di Salvatore Carasi

Le elezioni sono passate e tra tutti gli spunti di riflessione che si possono fare, vorrei porre l’accento su un aspetto, secondo me, fondamentale. Assodato oramai che le ideologie non hanno più quello charme di un tempo, se si analizza bene il voto, la gente ha votato chi era ( o si è saputo vendere ) più vicino al popolo e al territorio e più lontano dai salotti. Faccio tre esempi.

Al nord ha sorpreso la Lega, una forza che pur esagerando, si pone come vicina al popolo (non ci si dimentichi che molti comuni medio-piccoli sono governati da uomini della Lega).

A Roma ha vinto Zingaretti e ha perso Rutelli. E già i loro cognomi dicono più di mille parole.

In Sicilia la Finocchiaro ha perso in maniera piuttosto netta molto più netta rispetto alla Borsellino. E anche qui, secondo me, la sua candidatura è sembrata lontana come la città dalla quale è venuta e nella quale è tornata.

Chiudo con un mio presentimento controcorrente.

Se il candidato del centro-destra delle elezioni provinciali sarà l’onorevole venuto da Roma e se il pd unito, saprà proporre un candidato forte sul territorio, non credo che il centro destra vincerà facilmente, anzi…

Saluti,

Salvatore Carasi

3 commenti

  1. Anonimo // 29 aprile 2008 alle ore 23:36  

    Ascolta, caro Salvatore Carasi; con l'aria che tira dalle nostre latitudini, io sono convinto che, anche se il PdL presentasse la maschera di Pulcinella (non me me voglia l'On. Bono, il riferimento non c'entra nulla con la sua rispettabilissima persona), nessun potente, in voti ovviamente, del Pd (ammesso che ne esista qualcuno), sarebbe capace di invertire la rotta che si è presa a tutti i livelli, nazionali, regionali o locali.
    Sono dell'avviso che prima che la sinistra (???) torni a primeggiare, deve avvenire il tanto decantato tracollo di Berlusconi. Ovviamente io (che berlusconiano non sono proprio) mi auguro che ciò non accada, ma che, al contrario, si vada in breve tempo verso una condizione di vita più decorosa rispetto a quella a cui Prodi & C. ci hanno ridotto.
    Apprezzo l'entusiasmo mostrato nell'articolo, ma la realtà è completamente diversa.
    Renato.

  2. Gioacchino Tiralongo // 30 aprile 2008 alle ore 12:29  

    ciao Turuzzu,
    io credo che tu abbia ragione!
    Bono nella campagna elettorale per le scorse comunali attaccò un pò di personaggi chiamandoli "giurassici"
    bene lui è 30 anni che fa politica con divere legislature alla regione e al parlamento.
    io credo che il pd dovrebbe attuare una strategia davvero nuova tipo contrapporre al "giurassico" Bono un giovane tipo Salvo Andolina che ha dimostrato una straordinaria preparazione politica con 2 mandati facendo opposizione come si deve.
    non diceva Veltroni che ci vogliono i trentenni?
    datevi da fare!!!

  3. Salvo Andolina // 1 maggio 2008 alle ore 12:03  

    Grazie Gioacchino per l'apprezzamento manifestato nei miei confronti, purtroppo credo che di acqua ne debba passare molta sotto i ponti prima di avere non Salvo Andolina, ma un trentenne candidato alla guida di un ente locale in provincia di Siracusa. In politica, sia a sinistra che a destra, contano gli apparati e la loro capacità di stringere accordi sulla testa dei nostri cittadini.
    I giovani in questo sistema sono tagliati fuori, essendo disorganizzati e divisi a volte per questioni di lana caprina. I grandi invece riescono a fare gruppo ed a trovare nel potere un collante universale. Non demordiamo, organizziamoci , magari partendo dalla prossima tornata amministrativa ad Avola, partecipando con un nostro candidato alle primarie cittadine.

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