Il Consiglio Comunale di Noto, riunito in seduta urgente permanente con all’ordine del giorno “Atto indirizzo per contrastare il provvedimento di trasferimento dei reparti di acuti dall’Ospedale Trigona di Noto al Di Maria di Avola”.
Prima di spostarsi presso l’Ospedale Trigona di Noto, all’unanimità dei voti delibera di trasmettere immediatamente per fax e poi per le vie ordinarie la seguente risoluzione indirizzata all’Assessore alla Sanità regionale Dott. Massimo Russo e per conoscenza al Presidente della Regione Siciliana On. Raffaele Lombardo ed agli organi di stampa.
Il Consiglio Comunale di Noto facendosi anche carico delle espressioni di solidarietà espresse dalle istituzioni e dai cittadini delle Città di Rosolini, Pachino e Portopalo, tutti impegnati per avere risposte serie e credibili dalla S.V. riguardo la riorganizzazione ospedaliera nella provincia di Siracusa, vorrebbe trovare in Lei, quell’interlocutore nella sua veste di magistrato che aveva prima di assumere il gravoso ed oneroso incarico di Assessore alla Sanità Siciliana, con il compito di traghettarla verso quegli obiettivi di efficienza ed economicità che caratterizzano la sanità nelle regioni dell’Italia del Nord.
Nel mese di giugno 2009 viene approvata la legge 5 con la quale si determinano i nuovi profili della sanità siciliana e dove (allegato 1) si evidenzia che il piano di ristrutturazione ospedaliera dell’ASP di Siracusa vede il piccolo stabilimento di Avola, da rifunzionalizzare con PTA, lungodegenza e riabilitazione, mentre l’Ospedale Trigona di Noto (ospedale di frontiera) viene individuato come Ospedale per Acuti.
A seguito di ciò la Città di Avola con a capo popolo un sacerdote, protesta.
Cominciano a giungere voci che “da Palermo” ci sono dei ripensamenti e che l’Assessore si era sbagliato riguardo la destinazione dello stabilimentino di Avola come presidio da rifunzionalizzare e che il tutto andava letteralmente ribaltato. Nel mese di settembre 2009 viene a vistare i due stabilimenti il Suo Direttore Generale dott. Guizzardi in “passeggiata” per 3 minuti a Noto e per altri 3 ad Avola viene stabilito che l’opedale da rifunzionalizzare è Noto su non precisate e mai rese motivazioni di ordine tecnico.
Intanto la Conferenza dei Sindaci della Provincia di Siracusa del 29 dicembre 2009 approva un documento che chiedeva al Suo Assessorato ed ai vertici dell’ASP di mantenere in funzione i due nosocomi così come era stato ratificato negli accordi del 2002.
Nel mese di agosto 2010 la linea di condotta dei vertici dell’ASP è ancora apparentemente per il mantenimento dei due nosocomi e nell’ospedale di Noto tre (3) volte più grande di quello di Avola si alloca anche il PTA come nuova struttura integrata e non sostitutiva. Ai primi di settembre 2010 fortuitamente l’Amministrazione Comunale di Noto viene a conoscenza di un documento prima smentito e poi di fronte all’evidenza confermato dal Dott. Maniscalco, dove i vertici dell’ASP a seguito di un ulteriore giro di vite da Lei richiesto per il contenimento della spesa, stanno programmando la dismissione ed il trasferimento dei reparti di Geriatria, Ginecologia ed Ostetricia, Pediatria ed Ortopedia dal Trigona di Noto presso l’ospedaletto di Avola.
Quello che le chiediamo Sig. Assessore è una valutazione trasparente delle due strutture tenendo conto a 360° di quelli che sono i pro ed i contro dei due stabilimenti evitando così che si prendano decisioni che a tutt’oggi mi consenta hanno un “fumus politico affaristico”.
Ciò che la comunità desidera è che si prendano decisioni in considerazione delle spese che si dovranno affrontare per far funzionare a pieno regime da ospedale o la struttura del Trigona di Noto o del Di Maria di Avola. Utile sarebbe, Ass. Russo, che facesse controllare i costi della ristrutturazione di reparti, sale operatorie, pronti soccorsi, UTIC, semintensiva etccc. delle due strutture, per verificare se sono congrui e se c’è speriamo di no qualcosa che non và, chissà!!!!
Oggi la decisione autoritaria dell’ASP che dice di prendere ordini dall’Assessorato Regionale, sta solo creando tensioni tra la gente della zona sud, perché, carente di trasparenza negli atti adottati e in mancanza di criteri certi. Alle parole devono seguire atti, certificazioni indagini da parte di tecnici che attestino la reale situazione delle due strutture.
Non accettiamo assolutamente ciò che attraverso gli organi di stampa ci è stato comunicato da parte Sua e cioè che Lei sta dando esecuzione a quelle che sono le richieste della comunità; a meno che questa, non sia solo quella avolese. Sicuramente la Conferenza dei Sindaci ha dato e continua a dare altre indicazioni.
Se il Direttore Generale dell’ASP di Siracusa afferma di prendere ordini da Palermo e Lei non ha disposto gli atti che si stanno realizzando viene da chiedersi; ma chi c’è dietro questo disegno, ci consenta, di mala sanità che penalizzerà le comunità di Noto, Rosolini Pachino e Portopalo che apertamente si sono schierate con le loro istituzioni contro l’ipotesi di spostare gli acuti nel piccolo nosocomio Avolese molto vicino al capoluogo di provincia Siracusa ed al suo Ospedale Provinciale.
Ed ancora ad ulteriore conferma che c’è qualcosa che non va. L’ultima chicca che sicuramente non è di Sua conoscenza; è di pochi giorni fa la nomina a Direttore Sanitario Aziendale dell’ASP di Siracusa (dopo le dimissioni “per motivi personali” della Dott.ssa Sciacca) dell’ex Sindaco di Avola, dott. Corrado Vaccarisi, spacciato per siracusano dagli organi di stampa; solo questo Dott. Russo MAGISTRATO La dovrebbe insospettire su ciò di oscuro che sta accadendo all’ASP di Siracusa.
A Lei uomo della magistratura chiediamo un momento di orgoglio per ricercare quella verità, giustizia, chiarezza e trasparenza delle decisioni che oggi a gran voce migliaia di cittadini pretendono.
Pertanto il Consiglio Comunale di Noto, confortato dalle su espresse motivazioni Le comunica che da stamane 25 ottobre 2010 in seduta permanente resterà a presidiare sempre nel rispetto della funzionalità e non pregiudicando il normale svolgimento dell’assistenza sanitaria l’Ospedale Trigona di Noto e tale stato di occupazione ed agitazione cesserà soltanto quando Ella possibilmente con il Sig. Presidente della Regione On. Lombardo, convocherà le istituzioni dei rappresentanti della zona sud del siracusano ad un incontro per individuare:
1. criteri e norme
2. istituzione di una commissione tecnica che in modo oggettivo ed analitico valuti il reale stato dei due stabilimenti e la loro destinazione.
Tutto ciò sempre nell’interesse della collettività e di una sanità che dia risposte concrete alle esigenze delle popolazioni che vi insistono e dei tantissimi turisti che vengono visitare la nostra Città ed il comprensorio.