Quella a cui oggi assistiamo non è il teatro dell’assurdo, ma è storia reale. È la storia di promesse fatte e mai mantenute, di un quartiere che la volontà politica di qualcuno non vuole fare crescere. Sto parlando del quartiere stazione e in particolare ancora una volta parlo del Parco delle Rimembranze.
Un parco bellissimo e non utilizzato o utilizzato pochissimo a causa della non volontà di qualcuno di risistemarlo. Era il 30 Agosto del 2008, un anno fa, quando dopo parecchie lotte la Società dell’Allegria ha riaperto il Parco e per tutto l’anno con l’aiuto dell’Associazione Acquanuvena e della Scuola A. Caia ha curato per quel che è stato possibile. I
n quella data erano presenti tra gli altri, l’assessore ai lavori pubblici Morale e il Presidente del Consiglio Agricola, e si presero l’impegno di risistemare a breve (entro qualche mese al massimo) le panchine del parco, le luci e le giostre che erano state in precedenza deturpate da atti vandalici. Di tutto questo sono solo state risistemate alcune panchine di legno, è stato risistemato il verde grazie alla collaborazione dell’assessore Tiralongo, ma né sono state istallate delle ulteriori luci che erano state promesse in quella sede, né sono state risistemate le lampade con i vetri.
Risultato: il Parco per tutta l’estate non è stato utilizzato nelle ore serali perché sprovvisto di illuminazione e questo a un’anno dalla parola data. Mi chiedo se è così difficile per i nostri politici far mettere delle semplici lampadine, mi chiedo se un’amministrazione comunale non è in grado di risolvere un problema così semplice. Dunque, se proprio non riuscirà chi di dovere a sistemare entro pochi giorni quanto c’è da sistemare, sarò io personalmente a farmi promotore di una manifestazione di protesta insieme alla gente del quartiere. Sono dispiaciuto di dover utilizzare dei toni forti pubblicamente, ma ad un anno dalla riapertura del Parco, indiscusso bene della città e risorsa di tutti, mi rendo conto che probabilmente con le buone non si ottiene nulla.
Un parco bellissimo e non utilizzato o utilizzato pochissimo a causa della non volontà di qualcuno di risistemarlo. Era il 30 Agosto del 2008, un anno fa, quando dopo parecchie lotte la Società dell’Allegria ha riaperto il Parco e per tutto l’anno con l’aiuto dell’Associazione Acquanuvena e della Scuola A. Caia ha curato per quel che è stato possibile. I
n quella data erano presenti tra gli altri, l’assessore ai lavori pubblici Morale e il Presidente del Consiglio Agricola, e si presero l’impegno di risistemare a breve (entro qualche mese al massimo) le panchine del parco, le luci e le giostre che erano state in precedenza deturpate da atti vandalici. Di tutto questo sono solo state risistemate alcune panchine di legno, è stato risistemato il verde grazie alla collaborazione dell’assessore Tiralongo, ma né sono state istallate delle ulteriori luci che erano state promesse in quella sede, né sono state risistemate le lampade con i vetri.
Risultato: il Parco per tutta l’estate non è stato utilizzato nelle ore serali perché sprovvisto di illuminazione e questo a un’anno dalla parola data. Mi chiedo se è così difficile per i nostri politici far mettere delle semplici lampadine, mi chiedo se un’amministrazione comunale non è in grado di risolvere un problema così semplice. Dunque, se proprio non riuscirà chi di dovere a sistemare entro pochi giorni quanto c’è da sistemare, sarò io personalmente a farmi promotore di una manifestazione di protesta insieme alla gente del quartiere. Sono dispiaciuto di dover utilizzare dei toni forti pubblicamente, ma ad un anno dalla riapertura del Parco, indiscusso bene della città e risorsa di tutti, mi rendo conto che probabilmente con le buone non si ottiene nulla.
Paolo Caruso
Presidente della Consulta comunale Giovanile
Presidente della Consulta comunale Giovanile
Condivido. E' attraverso le piccole battaglie che si vince la guerra. Bisogna fare pressione su tutto. Se da un politico vuoi 1 devi chiedere 10, se gli si lasciano passare le piccole mancate promesse non avranno nessuna remora a tradire quelle più grandi, vedasi situazione dell'ospedale come esempio. Forza parco delle rimembranze!
E' vero. Sono stati gentili e cordiali quando prima delle elezioni passavano raccogliendo voti alla stazione e dicevano che avrebbero anche rivalutato il quartiere. Io ho seguito passo passo tutta la situazione leggendo le proteste di Caruso e adesso sono con lui e con tutti coloro che si sono stancati di aspettare. Noi non abbiamo niente di meno degli abitanti del lungomare o del viale lido, non vi potete dimenticare di noi.
Bene il richiamo ai politici ma con i vandali che facciamo? domenica sera ero nel piccolo parco giochi in piazza della pace (dietro battaglia dei panini) ebbene, ragazzi in moto circolavano nella piazza dribblando le persone sedute ai tavolini e attraversavano il parco in mezzo ai bambini per posteggiare la moto dietro a quello dei panini mentre un altro sempre in moto faceva giri attorno ai giochi alzando volutamente un nuvolone di terra: complimenti magari si dirà che non ci sono spazi (da distruggere) per i giovani ma sicuramente non c'è il senso del bene collettivo o semplicemente non c'è un senso. Signori qua o ci diamo tutti una regolata o "allustru nun ni viremu mai"!
Colgo l'occasione per sollecitare Paolo Caruso per delle iniziative sulla problematica vandali e per complimentarmi per l'impegno profuso per Avola.
Ringrazio Enzo Alessandro e Giuseppe per l'appoggio che mi danno. Per quanto riguarda il discorso vandali, due anni fa (dopo che alcuni stupidi hanno semi distrutto il parco delle rimembranze e dopo lo chalet), chiesi e ottenni dall'amministrazione comunale un consiglio comunale aperto sulla legalità. In quella sede si parlò tantissimo degli atti vandalici (tra l'altro proprio quella mattina avevano tagliato alcuni alberi nel terreno del sindaco). Io personamente con l'aiuto di alcuni amici, avevo presentato una serie di proposte scritte al presidente del consiglio che mi disse "saranno valutate insieme alle nostre e saranno prese delle misure successivamente". Tra queste proposte c'era:
- far lavorare qualche pattuglia di vigili urbani anche la sera e di notte (alcuni dicono che non si può, ma volere è potere)
- mettere delle telecamere in punti strategici della città (es. Parco Robinson e delle Rimembranze, Chalet, ecc.)
- mettere più luci in delle zone poco illuminate (come il parco delle rimembranze).
Niente di tutto questo è stato fatto e sto ancora cercando di capire quali sono le misure che l'amministrazione ha preso...(so, ma solo per sentito dire, che pare sia stato accettato il finanziamento per l'installazione di telecamere in alcuni punti...ma ammesso che fosse così, questo non basterebbe)...
Questa è un'altra battaglia che andrebbe seguita, ma, si può fare solo una cosa per volta, purchè si faccia bene...
Grazie di Cuore
Paolo Caruso
Paolo Caruso sindaco di Avola! Belle le sue battaglie,con la bocca è facile parlare,i fatti sono tutt'altra cosa.Lei solo parla parla parla... la campagna elettorale è ancora lontana. Si tranquillizzi!
@Andrea: Ovvio che qui si parla. E' un reato informare i cittadini su come stanno le cose?
Brutta abitudine, appena qualcuno dà fastidio subito si cerca come smontarlo e poi il classico si dice che fa politica!
Nemo propheta in patria!
Comunque Paolo Caruso ci mette faccia e idee e il suo impegno è fuori discussione! Se poi fa politica meglio ancora, io lo voto subito, i politici avolesi prendano esempio!
è vero che al peggio non c'è mai fine! Di sicuro (Paolo Caruso), non sarebbe il meglio.
critiche e critiche non servono a costruire, Avola forse è uno dei paesi della Sicilia sud orientale che sta facendo tanto per la pubblica utilità. e vorrei dire a Paolo Caruso, lo sa quande volte è stato aperto al pubblico, nel passato il parco delle rimenbranze? lo sa quande volte è stato deturpato dai cosidetti cittadini per bene?
Corrado Dell'Albani