di Salvatore Crisafulli
Schiodare consolidati consociativismi appare una impresa ardua, dopo il Decreto A.I.A. per la C.le di San Filippo del Mela-(Me), dovevano approntarsi strutture idonee a garantire il rispetto di quanto il Decreto aveva stabilito oggetto di un processo di verifica, che da solo sarebbe bastato ad intraprendere iniziative piuttosto pesanti nei confronti dei vari soggetti responsabili. Oggi nulla viene fatto, niente sistemi di monitoraggio, il Comune di San Filippo del Mela, sembra che si sia tolto un peso, la Provincia niente faceva e niente fà, il livello regionale rimane silente.
Il comune di Pace del Mela, a mezzo del suo Sindaco dichiara di costituirsi per rivendicare i danni, il solito scenario?
Credo che dopo un certo tempo passato in modo del tutto improduttivo possiamo affermare che, il “teatrino*” A.I.A., (*vizietto peraltro mai perso dalle nostre parti), si sia concluso con la solita novella: “Tutto deve cambiare l’importante che resti come prima” di gattopardiana memoria, forse si sono rafforzati certi legami politici e coloro i quali si sono esposti, credendo in una affermazione dello Stato del Diritto, oggi rischiano di essere emarginati poichè considerati perdenti.
In Sicilia quando sì dice si vuol dire no e viceversa, il manifestare un proposito serve a mascherare un altro proposito che non si vuole manifestare, un sorriso nasconde la intenzione di avvisaglia, un bacio con abbraccio vuol preannunciare un addio, una legge è un semplice ostacolo da raggirare, insomma la realtà è la conseguenza di un sistema mistificato, la sofferenza sopperisce alla gioia, il rispetto è la garanzia del silenzio.
Malgrado ciò, vi sono alcuni che non sottostanno a tale rituale, forse solo una minoranza? Speriamo di no, tuttavia abbiamo il sospetto che alcuni, tale rituale lo attuano con sorprendente naturalezza, ad esempio si attivano in procedimento AIA e dopo permettono la installazione di un antenna con grave rischio di inquinamento elettromagnetico sui cittadini che in zona vivono, con un meccanismo che possiamo definire “siciliano” oppure, si dichiarano ambientalisti e poi nulla fanno per la tutela dell’ambiente pur avendone il potere.
Ci sono stati dei cittadini che hanno protestato ed è stato formato addirittura un comitato, tutto inutile, il Sindaco non ha impedito la installazione nell’interesse dei suoi cittadini, il rituale è il solito, quello che ha permesso alla Centrale di operare in spregio a qualsiasi norma o convenzione.
Il rituale è quello che si fanno convenzioni, norme e regole, tante, molte, a più non posso, ma il problema sta nell’applicarle, sta nel farle rispettare.
La Regione rinvia alla provincia, la provincia all’Arpa, l’Arpa ai Comuni, i comuni alla Regione, gli americani chiamo tale sistema “looping “ .
Noi abbiamo imparato da tutti per questo, dagli americani, arabi, francesi tedeschi, normanni spagnoli, siamo bravi a dissimulare, direi artisti.
Il decreto AIA fa un esplicito richiamo a leggi e normative già in vigore, ma mai fatti rispettare dagli organi presenti sul territorio, ed appare ovvio che se tali organi non facevano rispettare le leggi e le norme in vigore prima, come si può mai, immaginare che le stesse pur richiamate nel decreto oggi vengano fatte rispettare?
Gli stessi Sindaci che si indignano e pubblicamente si proclamano tutori degli interessi dei cittadini poi con prudente silenzio, firmano l’autorizzazione per il passaggio dei cavi da 380 KV anche nei S.I.N. e piloni da oltre 70 metri nel proprio territorio, sulla scorta di “compensazioni ambientali” che nulla hanno a che vedere con il principio delle compensazioni.!!!
Ma vi è di più, si propongono iniziative per uscire da un torpore diffuso nel territorio di cui si parla, ad esempio il “Punto Franco” che potrebbe rappresentare un’alternativa di opportuna’ per la economia locale che come noto non è eccellente, creare una zona ad economia libera- area fiscale ove si prevedono alcuni benefici, già in Italia vi sono esempi con ottimi risultati . Ci sarà la necessaria Cooperazione?
Allo stato della piena inefficienza non si contrappone nulla, appena sorge qualche iniziativa, come un automatismo si avversa con ogni mezzo, con la indifferenza o disinteresse speriamo che ciò non avvenga.
Qualcuno dice che è inutile dispiegare concetti di fattibilità, il muro della inettitudine sembra insuperabile speriamo di no.!!
Facciamo qualche considerazione, se fosse vero quanto presunti politici affermano, dovrebbe verificarsi l’inverso, in altre regioni esistono strumenti normativi incentivanti per innescare processi di sviluppo sostenibile e per rafforzare la economia locale, nella realtà della Valle del Mela e quel che peggio, forse nel territorio Regionale ad oggi non emerge possibilità di fare Impresa.
ASTROLOGIA - Nella Valle del Mela vi è un sistema assimilabile al sistema astrologico, la congiunzione degli astri produce influenze favorendo determinati eventi. Per lunghi anni sembra che gli astri si siano fermati su un proposito, quello della matrice consociativa (LA VIA DEL… PETROLIO), si protrae nel tempo fino a che nuove congiunzioni non creino altre matrici.
Chi sono i mortali influenzati dalla matrice astrologica che da tempo sovrasta la Valle del Mela? Se dovessimo precisare chi sono rischiamo, secondo le regole del nostro ordinamento giuridico, la illegalità, si proprio così, quelli influenzati sono legali e noi se dovessimo indicarli, diventiamo illegali.
Vi sono anche gli Astrologi, che prevedono matrici come il nucleare, mentre la congiunzione per favorire la matrice ambientale sembra contrastata da astri egemoni da altri luoghi confinati nella Valle del Mela.
Nel frattempo, ciò che sembrava impercettibile si condensa un una sorta di poetica (pseudoscienza), ovvero scienza dell’intuito, non più una visione popolare ma una dottrina che nel passato era indicata come una pratica della magia, una serie di manipolazioni per avversare le forze negative della vita.
I semplici individui debbono subire passivamente le influenze degli astri?
La noetica dimostra che la coscienza, la cultura e la fede popolare, può contrastare le negative influenze astrali, da tempo protette dallo scudo della legalità giuridica e politica, e promuovere l’ordine nel processo evolutivo ponendo la vita come valore assoluto. La coscienza intuitiva pone il processo evolutivo nel rapporto intimo uomo/natura, mentre i processi industriali, le concezioni dell’economia, come semplici strumenti a sostegno della evoluzione naturale. Quindi il legame tra chi specula e chi non specula non può sussistere, chi non specula ovviamente non sempre è un soggetto passivo.
Tale chiarimento merita di essere approfondito, perché taluni giustificano l’ardire speculativo come propria capacità nell’agire e nel rischiare, meritando così il premio virtuoso. I soggetti che non osano attivare atteggiamenti speculativi non son certo disinteressati al benessere e alla ricchezza, al contrario, rispettano il criterio gerarchico sostenuto dalla costituzione convinti che coloro i quali esercitano le funzioni di governo pongano in essere tutte le forme utili a tutti, specificando meglio, che organizzino un sistema capace di tutelare tutti gli interessi dei cittadini.
Ed ecco l’inganno, avviene che la macchina istituzionale si dimostra imperfetta, emergono e prevalgono interessi economici rispetto alle vere esigenze sociali, la ragione capitalistica e del libero capitalismo, tale è la giustificazione. Ma la mistificazione sta nel fatto che il capitalismo può sostenersi solo se il sistema sociale lo può assorbire diversamente non si concretizza, esattamente ciò che accade nella martoriata Valle del Mela.
Nella Valle del Mela abbiamo operatori economici che speculano grazie alla debolezza del managment politico, senza alcun rispetto per la istanza sociale, creando un grave squilibrio, che pone la condizione socio-economica della Valle in un grave stato di degrado ambientale e sociale ed economico. Su questo aspetto abbiamo molte volte scritto, abbiamo anche precisato che non si può giustificare tutto con la presenza della mafia, va anche aggiunto che le istituzioni non sono degnamente rappresentate e poi vi è anche la mafia nelle sue diverse connotazioni.
Ad esempio, il caso Edipower Centrale termoelettrica di S. Filippo del Mela, dal procedimento AIA emerge chiaramente che tale centrale ha inquinato e favorito il degrado e contribuito al dissesto socio-economico, e sempre nel decreto vengono precisate le medesime leggi e normative da imporre come riferimento per il futuro con ulteriori prescrizioni, manca solo l’elemento essenziale, chi farà rispettare tutto questo?
Le leggi e le norme vi erano anche prima, come c’era la Provincia, la regione, i comuni etc.; malgrado tutto questo la Centrale di S. Filippo del M. (Me) faceva ciò che riteneva utile ed opportuno a concretizzare il suo profitto, in spregio a normative e legislazioni vigenti. !!!
Abbiamo l’affaire della Centrale di compressione gas a Monforte Marina, medesima situazione, tuttavia oggi si prefigura la possibilità di realizzarla a monte, in un sito di cui preferisco non commentare, la Snam, da indiscrezioni sembra disponibile ad accettare, purché nel sito originario venga fatto un albergo, come può la Snam opzionare tale pretesa e per chi la farebbe?
Semmai si faccia un accordo programma e si preveda uno sfruttamento sostenibile e compatibile tenendo presente le preesistenze etc.; Si parla del Punto Franco da localizzare strategicamente nella Valle del Mela, perché non valutare tale ipotesi per innescare altri processi di sviluppo utili a riequilibrare la economia locale depressa? Perché non promuovere le facilitazioni energetiche (Benzina, gas, energia elettrica..) nella Valle del Mela?
Sarebbe un grande opportunità per attrarre investitori oltre per le attività economiche presenti nella Valle del Mela, e non solo anche per i residenti che da anni sopportano e pagano con la propria salute la presenza di queste industrie pesanti? Dobbiamo aspettare congiunzioni astrali particolari perché tutto questo avvenga?
Sarebbe un grave colpo alla mafia, per Giove!!
Il comune di Pace del Mela, a mezzo del suo Sindaco dichiara di costituirsi per rivendicare i danni, il solito scenario?
Credo che dopo un certo tempo passato in modo del tutto improduttivo possiamo affermare che, il “teatrino*” A.I.A., (*vizietto peraltro mai perso dalle nostre parti), si sia concluso con la solita novella: “Tutto deve cambiare l’importante che resti come prima” di gattopardiana memoria, forse si sono rafforzati certi legami politici e coloro i quali si sono esposti, credendo in una affermazione dello Stato del Diritto, oggi rischiano di essere emarginati poichè considerati perdenti.
In Sicilia quando sì dice si vuol dire no e viceversa, il manifestare un proposito serve a mascherare un altro proposito che non si vuole manifestare, un sorriso nasconde la intenzione di avvisaglia, un bacio con abbraccio vuol preannunciare un addio, una legge è un semplice ostacolo da raggirare, insomma la realtà è la conseguenza di un sistema mistificato, la sofferenza sopperisce alla gioia, il rispetto è la garanzia del silenzio.
Malgrado ciò, vi sono alcuni che non sottostanno a tale rituale, forse solo una minoranza? Speriamo di no, tuttavia abbiamo il sospetto che alcuni, tale rituale lo attuano con sorprendente naturalezza, ad esempio si attivano in procedimento AIA e dopo permettono la installazione di un antenna con grave rischio di inquinamento elettromagnetico sui cittadini che in zona vivono, con un meccanismo che possiamo definire “siciliano” oppure, si dichiarano ambientalisti e poi nulla fanno per la tutela dell’ambiente pur avendone il potere.
Ci sono stati dei cittadini che hanno protestato ed è stato formato addirittura un comitato, tutto inutile, il Sindaco non ha impedito la installazione nell’interesse dei suoi cittadini, il rituale è il solito, quello che ha permesso alla Centrale di operare in spregio a qualsiasi norma o convenzione.
Il rituale è quello che si fanno convenzioni, norme e regole, tante, molte, a più non posso, ma il problema sta nell’applicarle, sta nel farle rispettare.
La Regione rinvia alla provincia, la provincia all’Arpa, l’Arpa ai Comuni, i comuni alla Regione, gli americani chiamo tale sistema “looping “ .
Noi abbiamo imparato da tutti per questo, dagli americani, arabi, francesi tedeschi, normanni spagnoli, siamo bravi a dissimulare, direi artisti.
Il decreto AIA fa un esplicito richiamo a leggi e normative già in vigore, ma mai fatti rispettare dagli organi presenti sul territorio, ed appare ovvio che se tali organi non facevano rispettare le leggi e le norme in vigore prima, come si può mai, immaginare che le stesse pur richiamate nel decreto oggi vengano fatte rispettare?
Gli stessi Sindaci che si indignano e pubblicamente si proclamano tutori degli interessi dei cittadini poi con prudente silenzio, firmano l’autorizzazione per il passaggio dei cavi da 380 KV anche nei S.I.N. e piloni da oltre 70 metri nel proprio territorio, sulla scorta di “compensazioni ambientali” che nulla hanno a che vedere con il principio delle compensazioni.!!!
Ma vi è di più, si propongono iniziative per uscire da un torpore diffuso nel territorio di cui si parla, ad esempio il “Punto Franco” che potrebbe rappresentare un’alternativa di opportuna’ per la economia locale che come noto non è eccellente, creare una zona ad economia libera- area fiscale ove si prevedono alcuni benefici, già in Italia vi sono esempi con ottimi risultati . Ci sarà la necessaria Cooperazione?
Allo stato della piena inefficienza non si contrappone nulla, appena sorge qualche iniziativa, come un automatismo si avversa con ogni mezzo, con la indifferenza o disinteresse speriamo che ciò non avvenga.
Qualcuno dice che è inutile dispiegare concetti di fattibilità, il muro della inettitudine sembra insuperabile speriamo di no.!!
Facciamo qualche considerazione, se fosse vero quanto presunti politici affermano, dovrebbe verificarsi l’inverso, in altre regioni esistono strumenti normativi incentivanti per innescare processi di sviluppo sostenibile e per rafforzare la economia locale, nella realtà della Valle del Mela e quel che peggio, forse nel territorio Regionale ad oggi non emerge possibilità di fare Impresa.
ASTROLOGIA - Nella Valle del Mela vi è un sistema assimilabile al sistema astrologico, la congiunzione degli astri produce influenze favorendo determinati eventi. Per lunghi anni sembra che gli astri si siano fermati su un proposito, quello della matrice consociativa (LA VIA DEL… PETROLIO), si protrae nel tempo fino a che nuove congiunzioni non creino altre matrici.
Chi sono i mortali influenzati dalla matrice astrologica che da tempo sovrasta la Valle del Mela? Se dovessimo precisare chi sono rischiamo, secondo le regole del nostro ordinamento giuridico, la illegalità, si proprio così, quelli influenzati sono legali e noi se dovessimo indicarli, diventiamo illegali.
Vi sono anche gli Astrologi, che prevedono matrici come il nucleare, mentre la congiunzione per favorire la matrice ambientale sembra contrastata da astri egemoni da altri luoghi confinati nella Valle del Mela.
Nel frattempo, ciò che sembrava impercettibile si condensa un una sorta di poetica (pseudoscienza), ovvero scienza dell’intuito, non più una visione popolare ma una dottrina che nel passato era indicata come una pratica della magia, una serie di manipolazioni per avversare le forze negative della vita.
I semplici individui debbono subire passivamente le influenze degli astri?
La noetica dimostra che la coscienza, la cultura e la fede popolare, può contrastare le negative influenze astrali, da tempo protette dallo scudo della legalità giuridica e politica, e promuovere l’ordine nel processo evolutivo ponendo la vita come valore assoluto. La coscienza intuitiva pone il processo evolutivo nel rapporto intimo uomo/natura, mentre i processi industriali, le concezioni dell’economia, come semplici strumenti a sostegno della evoluzione naturale. Quindi il legame tra chi specula e chi non specula non può sussistere, chi non specula ovviamente non sempre è un soggetto passivo.
Tale chiarimento merita di essere approfondito, perché taluni giustificano l’ardire speculativo come propria capacità nell’agire e nel rischiare, meritando così il premio virtuoso. I soggetti che non osano attivare atteggiamenti speculativi non son certo disinteressati al benessere e alla ricchezza, al contrario, rispettano il criterio gerarchico sostenuto dalla costituzione convinti che coloro i quali esercitano le funzioni di governo pongano in essere tutte le forme utili a tutti, specificando meglio, che organizzino un sistema capace di tutelare tutti gli interessi dei cittadini.
Ed ecco l’inganno, avviene che la macchina istituzionale si dimostra imperfetta, emergono e prevalgono interessi economici rispetto alle vere esigenze sociali, la ragione capitalistica e del libero capitalismo, tale è la giustificazione. Ma la mistificazione sta nel fatto che il capitalismo può sostenersi solo se il sistema sociale lo può assorbire diversamente non si concretizza, esattamente ciò che accade nella martoriata Valle del Mela.
Nella Valle del Mela abbiamo operatori economici che speculano grazie alla debolezza del managment politico, senza alcun rispetto per la istanza sociale, creando un grave squilibrio, che pone la condizione socio-economica della Valle in un grave stato di degrado ambientale e sociale ed economico. Su questo aspetto abbiamo molte volte scritto, abbiamo anche precisato che non si può giustificare tutto con la presenza della mafia, va anche aggiunto che le istituzioni non sono degnamente rappresentate e poi vi è anche la mafia nelle sue diverse connotazioni.
Ad esempio, il caso Edipower Centrale termoelettrica di S. Filippo del Mela, dal procedimento AIA emerge chiaramente che tale centrale ha inquinato e favorito il degrado e contribuito al dissesto socio-economico, e sempre nel decreto vengono precisate le medesime leggi e normative da imporre come riferimento per il futuro con ulteriori prescrizioni, manca solo l’elemento essenziale, chi farà rispettare tutto questo?
Le leggi e le norme vi erano anche prima, come c’era la Provincia, la regione, i comuni etc.; malgrado tutto questo la Centrale di S. Filippo del M. (Me) faceva ciò che riteneva utile ed opportuno a concretizzare il suo profitto, in spregio a normative e legislazioni vigenti. !!!
Abbiamo l’affaire della Centrale di compressione gas a Monforte Marina, medesima situazione, tuttavia oggi si prefigura la possibilità di realizzarla a monte, in un sito di cui preferisco non commentare, la Snam, da indiscrezioni sembra disponibile ad accettare, purché nel sito originario venga fatto un albergo, come può la Snam opzionare tale pretesa e per chi la farebbe?
Semmai si faccia un accordo programma e si preveda uno sfruttamento sostenibile e compatibile tenendo presente le preesistenze etc.; Si parla del Punto Franco da localizzare strategicamente nella Valle del Mela, perché non valutare tale ipotesi per innescare altri processi di sviluppo utili a riequilibrare la economia locale depressa? Perché non promuovere le facilitazioni energetiche (Benzina, gas, energia elettrica..) nella Valle del Mela?
Sarebbe un grande opportunità per attrarre investitori oltre per le attività economiche presenti nella Valle del Mela, e non solo anche per i residenti che da anni sopportano e pagano con la propria salute la presenza di queste industrie pesanti? Dobbiamo aspettare congiunzioni astrali particolari perché tutto questo avvenga?
Sarebbe un grave colpo alla mafia, per Giove!!
IL Vice Presidente TAT
Arch. Salvatore Crisafulli
Arch. Salvatore Crisafulli
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