di Nino CampisiIn riferimento allo stesso
argomento trattato qualche giorno fa sul blog, ieri 14 maggio 2010, il materiale "incriminato" appare visibilmente ridotto (vedi foto). Rimangono alcuni spezzoni a forma di listello che propabilmente non servono a chi ha provveduto alla rimozione. Tale evidenza avvalora l'ipotesi fatta in precedenza, cioe, il
prorpietario di un terreno delle vicinanze che ha pensato bene di poter utilizzare le onduline in amianto per ripristinare o addirittura coprire per intero una eventuale tettoia.
Il complesso iter burocratico che mette in avanti l'avvio di una regolare procedura di smaltimento è stato sicuramente scavalcato dal nostro improvvisato "riciclatore" che ha
evitato ogni faticoso impegno da parte degli organi competenti e il conseguente sperpero di circa 4 o 5 mila Euro.
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