di Giovanni Mazzone

COMUNICATO STAMPA

I lavori di riqualificazione delle piazze sono stati avviati senza criterio e coordinamento e le giustificazioni addotte dal Sindaco Barbagallo sono false e pretestuose!

Anziché dare atto che le migliorie in atto sono farina della giunta Di Giovanni, che riuscì ad ottenere i finanziamenti e ad appaltare i lavori, il nuovo Sindaco ha tentato di coprire la confusione ed i disservizi di questi giorni accusando il precedente Sindaco e la direzione lavori.

Sono false le accuse di ritardi mosse alla giunta Di Giovanni perché, anche se il bando risale a fine 2005, il decreto di finanziamento è stato emesso dalla Regione a metà 2006 e l’aggiudicazione provvisoria, effettuata per legge dall’Ufficio Unico Regionale per le Gare d’Appalto immediatamente coinvolta, risale a marzo del 2007, mentre l’aggiudicazione definitiva di piazza Umberto I è stata effettuata dal segretario comunale ad aprile 2007 e quella delle altre piazze tra maggio e giugno dello stesso anno.

Potevano essere consegnati i lavori prima dell’aggiudicazione definitiva?

Poteva operare Di Giovanni dopo la proclamazione del nuovo Sindaco?

Quali ritardi ha causato Di Giovanni?

I veri ritardi, invece, sono dovuti ai quotidiani scontri tra gli attuali assessori che, dopo aver ricevuto frammenti di deleghe per equilibrare i precari rapporti di forza tra i partiti, oggi ostacolano l’attività del titolare del Lavori Pubblici e dettano, anche a mezzo stampa, indicazioni contraddittorie e spesso anche vietate dalla legge, che stravolgono progetti esecutivi approvati frutto di ricerche storico archivistiche e del confronto sia con la Sovrintendenza ai Beni Culturali e sia con studiosi del calibro della Prof.ssa Gringeri Pantano.

Perché chiedere il mantenimento degli attuali corpi illuminanti della piazza Umberto I^, risalenti agli anni ’80, e non sostituirli invece con gli impianti artistici che caratterizzano tutte le altre piazze dell’esagono al fine di ottenere l’uniforme effetto previsto dal progetto?

Perché mantenere in piazza Trieste l’obbrobrio di un moderno manufatto in cemento e non sostituirlo, invece, con una struttura in stile confacente all’armonia della piazza così come chiesto anche dal Kiwanis Club e previsto dal progetto?

Inesistenti, inoltre, sono le presunte responsabilità della direzione lavori.

Nella fattispecie i cantieri sono 4 e 4 sono le direzione-lavori con la conseguenza che il piano del traffico, necessariamente unico attesa la vicinanza dei cantieri, doveva essere frutto del coordinato tra l’assessorato alla polizia municipale e i 4 RUP (Responsabile Unico del Procedimento) da tempo informati sui cronoprogrammi delle varie imprese e da tempo sollecitati in tal senso dalle direzione-lavori.

L’incapacità dell’amministrazione di programmare e coordinare i lavori non può essere scaricata sulla direzione lavori.

Gli infondati e pretestuosi addebiti a quest’ultima, invece, sembrano preordinati alla revoca dei relativi incarichi, vero obiettivo che qualche leader dell’UDC caparbiamente continua a pretendere dal Sindaco, anche a costo di imporre alla città ed ai commercianti gli ulteriori sacrifici che necessariamente conseguirebbero agli inevitabili ritardi nell’esecuzione dei lavori.

Avola, 14/10/2007

Circolo Territoriale di Avola di A.N.

Il Presidente

Avv. Giovanni Mazzone

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