di Giovanni Amenta

Ma quello che lascia interdetti è la disposizione sindacale con cui viene ordinato ai dirigenti che “eventuali atti di indirizzo politico da parte di assessori di questo Comune, non avranno alcuna valenza se non preventivamente concordati e controfirmati dal Sindaco” Sbalorditivo!!
Il Sindaco con quella nota sancisce in modo incontrovertibile la crisi dell'alleanza che lo ha fatto eleggere e si conferma la fine di un rapporto di fiducia fra Sindaco e gli assessori in carica.
Gli impegni assunti dal Sindaco in campagna elettorale si fanno sempre più gravosi e i contraccolpi si fanno sentire, il buon Sindaco dovrà mantenere le promesse prese …….e accettare l’assegnazione dei LL. PP. al partito di maggioranza relativa con la sostituzione del dirigente…….da libro cuore la presa di posizione dei dirigenti politici di F.I. che dichiarano di accettare la verifica politica, ben sapendo che l’alternativa e la sfiducia al Sindaco!
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A questo punto si deve prendere atto che la stessa maggioranza che appoggia Barbagallo ha riconosciuto il fallimento politico dell’A.C. in carica e di quel tipo di composizione politica o si cambia o si va tutti a casa. Nelle dichiarazioni dei consiglieri comunali ho intravisto un ultimo tentativo per far ripartire una barca senza timoniere e senza equipaggio……una barchetta che affonda! Da settimane si parla di rimpasto della giunta, nella circostanza sarebbe auspicabile che il centrodestra e gli altri soggetti politici collegati, non si limitino ad una suddivisione delle poltrone, ma vadano oltre con la verifica dell’attività amministrativa – politica prodotta dall’A.C. del Sindaco Barbagallo: i progetti sviluppati e finanziati, quali fondi di finanziamento si sono attivati, e, dare uno sguardo sulla pressione fiscale locale aumentata in questi sei anni di governo della destra.
Ritengo, che ci sono elementi politici che potranno determinare la fine dell’esperienza del Sindaco Barbagallo: 1) la triste stagione della campagna trasferimenti dei consiglieri comunali, i quali daranno all’UDC la forza dei numeri, e, in autunno il Sindaco dipenderà politicamente dall’UDC (12 consiglieri su 30) con la conseguente perdita di peso politico di F.I. e degli altri alleati costretti ad avere un ruolo politico marginale !
2) Il confronto interno all’UDC, in cui le componenti presenti si preparano a posizionarsi e in questa querelle , la tensione politica cresce solo all’interno dell’A.C. !
3) L’ingresso in giunta di A.N, nel caso ci sarà, potrebbe essere salutare al Sindaco, comporterebbe la legittima richiesta di spazi politici (1 o 2 assessorati oltre il difensore civico) a spese di soggetti politici fuori dallo schieramento del PDL .
4) La paralisi amministrativa minata dai forti contrasti all’interno della maggioranza politica a cui si aggiunge la demotivazione del personale comunale stanco di essere il capro espiatorio dell’incapacità altrui!
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Le federazioni pro-loco nascono dopo un lungo e tortuoso percorso politico di liti e di sconfitte elettorali del centro sinistra, e non ci accorgiamo della disaffezione del nostro elettorato, che oramai comincia a pensare che non c’è alternativa al centro destra per la perenne storica voglia nel centro sinistra di dividersi su tutto. Si devono ricercare leader d’idee,e, non di potere, non c’è bisogno di liberatori della patria che si vestono con l’abito del candidato a Sindaco ogni cinque anni, ma c’è bisogno di un impegno costante, ma soprattutto occorre ritornare a parlare con la gente essere meno salottieri e ritornare a fare politica insieme guardando al futuro e non al passato!
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Con Cordialità
Giovanni Amenta
Sono passati circa 14 mesi dell'insediamento di questa amministrazione e credo sia giusto rivedere il rendimento di una Giunta che per certi versi ha deluso.
Una strana coalizione che ha disatteso le aspettative e che adesso deve rientrare in quelli che sono i quadri politici provinciali, regionali e nazionali.
L'ingresso di A.N. costituirebbe la realizzazione di un impegno preso, accettato e condiviso, che vede A.N. e F.I. untiti dal progetto politico portato avanti dal Popolo della Libertà.
Il nostro ingresso in amministrazione chiaramente deve essere contemporaneo all'uscita del PD, che nonostante la sonora sconfitta nelle ultime elezioni, si ritrova ingiustamente a governare le sorti della nostra città. La presenza del PD nella Giunta, è rappresentata da alcuni assessori, di cui il rendimento risulta essere illegibile, un qualcosa comunque di impalpabile.
Alla luce di questo dato, il Sindaco farebbe meglio a cancellare il ricordo di un alleato che da un lato lo ha sostenuto durante la campagna elettorale, ma che dall'altro lato lo danneggia sia come immagine politica e sia come svolgimento dell'attività amministrativa.
Ribadisco, dunque, l'interesse da parte del nostro gruppo ad avviare un dialogo con le forze politiche di maggioranza, non prima però di aver valutato attentamente le linee programmatiche relative ai progetti che il Sindaco vuole attuare nel corso dei prossimi 4 anni. Noi ci auguriamo che le cose ben presto migliorino.
Daniele Calvo
Alleanza Nazionale
senza speranza!
a prima vista non si può dire altro. da una più profonda analisi antropologico-polica il concetto "senza speranza" esce ancor più rafforzato.
il perchè è semplice e sotto gli occhi di tutti:
nessuno fa opposizione ne a livello nazionale ne regionale e soprattutto locale.
il pd a mio modesto avviso si può già registrare come la più fallimentare delle esperienze fanta-politiche.
il pdl che ama le feroci critiche ai comunisti è invece una perfetta macchina burocratica che ripete all'infinito gli slogan del suo leader, che lancia la pietra e il giorno dopo smentisce (vedi Bossi/Gelmini).
nella nostra città il clientelismo non fa atro che creare mostri a tutti i livelli (vedi assessorato all'urbanistica).
ma ultimo punto è dedicato a chi ancora si firma AN che mi dicono non esistere più da un pezzo, ma noi ad avola si sa viviamo in una esagonale macchina del tempo.