Affinché ogni lettore di questo Blog possa conoscere e giudicare, pubblichiamo i documenti relativi all’ultima puntata della vicenda Ospedale Di Maria.

1. proposta di rifunzionalizzazione formulata dall’ASP previo tavolo tecnico con l’Assessorato Regionale alla Sanità dopo la visita, in data 3 dicembre 2009, degli ospedali della nostra provincia da parte di 3 ispettori dell’Assessorato coordinati dal Direttore Generale Dott. Guizzardi.



Giorno 23 dicembre la suddetta proposta, con alcune riserve sull’ospedale di Noto, viene accolta dalla Conferenza dei Sindaci, con il voto favorevole del Sindaco Barbagallo che la stesso giorno viene in Consiglio Comunale rivendicando come un suo successo personale, e della sua politica in materia sanitaria, la trasformazione dell’Ospedale di Avola in ospedale chirurgico con l’arrivo dei reparti di Ortopedia, Ginecologia ed Ostetricia, e Pediatria.

Il piano è da noi subito giudicato interessantissimo perché finalmente si imbocca la strada corretta della specializzazione dei due Presidi Ospedalieri di Avola e Noto, chirurgico l’uno e medico l’altro.

Abbiamo tuttavia subito rappresentando la pericolosità di inutili e prematuri trionfalismi, ed abbiamo subito evidenziato l’anomalia del Presidio di Noto con soli 12 posti letti per acuti (geriatria) mentre altri reparti medici (come la Medicina e la Psichiatria per complessi 39 posti letto acuti tra ordinari e DH) rimanevano nel Presidio di Avola che, invece, avrebbe dovuto specializzarsi nelle branche chirurgiche.

Dopo i prematuri festeggiamenti nel Consiglio Comunale di giorno 23, mai la città, il Consiglio, il Comitato o le organizzazioni politiche e sindacali sono state coinvolte nel dibattito, mentre il Sindaco di Noto organizzava per giorno 24 un Consiglio Comunale aperto, per giorno 25 visite del Comitato di crisi nelle case dei deputati, per giorno 28 e 29 incontri all’ASP e per giorno 30 un’assemblea pubblica cittadina.

2. proposta di rifunzionalizzazione sottoscritta dal Sindaco Barbagallo e dal Sindaco Valvo giorno 29 dicembre nei locali dell’ASP.


Tutto torna come prima!

I reparti chirurgici e medici rimangono divisi tra Avola e Noto, senza alcuna logica scientifica.

Ciò che i tecnici esterni avevano previsto come corretto e funzionale viene sacrificato sull’altare della pace sociale ed i grandi successi personali e politici rivendicati dal Sindaco Barbagallo si sciolgono come neve al sole nel momento in cui il suo leader provinciale (Bufardeci del PdL Sicilia) gli ha imposto di non mettere in difficoltà il Sindaco Valvo recentemente arruolato nelle fila del PdL Sicilia.

3. verbale della riunione del 29 dicembre 2009 all’ASP.



Ecco chi era stato invitato ed era presente a quella disgraziata riunione che ha sacrificato l’Ospedale di Avola!

  • Dott. Franco Maniscalco, Direttore Generale ASP 8 scelto da Lombardo (MPA) su indicazione di Bufardeci (PdL Sicilia);
  • Dott. Corrado Valvo, Sindaco di Noto (PdL Sicilia), il vero vincitore di questa battaglia;
  • Dott. Antonino Barbagallo, Sindaco di Avola (PdL Sicilia), il vero sconfitto e, con lui ed a causa sua, tutti gli avolesi che nel 2007 gli hanno dato 8.391 voti;
  • Dott. Anselmo Meteddu, Direttore Distretto di Siracusa, vicino a Bufardeci;
  • Dott. Rosario Di Lorenzo, Direttore del P.O. di Avola-Noto, Consigliere Provinciale (PdL Sicilia) che ha preso ad Avola ben 173 preferenze;
  • Dott. Giovanni Baviera, Consulente Tecnico del Sindaco di Noto, Consigliere Comunale a Noto (MPA); il Sindaco di Avola non aveva alcun consulente; d’altronde lui, quale medico, è già un esperto e, comunque, per calarsi le braghe non c’era bisogno di alcun esperto;
  • Dott. Concetto di Rosolini, delegato dal Sindaco di Rosolini, Assessore Provinciale (PdL Sicilia); di quest’ultimo alleghiamo anche una foto a riprova della stima riservata per l’Ospedale Di Maria.


4. comunicato stampa, sottoscritto dal Comitato pro Trigona e dai sindacati di Noto, diffuso ieri 30 dicembre 2009.



  • Respingiamo i toni strumentalmente campanilistici e le provocazioni contenute nel suddetto comunicato stampa.
  • Esprimiamo la nostra convinta solidarietà a don Giovanni Caruso, ingiustamente accusato di campanilismo a fronte di un pluriennale impegno per il miglioramento della sanità in tutta la Zona Sud, con il ripetuto tentativo di coinvolgere le comunità dei paesi vicini purtroppo spesso caduto nel vuoto (vedi il tentativo di coinvolgere le parrocchie delle altre città o la sottoscrizione della petizione inviata a tutti i Comuni ma che purtroppo ha visto una massiccia adesione solo ad Avola).

Don Caruso ed il Comitato per la salute hanno quindi sempre ricercato il coinvolgimento di tutta la Zona Sud della provincia, convinti, come noi, che il problema non ha dimensioni comunali.

  • Esprimiamo nel contempo la più ferma condanna nei confronti del Sindaco che invitiamo a dimettersi per il bene della città di Avola (dopo aver affossato il porto turistico, non solo non ha difeso l’Ospedale di Avola decidendo di non firmare il ricorso al TAR proposto dalla Provincia contro il Decreto Russo che ha già declassato il nostro Ospedale in poliambulatorio, dimostrando così chiaramente di preferire gli interessi di partito a quelli dei suoi cittadini, ma ha rinunciato, senza battere ciglio, ai miglioramenti funzionali e strategici che la Regione e l’ASP avevano proposto per l’Ospedale di Avola, ribaltando, con la firma del verbale del 29 dicembre, l’opinione trionfalmente esposta in Consiglio Comunale giorno 23, solo 6 giorni prima, compresi i festivi).
  • Invitiamo il Presidente del Consiglio a convocare con urgenza un Consiglio Comunale aperto per sentire l’opinione dei Consiglieri e della città, per far sì che alla prossima riunione della conferenza dei Sindaci, prevista per l’inizio del 2010 per decidere definitivamente sulla proposta di rifunzionalizzazione da inviare a Palermo, si possa esprimere, magari per il tramite del Vice Sindaco, l’opinione della città e non quella di ossequiosi burattini di partito.

I Consiglieri Comunali PdL

Seby Baccio
Daniele Calvo
Francesco Tardonato

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AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Oggetto: richiesta convocazione consiglio comunale aperto.

Il gruppo consiliare PDL SICILIA

PREMESSO
  • che giorno 23/12/2009 la Conferenza dei Sindaci ha approvato il “nuovo” piano di rifunzionalizzazione predisposto dall’ASP
  • che in tale piano veniva rimodulata anche l’offerta sanitaria nell’Ospedale Unico Avola-Noto;
  • che giorno 29/12/2009, a seguito di uno specifico incontro presso l’ASP tra il Sindaco di Avola, il Sindaco di Noto e il direttore generale si è proceduto ad un ulteriore rielaborazione del piano suddetto sempre con riferimento all’Ospedale Unico Avola-Noto;

Tutto ciò premesso

SI CHIEDE

alla S.V. Ill.ma di voler convocare apposito consiglio comunale aperto al fine di consentire un confronto fra le forze politiche e sociali sul tema “SANITA’ NELLA ZONA SUD” alla luce dei recenti sviluppi di cui si è detto in premessa.

Avola, lì 31/12/2009

IL CAPO GRUPPO DEL PDL SICILIA
Fabrizio Alia

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Il successo delle scorse edizioni ci aveva abituato a questo importante evento: il Presepe Vivente. Un mix di Fede, Storia, Cultura che negli ultimi due anni ci ha fatto rivivere le nostre origini rimettendo in scena i più antichi, ma anche i più tradizionali, mestieri locali.

Viste come sono andate le cose quest'anno la domanda sorge spontanea: Perchè non è stato realizzato il Presepe Vivente?

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di Giovanni Mazzone



L’amico Alia, da questo Blog, ha polemicamente valutato come “importantissimo risultato” l’evolversi della telenovela Ospedale ed ha bollato come “inutile” il ricorso al TAR proposto dalla Provincia Regionale di Siracusa e da numerosi Comuni contro il Decreto Russo, ricorso al quale l’Amministrazione Comunale di Avola non ha voluto aderire.

Pur riconoscendo che finalmente, forse, si è imboccata la strada giusta, intervengo nel dibattito per evitare che inopportuni toni trionfalistici e polemici possano compromettere gli sforzi sin’ora effettuati.

Caro Fabrizio, l’obiettivo comune, sempre ricordatoci dal Comitato sul diritto alla salute, è quello di migliorare gli standard sanitari esistenti nella Zona sud della nostra provincia, adeguandoli almeno a quelli esistenti nelle altre provincie siciliane e nel resto d’Italia.

Spostare i reparti da una città all’altra non comporta, invece, alcun innalzamento degli attuali standard sanitari.

Se la coperta è corta, spostandola da una parte o dall’altra non si ottiene il risultato di allungarla, ma solo quello di scatenare laceranti guerre tra poveri, rompendo così un fronte che, invece, dovrebbe essere compatto per ottenere dai “vertici regionali” servizi sanitari efficienti che presuppongono:

a) attrezzature moderne;
b) un numero sufficiente di medici e di paramedici.

Sul primo punto un grosso passo avanti è stato fatto con la recente distribuzione dei fondi comunitari 2007-2012.

Il nostro Ospedale Unico Avola-Noto, infatti, riceverà in dotazione NUOVE TAC e Risonanze magnetiche.

Questo, caro Fabrizio, è un “importantissimo risultato”.

Sul secondo punto (numero sufficiente di medici e di paramedici) nessun risultato è stato invece ottenuto.

Questo parametro, infatti, è proporzionale al numero dei posti letto che, con il Decreto Russo dell’estate scorsa, nella nostra provincia è precipitato a 750 (tra ordinari e day hospital) a fronte di una dotazione minimale di 825 richiesta dalla stessa ASL a seguito di apposito studio sulle patologie presenti nel territorio.

Come potrà funzionare bene l’UTIC se dovrà avvalersi degli stessi medici ed infermieri che oggi a stento bastano per la Cardiologia?

Lo stesso dicasi per la Rianimazione; quale servizio deve fornire se il numero degli anestesisti non sarà aumentato e se, invece, non si sostituiscono neanche quelli che vanno in pensione?

Ebbene, il ricorso proposto dal Presidente della Provincia Regionale e da numerosi Sindaci, frettolosamente giudicato “inutile” dall’amico Alia, tende semplicemente all’annullamento del Decreto Russo nella parte in cui riduce il numero dei posti letto negli Ospedali pubblici della provincia di Siracusa, così da evitare la consequenziale riduzione dei livelli di assistenza sanitaria.

Il deposito del ricorso, tuttavia, non ha certamente impedito l’attivazione di ogni canale per ottenere politicamente ciò che è stato chiesto anche giudizialmente.

Si può sempre rinunciare al ricorso nel momento in cui dovesse cessare la materia del contendere.

Non è vero, invece, l’inverso.

Se il Decreto Russo non fosse stato tempestivamente impugnato avanti il TAR, nei perentori tempi di legge, si avrebbe avuto l’automatico effetto di devolvere la problematica in questione, relativa alla riduzione del numero dei posti letto, esclusivamente nella sede politica, unica sede rimasta.

Ma quali risultati sono stati ottenuti in quest’ultima sede?

Sono stati aumentati i posti letto esistenti per adeguarli agli standards regionali o nazionali?

Sono stati ridotti i posti letto delle cliniche private convenzionate con consequenziale aumento dei posti letto negli Ospedali pubblici?

E’ stato revocato il Decreto Russo nella parte in cui riduce ulteriormente i posti letto negli Ospedali pubblici della nostra provincia?

Poiché purtroppo la risposta alle suddette domande è negativa, il Presidente della Provincia ed i Sindaci avevano il dovere di difendere giudizialmente i vilipesi diritti fondamentali delle comunità amministrate, evitando così che un nefasto Decreto Assessoriale divenisse inoppugnabile per inammissibili atteggiamenti referenziali del livello amministrativo rispetto a quello politico.

Detto ciò, cosa è successo nei giorni scorsi?

E’ successo che l’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) ha proposto alla Conferenza dei Sindaci un piano di riassetto degli Ospedali pubblici della Provincia che, per quanto ci riguarda, prevede una forte riduzione dei posti letti per acuti destinati al presidio di Noto, passati dagli attuali 65 a 12, con trasferimento al presidio di Avola delle Unità Operative Complesse di Ortopedia, Ostetricia e Ginecologia e Pediatria.

A Noto rimarrebbe l’Unità Operativa Complessa di Geriatria, ridotta da 18 (16+2) a 12 posti letto.

E’ prevista inoltre a Noto l’istituzione della Lungodegenza (con 36 posti letto) e della Riabilitazione (con 29 posti letto).

Non c’è dubbio che il piano va nella direzione giusta, cioè la distribuzione funzionale dei servizi da tempo auspicata, con un Presidio specializzato nei trattamenti chirurgici e d’urgenza ed un altro specializzato in quelli medici.

E’ altrettanto giustificato, e da tempo rivendicato, che ragioni logistiche propendono per la locazione ad Avola del Presidio del primo tipo (chirurgico e d’urgenza) ed a Noto del Presidio del secondo tipo (medico).

E’ chiaro, tuttavia, come allo stato la proposta dell’ASP sia del tutto sbilanciata, sia per l’iniqua distribuzione del numero di posti letto tra i due Presidi, sia per la tipologia dei servizi non sempre coerente con la distribuzione funzionale sopra descritta.

So che già giorno 24 sono stati effettuati costruttivi incontri tendenti ad apportare alla proposta ASP gli opportuni aggiustamenti e so che altri incontri sono previsti per giorno 28 e seguenti.

E allora, caro Fabrizio, “non dire quattro se non ce l’hai nel sacco”.

Oggi dobbiamo invece, tutti insieme, vigilare su due rischi:

  1. evitare che si scateni una guerra campanilistica tra Avola e Noto; così come era inaccettabile la proposta di questa estate di trasformare il Presidio di Avola in poliambulatorio e trasferire i reparti a Noto, allo stesso modo è inaccettabile la proposta odierna di lasciare a Noto solo 12 posti letto di Geriatria; significherebbe buttare al vento i circa 10 milioni di euro recentemente spesi per l’adeguamento ed ammodernamento di quel Presidio. Quello sforzo economico, invece, deve essere valorizzato con il trasferimento nel Presidio di Noto di tutte le Unità Operative Complesse compatibili con la sua allocazione geografica;
  2. evitare che pressioni di tipo politico facciano abortire, così come purtroppo avvenne nel 2002 (intellegentibus pauca), un disegno di politica sanitaria improntato a coerenza ed efficienza, con ad Avola un Presidio specializzato nei trattamenti di tipo chirurgico e d’urgenza ed a Noto un Presidio specializzato nei trattamenti di tipo medico.

Cordiali saluti ed auguri di buone feste a tutti.

Avv. Giovanni Mazzone

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Essendo oggi la vigilia di Natale e volendo affrontare argomenti attinenti al clima natalizio non potevamo fare a meno di intervistare Sebastiano Nanè, una delle poche persone avolesi che coltiva con amore la passione per uno dei più antichi strumenti musicali: la zampogna.

Vediamo di capire insieme a Sebastiano come è nata la passione per questo strumento, come vive questa esperienza e quali consigli per i giovani e meno giovani che intendono avvicinarsi a questa antica tradizione popolare.


1) A che età hai cominciato a suonare la zampogna?

Ho iniziato da grande 29 anni (credo). E' stata semplicemente la tappa di un percorso non ancora concluso e cioè quello di conoscere sempre strumenti nuovi della tradizione popolare. Essendomi avvicnato d'apprima al friscalettu con gruppo Avola folk ho avuto occasione di conoscere e affezionarmi alla musica popolare. Ricordo che da piccolo quando passava lo zampognaro da casa mia restavo sempre affascinato, dunque imparare a suonare la zampogna era, già da tempo, un mio desiderio.

2) Esiste un'età giusta per cominciare?

Assolutamente la stessa età che serve per qualsiasi altro strumento. C'è da dire che un ragazzino di otto anni, e forse anche meno, potrebbe iniziare a suonare con una sacca un po' piu piccola.

3) Ad Avola ci sono istruttori di zampogna?

Attualmente ad Avola ci siamo due zampognari, l'altro è l'amico Salvo Ferlito bravissimo musicista polistrumentista. Quindi potenzialmente potremmo essere istruttori entrambi certo, ma sia io che lui abbiamo iniziato da soli senza un istruttore ben preciso, ma solo con qualche indicazione del costruttore dello strumento.

4) Perchè sei così legato a questo strumento?

E' uno strumento magico, ha la capacità di farti percepire un senso di antichità, una sorta di macchina del tempo. La cosa che più mi piace è la convivenza della semplicità dei materiali, legno e pelle di pecora assieme alla complessità tecnica che richiede: intonazione accordatura, equilibrare la pressione della sacca e molto altro ancora.

5) Come vivi questa esperienza? Si tratta solo di un'esperienza natalizia?

Sarei un ipocrita se non ammettessi che dietro questa esperienza c'è anche l'aspetto lavorativo, nel senso che a Natale si lavora abbastanza e con grande soddisfazione... Avendo poco tempo e dedicandomi anche ad altre cose, lavoro al Comune, la Banda di Avola, accordatore di pianoforti, studente al conservatorio di Messina, dedico poco tempo alla zampogna durante gli altri mesi dell'anno, ma mi è capitato di usarla in qualche formazione di musica popolare. In questo momento in una formazione di musica Irlandese "Tri-irish" suono i flauti Irlandesi e anche la cornamusa della Galizia (Spagna)

6) Il Comune di Avola ti ha mai coinvolto a qualche evento? Hai mai ricevuto un riconoscimento?

Questa è una domanda qualcuno definirebbe da un milione di dollari... No, non ho mai lavorato col Comune di Avola da Zampognaro, negli anni passati hanno sempre rifiutato le mie proposte (tranne che non mi sfugga qualcosa), pero' suonavo ad Avola per conto mio, su richiesta di casa in casa... ma sono stato costretto per motivi di maleducazione di NOI Avolesi ('ma mentri soni a zampogna controlli i machini' ??? riferito al mio lavoro di Vigile ...non aggiungo altro !!!) a disertare e scappare rifiutando qualsiasi proposta nel territorio Avolese. Stranamente da quando ho deciso di non suonare piu ad Avola con la Zampogna sono arrivate le proposte del Comune che ho rifiutato e continuo a rifiutare.

7) Quest'anno ti esibirai da qualche parte?

Si, a Ragusa, Vittoria, Acate, Acireale, Noto, Siracusa, Palazzolo, Augusta, Buccheri , Catania, Lentini ... un po' ovunque nella sicilia orientale, tranne ad Avola :-)

8) Un consiglio per chi vorrebbe avvicinarsi al mondo della zampogna?

Iniziare intanto acquistandone una e mettendosi lì a combattare una guerra :-) Su internet non manca la possibilità di andare alla ricerca di bravi costruttori, in ogni caso chiunque volesse contattarmi per qualche consiglio o per qualche evento lo puo' fare visitando il mio sito: www.zampognaro.it, i recapiti li trovate nella sezione contatti.

Buon Natale!

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di Salvo Andolina

Cari amici sono appena tornato dal consiglio comunale, e con estremo piacere, vi comunico che, non solo il nostro nosocomio non chiuderà, ma stando al piano illustrato dal Sindaco in aula, verrà ulteriormente potenziato.

In particolare vengono garantiti i posti di Utic e rianimazione, da noi più volte richiesti e che presto saranno attivati.

La notizia più importante è tuttavia il declassamento a PTA del Trigona di Noto con conseguente spostamento dei reparti di Ginecologia, Ostetricia ed Ortopedia ad Avola.

Non appena avrò maggiori informazioni vi comunicherò in maniera dettagliata in merito al piano e nel contempo vi auguro i più sinceri Auguri di un sereno Natale.

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Come si può vedere dalla foto la macchina è andata fuori strada precipitando nelle campagne in prossimità dell'ospedale di Avola.

Al momento non si conoscono le dinamiche, i vigili urbani sono sul posto per gli accertamenti.

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La crisi economica che da anni falcidia l'agricoltura del nostro paese, in particolar modo la nostra Regione, ha ormai collassato le attività dei piccoli produttori agricoli. Priorità assurde, come il ponte sullo stretto sull'agenda del nostro governo, stanno trascurando ogni intervento per rimettere in sesto l'agricoltura, fonte primaria di reddito in tutte le regioni d'Italia negli anni trascorsi, oggi destino crudele per ogni coltivatore.

Il famosissimo ciliegino di Pachino venduto fino a 11 euro al kg, il produttore riesce a ricavarne solo 0,70 cent. di euro. Il pregiato limone femminello siracusano è venduto da 2,50 a 4 euro al kg. Il produttore in questi giorni ne ricava solo 0,30 cent di euro. E via via tantissimi altri prodotti. Marchi, Consorzi di tutela e quant'altro servono solo ad arricchire i commercianti e a far apparire in TV i nostri politici - Ministro compreso - presentando prodotti tipici per riscoprire e salvaguardare l'appartenenza ad un determinato territorio. Gente che non ha idea delle fatiche nei campi che quel territorio ha visto e continua a vedere, un territorio che sarebbe fiero solo se a risaltare fossero coloro che lo sanno rendere fertile e produttivo.

MARIANO FERRO, produttre agricolo nella nostra città, ex candidato a Sindaco, giunto al ballottaggio, da sempre si batte affinchè l'agricoltura possa rinascere, ma non ha mai trovato strade che conducono a dignitose vie di uscita. Unitamente all'ex deputato regionale AIELLO di Vittoria, grosso centro agricolo in grave crisi, hanno indetto una sorta di riunione "all'aperto", nella nostra Piazza Umberto 1° per martedi 22 dicembre 2009, ore 17:00 per parlare con i produttori avolesi evidenziando le problematiche e poter realizzare con la partecipazione di tutti una sorta di coalizione che dovrebbe coinvolgere quanto più province della nostra regione per provare a poter scuotere i pilastri irrigiditi dei governi regionale e nazionale.

Vogliono impegnarsi per un lavoro serio e faticoso per poter ritrovare la dignità che ogni produttore agricolo, ogni bracciante, ha perso per cederla a chi è occupato nel settore dell'industria, dove i rimedi sono sempre tempestivi. Si invitano quanti più cittadini a partecipare a questo incontro che può avere degli sviluppi positivi per la nostra agricoltura.

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di Nino Campisi

Al "Caitinia" di Modica l'Avola batte di misura il Frigintini e rafforza il terzo posto in classifica generale. Una partita dai toni blandi per tutto il 1° tempo, ma che ha visto alzare i ritmi nella ripresa.

I rossoblu di De Leo si schierano con il debuttante Messina che in diverse occasioni ha fatto notare le sue qualità. Tuttavia l'Avola non ritrova ancora il bel gioco e stenta in avvio di manovra, ma la volontà messa in campo ha prevalso su tutto mettendo comunque più volte in evidenza i soliti Sirugo, Intagliata e lo stesso Messina.

Il Frigintini del neo tecnico Orlando occupa l'ultima posizione in classifica e si presenta in campo disputando un incontro senza timori, mettendosi in evidenza più volte con l'avolese Empolo. Ma è' l'Avola ad avere la meglio nelle ripartenze insistendo fino all'80°, quando Intagliata entra in contatto con un difensore avversario e viene atterrato in area inducendo il direttore di gara Sig. Morabito, di Acireale, ad indicare il dischetto del rigore che lo stesso Intagliata si incarica di battere, ma come non mai, si vede parare il tiro dal portiere Di Martino.

Lo stesso, con una corta ribattuta rimette il pallone in gioco ed il rapisissimo Miraglia senza esitare mette in rete.

Questa vittoria sarà servita per scacciare le maledizioni delle ultime tre gare? Si spera di si! Buona la difesa, un centrocampo che deve ancora trovare il giusto assetto, sperando che Maieli recuperi al più presto, un attacco laborioso che purtroppo non si vede premiato per quel solito pizzico di sfortuna.

Auguri a tutti voi e alle vostre famiglie.
Nino Campisi

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Il più grande desiderio, di noi tutti, lo stesso di sempre, è quello di poterci svegliare una mattina e scoprire che tutti gli orrori del mondo si sono dileguati dalla faccia della Terra.

Nessuna violenza, nessuna guerra, sconfitta la fame nel mondo, la povertà e la sofferenza.

Ma questo è, purtroppo, solo un bel sogno.

Io sono una persona fortunata,si suole dire, per questo è facile pensare che questa sia la realtà. Ma sappiamo bene che non è così perchè mentre in questi giorni mangeremo su tavole imbandite e i nostri bambini apriranno tanti pacchetti colorati, migliaia di bambini non avranno nemmeno di che mangiare e coprirsi.

In Africa con un euro si nutre un bambino, provate (proviamo) questa esperienza, e, ancora provate (proviamo) a fare un regalo di Natale alle nostre parrocchie che in silenzio provvedono ai poveri della nostra città, la gioia che riceviamo, nel pensare che con qualche euro abbiamo contribuito a rendere felice una famiglia, e, sempre minore di quello che diamo, con poco si può riuscire a rendere felici tanti bambini.

L’anno che sta passando è stato un anno triste per la nostra città, e questa tristezza, purtroppo, continuerà per quelli che non potranno mettere regali sotto l’albero per i loro figli, perché disoccupati e non si potranno permettere una vigilia di Natale con le nostre tradizioni, per coloro che sono nella sofferenza di una malattia e per coloro che sono soli in questo mondo.

Al di là della tradizione Natalizia che ha il merito di radunare le famiglie, io ho fiducia che lassù qualcuno si ricorderà di tutti noi, perchè l'uomo non è in grado di cambiare da solo, e se lo pensa si illude.

A tutti i bambini, le donne e gli uomini di questa città un pensiero che il Natale possa portare oltre la venuta, ancora una volta, di Nostro Signore, la gioia di un lavoro e di una vita migliore!

Tanti auguri di Buon Natale e che questo Natale possa donarci tanta serenità, gioia e felicità a tutti.

Con cordialità,

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In esclusiva per AvolaBlog




Foto scattate il 10 dicembre 2009 (tra le ore 10:50 - 11:05) con fotocamera Nokia E61i lente 4.9 mm e 96 dpi :-)

Link: Le foto del Teatro Comunale

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di Nino Campisi


Il Santo Natale è ormai alle porte ed i nostri cuori si addolciscono, si diventa più buoni, le nostre coscienze ci scuotono e qualcosa accade in ogni uno di noi. I nostri animi generosi non trascurano nessuna iniziativa rivolta all'aiuto dei nostri simili.

Nei giorni scorsi "telethon" ha raccolto i suoi frutti, purtroppo tanti altri eventi simili vagano in passando spesso inosservate. Non voglio sentirmi promotore di nulla, voglio solo portarvi a conoscenza di questa strepitosa iniziativa.

Si tratta di un doppio CD contenente 32 brani, 16 per ogni uno, che compongono una bellissima "compilation" creata da Nicoletta Simeone, nota conduttrice radiofonica e Marco Santin, leggendario componente della "Gialappa's Band". I due conducono da molto tempo il programma "GRAZIE PER AVERCI SCELTO", in onda dal lunedi al venerdi dalle 10,00 alle 11,30 su RADIO 2.

Il tutto è stato creato per aiutare con i proventi la "Fondazione Francesca Rava". Un'associazione che aiuta l'infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo tramite adozioni a distanza, progetti, attività di sensibilizzazione dei diritti dei bambini, volontariato, e rappresenta in Italia "N.P.H." Per l'occasione il ricavato sarà devoluto per migliorare l'assistenza di tutti i bambini ricoverati nell'ospedale pediatrico "N.P.H. - St. Damein di Haiti" .

Il cd è in vendita dal 27 di novembre in tutti i negozi di dischi, centri commerciali e librerie. Ad oggi l'unica forma pubblicitaria per promuove il CD è quella svolta dagli stessi conduttori nel corso del loro programma, dagli ospiti che invitano, dagli ascoltatori che partecipano telefonando e da altri che utilizzano internet come mezzo divulgativo. Nessun messaggio radiofonico o spot televisivo sarà mandato in onda, tantomeno alcun giornale ne parlerà.

La copertina del CD è quella che vedete nella foto e loro due sono gli artefici. I titoli dei brani potete vederli cliccando "grazie per averci scelto radio due". I bambini sono il nostro futuro. Aiutiamoli. Auguri a tutti.

P.S. I siti pirata si asterrano dal mettere a disposizione di tutti questo cd. Lo hanno annunciato Nicoletta e Marco durante i loro programma.

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Poiché il bene della città ed il rispetto dei diritti e dei doveri, in qualità di cittadini, devono essere importanti per tutti noi , ricordo due eventi ai quali non mancare in settimana.
Indipendentemente dalla visione partitica che si ha, non restare indifferente rispetto a queste tematiche è senza dubbio fondamentale. Partecipare è importante per creare un dibattito ed un confronto costruttivo e soprattutto per "non piangere sul latte versato".

Lauretta Rinauro

La Zona Sud della Provincia di Siracusa rivendica il DIRITTO alla SALUTE

Le istituzioni politiche, religiose, scolastiche, le associazioni, i sindacati e i cittadini tutti sono invitati alla manifestazione di sabato 19 Dicembre 2009 alle ore 9,30 (partenza da Avola piazza Teatro, arrivo all’ospedale “G. Di Maria”)

Ribadiamo con forza il rispetto degli impegni assunti dai Rappresentanti Istituzionali. I nuovi reparti di Cardiologia + UTIC, Rianimazione ed Oncologia devono essere attivati con urgenza. Attendiamo l'acquisto della nuova Tac e della Risonanza magnetica.

Chiediamo risposte immediate e concrete per un servizio sanitario di qualità nel nostro territorio.

Il Comitato per il Diritto alla Salute

Si svolgerà martedì 15 dicembre 2009 alle 19,30 presso il Centro Giovanile di Viale Mattarella il consiglio comunale aperto convocato con il seguente ordine del giorno:

"Problematiche relative al trasferimento del servizio idrico integrato al Consorzio ATO di Siracusa". (cioè: privatizzazione dell'acqua)

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di Nino Campisi

Capitombolo dell'Avola in casa del S.Croce che all'88° con Rizzo mette a segno la rete della vittoria. Una partita che per tutti i 90 minuti ha visto le due compagini controllarsi l'un l'altra, creando sporadicamente qualche azione di attacco.

L'Avola ha evidenziato grossi problemi a centrocampo, da dove non sono mai state create chiare azioni per mettere Sirugo o Intagliata nelle condizioni di rendersi pericolosi, anzi, lo scarso rendimento dei centrocampisiti avolesi ha regalato qualche spunto ai padroni di casa, che, fra l'altro agevolati dalla pessima direzione del Sig. Adamo di Aprilia (Roma), hanno dimostrato sicurezza attuando un gioco duro e falloso. Tuttavia il Sig. Adamo ha "tinto di giallo" diversi giocatori ospiti salvaguardando i locali, soprattutto dopo che una gomitata di un difensore ha tramortito Sirugo lasciandolo a terrra per alcuni minuti.

Con questa sconfitta l'Avola vede allungarre la classifica ma mantiene sempre la terza posizione dietro alla Ragazzini Generali che pareggiando oggi con il Comiso si vede scavalcare dal S. Croce per una sola lunghezza.

Il pubblico avolese come al solito era presente, anche se con poche decine di persone, perchè durante la settimana la società avolese aveva ricevuto un comunicato (credo da parte degli addetti all'ordine pubblico) specificando che, per motivi di sicurezza, non più di 70 persone potevano raggiungere S.Croce Camerina. Tale numero era stato concesso dopo che si era deciso di chiudere addirittura le porte al pubblico ospite. Inutili ed esasperate decisioni!!

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Quest'anno Telethon ha scelto il web! E' la prima maratona digitale della storia.



Invitiamo chiunque ha un sito o un blog a sostenere la maratona.

Link: Telethon

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di Nino Campisi

La barca è sparita! Il mucchio dei calcinacci? Pure! Niente di niente, tutto pulito come prima. Cosa è successo?

Si presumeva che l'effetto Avola Blog avesse messo in moto il meccanismo "pulizia starordinaria". Niente di tutto ciò. Ho fatto una ricerca ed ho iniziato ad interpellare alcune delle molte persone che assiduamente frequentano quella zona, anzi, direi proprio che ci abitano tutto l'anno.

"La notizia originale non ha bisogno di alcun giornale,come la freccia dall'arco scocca corre veloce di bocca in bocca" (F. De Andrè - Bocca di rosa). Infatti nessuna difficoltà a risalire a ciò che mi interessava. Il Sig. Tizio mi dice l'hanno portata via mercoledì sera. Ma chi - gli chiedo - quelli del comune? No no, gente estranea, ma se chiedi a Rossi lui ti saprà spiegare meglio, tanto conosci Rossi è il proprietrio del terreno che aveva ospitato la barca.

Mi metto alla ricerca di Rossi e lo trovo in zona in "groppa" al suo trattore, lui si occupa di coltivazione di ortaggi insieme al fratello. Rossi comincia a raccontare che la domenica del 29 novembre arriva nel suo terreno e vede la barca sopra ai calcinacci. Rimane di stucco. Alla prima informazione chiesta ai "vicini" ottiene ottimi risultati: la targa del camion che si era liberato da quei rifiuti. Il Rossi il lunedi successivo si reca all'ACI e scopre che il camion apparteneva al Sig. Bianchi che fra l'altro lui conosceva.

Il Rossi rintraccia il sig. Bianchi al quale espone il problema, quest'ultimo rimane senza parole. Dispiaciuto e preoccupato riferisce che il sabato pomeriggio aveva prestato il suo mezzo al Verdi che immediatamente viene invitato al bar dove i due si erano incontrati. Quest'ultimo dopo aver sentito le motivazioni della sua convocazione quasi piangeva dalla vergogna che stava provando. Il Verdi dopo aver subìto un ricco rimprovero viene invitato a rimuovere immediatamente ciò che aveva abbandonato ma lui risponde: adesso non ricordo bene dove ho scaricato quella roba. Il Rossi lo rassicura: non preoccuparti ti accompagno io...

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di Giovanni Amenta

La Commissione Ministeriale delle Finanze ha deciso che Tributi Italia è stata sospesa dall’Albo dei riscossori e, pertanto, non potrà più incassare un euro per conto dei Comuni. 30 novembre 2009.

La pronuncia della commissione ministeriale è arrivata anche alla luce del ‘verdetto’ emesso pochi giorni fa dalla commissione Finanze della Camera che, dopo aver esaminato il caso, era arrivata alla conclusione che Tributi Italia fosse una ’società pericolosa’.
L’Anci (Associazione Nazionale Comuni d’Italia), di fronte alla sospensione di Tributi Italia, ha subito chiesto al Governo l’apertura di un tavolo tecnico per discutere la situazione e le eventuali misure di salvaguardia che dovranno essere adottate nei confronti dei Comuni coinvolti e soprattutto ciò che potrà accadere dopo la riunione del 9 dicembre, quando potrebbe arrivare la cancellazione dall’Albo”. La cancellazione, infatti, porta con sé lo spettro del fallimento: se verrà dichiarato, i Comuni che sono in rapporto con Tributi Italia si troveranno impotenti di fronte alla marea di debiti disseminati dalla società ligure.


E il Comune di Avola che è stato a guardare per tutti questi anni, come si comporterà di fronte al “disastro” abbondantemente annunciato? Lo scrivente, da sempre, ha espresso parere negativo (da segretario politico dei D. S. e ancora oggi da cittadino) sull’esternalizzazione del servizio tributi, operazione chiaramente di natura politica e clientelare, che ha comportato solamente danno al Comune di Avola.

Per tre anni, quasi tutte le settimane, i Democratici di Sinistra hanno chiesto pubblicamente la risoluzione del contratto e le dimissioni dell’assessore al bilancio pro-tempore, Dott. Fabrizio Alia, che con l’allora amministrazione comunale a guida del Sindaco Di Giovanni, fecero quella convenzione con la ex Ausonia poi confluita alla Tributi Italia. Non dobbiamo dimenticare i soprusi subiti dai nostri concittadini, gli anziani che si vedevano notificare cartelle pazze e pagare con le lacrime agli occhi, questo ed altro ha comportato la esternalizzazione del servizio con gravi responsabilità politiche ed economiche che non si possono sottacere e occorre dire chiaramente.

Più volte, anche di recente, ho sollecitato l’Amministrazione Comunale ad intervenire e a sospendere la convenzione prima con l’Ausonia e poi con Tributi Italia che era subentrata alla prima società insolvente, comportandosi allo stesso modo. La cosa più irritante e vergognosa che si potesse verificare (chi sollecitava i cittadini a pagare tasse e tributi, minacciando messe in mora e multe, incassava i soldi ed era insolvente quando doveva versarli al Comune) è stata subita dai cittadini nel silenzio della Giunta precedente e di quella in carica che non li ha saputo tutelare.

Adesso da cittadino, e credo tutta la città come me, voglio delle risposte, visto il silenzio, in questi anni, anche del consiglio comunale; chiedo se il debito che Tributi Italia ha nei confronti della città “passerà in cavalleria”, se e chi pagherà per tanta negligenza.

Si è perso soltanto tempo perché da anni a questa destra ottusa diciamo che la soluzione si sarebbe dovuta trovare nella creazione dell’Ufficio Entrate con personale comunale, solo così si potevano trovare soluzioni ai tanti problemi di liquidità del Comune di Avola.

Sono convinto che l’Assessore Bono, che già si era espresso nella direzione da me auspicata, si adopererà per risolvere il contratto con Tributi Italia, e, che abbia provveduto in via cautelare a sospendere il versamento alla detta società di somme per i tributi comunali, in quanto non più avente le necessarie autorizzazioni per la riscossione.
Giovanni Amenta

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di Salvatore 'nino' Paternò

È stata pubblicata e resa esecutiva la delibera di C.C. n° 99/2009 riguardante le deduzioni sulle osservazioni e opposizioni alla delibera di C.C. n°28/2009.

Si tratta di alcune modifiche apportate al regolamento edilizio e alle norme tecniche di attuazione del PRG; descrivo brevemente le modifiche più significative:

- l’art. 12 del regolamento edilizio, nella parte che riguarda i sottotetti è stato così modificato: le altezze utili interne, massima e minima non siano superiori rispettivamente a ml 3.00 e 1.00. Con riferimento all’estradosso della struttura di copertura piana, che costituisce il livello di calpestio del sottotetto, è consentito un rialzamento non superiore a cm 10,00 per opere di finitura e posa della pavimentazione … finalmente anche per la nostra città si applicano le norme che già da decenni sono in uso nel resto d’Italia (in buona sostanza si pone fine ad una lunga serie di denunce per abusivismo edilizio causate dalle ristrettezze del nostro regolamento edilizio in merito ai sottotetti)

- nell’art. 16 che riguarda le altezze degli edifici, sono stati eliminati i primi 4 commi che vengono sostituiti da: Le altezze massime per ciascuna zona omogenea di PRG, sono stabilite dalle norme tecniche di attuazione degli strumenti urbanistici generali e particolari. Esse inoltre devono soddisfare anche le prescrizioni delle vigenti norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche .. anche in questo caso ci conformiamo alle norme nazionali, meno restrittive

- con le modifiche all’art. 58 viene consentito lo svolgimento delle attività commerciali, a piano terra, seminterrati ed interrati, anche in locali con altezza inferiore a ml 3.50

Una modifica meno piacevole, riguarda l’introduzione della tassa per l’istruttoria delle pratiche edilizie, previsto all’art. 6, pari a 0.50 € per ogni mq di superficie coperta complessiva (somma delle superfici coperte di ogni piano, compreso piani sottotetto, pertinenze, cantine, etc. – tassazione minima 50,00 € - massima € 1000,00).

Questo balzello è per la verità abbastanza contenuto e forse il più utile fra le tasse che riguardano l’urbanistica in quanto è mirato a migliorare il servizio però, a mio modesto parere, oltre a chiedere …. soldi per istruire le pratiche, sarebbe stato opportuno dare anche qualche certezza sulle modalità e velocità dell’istruttoria.

Arch. Salvatore (nino) Paternò

p.s.: nel mio sito, alla voce news, è già disponibile il “regolamento edilizio” così come modificato dalla delibera di C.C. 99/2009 (non è impaginato bene, ma appena possibile mi farò aiutare da qualcuno più bravo).

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Mozione presentata dai consiglieri Andolina Salvatore e Morale Paolo del Partito Democratico.

Oggetto: Riconoscimento del sistema idrico integrato quale servizio pubblico essenziale, di interesse generale, privo di rilevanza economica.

Premesso che il 18 Novembre 2009 il Governo ha approvato il Decreto Legge n. 135 il cui articolo 15 sottrae agli Enti Locali e dunque ai cittadini la gestione dell’acqua potabile per consegnarla, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati;

visto che con l’approvazione di tale legge i Consigli Comunali ed i Sindaci eletti dai cittadini saranno espropriati dalla gestione dell’acqua potabile, avviando così la mercificazione di un bene essenziale per ogni essere vivente contrariamente ai valori che sempre di più si vanno affermando anche a livello internazionale;

Considerato che

  • La risoluzione del Parlamento europeo del 15 marzo 2006 dichiara “l’acqua come un bene comune dell’umanità” e chiede che siano esplicati tutti gli sforzi necessari a garantire l’accesso all’acqua alle popolazione più povere entro il 2015 ed insiste affinché “la gestione delle risorse idriche si basi su un’impostazione partecipativa e integrata che coinvolga gli utenti ed i responsabili decisionali nella definizione delle politiche in materia di acqua livello locale e in modo democratico”;
  • Inoltre, la risoluzione del Parlamento europeo dell’11 marzo 2004 sulla strategia per il mercato interno -priorità 2003-2006 – già affermava, al paragrafo 5, “essendo l’acqua un bene comune dell’umanità, la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggettata alle norme del mercato interno”;
  • Gli stessi organi della UE hanno più volte sottolineato che alcune categorie di servizi non sono sottoposte al principio comunitario della concorrenza; si veda ad esempio la Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo COM (2004) 374: “…le autorità pubbliche competenti (Stato, Regioni, Comuni) sono libere di decidere se fornire in prima persona un servizio di interesse generale o se affidare tale compito a un altro ente (pubblico o privato)”; è peraltro noto che non esiste alcuna norma europea che sancisce l’obbligo per le imprese pubbliche di trasformarsi in società private (come ribadito da: Corte di giustizia CE, 2005; Commissione CE 2003 e 2006; Parlamento CE, 2006).
  • A partire dalla promulgazione della carta europea dell’acqua (Strasburgo 1968) si è affermata a livello mondiale non solo la concezione dell’acqua come “bene Comune” per eccellenza, ma anche del suo uso come diritto fondamentale dell’uomo;
  • L’art. 114 della Costituzione Italiana recita: “La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione”;
  • L’articolo 3 del Testo Unico sull’ordinamento, degli Enti Locali approvato con Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recita: “II comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo”;
  • Il codice dell’ambiente approvato con decreto legislativo 3 Aprile 2006 n.152, all’articolo 144 afferma: “Le acque costituiscono una risorsa che va tutelata e utilizzata secondo criteri di solidarietà; qualsiasi loro uso è effettuato salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future”;
  • La Chiesa Cattolica ha sostenuto con fermezza, con un Documento della Commissione Giustizia e pace in occasione del Forum di Kyoto, che l’acqua è un ” diritto umano” ed ha espresso serie riserve sui processi di gestione delegata al mercato;
  • Sono in atto anche nella nostra regione numerosi e vasti movimenti che rivendicano la difesa e il riconoscimento dell’acqua come bene comune aggregando culture ed esperienze differenti.

Tutto ciò premesso e considerato
Il Consiglio Comunale di Avola

1. Si impegna a modificare lo Statuto Comunale introducendo il riconoscimento dell’acqua come bene comune pubblico e l’accesso all’acqua come diritto umano universale, indivisibile, inalienabile non assoggettabile ai meccanismi di mercato e di azioni speculative.

2. Si impegna a riconoscere nello Statuto il servizio idrico integrato quale servizio pubblico essenziale, di interesse generale, privo di rilevanza economica.

3. Dà mandato al Sindaco affinché intraprenda tutte le azioni opportune al fine di contrastare i provvedimenti previsti dall’Art. 23bis Lg. 133/2008, come modificato dall’Art. 15 D.L. 135/2009, che condurranno alla messa a gara della gestione del servizio idrico integrato ed alla consegna dell’acqua ai privati entro il 2011.

4. Invita i parlamentari Siciliani ad operare il riconoscimento dell’acqua come diritto umano universale e , pertanto, a garantirne il libero accesso promuovendo lo status del servizio pubblico locale privo di rilevanza economica.


I Consiglieri

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di Nino Campisi

E' finito in parità l'incontro tra l'Avola e la Ragazzini. Un pari che non soddisfa nessuna delle due squadre perchè l'Avola in terza posizione non va oltre le 7 lunghezze dal vertice e la Ragazzini, capolista, sente sempre di più l'avvicinarsi del S. Croce che battendo il Frigintini consolida il secondo posto con un solo punto di distacco.

Oggi al Di Pasquale il tanto atteso pubblico ha fatto il suo dovere, rispondendo con una strabiliante presenza e incitando la squadra per tutta la partita. Perfino dal cielo, per l'ultima mezzora di gara, un parapendio a motore ha svolazzato sopra il terreno di gioco esibendo un grosso vessillo rossoblu e lanciando coriandoli del medesimo colore.

La gara ha un buon inizio con le due squadre ben disposte in campo e già al 10° sugli sviluppi di un calcio piazzato sulla sinistra Intagliata con un cross trova Miraglia che mette la palla in rete battendo Vitali. Ma dopo dieci minuti Ricca effettua uno sfortunato retropassaggio per il nostro portiere Randazzo che si vede anticipare dal più veloce Signorelli che pareggia i conti.

Il primo tempo finisce 1-1. Nella ripresa si vede un Avola più volenteroso che prova ad attaccare mettendo più volte gli avversari in condizione di ripartire in contropiede. I rossoblu iniziano a mostrare poca lucidità, tuttavia si avvicinano più volte al goal mentre gli ospiti approfittano delle solite ripartenze creando qualche disagio a Randazzo.

A tempo scaduto è Buccheri che con Vitali battuto si vede respingere la palla sulla linea da Torrisi, lasciando il pubblico di stucco. La partita finisce ed il pensiero è subito rivolto al prossimo turnoche ci vede nuovamente impegnati in una delicata trasferta contro il S. Croce Camerina secondo in classifica. Da sottolinere l'ottima direzione di gara del Sig. Alì Listì Maman che ha dimostrato un forte carattere ed una eccelsa professionalità apprezzata da tutto il pubblico avolese, e noi di AvolaBlog - contro ogni forma di razzismo che ha caratterizzato il calcio professionistico in diverse occasioni - rispondiamo mettendo in risalto l'immagine di questo ragazzo augurandogli un buon proseguimento di carriera.

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La Zona Sud della Provincia di Siracusa rivendica il DIRITTO alla SALUTE

Le istituzioni politiche, religiose, scolastiche, le associazioni, i sindacati e i cittadini tutti sono invitati alla manifestazione che si svolgerà sabato 19 Dicembre 2009 alle ore 9,30 (partenza da Avola piazza Teatro, arrivo all’ospedale “G. Di Maria”)

Ribadiamo con forza il rispetto degli impegni assunti dai Rappresentanti Istituzionali. I nuovi reparti di Cardiologia + UTIC, Rianimazione ed Oncologia devono essere attivati con urgenza. Attendiamo l'acquisto della nuova Tac e della Risonanza magnetica. Chiediamo risposte immediate e concrete per un servizio sanitario di qualità nel nostro territorio.

Il Comitato per il diritto alla Salute

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di Oltre

Ecco un interessante articolo che cerca di rispondere ad alcune delle domande più frequenti che ognuno di noi si chiede ogni giorno, ogni minuto della nostra vita: Questo è il Potere

Alcune di queste cose sono scontate, ma altre vi lasceranno senza fiato e senza parole. E se qualcuno dovesse dire che sono/siamo populisti, qualunquisti, ecc. ecc. posso anche essere d'accordo, ma rimangono cose vere e non le solite fesserie che i nostri politici (locali e non) ci raccontano ogni giorno. Meglio qualunquista onesto che politico racconta-palle.

Buona lettura (..e meditazione).

P.S.: Ezra Pound disse: I politici sono i camerieri dei banchieri e dei grandi gruppi aziendali.

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di Nino Campisi

Al "Meno Di Pasquale", al termine dell'allenamento dell'Avola Calcio, ho incontrato Giovanni DE LEO (vedi foto a sinistra), allenatore della squadra della nostra città.

Originario di Roma, per ragioni di cuore, vive a Siracusa, città di origine della moglie. Da giovane ha giocato a calcio militando in diverse compagini dilettantistiche della capitale. Sempre a Roma da allenatore ha vinto alcuni campionati nel circuito dilettantistico approdando pure in "Eccellenza". Chiamato dal Presidente Cristauro, ha preso le redini dell'Avola all'inizio della stagione 2008 - 09 e, come tutti sappiamo, dopo un campionato strepitoso, è promosso in "promozione" con qualche giornata di anticipo avendo tutto il tempo per dedicarsi alla "Coppa Sicilia" che conquista il 7 giugno e chiude la stagione mettendo in bacheca tutto ciò che la stessa (stagione) offriva.

N.C. = Nino Campisi
G.D.L. = Giovanni De Leo

N.C. - Mister De Leo durante le partite si sente spesso un coro che gli "ultrà" le rivolgono: - INCAZZATI COME DE LEO. In realtà lei appare molto tranquillo, come spiega questa cosa?
G.D.L - Sono molto tranquillo. I ragazzi seguono gli allenamenti ed è proprio li che spesso mi arrabbio con i giocatori.

N.C. - Che rapporto ha con il pubblico avolese? E con Avola città?
G.D.L. - Eccezzionale!! Non posso definirlo diversamente. Avola è bellissima e sono contento di vivere questa esperienza insieme a voi.

N.C. - Potrebbe darci un giudizio generale su questo campionato? Come lo vede?
G.D.L. - Molto impegngativo ed equilibrato. Non ci sono le cosìdette "materasso" a cui adagiarsi. Vedi Priolo.

N.C. - A proposito di Priolo, cosa non ha funzionato contro il Priolo?
G.D.L. - Non c'è niente che non ha funzionato. Abbiamo comunque espresso il nostro metodo di gioco ma non siamo riusciti finalizzare. Purtroppo anche queste partite fanno parte del "gioco", abbiamo discusso a lungo su questo argomento con i ragazzi che hanno già metabolizzato bene.

N.C. - Un giudizio sui suoi ragazzi.
G.D.L. - Non posso definirli professionisti ma il loro professionismo sta nella loro testa. E' da luglio che svolgono un duro lavoro impegnandosi sempre al massimo, siamo fiduciosi!

N.C. - Cosa ci dice del nuovo arrivato Attilio Sirugo?
G.D.L. - A Pachino ci lasciò un bel ricordo, segnò il 2 pari al 94°. Finora il nostro attacco ha dimostrato molte qualità mancava però una figura di "peso" e credo che questà è una caratteristica che Attilio possiede.

N.C. - Circa 20 anni orsono ad Avola si vide il primo e credo anche l'ultimo preparatore atletico. Lei è supportato da uno staff veramente eccezzionale con tanto di preparatori atletico e di portieri, un suo vice ed un medico sempre attivo. E' stata un'idea del Presidente?
G.D.L. - No. Ho voluto io queste persone al seguito della squadra perche ritengo sia fondamentale. Ognuno con il suo compito. Tutto ciò serve per svolgere un serio lavoro, come quello che stiamo svolgendo adesso tutti noi.

N.C. - Cosa ci dice del Presidente ?
G.D.L. - E' una persona straordinaria che stimo tantissimo e spero di ripagarlo per la fiducia che mi ha dato,per portare avanti questa impresa.

N.C. - Domenica 6 dicembre ospitate la prima in classifica. Qualche anticipo per i nostri lettori?
G.D.L. - Niente segreti. Giocheremo la nostra partita con la giusta determinazione concentrati per ottenere a tutti i costi i tre punti.

N.C. - Ok Mister, le chiedo un'ultima cosa. Tenendo conto dei numerosi infortuni dell'ultimo periodo chi gli ha restituito l'infermeria questa settimana?
G.D.L. - Ecco !! Lo chieda direttamente al Dott. Giaquinta. E' lui che durante la settimana ha sempre qualcosa da tirare fuori dal "cilindro". Ci affidiamo alle sue magie e devo dire che a volte con la sua bravura ci riesce pure. Gli infortuni non mancano mai, è stato recuperato del tutto Scarso. Maieli e Vezzosi sono ancora a "mezzo servizio" ma siederanno in panchina.

Per dovere di cronaca: - Prima di rivolgere le domande a Mister De Leo, ho subito precisato che non sono un giornalista nè tantomeno un critico del calcio ma un comune cittadino che segnala sul Blog più visitato di Avola qualsiasi vicenda o curiosità legata alla nostra città. Si tratta di Avola Blog - le ho detto - e lui mi ha risposto: - Lo conosco già.

Ringrazio Giovanni De Leo per la gentilezza e la disponibilità che mi ha rivolto. In bocca al lupo Mister !!

Nino Campisi 58

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Firma l'appello: Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra

Tredici anni fa, oltre un milione di cittadini firmarono la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le legge 109/96. Si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente.

Oggi quell 'impegno rischia di essere tradito. Un emendamento introdotto in Senato alla legge finanziaria, infatti, prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi. E' facile immaginare, grazie alle note capacità delle organizzazioni mafiose di mascherare la loro presenza, chi si farà avanti per comprare ville, case e terreni appartenuti ai boss e che rappresentavano altrettanti simboli del loro potere, costruito con la violenza, il sangue, i soprusi, fino all'intervento dello Stato.

La vendita di quei beni significherà una cosa soltanto: che lo Stato si arrende di fronte alle difficoltà del loro pieno ed effettivo riutilizzo sociale, come prevede la legge. E il ritorno di quei beni nelle disponibilità dei clan a cui erano stati sottratti, grazie al lavoro delle forze dell'ordine e della magistratura, avrà un effetto dirompente sulla stessa credibilità delle istituzioni.

Per queste ragioni chiediamo al governo e al Parlamento di ripensarci e di ritirare l'emendamento sulla vendita dei beni confiscati.
Si rafforzi, piuttosto, l'azione di chi indaga per individuare le ricchezze dei clan. S'introducano norme che facilitano il riutilizzo sociale dei beni e venga data concreta attuazione alla norma che stabilisce la confisca di beni ai corrotti. E vengano destinate innanzitutto ai familiari delle vittime di mafia e ai testimoni di giustizia i soldi e le risorse finanziarie sottratte alle mafie. Ma non vendiamo quei beni confiscati che rappresentano il segno del riscatto di un'Italia civile, onesta e coraggiosa. Perché quei beni sono davvero tutti "cosa nostra"

don Luigi Ciotti
presidente di Libera e Gruppo Abele

Per firmare l'appello vai alla fonte dell'articolo e scorri la pagina fino in fondo dove troverai il modulo per firmare

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Si è costituito in data odierna il Forum provinciale dell’Acqua promosso dai seguenti soggetti:

Comitato di iniziativa civica per l’acqua pubblica (Floridia ); U Lapuni (Floridia); Ass. Paolo Romano (Floridia); PD - Floridia; PRC; Sinistra e Libertà; Comitato acquabenecomune Siracusa, Sinistra in Movimento; IDV; Ass AMO Melilli; FP CGIL; Ass. Decontaminazione Sicilia ( Augusta), Comitato civico Val d’Anapo ( Palazzolo); Comitato acquabenecomune Sortino; Radioarchiemde; Comitato 25 aprile; Agire solidale, FEDERAZIONE PROV. dei VERDI.

Alla riunione costituente, a cui ha partecipato Barbara Grimaudo del Forum italiano dell’acqua, si è stabilito:

  1. di rilanciare la vertenza per la ripubblicizzazione dell’acqua in provincia attraverso un collegamento stabile con tutte le soggettività politiche e sociali impegnate nel territorio nella difesa dei beni comuni e con una relazione costante con il forum regionale e nazionale dell’acqua;
  2. di promuovere, all’interno di ciascun comune, delle iniziative (petizioni e dibattiti pubblici) finalizzate alla modifica degli statuti comunali per l’introduzione in essi della dicitura” il servizio idrico è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica” e finalizzate all’adesione del comune al coordinamento regionale e nazionale degli enti locali per l’acqua bene comune;
  3. di sensibilizzare i sindaci a verificare le garanzie fidejussorie contenute nel contratto di affidamento sottoscritto tra l’ATO idrico e la SAI 8, in mancanza delle quali deve essere avviata la procedura di risoluzione del contratto per esclusiva responsabilità del gestore;
  4. di promuovere una raccolta di firme per una proposta di legge popolare siciliana tesa a ripubblicizzare il servizio idrico nella Regione.

Il forum invita tutti i cittadini, le associazioni culturali e religiose, i movimenti, i partiti e i sindacati a partecipare e sostenere la vertenza dell’acqua.

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DA UN ARTICOLO DI MAURO DE MAURO ( giornalista ucciso dalla mafia)
Avola.

Al ventesimo chilometro della statale 115, quasi alle porte di Avola, non si passa più. Bisogna scendere dalla macchina e proseguire a piedi verso il grosso borgo che si intravede poco al di là della curva, quasi di fronte al mare. E’ difficile mantenersi in equilibrio sull’asfalto di pietre e bossoli. E’ uno spettacolo desolante; si ha la precisa sensazione che qui, per diverse ore, si è svolta un’accanita battaglia. In fondo al rettilineo la strada è parzialmente ostruita dalle carcasse fumanti di due automezzi della polizia dati alle fiamme.

Sull’asfalto, qua e là, dalle chiazze di sangue rappreso. Anche un autotreno, messo di traverso dagli operai in sciopero per bloccare la strada, è sforacchiato dai colpi e annerito dal fuoco. Proprio come una “R4” e una decina di motociclette dei braccianti su cui i serbatoi i poliziotti hanno sparato per impedirgli di andarsene.

Sono le dieci di sera di lunedì 2 dicembre. Giornalisti e fotografi. Accorsi da tutta l’Italia, stanno raggiungendo un paese il cui nome resterà a lungo nella storia delle lotte sindacali siciliane.

E’ una prospera cittadina , a pochi chilometri da Siracusa, al centro di una ricchissima zona di orti e agrumeti. Fino a ieri era noto come “ il posto delle mandorle”, le buone, dolcissime,tenere mandorle di Avola. Da oggi non si potrà più nominare senza venir colti da un senso di sgomento e di profonda amarezza.

Due chili di bossoli

Giuseppe Scibilia, di quarantasette anni, era nato qui. Angelo Sigona, di ventinove anni, era nato a pochi chilometri di distanza, a Cassibile, il paese dove, nel settembre del ’43, il generale Castellano firmò l’armistizio per l’Italia sotto la tenda del generale Eisenhower. Ora sono tutti e due distesi nella sala mortuaria dell’ospedale di Siracusa. Gli hanno sparato i poliziotti di ogni grado, appartenenti al battaglione mobile-operativo di Siracusa, con armi diverse: dai mitra corti in dotazione degli agenti alle pistole calibro 9, 7,65 e 6,35 in dotazione agli ufficiali , sottoufficiali e agenti di Pubblica sicurezza.

Una parte delle centinaia di bossoli raccolti poco fa sul campo di battaglia sono in possesso della Federbraccianti. Qualcuno, il deputato Antonino Piscitello, che si trovava sul posto al momento dell’eccidio, li ha anche pesati; erano più di due chili. Il piombo delle forze dell’ordine ha ridotto in fin di vita altri quattro braccianti. Uno di essi, Giorgio Garofano, nato ad Avola trentasette anni fa, ha tredici pallottole nel ventre.

Fa freddo, la statale 115 è in parte ghiacciata. Ma dà un senso di gelo maggiore il doversi ancora occupare, dopo venticinque anni di lotte sindacali contadine, di braccianti caduti sotto il piombo dei mitra della polizia di uno Stato democratico.

Il presidente della Confagricoltura, come Alfonso Gaetani, era in viaggio alla volta di Siracusa contendere a questi uomini il miglioramento che reclamavano, ma la battaglia del chilometro 20 ha interrotto il suo viaggio.

Tutto cominciò dieci giorni fa, quando i braccianti agricoli aderenti alle tre maggiori organizzazioni sindacali –CGIL, CISL e UIL) decisero di intraprendere una grande azione unitaria. Si trattava di ottenere un aumento del 10 per cento sulle paghe, ma soprattutto di un elementare diritto fino ad oggi negato: la parità di trattamento salariale tra addetti a uno stesso lavoro in due zone diverse di una stessa provincia. Questo infatti è un paese in cui si può ancora morire battendosi per non equiparare i salari di Avola a quelli di Milano, ma per ottenere che il bracciante di Avola abbia un salario non inferiore a quello del bracciante di Lentini, Carlentini e Francoforte, in cui la paga giornaliera è di 3.480 lire, e la zona B, con Siracusa e restanti comuni della provincia, in cui la paga è di 3.110 lire.

Tutto questo, nonostante che la provincia di Siracusa sia tra le più floride della Sicilia. Florida cioè per i proprietari terrieri, che da ogni ettaro di agrumeto riescono a trarre annualmente un reddito netto che varia tra le 600 e le 800 mila lire.

In realtà, il reddito medio pro-capite in provincia di Siracusa è tra i più basi d’Italia. E se la media statistica crolla a questi valori da mondo sottosviluppato, è per le condizioni di vita del bracciantato locale. Per questo già da due anni fa ci furono rivendicazioni e proteste. E a Lentini una serie gravissima di incidenti con polizia e carabinieri. Anche allora si trattava di un’azione sindacale originata dal rinnovo del contratto di lavoro. Ma allora c’erano stati dei feriti. Oggi si piangono dei morti.

Di fronte al rifiuto degli agrari di prendere contatto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, il 25 novembre scorso, lunedì, 32.000 mila lavoratori agricoli incrociarono le braccia abbandonando i “ giardini” dove in questi giorni maturano gli aranci. All’azione partecipano, inconsapevoli dell’importanza del problema, tutti i sindaci dei paesi interessati, socialisti,democristiani e comunisti.

Ma i proprietari non cedono, rifiutano l’incontro, adottano ogni sorta d’espediente per prendere tempo. Così, dalle piazze dei paesi i braccianti in sciopero dilagano lungo le stradi provinciali, innalzando blocchi di pietre nella speranza che le interruzioni del traffico attirino l’attenzione del governo.

E infatti qualcuno s’accorge delle pietre , dei blocchi per le strade,del traffico difficile, ma non del problema per cui ci si batte. Il prefetto di Siracusa convoca il sindaco socialista di Avola e lo invita a intervenire perché i blocchi vengano rimossi e il traffico possa riprendere immediatamente. <<>>, dice in sostanza il prefetto, <<>>. Ma i sindaco Danaro non è affatto d’accordo.<<>>, risponde, <<>>.

Così avviene. Infatti. E così, nel primo pomeriggio di lunedì, mentre un centinaio di braccianti agricoli sono intorno a uno sbarramento di pietre eretto al ventesimo. chilometro della statale 115, poco prima al bivio per il lido di Avola, nove camionette cariche di agenti, per complessivi novanta uomini, arrivano a Siracusa e si arrestano di fronte al blocco intimandone lo smantellamento immediato.

Sono novanta uomini col mitra a mano, il tascapane pieno di bombe lacrimogene, e l’elmetto d’acciaio col sottogola abbassato. Questo basta perché i braccianti esasperati reagiscono con un primo lancio di pietre. I poliziotti arretrano. L’ufficiale che li comanda grida un ordine secco, e una prima scarica di bombe piove sul gruppo degli scioperanti sprigionando un densa nuvola di fumo bianco.

Ma il gas, invece di intossicare gli operai, investe, trasportato dal vento, gli stessi poliziotti i quali vengono contemporaneamente respinti una seconda volta con un’altra bordata di pietre. I piani di battaglia elaborati a tavolino dai comandanti delle forze dell’ordine sono travolti dagli avvenimenti.

Da uno scontro frontale la battaglia si frantuma in una serie di piccoli episodi di violenza, uomo contro uomo, e dalla strada si trasferisce nei campi circostanti.

Altri braccianti accorrono dalle case coloniche vicine. Disseminati e privi di collegamento tra di loro, i poliziotti rischiano di venire sopraffatti, perdono la testa. Qualcuno, rimasto isolato, comincia a sparare. In pochi secondi le grida che fino a quel momento avevano dominato il campo di battaglia vengono coperte da una serie di scariche frastornanti, ininterrotte, un inferno che soffoca il gemito dei feriti. Le file dei braccianti indietreggiano, gli uomini si danno ala fuga, la polizia rimane padrona del campo.

Ma è una vittoria talmente amara e tragica, che le forze dell’ordine non se la sentono di presidiare il campo di battaglia. Dopo aver operato una decina di fermi e aver smantellato il blocco stradale,gli agenti abbandonano la zona di Avola, consapevoli che la loro presenza potrebbe scatenare reazioni.

Adesso, alle undici di sera, Avola sembra un paese di fantasmi. Dalle due del pomeriggio la vita si fermata, i negozi hanno abbassato le saracinesche in segno di protesta e di lutto, le due sale cinematografiche hanno chiuso. Una folla immobile e muta indugia sulla piazza principale dove poco fa il sindacalista Agosta ha tenuto un comizio a nome della federazione dei braccianti. In giro non si vede neppure una divisa. E’come se l’intero paese stesse aspettando di riprendere contatto con una realtà che tuttora appare incredibile.

Ma il cordoglio, come del resto la destituzione del questore di Siracusa Vincenzo Politi o le deplorazioni ufficiali, evidentemente non bastano.

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