di Nino Campisi

Avola, Dom. 13 feb 2011. La settimana difficile trascorsa dalla compagine rossoblu con i problemi per una non buona condizione fisica di Sirugo e Intagliata, annunciava già una partita difficile, quella contro l'Enna, penultima in classifica che, fino adesso è stata l'unica a battere gli avolesi in quello "strano" recupero di Troina, per cui era d'obbligo sfatare questo brutto ricordo.

De Leo chide a Sirugo di "stringere i denti" e si affida a i giovani Sangiorgio e Virgillito sin dal primo minuto.

L'Enna gioca il tutto per tutto e si mostra ben determinato, agevolato da un Avola che fa fatica a "ragionare", ma tuttavia sono i padroni casa a creare azioni da gol per tutta la prima frazione di gioco. Bisogna attendere ancora 15 minuti della ripresa per vedere l'Avola passare in vantaggio con Saraceno subentrato a Virgillito che, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Casisa, colpisce di testa con il "miracolo" del portiere ennese Saia, ma sulla ribattuta Saraceno firma l'1 - 0 che fa guadagnare tre punti preziosi all'Avola che ora tiene passo al Palazzolo e si allontana dalla diretta inseguitrice Adrano battuto a Vittoria.

La brillantezza espressa in altre partite avrebbe fatto dell'Enna, determinato ma modesto, una facile preda per gli uomini di De Leo che si preparano ad affrontare un'altra settimana di duro e delicato lavoro in vista della trasferta di domenica prossima a Ragusa.

In bocca al lupo ai ragazzi sperando che l'infermeria possa avere pochissimo lavoro se non quello di rilassanti massaggi.

Per i più scrupolosi, i tabellini possono essere visionati nel sito ufficiale dell'Avola Calcio.

3 commenti

  1. Anonimo // 15 febbraio 2011 alle ore 13:15  

    Sig. Campisi,; intanto la ringrazio per il puntuale servizio che ogni settimana ci tiene al corrente delle vicende della squadra della nostra città che così brillantemente sta battagliando in questo difficilissimo girone del campionato di Eccellenza.
    E' chiarissimo che da tifoso del glorioso Avola Calcio non posso essere che felicissimo di quanto la squadra sa offrendo in campo e, proprio per questo sentimento patriottico, voglio fare una domanda proprio a Lei che, pur non essendo tecnico o addetto ai lavori, come più volte ha avuto modo di affermare, ma che rimanendo dentro il rettangolo verde ha sicuramente modo di sentire gli umori della panchina e dello spogliatoio.
    Ovviamente è libero di dare la sua risposta laconica, capisco il suo attaccamento ai colori rossoblù e capisco pure che una parola interpretata male potrebbe creare anche qualche situazione poco piacevole nei Suoi confronti.
    La mia domanda verte sul capitano Intagliata ed è questa:
    ma se dalla tribuna ogni domenica vediamo il fantasma del goleador degli ultimi anni, chiaramente fuori condizione e, comunque, lontanissimo dal grande campione che abbiamo ammirato nelle precedenti stagioni, i commenti della panchina circa il suo operato, purtroppo deludente, sono sempre di speranza per il futuro?
    Capisco che il buon Maurizio ha "un certo peso" all'interno della società e capisco pure, come è stato per la vicenda Empolo, che nel Real Avola "non si muove foglia che Intagliata non voglia"; ma capisco pure che in una fase delicatissima del campionato che il Real sta vivendo, in campo devono andare coloro i quali sono in ottime condizioni.
    La condizione si acquista durante gli allenamenti e giocando spezzoni di partita così come accade per i campioni blasonati come Del Piero, come Totti e via dicendo.
    Mi creda Sig. Campisi, dire queste cose mi rattrista molto, sopratutto pensando che sto parlando di un ragazzo che a suon di gol ha letteralmente, assieme a tanti altri bravi giocatori, estratto il calcio avolese dal limbo dei campetti di periferia per portarlo in campi prestigiosi della Sicilia.
    Ma per il bene della squadra, della tifoseria e della città, credo che sarebbe opportuno che un campione del genere debba essere efficientissimo quando scende in campo, anche perchè le soluzioni alternative ci sono nella rosa avolese.
    Preferisco personalmente avere un Intagliata al 100% per i probabili play off, piuttosto che vedere arrancare Maurizio fino alla fine del campionato, giocando con una fascia elastica che la dice lunga sulla sua attuale condizione fisica, per poi arrivare infortunato e quindi inutilizzabile per la eventuale coda del campionato che invece impone la massima forma fisica e mentale per tutti coloro che scenderanno in campo.
    Saluti dalla tribuna.

  2. Nino Campisi 1958 // 15 febbraio 2011 alle ore 17:30  

    Carissimo anonimo del 15 feb. 2011 ore 13,15
    Il suo commento ben presentato mi fa capire che ho a che fare con una persona molto preparata,per cui spero di poter essere all'altezza di rispondere con un altrettanto "italiano corretto e ordinato".
    In questa veste di pseudo giornalista credo sia doveroso dare delle risposte a persone che rilasciano commenti come il suo, che pur essendo "critico",si intravede la via di un civile confronto a differenza di alcuni che rilasciano solo provocazioni.
    Lei crede che vicino alla panchina potrei ascoltare ciò che si discute per il futuro di un giocatore o dei programmi della società?
    Non credo proprio che la panchina sia il posto più adatto per dicutere di ciò. In panchina percepisco gli stati di tensione quando una partita non va per il verso giusto,oppure il da farsi in un determinato momento sia esso favorevole o meno.Io li vicino noto che la panchina e i ragazzi in campo diventano un tutt'uno. Non noto malumori dell'uno o dell'altro. Però,noto una cosa importante che tutti gli altri non notate.La reale condizione della squadra.Una condizione sicuramente non da "squadrone", ma tuttavia lotta e dico lotta per mantenere il suo posto.A parer mio la squadra sta attraversando un periodo di difficoltà dovuto alla non buona condizione fisica di Sirugo e di Intagliata.Credo che spesso l'allnatore si trova obbligato ad utilizzare un giocatore per forza maggiore.Purtroppo i giovani che potrebbero sostituire questi due elementi fondamentali non credo siano all'altezza di affrontare le partite che vediamo ogni domenica.Il loro supporto si rivela limitato e la squadra soffre.Questo è ciò che il pubblico dovrebbe capire in questo momento
    Tornando ad Intagliata non posso confermare ciò che lei dice:- "non si muove foglia che Intagliata non voglia"
    Io non vivo lo spogliatoio e mi tengo lontano dai pettegolezzi da "quartino della piazza" Non per paura di ritorsioni della società nei miei confronti,ma solo per una questione di indole tranquilla. D'altra parte non sono un componente dell'vola per cui non avrei da che guardarmi.Qualcuno ha visto la mia foto nel sito ufficiale della squadra, con la denominasione : "fotografo ufficiale" e mi è stato chiesto :"ma il presidente ti paga?" Ripeto:Non sono un componente della soietà dell'avola Calcio. L'apparizione della mia foto nel sito è solo un riconoscimento nei miei confronti da parte dell'amico Nuccio Di Pietro e Marco Petrolito perchè è a loro due che gli passo le foto dopo partita.La mia è solo una passione.Non so se sono riuscito ad esprimermi in modo da rendere la mia idea.Posso solo dire a tutti che a parer mio quaesto è un pariodo particolare della squadra è che le critiche non fanno assolutamente bene.Questo è l'organico dell'Avola, con un grandioso reparto difensivo e con un momentaneo(spero)dubbioso reparto attaccate. saluti a tutti

  3. Anonimo // 16 febbraio 2011 alle ore 20:57  

    sono dallla parte di chi sostiene la squadra e condivido ciò che dice campisi
    Con questa squadra siamo secondi
    e se avessimo una squadra più forte come all'inizio ?
    Ve lo siete chiesti?
    Godiamoci questo momento e non vi impicciate degli affari interni della squadra Grazie

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