di Nino Campisi
Catania,17-2-2010
Sul campo "Zia Lisa" adiacente all'aeroporto di "Fontanarossa", l'Avola ha superato i quarti di finale di Coppa Italia, pareggiando 0-0 con la Ragazzini Generali, in virtù della vittoria per 2-0, ottenuta nella partita di andata al "Di Pasquale".
Un terreno pesantissimo e molto scivoloso, ha provato fisicamente i 22 uomini che hanno dato vita ad una bella gara disputata all'insegna di un encomiabile"FAIR PLAY". A prescindere dal risultato, non si può che elogiare i padroni di casa che a differenza di alcune squadre che vogliono imporre supremazia incudendo timore avvalendosi del "fattore casalingo", in campo e negli spogliatoi, hanno dimostrato rispetto e correttezza nei confronti della società (tutta) avolese, che altrettanti comportamenti riserva ai suoi ospiti. Un bel pomeriggio di sport che alla fine ha visto una serie di abbracci fra tutti i giocatori e l'applauso del pubblico presente.
Simili scene non accadono a S. Croce Camerina, dove i padroni di casa assumono comportamenti di inciviltà nei confronti degli avversari. Nella partita contro la Moticea, un assistente di linea è stato colpito da un calcio da uno dei dirigenti del S. Croce, e nessun provvedimento serio è stato preso nei suoi confronti, tranne che una semplice multa di mille euro.
Eppure il S. Croce è primo in classifica a pari punti con la Ragazzini, nonostante i catanesi dimostrano un livello tecnico molto superiore.
Sul campo "Zia Lisa" adiacente all'aeroporto di "Fontanarossa", l'Avola ha superato i quarti di finale di Coppa Italia, pareggiando 0-0 con la Ragazzini Generali, in virtù della vittoria per 2-0, ottenuta nella partita di andata al "Di Pasquale".
Un terreno pesantissimo e molto scivoloso, ha provato fisicamente i 22 uomini che hanno dato vita ad una bella gara disputata all'insegna di un encomiabile"FAIR PLAY". A prescindere dal risultato, non si può che elogiare i padroni di casa che a differenza di alcune squadre che vogliono imporre supremazia incudendo timore avvalendosi del "fattore casalingo", in campo e negli spogliatoi, hanno dimostrato rispetto e correttezza nei confronti della società (tutta) avolese, che altrettanti comportamenti riserva ai suoi ospiti. Un bel pomeriggio di sport che alla fine ha visto una serie di abbracci fra tutti i giocatori e l'applauso del pubblico presente.
Simili scene non accadono a S. Croce Camerina, dove i padroni di casa assumono comportamenti di inciviltà nei confronti degli avversari. Nella partita contro la Moticea, un assistente di linea è stato colpito da un calcio da uno dei dirigenti del S. Croce, e nessun provvedimento serio è stato preso nei suoi confronti, tranne che una semplice multa di mille euro.
Eppure il S. Croce è primo in classifica a pari punti con la Ragazzini, nonostante i catanesi dimostrano un livello tecnico molto superiore.