di Nino Campisi
L'AGENAS, l'ente tecnico richiamato proprio su pressione delle rappresentanze netine, si è espressa con una valutazione che senza dubbio non può essere altro che obiettiva e funzionale (a breve pubblicheremo estratto della relazione). L'ente tecnico è stato costituito da personale di grande esperienza e competenza, non siciliano, che di fatto nessun interesse avrebbe avuto ad avantaggiare una struttura piuttosto che l'altra. E così è stato: i tecnici hanno detto che nessuna delle due strutture è idonea di per se a garantire un servizio completo per tutti, ma che entrambe risultano complementari e che ognuna, con le proprie peculiarità e con miglioramenti rilevanti dal punto di vista funzionale, ma non gravosi sul piano economico, può garantire un servizio sanitario efficiente ed efficace per l'intera zona sud.
Allora che senso hanno ulteriori polemiche? Che fine perseguono? Senza dubbio non quello del bene comune, ma probabilmente quello del raggiungimento di interessi personalissimi.
Per esprimere la nostra solidarietà a Don Caruso, ci sembrava coerente condividere con i lettori e la cittadinanza tutta la lettera sobria scritta dalla sua comunità parrocchiale.
Come si può permettere , chiunque , di criticare l’operato di un sacerdote che con parresia, senza timore, si mette in gioco, rischia , grida , una volta tanto non per interessi personali o bisogno di protagonismo, ma per dare voce a chi, per l’indifferenza di chi amministra o per motivi personali ed elettorali, vede messo a rischio e negato uno dei diritti fondamentali della persona umana: Il diritto alla salute. Padre Caruso, non ha mai , al contrario di chi la lettera ha redatto o di chi la ha ispirata, parlato di Avola o Noto, ma ha ribadito sempre che ciò che andava difesa è la sanità nella zona sud della provincia di Siracusa. Non ha mai fatto dichiarazioni al “vetriolo “
Nel suo discorso per l ‘inaugurazione di un nuovo reparto all’ospedale di Noto, don Giovanni ha detto :
“L’ospedale è unico , l’ospedale è per l’uomo, non può essere un pascolo abusivo, ma serve per l’uomo, per la sua salute, serve per dare speranza e bellezza ai figli di Dio. E’ quindi non perdersi in questi distinguo che dividono, in allarmismi che infettano, dobbiamo essere uniti, essere una sola forza, perché il nemico di Avola non è Noto e il nemico di noto non è Avola.”
E’ vero, sicuramente Don Caruso non è un buon sacerdote, se per essere tale deve piegar il capo davanti al potere politico, o chiudersi nella sua canonica indifferente a ciò che attorno a lui accade. Questo è forse è il sacerdote che vorrebbero alcuni! Ma il sacerdote china il capo solo davanti al suo Signore, a Lui solo dovrà rendere conto delle sue azioni, a Lui che gli chiede di interessarsi non solo dell’anima dei suoi fedeli, ma anche dei loro corpi. Ma qualcuno, sicuramente non per il bene comune , sta portando avanti questa guerra tra poveri, sta fomentando un divisione che per fortuna è solo degli addetti ai lavori, e in questa guerra , sta cercando di coinvolgere l’intera chiesa di Noto. Questa lettera vuole esprimere innanzitutto solidarietà al nostro parroco, condivisione del suo impegno e soprattutto l’auspicio che una volta tanto a prevalere sia veramente la salvaguardia del bene di noi poveri cittadini di fronte alla prepotenza e all’incapacità di chi cerca di salvare la poltrona amputando al altri responsabilità personali.
La Comunità Parrocchiale di Santa Venera- Avola"
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di Lauretta Rinauro
di Nino Campisi
di Salvo Rametta
- in una politica rigorosa di risparmio energetico;
- in una maggior efficienza degli edifici e degli impianti tecnologici;
nella cosiddetta generazione distribuita (reti intelligenti), tante piccole centrali (possibilmente del tipo solare a concentrazione come quella di Priolo, inaugurata dal ministro Prestigiacomo qualche mese fa) sul territorio con perdite infinitamente inferiori rispetto a quella (centralizzata e monopolizzata) esistente.
di Maria Grazia Caruso
di Nino Campisi
- Laurea magistrale;
- Ottima conoscenza dei principali software di office automation;
- Buona conoscenza della lingua inglese,
- Età inferiore a 32 anni,
- Un più alto livello di conoscenza della lingua inglese o di altre lingue comunitarie,
- Pregresse esperienze in materia di progettazione o gestione di interventi cofinanziati nei settori della formazione o in generale degli interventi di sviluppo locale,
- Competenze in materia di realizzazione – gestione di siti internet.
- Residenza ad Avola o comuni limitrofi.
Il programma completo è disponibile nel nostro archivio online.
di Nino Campisi
di Nino Campisi
di Nino Campisi
- "non paga i giocatori da dicembre ecco perchè non viene alle partite"
- "sta rovinando ciò che si era costruito in tre anni"
PARCO ROBINSON. APPROPRIAZIONE INDEBITA?
19:36 | fotoreport, paro robinson, segnalazioni | 45 commenti »Di Maria Grazia Caruso