Riceviamo una mail di un nostro lettore, che preferisce restare anonimo, nella quale ci chiede quanto sia lecito utilizzare il noto social network Facebook per promuovere la propria attività commerciale.

In realtà non c'è niente di lecito in tutto questo, e restando nell'ambito locale, sono diversi gli utenti avolesi che si iscrivono a facebook con l'intento di acquisire il maggior numero possibile di contatti per poi bombardarli con messaggi pubblicitari. Questo spiega perchè alcuni di loro si sono ritrovati inspiegabilmente con l'account sospeso.

Una storia disonesta

Se Mario Rossi è un mio amico e mi chiede di aggiungerlo ai contatti lo faccio volentieri, penso che mi farebbe piacere partecipare insieme a lui alle discussioni e leggere i suoi messaggi in bacheca dove descrive le sue giornate e condivide materiale. Dunque accetto la sua amicizia.

Il giorno successivo però scopro che le intenzioni del buon Mario Rossi sono ben diverse dalle mie, infatti mi ritrovo in bacheca solo messaggi pubblicitari della sua attività commerciale, e una manciata di email che mi invitano al suo evento o pubblicizzano un suo prodotto.

Questioni di etica

A questo punto quali sono le soluzioni da adottare?

  1. La più drastica è quella di segnalare l'abuso a facebook scrivendo a questo indirizzo: abuse@facebook.com In questo caso Mario Rossi rischia la sospensione del suo account, se è un amico non è questa la soluzione migliore.
  2. Cliccare sulla casella a destra del messaggio e selezionare Nascondi Mario Rossi per non visualizzare isuoi messaggi (pubblicitari) in bacheca ma continueremo ugualmente a ricevere pubblicità nella casella di posta.
  3. Contattare Mario Rossi e cercare di spiegargli che le sue azioni sono poco etiche, soprattutto nei confronti di altri amici che nonostante abbiano una attività commerciale non usano questo strumento per scopi impropri (lucrosi). Quindi spiegarli che può creare un nuovo account con il nome della sua attività e utilizzarlo solo per promuovere i suoi prodotti o eventi, che può creare gruppi inerenti la sua attività e condividere le sue promozioni. Neanche questo è del tutto corretto (e facebook sega facilmente questi utenti perchè impone l'utilizzo di un servizio a pagamento per la pubblicità che in molti ignorano) ma almeno posso scegliere di accettare il contatto sapenendo già a cosa vado incontro - una valanga di pubblicità.
  4. Se il buon Mario Rossi fa finta di non capire l'alternativa è quella di rimuoverlo dai propri contatti.



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1 commenti

  1. Anonimo // 16 luglio 2009 alle ore 14:45  

    ho tanti Mario Rossi in lista corro a prendere la sega

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