«La vicenda dell’elezione del difensore civico ha ormai assunto una dimensione politica talmente inaccettabile che l’unica conseguenza che ci si può aspettare è che – al di là di un ovvio intervento della Regione - il Consiglio Comunale proseguendo così non troverà nessun professionista avolese che, avendo un minimo di senso del decoro della propria professione, si abbassi a condividere tanto squallore. Una vicenda che dimostra per altro che il centro-destra e i pezzi di centro-sinistra che ne condividono l’insignificante impegno amministrativo ad Avola, altro non sono che un insieme scomposto e disunito di interessi politici che nulla hanno a che fare con il bene della città. Un insieme di interessi politici su cui il sindaco Barbagallo non ha controllo ed anzi sembra subire in silenzio. Per quanto ci riguarda, come Circolo “2 dicembre ’68” del Partito Democratico e come opposizione di centro-sinistra, ribadiamo che il difensore civico – come recita lo Statuto comunale - è anzitutto un servizio ai cittadini e non un posto di sottogoverno. Crediamo che l’unico modo per uscire da questo empasse sia una chiara assunzione di responsabilità politica da parte del sindaco: dimostri coi fatti di essere davvero il capo di una coalizione e non il semplice garante di accordi elettoralistici; individui in pochi giorni un professionista serio e d’indiscussa autorevolezza che sappia difendere gli interessi dei cittadini; lo indichi alla sua maggioranza, lo proponga all’opposizione e chieda al Consiglio Comunale di votarlo subito come mozione “di rispetto” per gli Avolesi e “di fiducia” nei suoi stessi confronti. Tutto il resto è pura chiacchiera alla quale ci sottraiamo mantenendo un atteggiamento di opposizione politica e d’opinione in Consiglio ed in città».

2 commenti

  1. Anonimo // 17 luglio 2008 alle ore 19:06  

    3. Il difensore civico viene eletto dal consiglio comunale entro 90 giorni dal suo
    insediamento con le modalità di cui al successivo art. 19.
    Dura in carica fino allo scioglimento o decadenza del consiglio comunale
    che lo ha eletto; è rieleggibile una seconda volta e le sue funzioni sono
    comunque prorogate fino alle elezioni del successore, nei casi di anticipata
    cessazione della carica, le nuove elezioni devono tenersi entro 60 giorni
    dalla dichiarazione di vacatio dell’ufficio da parte del segretario comunale.
    Ho riportato il punto 3 dell'art. 17 del nostro Statuto Comunale, per dire che il Consiglio Comunale deve procedere alla nuova elezione del Difensore Civico, entro 60 giorni dalla vacatio dell'ufficio da parte del segretario comunale! Ad oggi ogni termine è stato disatteso i 90 gg. e così i 60 gg....ritengo che una modifica dello statuto sarebbe auspicabile con l'inserimento di un punto che "preveda lo scioglimento del C.C. se entro 180 gg. non proceda alla nomina del nuovo difensore civico"
    Questo deterrente provocherebbe una maggiore attenzione su un ruolo che non è politico, nè tantomeno, di sottogoverno, ma di garanzia del rispetto dei diritti del cittadino ......così lo abbiamo pensato nel 1993 quando abbiamo redatto la prima stesura dello Statuto Comunale!
    Permettimi Lauretta di non concordare con la proposta del Sindaco che .......,anche se capisco la provocazione!
    Ritengo che i cittadini in possesso dei requisisti previsti dallo Statuto Comunale devono proporre la loro candidatura, diversamente diventa un ruolo strettamente politico o di sottogoverno, incapace di contrapporsi allo stesso organo che lo ha proposto o alla maggioranza politica che lo ha votato......ecco il motivo del quorum alto perchè il difensore civico sia rappresentante degli interessi della città intera e non di una parte!
    Con cordialità G.A

  2. Anonimo // 20 luglio 2008 alle ore 21:53  

    Caro Giovanni,

    quella del nostro Circolo non è stata una provocazione.
    E' stata una provocazione quella del buon Barbagallo, il quale fa come si dice "u sceccu 'no linzolu".
    E' vero che è compito del Cons.Com. eleggere il difensore civico ma sempre di una scelta politica si tratta e di una scelta politica che deve fare il centro-destra di cui lui stesso è il leader.
    A meno che, Barbagallo non è leader di niente e al posto suo - letteralmente - comandano ad Avola Turi Magro, Iano Dell'Albani, Burgaretta, Nicola Bono.
    Se davvero ci fosse una maggioranza politica e questa esprimesse un nome solo, credo che i nostri consiglieri non avrebbero problemi a restare in aula, ma dover scegliere quale spezzone del centro destra aiutare mi sembra che sia davvero esagerato per il rispetto che ogni consigliere deve alle scelte politiche che lo portano a stare a destra o a sinistra. Ovviamente parliamo di persone che non hanno come motto "ppi mia cchi c'è!?".

    RANDAGIO

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