Comitato per il diritto alla salute della zona sud della Provincia di Siracusa
E’ di sabato scorso la notizia relativa al decreto assessoriale, firmato dall’Assessore alla Sanità Russo, che prevede per il solo settore pubblico (ospedali) il taglio di 2.064 posti letto (a differenza del dato inizialmente previsto, che era di 1.968). L’Assessore giustifica l’improvvisa e sconcertante manovra, con l’esigenza di evitare il commissariamento intimato dal Ministro Sacconi e di attuare la chiusura di ospedali superflui e la rifunzionalizzazione. Chiarisce attraverso la stampa, che entro il 31 agosto tutto dovrà essere completato, compresa la riforma delle ASL.
Ciò che senza dubbio ci preme qui mettere in evidenza è che tra le province, che pagano di più questa manovra, c’è proprio quella di Siracusa ed all’interno di essa la nostra zona–sud risulta essere la più penalizzata.
Il nostro ospedale unico Avola-Noto era già infatti stato assoggettato a rifunzionalizzazione, nel momento in cui i due ospedali erano stati accorpati diventando unico ospedale e sopprimendo i reparti “doppioni”.
Ma di questo la Regione Sicilia, attraverso l’Assessore alla sanità, non ha tenuto conto.
Infatti il piano iniziale prevedeva una riduzione di posti letto in provincia, che andava da 855 a 825; con il decreto assessoriale si è scesi fino a 750 posti, cioè 105 posti in meno.
La cosa più grave, che potrebbe paventarsi e che voci indiscrete indicano già essere prevista nell’ambito della riforma delle ASL, è addirittura l’unificazione degli ospedali di Siracusa_Avola_Noto in un unico distretto ospedaliero, con poco più della metà dei posti letto della provincia finalizzati a soddisfare le esigenze della popolazione di Siracusa città e dell’intera zona sud (circa 300.000 abitanti), riservando quasi la metà dei posti letto al resto della provincia, ossia alla zona nord (ove risiedono circa 100.000 abitanti). Le stesse voci parlano della trasformazione dell’ospedale Avola-Noto in semplice presidio ospedaliero, ossia presidio che si limita a fornire prestazioni ambulatoriali specialistiche.
Come Comitato per il diritto alla salute della zona sud siamo stati inviati, in data 22/06/2009, ad un incontro con il Sindaco di Avola ed il Presidente del Consiglio, i quali ci hanno fornito delucidazioni sullo stato di mobilitazione che si sta generando anche presso la classe politica siracusana.
I deputati regionali della nostra provincia affermano di essere rimasti all’oscuro di tale manovra, nonostante l’Assessore regionale ribadisca che tali decisioni erano già state concordate nel mese di dicembre 2008.
Il Sindaco di Avola ha fatto presente, che a breve si sarebbe tenuta la conferenza dei sindaci della zona sud, proprio per assumere una posizione ferrea verso la manovra sanitaria e cercare un confronto diretto con l’Assessore.
Il Comitato per il diritto alla salute della zona sud, nell’attesa a breve di notizie da parte dei rappresentati istituzionali, intende con la presente informare i cittadini ed invitarli ad attenzionare la problematica, certi che all’occorrenze, si sarà tutti disposti e pronti a mobilitarsi per la tutela del diritto costituzionale alla salute e la parità di trattamento con gli altri cittadini siciliani, come si è già fatto in passato.
Ascolta il comunicato audio
Ciò che senza dubbio ci preme qui mettere in evidenza è che tra le province, che pagano di più questa manovra, c’è proprio quella di Siracusa ed all’interno di essa la nostra zona–sud risulta essere la più penalizzata.
Il nostro ospedale unico Avola-Noto era già infatti stato assoggettato a rifunzionalizzazione, nel momento in cui i due ospedali erano stati accorpati diventando unico ospedale e sopprimendo i reparti “doppioni”.
Ma di questo la Regione Sicilia, attraverso l’Assessore alla sanità, non ha tenuto conto.
Infatti il piano iniziale prevedeva una riduzione di posti letto in provincia, che andava da 855 a 825; con il decreto assessoriale si è scesi fino a 750 posti, cioè 105 posti in meno.
La cosa più grave, che potrebbe paventarsi e che voci indiscrete indicano già essere prevista nell’ambito della riforma delle ASL, è addirittura l’unificazione degli ospedali di Siracusa_Avola_Noto in un unico distretto ospedaliero, con poco più della metà dei posti letto della provincia finalizzati a soddisfare le esigenze della popolazione di Siracusa città e dell’intera zona sud (circa 300.000 abitanti), riservando quasi la metà dei posti letto al resto della provincia, ossia alla zona nord (ove risiedono circa 100.000 abitanti). Le stesse voci parlano della trasformazione dell’ospedale Avola-Noto in semplice presidio ospedaliero, ossia presidio che si limita a fornire prestazioni ambulatoriali specialistiche.
Come Comitato per il diritto alla salute della zona sud siamo stati inviati, in data 22/06/2009, ad un incontro con il Sindaco di Avola ed il Presidente del Consiglio, i quali ci hanno fornito delucidazioni sullo stato di mobilitazione che si sta generando anche presso la classe politica siracusana.
I deputati regionali della nostra provincia affermano di essere rimasti all’oscuro di tale manovra, nonostante l’Assessore regionale ribadisca che tali decisioni erano già state concordate nel mese di dicembre 2008.
Il Sindaco di Avola ha fatto presente, che a breve si sarebbe tenuta la conferenza dei sindaci della zona sud, proprio per assumere una posizione ferrea verso la manovra sanitaria e cercare un confronto diretto con l’Assessore.
Il Comitato per il diritto alla salute della zona sud, nell’attesa a breve di notizie da parte dei rappresentati istituzionali, intende con la presente informare i cittadini ed invitarli ad attenzionare la problematica, certi che all’occorrenze, si sarà tutti disposti e pronti a mobilitarsi per la tutela del diritto costituzionale alla salute e la parità di trattamento con gli altri cittadini siciliani, come si è già fatto in passato.
Comitato per il diritto alla salute della zona sud
della Provincia di Siracusa
della Provincia di Siracusa
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dobbiamo essere tutti uniti e compatti per risolvere il problema. Ne abbiamo già parlato più di due anni fa ma i nostri politici siciliani e siracusani se ne sono fregati...il menefreghismo, gli interessi (chiamati spesso sviste), la fretta,le scadenze e le promesse da marinaio non aiutano più nessuno...bisogna tenere alta l'attenzione...l'ospedale è cosa del popolo, della gente, non è un contenitore di numeri impazziti che variano da mese a mese...la salute della gente, il diritto alla salute non si devono toccare, invece qui ci stanno facendo perdere la dignità di essere cittadini...trattati come cittadini di serie C, mentre in altre zone della Sicilia i posti letto abbondano, soprattutto nelle zone "private" della sicilia...basta con questo schifo...adesso bisogna ricevere risposte concrete e immediate...abbiamo dei reparti completati ad Avola, sistemati con i soldi nostri, dei cittadini, reparti che sono ancora chiusi in attesa che i macchinari non servano più o vengano portati in altre zone dove il clientelismo la fa meglio da padrone...Noi ci dobbiamo ribellare e svegliarci...non possiamo continuare in questa catalessi, in questo stato vegetativo che ci fa accettare passivamente tutto ciò che ci viene dato...la zona sud di Siracusa è diventata ormai lo zimbello della Sanità siciliana...sveglia Avola...teniamoci pronti...che NESSUNO calpesti i nostri diritti e la nostra dignità...
Non i politici.... caro Paolo, troppo facile, ormai sei grande e anche tu sei un politico (siciliano) ti piaccia o no: devi fare nomi e cognomi.
Ad esempio, Albino Di Giovanni? Nicola Bono? Tonino Barbagallo? Iano Dell'Albani? Burgaretta? Gennuso? Vinciullo? Turi Magro? Granata? Pippo Gianni? Lombardo? Bufardeci? Fabio Cancemi? Peppe Agricola? Maria Grazia Caruso? Cuffaro? Pisciltello? Schifani? Micciché? il Papi?
Oppure quelli del PD: De Benedictis? Marziano? Bonomo? Foti? Consiglio? Borsellino (si proprio lei nel PD)? Crocetta (anche lui nel PD)? Salvo Andolina? Iano Morale? Uolter? Franceschini? Max D'Alema? Genovese? Corrado Amato? Paolo Randazzo? Michele Dell'Arte? Santuccio? Tano Cancemi? Elia? Salvatore Grande?
Oppure quelli puri? di sinistra sinistra? Fava? chi altri, boh.
O gli antiberlusconiani duri e puri dell'IDV? Leo Orlando? Giansiracusa?
Scegli tu, decidi tu liberamente, deciditi, credici e schierati.
Io ad esempio non credo che siano tutti uguali e credo che quelli del mio partito, il PD, si siano comportati meglio di quelli del centro-destra in questa faccenda.
Certo il mio è un giudizio parziale, partigiano (che bella parola!), forse un po' fazioso, il centro sinistra è da anni all'opposizione e certo quelli del PD non sono ne belli, ne buoni, ne maghi, ne santi. Hanno sbagliato anche loro e certe volte continuano a sbagliare.
Ma il mio giudizio politico è chiaro e netto.
La crisi della sanità pubblica nella nostra zona è respondabilità quasi tutta del centro destra.
Forse uno del PDL liberamente dirà che la colpa è del PD: può farlo legittimamente, ma deve anche lui spiegare, ascoltare lwe critiche, spiegarsi, essere parziale, sporcarsi le mai, provarci.
Io mi schiero, carissimo amico e compagno, dico quel che penso e non rompo le scatole al popolo, dato che, per altro, anche io nel mio piccolo sono popolo... e l'ultima manifestazione popolare sull'ospedale ti ricordo che era guidata da Tonino Barbagallo!!!!
E infatti che grandi risultati....
Ribelliamoci si! ma prima di tutto ribelliamoci con la Politica e senza menefreghismo, quando si vota, e quando si fa votare, e si partecipa alle campagne elettorali.
A tutte le campagne elettorali.
Con sincero affetto.
Hasta la victoria, siempre.
Ma di quale lotta parliamo, già ci siamo dimenticati di quelli che hanno decretato l'aumento del gettone di presenza, e fra 15 giorni accetteremo anche questa scelta decretata dalla politica siracusana, ne parleremo un pò e poi basta, i siciliani e gli avolesi siamo fatti così, anzi alle prossime elezioni prenderanno più voti quelli che hanno più responsabilità.
Concordo pienamente con l'anonimo del 23 giugno, dobbiamo essere uniti e compatti come dice Paolo Caruso ma prima dobbiamo dirci la verità fino in fondo. Il centrodestra siciliano ha distrutto la sanità pubblica in sicilia e il centrodestra avolese ha messo in liquidazione l'ospedale di Avola. Dopodiché se al centrodestra avolese serve una mano per farsi rispettare dai loro deputati il centrosinistra a mio avviso può dargliela. Amen.
Il diritto alla salute è FONDAMENTALE in uno Stato civile e democratico. Il problema, dunque, coinvolge ognuno di noi, e NESSUNO deve o può sentirsi escluso. Ricordiamo che Avola è la nostra "madre" terra: difendiamo il nostro paese da critiche, insulti o luoghi comuni che, negli anni, ne hanno sporcato il nome. Sono consapevole che i lati negativi non manchino, ma Avola ha comunque una sua dignità, che merita di essere rispettata da noi stessi che la viviamo, anzitutto, e da tutti gli altri, poi. Mostriamoci orgogliosi di essere avolesi ed affrontiamo questa situazione in modo compatto; finchè rimarremo a casa a giudicare gli altri, senz'alcuna proposta, ma "incatenati" dalla logica dell'ARMIAMOCI e PARTITE, ben poco si potrà ottenere. Io sono fiducioso, perchè credo nella mia gente. Un abbraccio, con la fierezza di essere avolese. Andrea.
questo ci meritiamo! il popolo siciliano ha dato il 67% a questo governo regionale naturalmente di consensi il 33% rimanente dovrebbe essere il controllore tipo i revisori dei conti in una societa'dovrebbero occupare palazzo dei normanni e dare un esempio ai cittadini di come si combattono le battaglie, ma siccome non interesa niente a nessuno si fanno 4 chiacchere e tutto finisce li. viva la politica del terzo millennio vegogna!
La sinistra sa fare solo questo, populismo e demagogia.Raramente quando governa, produce solo disastri.Il futuro politico ad Avola chi è? Paolo Caruso,Lauretta Rinauro, o Emanuele Limpido.Nemmeno sanno cosa significa amministrare.Solo bla bla bla bla!
E' sicuro che l'ospedale di Avola deve chiudere, perchè i nostri politici devono investire i "loro risparmi" nelle cliniche private. La maggior parte per "non dire tutti" sono azionisti o delle cliniche o delle aziende che a vario titolo girono attorno al sistema sanità. Quindi una volta chiuso l'ospedale, rimane l'edificio che sarà o affittato o comprato magari a poche migliaia di €uro, (tutti soldi che usciremo noi cittadini con le tasse) per fare un'altra clinica privata convenzionata.
Ecco da dove prendono i soldi per fare queste manovre.
Vi allego le buste paghe del mio nucleo familiare e fate attenzione alle voci addizionale regionale (questa serve per rientrare dal debito della sanità dell'isola) e addizionale comunale saldo e acconto (questa serve per rientrare dal debito del comune e magari pagare il gettone di presenza a nostri politici). Con questa MANNA che il fisco manda nelle casse della regione e dei comuni, voi pensate che Loro si muovano per l'interesse del cittadino? Non credo, e noi? Paghiamo. Unirci per protestare? Scndere in piazza? Se serve si può fare, ma tutti siamo disposti a prendere manganellate? Si manganellate perchè questi governano così. Io comando e tu obbedisci. Però qualche cosa si deve fare ma io non so cosa. Muoviamoci.