Paolo Caruso si dimette dalla carica di Presidente della Consulta Giovanile e lo annuncia pubblicamente.

A questo annuncio, come è solito fare da chi non ha un buon rapporto con la comunicazione online, segue una risposta dell'Assessore alle Politiche Giovanini, Francesco Magro su "La Sicilia" del 28 Gennaio, riportato online su Vialelido:

Stimo molto Paolo Caruso e mi dispiace che abbia deciso di dimettersi, ma l’amministrazione ha difficoltà a gestire le politiche giovanile perché deve fare i conti con la mancanza di fondi», afferma Magro e prosegue: «Ci siamo promessi insieme agli assessorati alla cultura e allo sport e spettacolo di racimolare dei fondi per far partire progetti di ampio respiro per i giovani. Non ha senso finanziare piccoli progetti che lasciano il tempo che trovano. La consulta - continua l’assessore - dovrebbe collaborare con l’amministrazione per dar vita ad attività che coinvolgano i ragazzi, ma il fatto che la Consulta non venga consultata è dovuto esclusivamente ad una ragione di ordine economico.

Paolo Caruso rilascia pubblicamente una controrisposta:

Carissimo assessore Magro, lei conosce la mia stima per lei e l'impegno che ho messo nel mio voler aiutare l'amministrazione nel portare avanti progetti e azioni a favore dei giovani. Mi rendo perfettamente conto del fatto che non ci sono fondi, ma prendo anche atto che si continua a non capire il ruolo della Consulta. Non è e non deve essere un organo che organizza eventi giovanili, questo lo può fare, ma non deve essere il suo ruolo principale. La Consulta deve essere consultata per tutto quello che attiene alle decisioni che l'amministrazione vuole prendere in merito ai giovani (dall'utilizzo del centro giovanile all'organizzazione di eventi cittadini sportivi, di spettacolo, sociali, ecc). e le garantisco che consultare la consulta non costa nulla. Le Consulte non sono associazioni, ma organi comunali che come molte cose comunali sono state messe da parte o snaturalizzate. Prendetene atto e cercate di migliorarvi in questo aspetto se volete continuare a governare

A voi le considerazioni.

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di Nino Campisi

Ci risiamo!! Eccone un'altro (di ostacolo), che almeno da 15 giorni se non oltre è in attesa di sistemazione. Siamo sulla strada che da Avola raggiunge le contrade "Petrara" e "Gallina". Circa 5 km di buche mal rattoppate, esito degli innumerevoli scavi per la riparazione delle varie condotte idriche interrate, nonchè gli esiti dell'interramento della condotta di scolo dell'Autostrada SR - Gela, e perchè no, anche l'allacciamento abusivo di qualche furbetto.

Poi arriva la pioggia, e il percorso diventa una sorta di videogame con vari ostacoli da superare per raggiungere il massimo livello. Una strada trafficatissima che ormai è ridotta al limite della percorribilità. Qualcuno la lascia prima perchè ha la fortuna di raggiungere la propria campagna dopo poche centinaia di metri, per chi invece la deve obbligatoriamente percorrere tutta, diventa veramente un'impresa.

C'è da precisare che oltre alle auto e motorini, una grande quantità di camion pesanti frequenta quel percorso per motivi commerciali. Immaginate quando fa buio quale rischi corre l'automobilista ignaro. E pensare che quella strada è transitata frequentemente dagli impiegati comunali, tenendo conto che quasi alla fine è ubicata la centrale idrica che serva Avola. Mmah... Chissà!

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di Nino Campisi

IN PIEDI O MORTI, MAI IN GINOCCHIO - VINCETE PER CHI SOFFRE OGNI MALEDETTA DOMENICA!

Un lungo striscione, direi legittimo, è apparso oggi al "Di Pasquale" sotto una "curva" disertata dal numeroso gruppo dei seguaci che di solito la occupano. Una tribuna insolita, spoglia e silenziosa.

Pesa ancora l'amara sconfitta a Grammichele che ha fatto scaturire questa protesta da parte di molte persone, seguaci e non, rientrati al loro posto dopo circa 20 minuti dall'inizio della partita e come al solito hanno sostenuto la squadra fino alla fine. Cosa può fare un pubblico come questo per trasmettere grinta e fiducia? Credo niente di più! Un Avola apparso spento sin dall'inizio, privo della "spina dorsale" che lo ha reso spesso fragile e insicuro nelle conclusioni che tuttavia sono state tantissime, trovando sempre il portiere pachinese Modica a neutralizzare, segno che un debole Pachino sarebbe stato battuto senza problemi con un Avola delle partite migliori.

Invece oggi i "tomato", per via del pomodoro che li rappresenta, hanno saputo approfittare delle difficoltà che l'Avola evidenziava, tentando più volte di impensierire la nostra difesa. Non voglio affondare nessun dito nella piaga, ma non può non essere segnalata la scarsa prestazione di Intagliata, e dell'intero attacco, un centrocampo poco organizzato che come detto prima a favorito qualche incursione dei pachinesi. Anche questa una partita da dimenticare e mettersi subito al lavoro per ritrovare quel giusto equilibrio dimostrato contro avversari tecnicamente più quotati. Solo una giusta concentrazione può togliere di dosso il grande peso della vittoria a tutti i costi creando una condizione psicologica negativa che non riesce a far svolgere il buon gioco che la squadra sa mettere in atto.

A fine partita sono puntualmente arrivati i fischi da tutto il pubblico, la squadra non se l'è sentita di portarsi sotto la tribuna come di solito fa ogni domenica.i Infine le contestazioni (moderate) si sono prolungate davanti al cancello che immette negli spogliatoi. Un pareggio che ha il sapore della sconfitta, ma che comunque mantiene sempre il terzo posto, sperando che il tutto possa forgiare i ragazzi di De leo e ritrovare la giusta serenità in campo per il prossimo turno a Catania contro l'Atletico che con 31 punti occupa il 6° posto in classifica generale.

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