Per i 150 anni dell'Unità d'Italia la Banda di Avola è stata chiamata per rappresentare la Sicilia al concerto dedicato alla musica popolare italiana.

I complimenti vanno ai componenti della banda, tra l'altro tutti giovanissimi, e naturalmente al direttore Sebastiano Bellarte. Nient'altro da aggiungere, lasciamo parlare le immagini e la voce del TG Regionale. Buona visione.

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Ecco il nuovo manifesto affisso per i muri di Avola e firmato da un gruppo ispirato dal pensiero di Giorgio La Pira.

Ringraziamo Nino Campisi per la foto (clicca qui per ingrandirla) e Mariano Ferro per il testo.

"Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo…Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca " (Apocalisse 3, 15-16)

"…guai a coloro che meditano l’iniquità e tramano il male sui loro giacigli; alla luce dell’alba lo compiono perché in mano loro è il potere. Sono avidi di campi e li usurpano, di case e se le prendono. Così opprimono l’uomo e la sua casa…" (Michea 2,1-2).

QUALE FUTURO PER LA NOSTRA CITTÀ?

Non il futuro dei politici siracusani che pretendono di curare la "depressione" con le desuete, comiche e monotone ricette di promesse per un’occupazione giovanile precaria, sottopagata e sempre ricattabile.

Ma il futuro di chi sa obbedire solo alle necessità dei cittadini e in particolare dei giovani che cercano un lavoro e non vogliono prostituirsi, di coloro che hanno perso il lavoro e si trovano nella disperazione, degli anziani che cercano luoghi sereni ove soggiornare, degli abitanti della periferia privi di servizi e di quelli del centro che mal sopportano il traffico caotico.

Non il futuro delle schiere dei centri commerciali che durano solo cinque anni, che cementificano indiscriminatamente, che depauperano la ricchezza locale, che mortificano l’economia cittadina e che soffocano le aspettative dei giovani.

Ma il futuro di un progetto che privilegi l’imprenditoria e l’artigianato giovanile, che stimoli il commercio locale, che potenzi il turismo e l’agricoltura.

Non il futuro di chi ci ha regalato una città con i peggiori numeri dell’economia siciliana e con i peggiori indicatori sulla qualità della vita (depuratore ancora inutilizzato, teatro comunale e Palazzo Modica non utilizzati, circonvallazione pericolosa, autostrada fatiscente, sanità frutto di inutili campanilismi, disattenzione ai desideri dei lavoratori per l’efficienza del loro impegno.

Ma il futuro di un’Amministrazione che operi senza condizionamenti e che faccia scelte chiare coinvolgendo la cittadinanza.

Non il futuro di chi ha sfruttato e continua a sfruttare le altrui disgrazie per meri interessi personali nella furba convinzione che è l’ignoranza a generare i bisogni.

Ma il futuro di chi vuole condividere con i disabili processi di recupero e di inserimento sociale nella consapevolezza che la conoscenza di leggi, regolamenti e norme può contribuire a liberarsi dalle necessità economiche.

Non il futuro di coloro che utilizzano la cosa pubblica come un affare privato.

Ma il futuro di coloro che, volendo sperimentare il senso dell’appartenenza al bene comune, si prodigano per una politica di ascolto e di partecipazione.

Non il futuro degli arroganti, dei prepotenti, degli arrivisti, dei voltagabbana e dei faccendieri.

Ma il futuro degli umili che nel nascondimento lavorano onestamente e dei liberi e dei forti che osano sognare una città diversa.

Illusione? Speranza? … può darsi!

Certamente è una scommessa per un impegno concreto ed è un caloroso invito a quanti credono ancora nel riscatto della nostra martoriata Avola.

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di Sebastiano Passarello

L’inaugurazione di un’opera di una certa importanza, vedi per esempio il restauro del Teatro Comunale, in una comunità è sempre un momento di festa per la cittadinanza e soprattutto un motivo di orgoglio per gli amministratori.

Fin qui nessun rilievo da fare, è giusto in queste occasioni comunicare alla cittadinanza il frutto del proprio lavoro.

Quello che non si condivide in queste circostanze è quando un’amministrazione, per accrescere la credibilità della propria azione politica-amministrativa, cerca di avocare a se tutti i meriti, non riconoscendo il lavoro dei predecessori.

Correttezza e onestà vorrebbero che in questi momenti venissero evidenziati non solo i meriti di chi è riuscito a portare a termine un’opera già progettata, finanziata ed iniziata, ma ricordare i vari amministratori e onorevoli che nel tempo si sono impegnati nella realizzazione dell’opera.

Ricordo che nel lontano 1999 quando fu inaugurata la circonvallazione di Avola, un’opera straordinaria per la nostra città, tutti gli amministratori precedenti, la deputazione di destra, sinistra, centro, furono invitati come legittimo riconoscimento per l’impegno che ognuno, a secondo del proprio ruolo, aveva profuso.

(Nella foto degli amministratori e onorevoli di tutte le forze politiche ndr.)

Sarebbe stato garbato invitare ufficialmente almeno tutti i sindaci da Li Gioi a Giansiracusa che si sono prodigati alla realizzazione dell’opera, o se non altro, almeno i due sindaci: Gaetano Cancemi che tramite l’onorevole Antonella Rizza e Vladimiro Crisafulli riuscì a far assegnare, nel 1999, il primo finanziamento di 3 miliardi di lire e successivamente Albino Di Giovanni che, grazie all’onorevole Nicola Bono, all’epoca sottosegretario ai beni culturali, ottenne, nel 2003, un ulteriore finanziamento che ha consentito il completamento del Teatro Comunale.

Sebastiano Passarello

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Di Maria Di Stefano

La maggioranza politica che in città sostiene il sindaco Tonino Barbagallo resta oggetto di critiche da parte degli esponenti dell’opposizione. A puntare il dito contro una giunta “fallimentare” dal punto di vista amministrativo e politico è il capogruppo del Pdl dal filone di ex Alleanza Nazionale Seby Baccio che non considera questa amministrazione di centro destra, come l’avrebbe più volte invece definita il sindaco. “Questa giunta è il frutto di un inciucio politico nato da accordi elettorali tra ex Forza Italia ed i Ds” dichiara Baccio il quale sottolinea che la maggior parte del Pdl siede tra i banchi dell’opposizione.

A non appoggiare questa amministrazione sono infatti 2 esponenti di An, Baccio e Francesco Tardonato, e Forza del Sud. “Restano in giunta solo 2 esponenti di Fi e liste civiche che certo non appartengono al Pdl” sostiene il consigliere comunale ricordando che lo stesso primo cittadino si è più volte dichiarato esponente della lista civica “Barbagallo sindaco”.

Questa coalizione di maggioranza, secondo il capogruppo di ex An, è una confusione totale “con amministratori che vivacchiano da una poltrona all’altra senza curarsi dei problemi della città” rincara la dose Baccio. “Occorre che gli amministratori si facciano un giro per la città per vedere lo stato di degrado in cui riversano le nostre coste ed il litorale che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello di una città a denominazione turistica” continua Baccio senza fare sconti a nessuno anzi ricordando che nessun progetto o gara d’appalto è stata realizzata da questa amministrazione “ma stanno semplicemente portando avanti tutte le opere iniziate nella precedente amministrazione diretta da Albino Di Giovanni” precisa il consigliere di An. In merito alla situazione delle coste Baccio ricorda che è già stata elargita la prima parte dei finanziamenti per il rifacimento del costone, i cui lavori però non sono ancora iniziati.

Un fallimento quindi dal punto di vista politico ed amministrativo che Baccio continua a denunciare anche ad un anno dalle prossime elezioni amministrative invitando tutti a riflettere sul fatto che “se tale amministrazione non è riuscita a concludere nulla in 4 anni, se non uno scambio continuo e reciproco di poltrone assessoriali, come si può pensare di riuscire a fare qualcosa in appena 12 mesi?” è la domanda che il consigliere Baccio pone a se stesso ed ai suoi concittadini chiamati alle urne tra un anno.

I 2 esponenti del Pdl delle file dell’opposizione, Baccio e Tardonato, ribadiscono inoltre la loro posizione di esponenti di minoranza e di opposizione a questa giunta comunale.

Maria Di Stefano
Gazzetta del Sud

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