Audizioni di amministratori e di rappresentanti di associazioni per l’acquisizione di elementi conoscitivi sulla situazione sanitaria in Sicilia

SENATO DELLA REPUBBLICA

17º Resoconto stenografico

SEDUTA DI MARTEDI` 4 MAGGIO 2004

Intervengono il dottor Giancarlo Manenti, gia` direttore generale della AUSL n. 6 di Palermo; il dottor Corrado Failla, direttore generale della AUSL n. 8 di Siracusa; il dottor Alfredo Gurrieri, direttore generale dell’azienda ospedaliera «Umberto I» di Siracusa, accompagnato dal dottor Francesco Cirillo, direttore sanitario; il dottor Innocenzo Galatioto, presidente provinciale dell’AIOP (Associazione italiana ospedalita` privata) di Siracusa; il dottor Sebastiano Rizzo, presidente provinciale Ferderfarma di Siracusa.


PRESIDENTE. Segue l’audizione del direttore generale della AUSL

n. 8 di Siracusa, dottor Corrado Failla, che ringraziamo per la sua presenza.

Solo per inquadrare l’argomento, da quanto tempo ricopre il suo attuale incarico?


FAILLA. Dall’8 marzo 2001.

Iniziamo leggendo le conclusioni dell’audizione del Dott. FAILLA (Direttore Generale) che avrete modo di leggere nella sua interezza nel file allegato.


Questo afferma il dott. Failla

………… HO PIENA CONSAPEVOLEZZA, INFATTI, CHE LA MIA NOMINA A DIRETTORE GENERALE DELLA AUSL 8 DI SIRACUSA SIA ESPRESSIONE DEL MONDO DELLA POLITICA, CON LE CUI LINEE DI INDIRIZZO GENERALE E PROGRAMMATICHE MI TROVO IN ASSOLUTA SINTONIA, COME HO RIMARCATO IN TUTTA UNA SERIE DI PASSAGGI……….

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Ma quale era il mondo della politica del 2001.

- Per giusto merito. Dal 17 luglio 2001 la Regione Sicilia è governata, ininterrottamente, dal centrodestra con l’On.Cuffaro (con la presenza di A.N.). Ancora centrodestra (sempre con A.N.) dal 28 maggio 2006 con la rielezione dell’ON. Cuffaro.

- Avola in questi anni è stata amministrata dal Sindaco Albino Di Giovanni (ancora A.N.)

- Passiamo al Governo Nazionale: dal 11 giugno 2001 al 17 maggio 2006 abbiamo il Governo di Silvio Berlusconi (destra-destra con un pizzico di centro e sempre con A.N.). Viceministro l’ON. Nicola BONO.

Ed è in questi anni, con i governi di destra-centro, che la spesa sanitaria siciliana supera tutti i record negativi.

- Riferimento documento allegato, pagine 12 e 13, “Audizioni di amministratori e di rappresentanti di associazioni per l’acquisizione di elementi conoscitivi sulla situazione sanitaria in Sicilia”

- Dal Corriere della Sera del 22 gennaio 2006 …………… Prendiamo Siracusa. Nel 2001 gli ospedali pubblici fatturarono per i ricoveri (35.241) poco meno di 55 milioni di euro, le case di cura private (13.034) poco più di 22 milioni. Quattro anni dopo, nel 2005, secondo la stima di Giuseppe Bruno dei medici della Cgil in base a dati aggiornati a settembre, il fatturato delle strutture pubbliche è calato a 53 milioni di euro (29.500 ricoveri) e quello delle private (17.000) è schizzato a oltre 40.

Preg.mo Avv. Giovanni Mazzone, (Presidente Circolo Territoriale di Avola di A.N.) debbo dare atto che l’ON. Nicola Bono, come Lei afferma combatteva in splendida solitudine un’estenuante battaglia per rimuovere un Direttore Generale dell’ASL che SEMBRAVA privilegiare il ruolo della sanità privata “.

Però mi consenta di porre alcune domande:

- come è possibile che un Sottosegretario come l’ON. Nicola BONO, che si impegna in

un’estenuante battaglia “ affinché Noto, Pachino, Portopalo, Modica , (tranne Avola) vengano inseriti nel patrimonio UNESCO e poi non riesca a trovare nessun interlocutore attento ne nel governo Cuffaro ne in quello di Silvio Berlusconi. Un VICEMINISTRO!!!.

Ma le sue lettere venivano lette ?. Cosa gli rispondevano?. Perché non ha mobilitato tutti i cittadini ?.

Avv.Mazzone, è troppo semplice colpevolizzare il Governo Prodi, reo di aver ricordato al governo Cuffaro che la spesa sanitaria era lievitata incredibilmente e le strutture private ne avevano tratto il maggior vantaggio. (leggere il documento audizione Dott.Failla).

Come è possibile che in sei anni ( dico sei) di governo di destra-centro, tutto bene!!!

In un anno ( dico uno ) di governo Prodi, tutti colpevoli per aver ricordato all’On.Cuffaro i doveri della buona gestione.

Lei e i cittadini tutti conoscono gli errori e dove cercare i colpevoli.

A meno che non si voglia affermare che i colpevoli siano i medici, gli infermieri o gli ammalati.

Ora è troppo semplice pensare di chiudere il nostro ospedale.

Per quanto riguarda il successo dei partiti è preferibile non parlarne. Il Sud, in politica, nella scelta centro-destra o centro-sinistra non è da considerare un test attendibile. I motivi degli spostamenti elettorali sono “ molto più oscuri “.

Non infiliamoci in discorsi che richiedono tempi e modi di discussione più profondi e completi. Non faccia un torto alla sua intelligenza.

Piuttosto, della sua lettera, desidero cogliere la sua ultima positiva proposta “… è necessario che “ tutti i partiti locali “ si impegnino “ SERIAMENTE “, io aggiungo, mettano da parte gli interessi dei proprietari delle cliniche private, e la cittadinanza si mobiliti….”

Audizioni di amministratori ( file pdf)

7 commenti

  1. Anonimo // 13 settembre 2007 alle ore 22:43  

    BRAVOOOOOOOOOOO, COSI' SI RISPONDE AD UN ARROGANTE PICCOLO PORTABORSA DI PROVINCIA, ABITUATO AD INTERVENIRE NEI GIORNALI PER OFFENDERE LA GENTE, UN ESEMPIO PADRE DI ROSA, REO DI NON PENSARE COME IL SUO PADRONE E SIGNORE, L'AVV. MAZZONE SERVO DELL'ON. BONO, PERCHE' QUEST'ULTIMO LO HA FATTO TRASFERIRE DALLA PREFETTURA DI MILANO AD AVOLAAAAAAA.
    MA QUALCUNO DEI D.S. RISPONDA A QUESTA LETTERA INFAME DELL'ON. BONO, PERCHE' RICORDO I TANTI INTERVENTI PUBBLICI DELL'EX SEGRETARIO DEI D.S. SULLA SANITA', PERCHE' L'ATTUALE SEGRETARIO NON FA LO STESSO? SBC

  2. Giovanni Mazzone // 14 settembre 2007 alle ore 01:15  

    Carissimo anonimo (che apprezzo per la documentata attenzione circa la cosa comune e che comunque invito a sottoscrivere i propri interventi con il sano coraggio le proprie idee),
    posso confermati, perchè diretto testimone, che la battaglia provinciale combattuta dell'On. Bono per rimuovere il Dott. Failla è stata molto più impegnativa di quella internazionale combattuta per incrementare la lista dei siti UNESCO con Noto e Siracusa (Avola, posta al centro tra i due siti, ha già usufruito ed continuerà ad usufruire indirettamente del conseguente indotto).
    Evidentemente, non potrà sfuggire all'intelligenza tua e dei lettori, Bono non rientra nel "MONDO DELLA POLITICA" cui Failla si riferiva nell'audizione al Senato.
    Evidentemente, proprio quel "MONDO DELLA POLITICA", che Failla riferisce essere "IN ASSOLUTA SINTONIA" con lui, lo ha difeso fino all'ultimo, ostacolando subdolamente la rimozione voluta unicamente da Bono.
    Evidentemente Bono, malgrado le false maldicenze degli invidiosi di paese, non aveva alcun interesse da difendere nella sanità privata non essendo né lui, né suoi parenti, né suoi amici, né suoi colleghi di partito (iscritti, militanti e dirigenti a livello almeno sia comunale che provinciale) proprietari in tutto o in parte di strutture sanitarie private convenzionate o non convenzionate.
    Altrettanto combattute, posso ancora una volta testimoniarlo per diretta conoscenza, sono state anche le battaglie combattute per l'approvazione dell'Atto Aziendale dell'ASL 8 ed emblematica è la vicenda dell'UO di Oncologia nell'Ospedale Avola, unità che presunti tecnici della sanità locale e regionale hanno tentato di dirottare su Siracusa con operazioni al limite del codice penale, operazioni intercettate e neutralizzate dall'On. Bono, ancora una volta in splendida solitudine.
    Ciò è opportuno ribadire per ripristinare la verità storica e per evitare facili, distorte e spesso strumentali confusioni sulle persone perchè, caro anonimo, il "MONDO DELLA POLITICA" è abitato da persone, non da extraterrestri.
    Ciò premesso, è indubbio che la piena realizzazione dell'Atto Aziendale, con la piena efficienza nell'Ospedale di Avola delle previste U.O. d'eccellenza, dà fastidio agli interessi, economici e clientelari, di chi opera nel settore.
    Proprio per questo, è concreto il rischio che, approfittando della necessità di risparmiare imposta dal Governo Nazionale, vengano soppressi i posti letto previsti per i nuovi reparti proprio oggi che, essendo stati completati i necessari lavori di ristrutturazione ed essendo state acquistate le indispensabili strumentazioni tecniche (spendendo oltre 20 miliardi di lire che, comunque, caro anonimo, pur con le ristrettezze di tutte le precedenti finanziarie nazionali e regionali, l'On Bono ed i Governi di centro-destra sono riusciti a trovare e garantire), sembrava imminente l’avvio dei nuovi reparti d’eccellenza.
    MA L'OSPEDALE DI AVOLA HA GIÀ DATO.
    Ha già contribuito al risparmio mediante l'accorpamento dei reparti e il rispetto degli impegni assunti nel piano di rifunzionalizzazione.
    Proprio la coerenza agli impegni assunti in quel piano, coerenza che molti hanno bollato come grave errore dell'ex Sindaco, ci consente oggi di pretendere analoga coerenza da parte della Regione e di rivendicare con forza la contropartita, cioè l'apertura dei nuovi reparti.
    Ma, ancora una volta, la battaglia non sarà facile e sarebbe opportuno che l’On. Bono non venisse lasciato ancora una volta da solo.
    I Consigli Comunali di Avola e Noto hanno recentemente votato mozioni unanimi; all’unisono parlano anche i Sindaci della Zona Sud nella relativa conferenza.
    Probabilmente non basta!
    Probabilmente è necessario sensibilizzare e mobilitare le masse, ed in questa operazione fondamentale può essere il contributo di tutti i partiti ed i movimenti sindacali.
    Gli esponenti di AN, a qualsiasi livello, non hanno interessi particolari da difendere nella sanità, né economici né clientelari, e, pertanto sono pronti a mobilitarsi sulle vie e sulle piazze di Avola, Siracusa o Palermo per difendere il diritto alla salute ed il rispetto degli impegni assunti nell’Atto Aziendale, evitando così l’altrimenti inutile sperpero di denaro pubblico (20 miliardi di lire).

  3. Giovanni Mazzone // 14 settembre 2007 alle ore 14:21  

    Carissimo anonomo del 13 settembre,
    non è mai stata mia volontà offendere le persone, comportamento che è contrario al mio stesso stile di vita.
    Peraltro,non rivelo offesa alcuna nei miei interventi pubblici, men che meno in quello di risposta, in piena campagna elettorale, a Don Di Rosa cui sono legato non solo da comunanza di fede e stima per il contributo dallo stesso dato al miglioramento della nostra società, ma anche da pregressa fattiva collaborazione nella pastorale familiare.
    Debbo stigmatizzare, invece, l'uso distorto da te fatto dello spazio di democrazia offerto dal Blog che ci ospita.
    Anzichè lanciare infamanti ed infondate accuse, rifugiandoti sotto il velo dell'anonimato e dimostrando di non avere il coraggio delle proprie idee, sforzati di contribuire all'attuale dibattito sulla comune battaglia a tutela della salute e dell'Ospedale!
    Vedrai, sono sicuro, qualcosa di buono può essere partorito anche dal tuo cervello.
    Comunque, visto che sei così interessato alla mia storia personale, voglio informarti che:
    1) nè ricopro nè ho mai ricoperto il ruolo del c.d. portaborse, peraltro ben remunerato, nè ho mai guadagnato un euro dal mio impegno politico; come nell'esperienza di tanti altri amici nel mio e negli altri partiti, dalla politica ho ricevuto solo grtuiti insulti, come nel tuo caso, e la sottrazione di tempo e denaro alla mia famiglia ed alla mia professione;
    2) dalla Prefettura di Milano sono stato trasferito nel 2005, su domanda presentata nel 1992 e dopo 14 anni di onorato servizio, solo perchè nel 2005 c'è stata una consistente mobilità da altre amministrazioni e non per intercessione di politici, men che meno dell'On. Bono;
    3) a quest'ultimo sono legato da una più che trentennale amicizia e stima reciproca.
    Avv. Giovanni Mazzone

  4. Anonimo // 14 settembre 2007 alle ore 14:30  

    E' da apprezzare l'Avv. Giovanni Mazzone per tutto quello che dice. Almeno lui come altre poche persone riesce a comunicare e interviene senza offendere. Si firma, ci mette la faccia, non è poco!

  5. Anonimo // 14 settembre 2007 alle ore 15:44  

    .........con Noto e Siracusa (Avola, posta al centro tra i due siti, ha già usufruito ed continuerà ad usufruire indirettamente del conseguente indotto)....
    Avv. Mazzone, sa quale è stato e sarà il beneficio di trovarsi tra Siracusa e Noto. Soltanto il passaggio dei pulman dei turisti lungo l'attuale schifosa circonvallazione, costruita perchè potessero essere spartiti i denari dei cittadini. Quando si aprirà l'autostrada Siracusa - Gela i pulman passeranno ancora più velocemente.
    Dimenticavo, la mandorla Avola DOC che fine a fatto. Lei ha visto benefici per l'agricoltura di Avola.
    Come vede, in quello che scrivo, non c'è alcuna offesa nei suoi confronti.
    Perchè non risponde alla domanda posta da Liberamente su A.N. primo partito ad Avola.
    Forse anche A.N. è diventato "u partitu re fauri ?".
    Buon lavoro

  6. Anonimo // 14 settembre 2007 alle ore 19:09  

    tutto ci spetta e niente e nostro.
    spesso mi sono chiesto come mai l'avolese resti indifferente alle problematiche della propria città, una delle risposte che mi sono dato e che non c'è educazione civica; le cose pubbliche sono tutte dovute e non esiste nessun rispetto per esse, dalle panchine, verde pubblico, cestini, raccolta differenziata per finire all'ospedale .tutto ciò che è pubblico viene considerato come un bene di nessuno e quindi come un qualcosa che non ci appartiene. quindi perché lamentarsi se le panchine sono divelte ? o perché l'ospedale sta morendo... chi se ne frega!
    tutto cambia quando passeggiando per il lungo mare o per i viale lido non troviamo un posto dove sederci e si è costretti,nella migliore delle ipotesi, a utilizzare i muri di cemento armato per sedersi..in questo caso le lamentele abbondano ,ma l'avolese non và oltre le lamentele .. non va mai dal amministrazione a lamentarsi dei problemi.
    stessa cosa credo capiti a chi va in ospedale e viene dirottato a Siracusa o a noto.. si ci lamenta per la chiusura di questo o quel' reparto .. ma poi nulla! quando si chiede di mobilitarsi per chiedere che l'ospedale torni ad essere efficiente non succede nulla ,l'avolese preferisce stare davanti la tv a guardare qualche stupida fiction anziché lottare per un bene che gli appartiene e che gli è stato tolto.

    Marzio

  7. Giovanni Mazzone // 15 settembre 2007 alle ore 11:10  

    Caro anonimo del 14 settembre 2007 15.44 (come sarebbe più semplice individuarti con nome e cognome!) apprezzo i toni civili del tuo intervento anche se mi sembra estraneo alla problematiche della sanità e dell'Ospedale oggetto del dibattito in cui sei intervenuto.
    Ad ogni buon conto, permettimi di non condividere le valutazioni sui vantaggi conseguiti ad Avola dall'iscrizione di Noto e Siracusa tra i siti UNESCO ottenuta dall'On. Bono nel periodo in cui ha avuto incarichi di governo nazionale.
    Detta iscrizione ha comportato un richiamo internazionale ed un aumento netto della presenza turistica pari al 30%. Numerosissimi turisti, specie le famiglie ed i piccoli gruppi di giovani, hanno preferito alloggiare nei B&B avolesi, che si sono moltiplicati come funghi per far fronte alla domanda, e, soprattutto, nelle seconde e terze case degli avolesi, intorno alle quali in questi anni si è sviluppato un fiorente mercato.
    In buona sostanza, spessissimo i turisti, interessati a visitare la Sicilia Orientale perchè attratti dai siti UNESCO Noto e Siracusa, hanno preferito alloggiare ad Avola perchè, a pur passi dai siti UNESCO, hanno trovato spesso prezzi più contenuti, non solo per gli alloggi, ma anche per i servizi che gli esercizi commerciali ed artigianali avolesi hanno saputo offrire. Le polemiche di quest'estate sui costo della granita a Noto, sono indicative di un disagio percepito dai turisti ancor prima dei giornali.
    In buona sostanza, è sotto gli occhi di tutti che in questi ultimi anni l'estate avolese è stata caratterizzata non solo dal classico turismo di rientro vacanziero degli avolesi emigrati al Nord Italia o all'Estero, ma anche, per la prima volta, di intere famiglie di stranieri che, attratte dal richiamo internazionale di Noto e Siracusa patrimonio UNESCO dell'Umanità, hanno preferito, magari per risparmiare, alloggiare nelle seconde case a mare degli avolesi, mangiare nei ristoranti avolesi e comprare souvenir nei negozi artigianali avolesi.
    E' fuor di dubbio, quindi, che il suddetto nuovo fenomeno:
    a) da un lato ha determinato un rilevante incremento di entrate nel bilancio delle famiglie e degli esercizi commerciali ed artigianali avolesi, incremento che è dovuto all'impegno di AN e dell'On. Bono in favore del turismo locale (anche tramite le nuove iscrizioni UNESCO);
    b) dall'altro comporta una sfida per incrementare e non disperdere un flusso turistico inevitabilmente destinato a scemare se legato esclusivamente al richiamo UNESCO; nell'arco nei prossimi 2 o 3 anni l'effetto UNESCO svanirà, soppiantato da nuove iscrizioni in altre zone del pianeta, e la sfida di cui sopra potrà essere vinta solo con l'odierno e massiccio impegno economico dell'imprenditoria privata nonchè con l'impegno promozionale ed organizzativo delle amministrazioni pubbliche sui temi della tutela del paesaggio (vedi le trivelle a Noto ed il depuratore ad Avola), dei servizi (vedi l'Ospedale) e delle infrastrutture (vedi il porto di Avola e l'autostrada).
    A fronte di sfide così impegnative, ridicolo appare esaminare quella che anche tu indichi come un'ipotesi ("forse anche A.N. è diventato u partitu re fauri?").
    Posso solo dirti che l'esperienza di chi si avvicina ad A.N. sconfessa tale ipotesi e che, se ciò fosse stato vero, probabilmente avremmo vinto le elezioni amministative, cosa che non è successa.
    Saluti
    Avv. Giovanni Mazzone

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