o in forma mediata alle competizioni elettorali attraverso perverse alleanze con settori politici senza scrupoli. E pertanto chiediamo con forza un decisivo intervento delle Forze dell’Ordine e della magistratura, affinché tengano in grande considerazione nella loro attività investigativa e repressiva i rischi di contaminazioni e di ingerenze della criminalità all’interno di una competizione elettorale frettolosa e sommersa.
Cittadinanza e politica sono legate a doppio nodo da una relazione fiduciaria; la prospettiva di un nuovo rapporto fra politica e società è la vera posta in gioco di queste elezioni.
La lotta alla mafia prescinde da ogni logica di appartenenza partitica. È tempo di rendersi conto che la richiesta di candidati e di voti non compromessi va ben oltre la questione morale.
Strappare la politica al suo connubio con la criminalità organizzata non è una scelta etica, ma una necessità di vitale autodifesa.
APPELLO PER UN VOTO LIBERO DAI CONDIZIONAMENTI DELLA MAFIA E DEL MALAFFARE POLITICO
Alla vigilia di un fondamentale momento della vita democratica del nostro Paese, in cui siamo chiamati a eleggere i nostri rappresentanti, le associazioni firmatarie della presente lettera aperta, impegnate in più iniziative sul tema della legalità, invitano i cittadini ad una grande attenzione per quei fenomeni atti ad impedire ed ostacolare il libero esercizio del voto; contestualmente chiedono alla magistratura ed alle Forze dell’Ordine di indagare sulla trasparenza dell’origine del consenso.
Avendo registrato da più parti l’allarme su presunte modalità di acquisizione del consenso poco chiare e tali da invalidare il meccanismo di rappresentatività, garante dello stato democratico, rivolgiamo un appello chiedendo ai cittadini una cosciente attenzione al voto ed ai presidenti di seggio e agli scrutatori di vigilare sulle operazioni di spoglio, nel quadro di un processo volto alla formazione e alla selezione di nuove classi dirigenti.
La mafia, da sempre purtroppo, ha avuto un ruolo significativo nella formazione delle rappresentanze istituzionali, controllando e raccogliendo voti, partecipando direttamente o in forma mediata alle competizioni elettorali attraverso perverse alleanze con settori politici senza scrupoli. E pertanto chiediamo con forza un decisivo intervento delle Forze dell’Ordine e della magistratura, affinché tengano in grande considerazione nella loro attività investigativa e repressiva i rischi di contaminazioni e di ingerenze della criminalità all’interno di una competizione elettorale frettolosa e sommersa.
Cittadinanza e politica sono legate a doppio nodo da una relazione fiduciaria; la prospettiva di un nuovo rapporto fra politica e società è la vera posta in gioco di queste elezioni.
La lotta alla mafia prescinde da ogni logica di appartenenza partitica. È tempo di rendersi conto che la richiesta di candidati e di voti non compromessi va ben oltre la questione morale.
Strappare la politica al suo connubio con la criminalità organizzata non è una scelta etica, ma una necessità di vitale autodifesa.
Siracusa, 3 aprile 2008
LIBERA
ARCIRAGAZZI
COMUNITÀ PARROCCCHIALE DI BOSCO MINNITI
AGIRE SOLIDALE
MOVIMENTO LAVORATORI AZIONE CATTOLICA
ARCIRAGAZZI
COMUNITÀ PARROCCCHIALE DI BOSCO MINNITI
AGIRE SOLIDALE
MOVIMENTO LAVORATORI AZIONE CATTOLICA
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