di Giovanni Mazzone

In relazione all’intervento pubblicato su questo Blog da Fabrizio Ardita in data 13/8/2008, intitolato “Il Presidente On. Bono al vertice dell’ATO 8 Siracusa”, trasmetto la nota di chiarimento del Presidente della Provincia Regionale di Siracusa e, scusandomi per la circostanza che i miei contributi al confronto sul Blog sono divenuti nel tempo sempre più rari, esclusivamente a causa della molteplicità e complessità degli impegni sopravvenuti, rinnovo i miei personali complimenti alla redazione per l’occasione di approfondimento politico-culturale che questo innovativo strumento fornisce alla nostra comunità locale.

Cordiali saluti.
Avv. Giovanni Mazzone


BONO: ECCO CIO’ CHE PENSO E PENSAVO SULL’A.T.O. IDRICO 8


Per come evidenziato dallo stesso Fabrizio Ardita nella nota pubblicata su questo Blog, e per come emerge chiaramente dalla lettura dell'interrogazione parlamentare ivi richiamata e che di seguito trascrivo integralmente, la mia posizione sulla questione era ed è fortemente critica in ordine alla legittimità ed opportunità della stipula del contratto in questione in assenza delle garanzie bancarie previste dal bando.

Le mie ragioni di criticità, quindi, erano attinenti a profili di legittimità procedurali (insussistenza delle condizioni per la stipula del contratto) e non di tipo ideologico ("lotta contro la Privatizzazione dell'acqua") che, anzi, sono e sono state sempre estranei alla mia formazione culturale di tipo liberale.

Tuttavia, nonostante l'attività di verifica e di controllo sollecitata (interrogazione parlamentare) e nonostante la forte pressione politica esercitata (a mezzo stampa e nelle sedi politiche), la maggioranza dei Sindaci della Provincia, riuniti nell'Assemblea dell'A.T.O. Idrico 8, hanno ritenuto infondati i rilievi di legittimità da me evidenziati ed il contratto in questione è stato sottoscritto nella fase finale del mandato Marziano.

A questo punto, nelle more di conoscere la decisione del T.A.R. circa la fondatezza giuridica delle obiezioni evidenziate e nelle more di ottemperare alla relativa sentenza, “revocare la gara in autotutela”, così come proposto nel post, esporrebbe l’Amministrazione al duplice rischio:

  • di versare alla SOGEAS-SACECCAV ingentissime somme a titolo di risarcimento danni (verificandosi di fatto una sostanziale anticipazione del giudizio del T.A.R.);

  • di inutilizzare, e quindi perdere, i cospicui finanziamenti destinati al settore della Comunità Europea.

Appare di tutta evidenza come la sottoscrizione del contratto, fortemente voluta da Marziano e da me aspramente criticata, ha posto la concessionaria in una posizione giuridica di forza contrattuale a cui solo il T.A,R. potrà rimediare se e nella misura in cui verranno confermati i dubbi di legittimità della procedura.

In questa fase, posso solo esercitare le funzioni di controllo sulla società di gestione affinché rispetti gli impegni contrattualmente assunti.

Questo è ciò che ho iniziato a fare e che continuerò a far nel primario interesse della tutela dell’interesse collettivo.

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