L’ Assemblea dei “COMITATI IN RETE”, riunitosi ad Avola sotto la Presidenza e il Coordinamento di Don Giuseppe Di Rosa,
valutando con serenità e senso di responsabilità la grave situazione provocata dal crollo dei prezzi nelle campagne siciliane, con conseguenti effetti drammatici sulle condizioni di vita di decine di migliaia di famiglie e l’azzeramento di ogni prospettiva per le attività aziendali;
ritenendo complessivamente insufficiente l’attenzione delle forze politiche e sociali verso questa catastrofe di dimensioni inedite che determina l’implosione di decine di migliaia di aziende, schiacciate dalla crisi globale dell’economia e dallo strapotere dei grandi gruppi della GDO, che hanno nelle loro mani ormai l’intero sistema della distribuzione delle merci, dei prodotti agricoli e di quelli lattiero- caseari;
apprezza gli sforzi recentemente compiuti dal Governo regionale impegnato nella ricerca di soluzioni alla crisi delle campagne ma ritiene che tale impegno si riconduca a una logica di tipo tradizionale che non aggredisce ancora gli aspetti fondamentali della crisi che esige nuovi percorsi e nuove forme di intervento in agricoltura;
considera come un presupposto a ogni seria possibilità di intervenire sulla crisi delle aziende la mobilitazione di risorse adeguate, a livello nazionale e regionale, per salvarle dal fallimento e dal peso delle passività accumulate per effetto dei gravi turbamenti dei prezzi e degli squilibri strutturali della filiera agroalimentare, infestata da distorsioni e illegalità che, alla fine, comprimono la libera formazione dei prezzi di vendita all’ingrosso, mentre i consumatori devono soggiacere al caro prezzi e alla mancanza di controlli in ordine alla provenienza e alla integrità sanitaria dei prodotti agricoli provenienti da ogni parte del mondo;
considera positivamente la trasmissione alla UE da parte del Governo nazionale, finalmente, della richiesta di autorizzare l’Italia, così come gli altri Stati membri della UE che si trovino nelle medesime condizioni, a proclamare con norma di legge lo Stato di Crisi commerciale e sociale dell’Agricoltura, con la conseguente attivazione di misure nazionali di soccorso alle aziende, in deroga al regime “ De minimis”e agli altri vincoli disposti dagli accordi di Maastricht e Basilea, attingendo ai fondi comunitari già trasferiti agli Stati Membri e alle Regioni, con un prelievo di risorse appostate sulle misure tradizionali per dirottarle verso una massiccia, unitaria e nazionale terapia anticrisi, che si muova per aggredire tutte le passività aziendali da un lato e per avviare una serie di misure sul prodotto italiano, con una chiara strategia per salvare le aziende e i produttori ma anche per tutelare il prodotto;
invita tutti i “COMITATI IN RETE” a promuovere o a continuare la mobilitazione dei produttori e dei cittadini in tutte le Province siciliane a partire da Martedi 23 Febbraio ore 9,30 presso le sedi delle stesse a partire dalle Province di Agrigento, Siracusa, Ragusa, Caltanissetta. I Comitati decideranno il da farsi in tutte le realtà dell’Isola.
Avola 20 Febbraio 2010
valutando con serenità e senso di responsabilità la grave situazione provocata dal crollo dei prezzi nelle campagne siciliane, con conseguenti effetti drammatici sulle condizioni di vita di decine di migliaia di famiglie e l’azzeramento di ogni prospettiva per le attività aziendali;
ritenendo complessivamente insufficiente l’attenzione delle forze politiche e sociali verso questa catastrofe di dimensioni inedite che determina l’implosione di decine di migliaia di aziende, schiacciate dalla crisi globale dell’economia e dallo strapotere dei grandi gruppi della GDO, che hanno nelle loro mani ormai l’intero sistema della distribuzione delle merci, dei prodotti agricoli e di quelli lattiero- caseari;
apprezza gli sforzi recentemente compiuti dal Governo regionale impegnato nella ricerca di soluzioni alla crisi delle campagne ma ritiene che tale impegno si riconduca a una logica di tipo tradizionale che non aggredisce ancora gli aspetti fondamentali della crisi che esige nuovi percorsi e nuove forme di intervento in agricoltura;
considera come un presupposto a ogni seria possibilità di intervenire sulla crisi delle aziende la mobilitazione di risorse adeguate, a livello nazionale e regionale, per salvarle dal fallimento e dal peso delle passività accumulate per effetto dei gravi turbamenti dei prezzi e degli squilibri strutturali della filiera agroalimentare, infestata da distorsioni e illegalità che, alla fine, comprimono la libera formazione dei prezzi di vendita all’ingrosso, mentre i consumatori devono soggiacere al caro prezzi e alla mancanza di controlli in ordine alla provenienza e alla integrità sanitaria dei prodotti agricoli provenienti da ogni parte del mondo;
considera positivamente la trasmissione alla UE da parte del Governo nazionale, finalmente, della richiesta di autorizzare l’Italia, così come gli altri Stati membri della UE che si trovino nelle medesime condizioni, a proclamare con norma di legge lo Stato di Crisi commerciale e sociale dell’Agricoltura, con la conseguente attivazione di misure nazionali di soccorso alle aziende, in deroga al regime “ De minimis”e agli altri vincoli disposti dagli accordi di Maastricht e Basilea, attingendo ai fondi comunitari già trasferiti agli Stati Membri e alle Regioni, con un prelievo di risorse appostate sulle misure tradizionali per dirottarle verso una massiccia, unitaria e nazionale terapia anticrisi, che si muova per aggredire tutte le passività aziendali da un lato e per avviare una serie di misure sul prodotto italiano, con una chiara strategia per salvare le aziende e i produttori ma anche per tutelare il prodotto;
invita tutti i “COMITATI IN RETE” a promuovere o a continuare la mobilitazione dei produttori e dei cittadini in tutte le Province siciliane a partire da Martedi 23 Febbraio ore 9,30 presso le sedi delle stesse a partire dalle Province di Agrigento, Siracusa, Ragusa, Caltanissetta. I Comitati decideranno il da farsi in tutte le realtà dell’Isola.
Avola 20 Febbraio 2010
Coordinamento Assemblea dei "Comitati in Rete"
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