Se da un lato è stata condivisa la richiesta di dare spazio agli esperti e ad una commissione tecnica per ricercare la migliore distribuzione dei servizi sanitari dell’Ospedale unico Avola-Noto, dall’altro lato è del tutto incomprensibile la richiesta del Sindaco di Noto Valvo, di far inserire nella commissione tecnica, tutti i sindaci della Zona sud.
Ovvero se lo stesso Valvo con il Sindaco Barbagallo e l’Ass. Russo ha il 2 novembre demandato ad un organismo terzo, superpartes e di assolutà professionalità la decisione di come strutturare l’offerta sanitaria nell’Ospedale unico Avola-Noto, non si capisce come mai chieda oggi l’inserimento di amministratori politici (che in termini tecnici-sanitari non possono dare alcun contributo) all’interno della stessa commissione.
Invito, pertanto Valvo, anche alla luce delle sue dichiarazioni sulla ubicazione dell’Ospedale di Avola, ad evitare ogni forma di confusione mediatica, che sicuramente non aiuta i cittadini dell’intera zona sud a comprendere il reale stato della razionalizzazione e ottimizzazione dei due ospedali.
Occorre, invece, alla luce della riforma sanitaria informare i cittadini sulla nuova organizzazione ospedaliera e sulla distribuzione dei servizi sanitari nel territorio.
E’ necessario far capire alle comunità che non ci sarà un Ospedale che chiuderà e un altro che resterà aperto ma che entrambi i presidi ospedalieri di Noto e di Avola resteranno aperti ma con una differenziazione dei servizi erogati. In questo modo si potrà avere un potenziamento e una riqualificazione dell’offerta sanitaria in ambito territoriale: l’ospedale per ACUTI dovrebbe perdere quelle caratteristiche “generaliste” finalizzandosi fortemente alle emergenze e patologie in fase acuta, mentre l’Ospedale con il PTA la lungodegenza e riabilitazione, rappresenterà un nuovo modello di organizzazione dell’assistenza sanitaria che pone al centro il paziente facilitando l’accesso ai servizi in relazione ai bisogni di salute e rivolgendo particolare attenzione alle persone con patologie a lungo termine.
Pertanto, come già più volte ribadito, bisogna abbandonare le politiche campanilistiche abbassare i toni e puntare tutti insieme al rafforzamento dell’Ospedale unico Avola-Noto con il potenziamento dei reparti, con l’acquisto di nuove attrezzature, con l’incremento del personale e con l’aumento del numero dei posti letto che dovrà essere almeno di 200.